Liverpool, Klopp: “Dopo tanti anni si cambia”

L’allenatore del Liverpool, Jurgen Klopp, parla in conferenza stampa dopo avere annunciato l’addio alla fine della stagione. Ecco le sue dichiarazioni

“Il Liverpool ha bisogno di un allenatore al top del suo gioco, al top del suo livello e non posso essere lui. Lo realizzi quando non sei più un giovane coniglio e non riesci a saltare in alto come facevi prima. Non ci ho pensato appositamente, è solo successo. Risponderò a 500 mila domande oggi, se volete, ma è così fino alla fine della stagione. Abbiamo così tante cose da fare, sono chiaramente immerso qui”.

Sulla reazione dei giocatori.
“È stata top, molto buona, ci conosciamo per così tanto tempo. Loro sanno che che non dico cose e poi me ne vado. Sono qui, totalmente qui. Dovevo dirlo ad altre persone nei giorni scorsi prima che uscisse pubblicamente. Ci sono state alcune lacrime, ma è normale dopo tanto tempo insieme”.

Sulla possibile influenza del successore.
“Perché dovrei? In questo mondo ci sono alcune facce che fanno un lavoro incredibile e non li vedete molto spesso. Sembra quasi che faccia io tutto il lavoro, ma non posso. Quello che abbiamo costruito è una incredibile e forte struttura dietro le quinte. Ci sono così tante persone che lavorano qui con una sola idea: trovare la perfetta soluzione per il Liverpool. L’ultima cosa che necessitano sono lezioni da un vecchio allenatore. Non lo farò”.

Sulle sei conferenze stampa a settimana.
“L’estate è stata difficile, stavamo lavorando duro per portare i giusti giocatori, la preparazione che abbiamo avuto è stata straordinaria. Realizzare quanto questa squadra può essere mi dà molta gioia. Non è questo il punto, amo ogni minuto, la squadra e come reagisce, ma sono le cose dopo la stagione: la pianificazione, la finestra di mercato… Devi essere sul pezzo. E poi ho realizzato che non posso farlo, ho avuto sei conferenze stampa a settimana per nove anni, non posso più farlo. Non ho problemi con voi, ma non vedo l’ora di non farlo più. Ci sono molte cose da fare in questo lavoro, devi essere la miglior versione di te stesso per essere l’allenatore del Liverpool. Il mio lavoro è costruito sull’energia e sulle relazione. Sono qua grazie a chi sono, se non posso esserlo più è meglio fermarsi e dirlo alle persone”.

Sulle energie.
“Non pensavo a questo quando ho firmato il rinnovo contrattuale. Ero al 100% convinto di arrivare al 2026. Ho sottovalutato il mio livello di energia, pensavo fosse infinito, non lo è. Quindi è tempo di cambiare”.