Il Boca Juniors è campione d’Argentina, ma quello che è successo nella folle serata di ieri è da film!

Il calcio è lo sport più bello del mondo, è vero, ma questa frase in Sudamerica viene sublimata dalle mille storie, dalle tante rivalità e dal modo unico di vivere el Fútbol. Ciò che è successo ieri sera è la prova tangibile di tutto questo.

Il Boca Juniors stanotte si è laureato campione d’Argentina per la trentacinquesima volta nella sua storia. A luglio, quando fu esonerato Battaglia e fu nominato El Negro Ibarra come nuova guida tecnica, nessuno avrebbe mai detto che il club azuloro sarebbe potuto arrivare a questo traguardo. La storia da raccontare però in questo caso non si ferma alla sola vittoria del titolo, ma come questa sia arrivata e cosa è successo ieri sera.

Prima dell’ultimo turno di campionato la situazione vedeva il Boca al primo posto con 51 punti ed il Racing al secondo con 50 punti. Il destino ha deciso di rendere il tutto ancora più leggendario e così la squadra di Buenos Aires gioca l’ultimo match contro l’Independiete, rivale storica del Racing, e proprio la squadra di Avellaneda si scontra contro gli acerrimi nemici degli Xeneizes, il River Plate. Due derby a distanza, due squadre che possono decidere il futuro dei propri rivali più odiati. C’è la possibilità di “scansarsi”, di fare quello che nel gergo calcistico è chiamato “il biscotto”, ma in Argentina non è così, non può essere così, si vive per il calcio e lo si onora in qualunque situazione ed a qualunque costo.

Mentre ad Avellaneda il risultato è fisso sullo 0-0, alla mezz’ora a Buenos Aires l’Independiete va in vantaggio su calcio di rigore, ma il match torna pochi minuti dopo in parità grazie al gol del capitano Guillermo Matías Pol Fernandez. Ciò che succede nel secondo tempo è storia che rimarrà nella mente, nei cuori dei tifosi e nei libri del calcio argentino. Al 50′ il Boca va in vantaggio con Villa, ma arriva anche il vantaggio dell’Accademia con Rojas dagli undici metri. Poi nello stesso minuto all’80’ succede che al Cilindro arriva il gol del River Plate grazie a Borja, ma con la buona notizia per il popolo Xeneizes arriva anche il gol dell’Independiente sugli sviluppi di un calcio d’angolo con Vallejo. Tutto in equilibrio, tutto in sospeso fino all’ultimo minuto. Ma ciò che avviene al 90esimo ha dell’incredibile. Calcio di rigore per il Racing, dal dischetto si presenta Galván, contro Armani. Tutti con il fiato sospeso sia alla Bombonera che al Cilindro. I tifosi e la panchina del Boca attaccati alla radio, i tifosi ad Avellaneda dal vivo a sperare che quel pallone superi la linea. Parte Galván, parata del Pulpo Franco Armani. Arriva la notizia a Buenos Aires, i tifosi e la panchina alla radio esultano per la parata del portiere simbolo degli acerrimi nemici della sfida del Superclasico. Delirio puro! Cinque minuti di recupero da una parte e cinque minuti dall’altra. All’ultimo minuto ad Avellaneda arriva anche la rete finale di Borja, che regala così il titolo al Boca Juniors. Al fischio finale inizia la festa alla Bombonera, tifosi in lacrime, calciatori che fino a luglio viaggiavano nei bassifondi della classifica che non credono a ciò che hanno fatto, ed El Negro Ibarra eroe di un popolo da calciatore ed idolo ora da allenatore che si gusta lo spettacolo di fuochi d’artificio, cori e coriandoli azul y oro. Il Boca Juniors è campione della Liga professional argentina… grazie anche ai tanto odiati rivali.