L’Atalanta è una squadra indescrivibile, perché non è solo bella da vedere ma anche una squadra di sacrificio, perché non è solo vincente ma anche e sempre convincente, non è solo sogno e incredulità, ma anche tanto reale e concreta. Dopo anni di ricerca e di costruzione da parte del Presidente Percassi e della dirigenza si è arrivati finalmente ad un risultato perfetto, un mix di esperienza, gioventù, sacrificio e bellezza.
Il mago che ha agitato la bacchetta e ha reso possibile la trasformazione di questa squadra da rana a Dea è stato Gianpiero Gasperini. L’allenatore ex Genoa e Inter, dopo anni romantici e pieni di alti e bassi a Genova e di soli bassi a Milano, dove però in tutta onestà forse non gli è stato permesso di lavorare al meglio, è arrivato in un momento decisivo e delicato della sua carriera alla Dea e si è voluto togliere qualche sassolino dalla scarpa, qualche… parecchi. Infatti il tecnico di Grugliasco ha reso col tempo la sua Atalanta una macchina perfetta che sta lasciando a bocca aperta tutto il movimento calcistico.
La prima Atalanta di Gasperini era una squadra efficace e che aveva come principale caratteristica la fisicità dei suoi uomini abbinata alla sola tecnica del Papu Gomez. Pian piano nel tempo la Dea si è trasformata, non è più quella squadra cattiva, attenta, fisica, dedita al pressing (la rana), o meglio non è più solo quella. Oggi la squadra di Bergamo è una bella principessa che però non bada solo a guardarsi allo specchio e vantarsi, ma una squadra che si migliora ogni giorno per essere sempre più bella assistita da un’ottima dama di compagnia, Gasperini.
Aldilà del paragone fiabesco, è la squadra del futuro. Anni fa Pep Guardiola rivoluzionò il calcio con il suo Barcellona con la dottrina del Tiki Taka, oggi l’Atalanta non solo ha questa caratteristica di palleggio, di uscita bassa, di quasi mai spreco del possesso, ma aggiunge a tutto ciò un elemento fondamentale del calcio moderno, il sacrificio, la corsa mai a vuoto, il pressing ben organizzato e una condizione fisica indefinibile. A giocatori come il Papu Gomez, che fa il regista di centrocampo, la punta, l’esterno, Ilicic, Muriel, Malinovskyi, abbina guerrieri come i due esterni, De Roon, Zapata e i tre centrali che seguono gli attaccanti avversari per tutto il campo e poi un talento italiano tutto da coccolare tra i pali come Gollini.
Adesso arriva il bello, terzo posto raggiunto, pochi punti dal secondo e oggi in questa 32esima giornata di Campionato c’è la Juventus e un discorso Scudetto da poter riaprire con un po’ di sogno e fantasia. E poi ad Agosto quella Champions che dopo la prima partita sembrava ormai solo un’esperienza da fare, una bella gita fuori porta, ma che adesso può diventare realtà perché pare che per i nerazzurri di Bergamo nulla sia impossibile neanche battere il Psg, che nonostante Neymar & Co. arriva da quattro mesi di totale inattività.
Quella rana del 2016 che imparava a fare i primi salti adesso è diventata una bellissima Dea tutta da ammirare e di cui innamorarsi.