La Roma contro il Ludogorets aveva un solo risultato a disposizione se vuole restare in Europa League: la vittoria. Lo ha capito Mourinho, che si è affidato ai veterani e non ha avuto paura di lanciare dal 1′ il tandem Belotti-Abraham. L’ha capito anche la squadra giallorossa, che si è riversata fin dal primo minuto nella metà campo avversaria alla spasmodica ricerca del gol. Trovandolo, dopo aver clamorosamente chiuso in svantaggio il primo tempo a causa del gol segnato da Rick al 41′, grazie a una rimonta firmata Zaniolo-Pellegrini. Pronti-via e si capisce subito che sarà la Roma a fare la partita. Dopo una leggerezza di Viña che quasi non costa il vantaggio ospite al 7′, i giallorossi iniziano infatti a spingere sull’acceleratore piazzandosi quasi stabilmente nella metà campo bulgara. Ci provano in successione Pellegrini, Camara ed El Shaarawy, ma nessun tiro inquadra il bersaglio impensierendo davvero Padt. Sul fronte opposto il Ludogorets ne approfitta spesso per perdere tempo e, intanto, aspetta pazientemente il momento per colpire in contropiede con la velocità di Tekpetey, pericoloso in almeno un paio di sortite individuali. All’Olimpico il risultato non sembra proprio volversi sbloccare, neanche quando Belotti ha la palla per colpire al volo a tu per tu col portiere: parabola che finisce altissima al 39′ e ricerca del gol rimandata dunque alla ripresa. Almeno quella della Roma, visto che il gol lo trova eccome la truppa di mister Simundza: avanzata al 41′ di Rick, lasciato troppo libero di andarsene via palla al piede e 0-1 del Ludogorets a ridosso dell’intervallo, con qualche fischio inevitabile a scandire il rientro negli spogliatoi di Pellegrini e compagni. Subito tre cambi per la Roma di Mourinho, che nel secondo tempo deve segnare almeno due reti al Ludogorets per mantenere i suoi sogni di Europa League. Escono Camara, Belotti e Karsdorp, entrano rispettivamente Volpato, Zaniolo e Cristante. Una mossa, in particolare quella legata all’ingresso del fantasista ex inter, che si rivela immediatamente decisiva. Dopo aver sfiorato il tap-in su tiro di Volpato, è proprio Zaniolo infatti a conquistare il rigore dell’1-1 (atterrato da Cicinho in area), trasformato magistralmente da capitan Pellegrini al 56′, e poi è ancora Zaniolo a strappare il penalty del 2-1 (spinta piuttosto evidente di Verdon) al 64′. Stesso marcatore, stessa traiettoria e Olimpico in estasi per una rimonta strameritata. Partita finita? Nient’affatto, perché il Ludogorets dà l’impressione di poter far male con ogni sua fiammata. Proprio come al 78′, quando il neo-entrato Nonato insacca sotto rete un tiro deviato di Tissera, ma per fortuna dei giallorossi il direttore di gara, con l’ausilio del VAR, annulla tutto a causa di un contatto in mezzo al campo avvenuto all’inizio dell’azione fra Rick e Ibanez. Ci pensa dunque il solito Zaniolo a chiudere definitivamente il match con un’iniziativa solitaria culminata con il 3-1 e per andare a prendersi l’affetto dei tifosi. Se la Roma ha conquistato lo spareggio di Europa League, il merito è anche suo.