ATALANTA NON SEI PIÙ LA CENERENTOLA DEL TORNEO

Tutto pronto per l’esordio stagionale dell’Atalanta nella massima competizione europea. Infatti stasera alle 21 la squadra di Gasperini sarà impegnata nel giorno del suo ritorno in Champions League nella trasferta danese contro il Midtjylland alla MCH Arena.
Dopo l’esordio assoluto dello scorso anno la Dea torna con un bagaglio bello pieno dall’esperienza della passata stagione. Infatti il club del presidente Percassi ha sorpreso tutti alla sua prima avventura europea. Dopo un avvio difficile, l’Atalanta ha iniziato a macinare fino ad arrivare ai quarti di finale contro la finalista Psg. Quest’anno i nerazzurri di Bergamo sono pronti a riconfermare quanto di buono fatto nella scorsa edizione di Champions. Quest’anno la Dea dovrà partire subito forte con una vittoria in Danimarca per imporsi nel girone ma anche per riscattare il brutto risultato di sabato al San Paolo contro il Napoli.
Dall’altra parte ci sono i campioni danesi del  Midtjylland che, dopo l’esperienze recenti delle stagioni 2014/15 e 2018/19 con i preliminari di Champions, sono al loro esordio nella massima competizione. Il club vincitore della Superligaen ha in rosa alcuni giocatori di talento come Sisto, Mabil e Dreyer, che agiscono alle spalle del bomber della squadra Kaba. Avversario sicuramente da non sottovalutare ma comunque modesto per l’Atalanta, che invece si presenta al match al completo e con alcuni uomini che hanno riposato o giocato poco nell’ultima di campionato. Sicuramente sarà il turno di Hateboer a destra e di Muriel in attacco, confermatissimo il Papu così come la difesa, in più potrebbe esserci l’esordio del talento russo Aleksej Miranchuk.
Ecco di seguito le possibili formazioni con le scelte dei due tecnici.
Midtjylland (4-2-3-1): Hansen; Andersson, Sviatchenko, Scholz, Paulinho; Cajuste, Evander; Mabil, Sisto, Dreyer; Kaba. Allenatore: Brian Priske.
Atalanta (3-4-2-1): Sportiello; Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Pasalic, Gosens; Gómez; Muriel, Zapata. Allenatore: Gian Piero Gasperini.