Ieri sera a San Siro nella gara della penultima giornata di campionato tra Inter e Napoli, al 60esimo minuto entra Lautaro Martinez che dopo un quarto d’ora segna il suo gol numero 13 in stagione in Serie A. L’argentino riceve palla a metà campo e con una corsa poderosa tutta forza ed equilibrio, piazza un tiro a giro sul secondo palo sul quale non arriva Meret. 2-0 Inter e partita di fatto chiusa. Aldilà dell’azione, che sembra una di quelle a cui Lautaro aveva abituato pre-lockdown, è interessante analizzare l’esultanza, che sta infiammando ancora di più questo calciomercato. Martìnez mima un gesto con le mani come a dire: “Parlate, parlate, intanto io continuo a lottare e a segnare”. Cosa ha voluto intendere realmente con quel gesto?
Un altro punto da analizzare è quell’abbraccio con i compagni di squadra. Infatti c’è da dire che l’Inter in questo momento si trova nella stessa situazione della scorsa stagione, quando fu costretta a cedere Icardi al Psg. Il 9 argentino però era ormai fuori dallo spogliatoio, a cui non era piaciuto il suo comportamento, l’assenza dai campi e l’assecondare le parole della moglie-agente, ed inoltre si erano venute a creare delle faide interne con Perisic e Brozovic. Tutto ciò aveva influito pesantemente sul finale di stagione nerazzurro e Zhang era stato costretto a “svendere” Icardi, il suo gioiello più lucente per il bene del club, per poi dopo accontentare Conte con Romelu Lukaku. Quest’anno invece la situazione è diversa. Lautaro nonostante le voci è ben voluto nello spogliatoio, lo dimostra l’affetto in campo dei compagni di squadra e l’atteggiamento del mister, sempre pronto a caricarlo e spronarlo in ogni situazione, e la partita di ieri ne è stato un esempio. Inoltre la cessione di Lautaro, se avverrà, sarà un ricco trasferimento e una grossa plusvalenza.
Ultima cosa è quel post su Instagram dell’attaccante argentino con la foto della sua esultanza polemica e sotto il commento con scritto Forza Inter. Un segnale di calciomercato positivo per i nerazzurri o un atto dovuto?
Riguardo l’esultanza, che alla fine è l’unica cosa che possiamo analizzare e l’ultimo atto di questa lunga telenovela, ci possono essere due chiavi di lettura per cercare di capire cosa ha voluto dire l’argentino. Una prima spiegazione di quel gesto, sicuramente la più rassicurante per i tifosi interisti, è quella di interpretarlo come a dire: “Fateli parlare tanto rimango qui e continuo a segnare”. L’altra chiave, più scomoda ma in linea con le parole, anzi con i silenzi di Lautaro, è quella di interpretare quel gesto come una tutela della propria professionalità e della propria persona, una difesa dalle molte polemiche e niente di più. Un modo per garantire sulla propria condizione fisica e sul fatto di essere concentrato ora sull’Inter, che le voci di mercato non lo stanno distraendo, ma che però esistono! Insomma parliamoci chiaro se Martìnez avesse voluto allontanare ogni voce e rassicurare i tifosi, avrebbe baciato la maglia o indicato con l’esultanza la sua permanenza all’Inter. Invece non c’è stato nulla in questo senso.
Questo gesto può essere interpretato in molti modi, far riflettere parecchio e non chiudere nessuna strada. Può far ben sperare i più ottimisti e far rammaricare i più realisti. Solo il tempo ci dirà chi avrà ragione e quale sarà il destino del 10 nerazzurro.