Conference League, cinquina della Fiorentina agli Hearts

uno stadio già povero di presenze viola, la Curva Fiesole protesta contro l’utilizzo del Daspo ai danni di suoi membri, disertando i primi 25 minuti in gran parte. Non solo, perché tempo trenta secondi e gli Hearts vanno a un millimetro dal vantaggio: il palo ferma Humphrys e salva i viola. Superato lo spavento, la Viola macina e inanella i gol fin qui tanto mancati: inaugura Jovic di testa, imitato a metà frazione da Biraghi con un meraviglioso calcio di punizione dopo che anche Mandragora ci era andato vicino, fermato però dal palo. Il solito Humphrys prova ancora a far male a Gollini, ma manca di mira: è solo una minuscola parentesi scozzese nel dominio viola da tritacarne. Arrivano infatti altri due gol: il terzo lo firma Gonzalez, il quarto Barak. Entrambi segnano con il mancino e su assist di Kouame, chiudendo così la prima frazione con un vantaggio incolmabile per gli Hearts, un ridondante 4-0. Forse un po’ deconcentrata dai comodi 45 minuti inaugurali, forse ancora con la necessità di sistemarsi al meglio dopo il doppio cambio operato dall’intervallo (Italiano lascia ancora fuori Cabral, più che bocciato e al quale, per sostituire Jovic, è stato preferito Saponara) sta di fatto che, quasi pronti-via, la Fiorentina subisce gol. Humphrys, che un gol in fondo se lo meritava, sfrutta una lettura difensiva non perfetta dei viola e, lanciato da Halliday, stavolta supera Gollini. La partita da lì cala notevolmente di ritmo e di occasioni. Fino a dieci dal novantesimo, quando Saponara viene atterrato in area da Cochrane: vorrebbe calciare e trovare la via del gol Kouame, che però lascia l’esecuzione a Gonzalez per la doppietta. Da lì è davvero sipario: negli ultimi minuti (all’87°) entra persino Cabral per partecipare alla festa della cinquina europea, prima vera goleada di questa stagione dei viola