La clamorosa retrocessione in Serie B del Sassuolo

Uno degli avvenimenti più incredibili, sorprendenti e clamorosi di questo campionato di Serie A, è stata di sicuro la retrocessione tra i cadetti del Sassuolo.

Infatti, la sconfitta di domenica ha condannato gli emiliani. Nella gara giocata all’ora di pranzo contro il Cagliari e che ha visto i sardi vincere per 2-0, il Sassuolo è aritmeticamente retrocesso in Serie B dopo ben undici anni.

È stata una bellissima ‘avventura’, questa del Sassuolo nella massima Serie. Aveva stupito un po’ tutti, ma era stata un ottimo esempio da seguire come lavoro, scelte e organizzazione.

La capacità a conservare equilibri e finanze, in ordine. Un qualcosa che poteva essere preso come modello da altre società.

In questi undici era riuscito a sorprendere, ad esempio, andando a chiudere al sesto posto nel 2016 con Di Francesco record assoluto per il club. Andando poi a ripetersi con De Zerbi ottavo nel 2020 e con un gioco espresso davvero gradevole e divertente.

Ma non solo questo. Pensiamo anche agli ottimi giocatori che hanno vestito la maglia del Sassuolo: Frattesi, Sansone, Raspadori, Locatelli e naturalmente Domenico Berardi.

Un vero contraccolpo questa retrocessione, per il Sassuolo che paga una stagione davvero tribolata e negativa. L’infortunio di Berardi, l’esonero di Dionisi con l’arrivo in panchina di un altro tecnico Ballardini che non è servito a salvare una situazione oramai compromessa.

Un risultato sportivo che inciderà e non poco, anche sotto l’aspetto economico.

Ora infatti si dovranno fare delle scelte, sul mercato e in panchina. Si dovrà valutare chi potrà restare o meno.

Le parole dell’ amministratore delegato Carnevali sono una fotografa e un simbolo di questa amarezza.

“Non avremmo mai immaginato di trovarci in una situazione del genere”.