Venerdì scorso è iniziata la prima fase legata all’azionariato popolare, con l’attivazione del sondaggio per i tifosi. A circa 3 giorni dal via, il presidente di InterSpac, Carlo Cottarelli, ha parlato a Radio Rai per fare il punto sul progetto e sulla situazione. Queste le sue dichiarazioni: “L’idea è nata due anni e mezzo fa, quando abbiamo creato la società. Da allora sono cambiate molte cose, dal punto di vista sportivo l’Inter è andata bene, da quello finanziario no. Cosa c’è di più bello di poter aiutare il proprio club? Noi vogliamo aiutare la proprietà, ancora non siamo alla fase della raccolta, stiamo chiedendo varie disponibilità. Ci sono diverse possibilità, ancora dobbiamo decidere. Siamo sempre alla prima fase”. Su Valentino Rossi dice:“Siamo in contatto con il suo agente e spero che accetti”. Inoltre sul fatto che altri club possano seguire questa idea afferma:“Questo lo devono decidere i tifosi. L’azionariato popolare potrebbe funzionare per Inter, Torino e Roma. Questo è uscito da qualche sondaggio”. Poi su come proseguirà l’azionariato popolare aggiunge:“Ci possono essere ma non penso che i tifosi lo facciano per i dividendi. L’importante è non perderci, non si tratta di un finanziamento a fondo perduto. La proprietà poi deve decidere tutto”. Sul rapporto con il proprietario Zhang, Cottarrelli dice: “Abbiamo informato la società, che sta seguendo la cosa con interesse. Ci vorranno altre settimane per capire dove potremo arrivare, per i risultati diciamo entro il 20-21 luglio”. Invece su come sta andando il progetto di azionariato si dice soddisfatto: “I primi due giorni sono andati molto bene, ci sono stati 55mila questionari compilati. Vedremo dove arriveremo”. Cottarelli aggiunge anche che il calcio attuale ha diversi problemi dal punto di vista dei bilanci:“Ha bisogno di maggiori entrate e l’azionariato popolare può essere una soluzione. I club tedeschi lo fanno da tempo, l’anno scorso sono stati i club che hanno avuto meno perdite. In Italia sarebbe una novità, tranne che alcune eccezioni in categorie inferiori”.