KALINIC: “QUI PER RITROVARE LA FIDUCIA DI FIRENZE”

Giorno di presentazioni in casa Hellas Verona, oggi è toccato a Nikola Kalinic, il nuovo bomber degli scaligeri, nella scorsa stagione alla Roma, arrivato nell’ultima giornata di mercato alla corte di Juric.
L’attaccante croato viene da anni molto deludenti, nei quali le aspettative erano alte e non sono state rispettate. Dopo la grande stagione al Dnipro, con la quale si mise in mostra con il raggiungimento della finale di Europa League, fu acquistato dalla Fiorentina, dove fu protagonista di due ottime annate in maglia viola. Con il trasferimento al Milan nel 2017 è iniziato un lento declino, continuato poi con il passaggio successivo all’Atletico Madrid e lo scorso anno con il prestito alla Roma.
Ora invece l’attaccante 32enne inizia una nuova avventura, una nuova vita, in un ambiente sereno e senza troppe pressioni, nel quale lui è la stella, il giocatore di esperienza a cui affidarsi. Il proposito è quello migliore e cioè quello di tornare il Kalinic di Firenze. Vi riportiamo di seguito alcune dichiarazioni rilasciate dal nuovo numero 29 gialloblu.
Perché il Verona?Sono qui per giocare e per dare il massimo per la squadra perché negli ultimi anni non ho giocato molto. Avevo tante offerte ma la chiamata di Juric ha cambiato tutto: mi ha detto di venire qui perché questa è una famiglia e perché avrei potuto fare tanti gol. È sempre difficile giocare contro il Verona, l’ho visto anche l’anno scorso. Mi piace l’Hellas, è una squadra giovane, ma giochiamo bene e siamo molto aggressivi. Credo però di poter dare tanto perché qui si creano tante occasioni da gol. Io la stella? No, io sono come altri giocatori. Tutti pensano che farò venti o trenta gol, ma segnare è sempre difficile. Io voglio lavorare per la squadra perché se il Verona fa bene anch’io faccio bene.“
Cosa è successo in questi anni? “Alla Fiorentina ho giocato quasi sempre. A Milano non giocavo spesso, ho anche avuto qualche infortunio. E a Roma non ho giocato male: ho segnato cinque gol giocando sette gare dall’inizio. Se gioco con continuità posso dare di più, mi serve fiducia, come quella che mi diede Sousa a Firenze.”
Com’è stato l’impatto in questo nuovo ambiente e cosa pensi del modulo?” Tutti mi hanno accolto molto bene, la squadra è composta di bravi ragazzi ed un gruppo molto unito. Juric? Mi ha detto di lavorare duro per arrivare al livello fisico della squadra. Voglio vedere cosa posso dare con questo sistema di gioco perché non ho mai giocato così, uomo contro uomo, quindi mi serve un po’ di tempo. Essere schierato da solo come punta di riferimento o con una “spalla”? È indifferente, basta giocare.”