Italia, incubo Play-off a Belfast gli azzurri hanno deluso

L’Italia si è persa e dovrà fare gli spareggi  per andare ai prossimi mondiali in Qatar. Una squadra impaurita, senza mordente né velocità, non è riuscita ad andare oltre lo 0-0 a Belfast contro l’Irlanda del Nord e ha perso il primo posto nel gruppo C, costringendo agli azzurri di giocare un play-off difficile, fatto di semifinale ed eventuale finale in gara unica. La Svizzera a Lucerna ha vinto 4-0 contro la Bulgaria, ha vinto, convinto e strappato il pass per il Mondiale. Non sono un alibi le molte assenze. Se da un lato Roberto Mancini ha confermato le indiscrezioni della vigilia, con Tonali e Berardi come uniche novità rispetto all’undici che ha affrontato la Svizzera, dall’altro Ian Baraclough ha schierato i suoi con Magennis e Whyte in attacco e, soprattutto, con un 4-4-2 che in fase di non possesso diventava immediatamente un 5-3-2. Non è stato però un primo tempo semplice, né dominato. Perché si è avvertita sulle spalle degli azzurri l’importanza di una partita dal peso specifico enorme. Ai ragazzi di Mancini non sono mancate le occasioni, ma Peacock-Farrell è stato seriamente chiamato in causa solo dopo 9 minuti, quando un lancio di Jorginho ha squarciato la difesa nordirlandese e pescato Di Lorenzo: solo davanti al portiere ma da posizione defilata, il terzino azzurro non è però riuscito a superarlo. L’Italia ha provato a fare la partita, ha chiuso il primo tempo con oltre il 60% di possesso palla. Ma dopo l’occasione di Di Lorenzo i padroni di casa non sono mai sembrati seriamente in difficoltà. Un tiro a giro prevedibile di Barella al 18esimo, un altro molto simile di Insigne 11 minuti dopo. Poi Chiesa – superata la mezz’ora – in una delle rare volte in cui è stato innescato ha tentato un rasoterra finito tra le braccia del portiere. Tante piccole possibilità ma nulla di trascendentale. Il tridente leggero non ha funzionato. Mancini che al 46esimo ha inserito solo Cristante al posto dell’ammonito Tonali ha insistito fino al 64esimo con una Nazionale spuntata. Male Insigne nel ruolo di centravanti, mai nel vivo del gioco Chiesa e Berardi. Imprecisione nei passaggi, paura di calciare. Nella ripresa l’Italia ha mostrato il peggiore volto di sé stesso e gli ingressi di Belotti a Bernardeschi, passando per Locatelli non sono bastati per raddrizzare una squadra che è sembrata in totale confusione. Discorso diverso a Lucerna, con la Svizzera che a inizio ripresa ha sbloccato la partita e poi ha dilagato contro la Bulgaria effettuando così il sorpasso al fotofinish. Adesso per andare al Mondiale bisognerà passare per i play-off di marzo: la strada si fa in salita, una montagna impossibile da scalare se l’Italia sarà quella di questa sera.