L’addio del CT Roberto Mancini alla Nazionale Italiana di calcio ha fatto molto rumore. Anche perché e avvenuto in modo inaspettato e sorprendente. Presidente della FIGC Gravina. Ecco di seguito alcuni estratti delle interviste rilasciate in queste ultime ore dall’ormai ex CT dell’Italia.
Il rapporto con il Presidente Gravina?
“Ho cercato di spiegare le mie ragioni al presidente Gravina. Gli ho detto che avevo bisogno di tranquillità, non me l’ha garantita e quindi mi sono dimesso. Non ho fatto niente per essere massacrato. Il mio addio? Un gesto d’amore, non un tradimento. Una decisione meditata da un po’ di mesi”.
Il problema dello staff?
“Si è mai visto un presidente federale che cambia lo staff del suo allenatore? È da un anno che voleva farlo. Gli ho fatto capire che non poteva, ma ha giocato sul fatto che un paio erano in scadenza. E’ da tempo che pensava cose opposte alle mie, doveva mandare via me a quel punto”.
Le insinuazioni su Buffon e Bonucci
“No, niente contro di lui, anzi solo grande stima. Tutta inventata anche la storia di Bonucci”.
La tempistica?
“Avrei potuto, ma fu proprio la Federazione a chiedermi di rimanere. Ora la tempistica sarebbe sbagliata? Mancano 25 giorni alla prossima partita, non tre. Penso di essere sempre stato corretto”.
La clausola?
“Segnali? Non è stata eliminata la clausola di esonero in caso di mancata qualificazione a Euro 2024. Il 7 agosto ho fatto mandare un messaggio da chi mi rappresenta legalmente, cioè mia moglie, per farla rimuovere. In caso contrario avevo avvertito che mi sarei dimesso. Mi è dispiaciuto leggere cose brutte, trovo ci sia stata una mancanza di rispetto. Sono molto triste”.
Il futuro?
“Arabia? Non nego che ci sia l’interesse da parte loro. Le due situazioni sono indipendenti e comunque ora non voglio pensare a niente”