Il Napoli di Rino Gattuso sta facendo estrema fatica in questa parte di stagione; con il susseguirsi di partite in tempi ravvicinati, i continui infortuni muscolari ed i calciatori contagiati dal Covid19, gli azzurri sono scivolati al sesto posto in classifica e sono usciti da Coppa Italia ed Europa League. La testa e le energie quindi ormai serviranno per il solo cammino in campionato alla ricerca della difficile qualificazione in Champions League. Nonostante le molte attenuanti ed una stagione ancora da completare, le intenzioni del presidente De Laurentiis sembrano rivolte ad un cambio in panchina. Infatti già nelle passate settimane si era parlato di un imminente esonero del tecnico calabrese e l’arrivo di un traghettatore fino alla fine di questa stagione per cercare di risollevare il morale nello spogliatoio. Ora invece i pensieri di ADL sembrano essere altri, Ringhio continuerà a sedere sulla panchina napoletana a meno di clamorose situazioni che possono venirsi a creare da qui alla fine, ma al termine del campionato le strade del club partenopeo e di Gattuso si divideranno e ci sono già idee per il nome del sostituto. Infatti secondo fonti vicine alle parti il presidente del Napoli in questi giorni avrebbe avuto alcuni colloqui telefonici con un ex tecnico che ha scritto, qualche stagione fa, la storia collezionando il record di punti in Serie A del club azzurro. Proprio così, il nome in cima alla lista delle preferenze di De Laurentiis sarebbe quello di Maurizio Sarri, che dopo una stagione di riposo, in seguito all’esonero da allenatore della Juventus, vorrebbe rimettersi in gioco e starebbe valutando l’opportunità del ritorno da figliol prodigo. La presidenza e la dirigenza partenopea sono sicure che, in primo luogo, per riportare entusiasmo nella piazza servirebbe una squadra che torni a divertire, far sognare e magari rialzare il Napoli su quei piedistalli europei come modello tattico da seguire a cui si è stati abituati negli scorsi anni, e chi meglio di uno stratega moderno e rivoluzionario come il tecnico toscano. In secondo luogo ADL è convinto che l’abbandono nel momento più alto negli ultimi anni della formazione azzurra ed il passato in bianconero possano essere perdonati dai tifosi a suon di bel calcio e di risultati importanti. Nell’ipotesi in cui questo clamoroso ritorno non dovesse andare in porto, il presidente starebbe monitorando, sulla scia della ricerca di un allenatore espressione del calcio moderno di dominio e bellezza tattica, la situazione relativa a Paulo Fonseca, che, magari con il mancato raggiungimento della qualificazione in Champions della squadra capitolina, potrebbe essere scaricato dalla nuova presidenza romanista di Friedkin e diventare così un obiettivo per la panchina azzurra. Vedremo nelle prossime settimane se ci saranno sviluppi in questo senso e se le insistenze della presidenza azzurra alla fine saranno premiate, una cosa è certa le chiamate tra DeLa e Sarri continueranno e, almeno nelle idee del presidente, questo matrimonio s’ha da fare…