Vigilia di big match per il Genoa. Domani sera i rossoblu ospiteranno la capolista Frosinone per cercare di chiudere nel migliore dei modi il 2022 davanti al proprio pubblico. In vista della sfida del “Ferraris”, il tecnico Alberto Gilardino ha parlato in conferenza stampa dal centro sportivo “Gianluca Signorini” di Pegli.
Domani partita importante.
“E’ una partita bella da giocare. Quelle che vorrebbero giocare tutti, davanti ai nostri tifosi c’è la volontà di fare la gara giusta, quella vera con grande rispetto dell’avversario ma grande consapevolezza di quello che siamo noi”.
Questa prima settimana di lavoro come è stata?
“La squadra ha risposto fin dai primi giorni da quando sono arrivato. Questa settimana abbiamo avuto modo di lavorare sia sul piano fisico che su quello tattico, ci siamo preparati nel modo migliore e questo è stato un aspetto importante. Dovremo esaltare le nostre qualità e le nostre qualità individuali all’interno di un gruppo che deve avere la consapevolezza di battagliare su ogni pallone”.
Come sta la squadra a livello fisico?
“La squadra risponde alla grande sia livello fisico che a livello tecnico. C’è voglia di migliorarsi all’interno del gruppo e questo aspetto fa ben sperare. Pensiamo una gara alla volta”.
Domani ritroverai Fabio Grosso di fronte. Che Frosinone ti aspetti?
“Fa piacere riabbracciare Fabio. Incontriamo una squadra che ha avuto modo di lavorare insieme due anni con un allenatore. E’ una squadra preparata che sta facendo vedere ottime cose. Davanti ha singoli molto importanti, hanno attaccanti forti che attaccano la profondità, centrocampisti che si inseriscono ma che sanno anche interpretare il ruolo. Giocano molto sulle catene laterali. C’è grande rispetto da parte nostra ma anche grande consapevolezza di affrontarla nel modo migliore con umiltà”.
Ieri c’è stato un incontro con i tifosi.
“E’ stato piacevole, ci hanno dato dimostrazione di affetto, di esserci come lo sono sempre stati. Questo è dato una carica in più all’ambiente, ora tocca a noi in campo”.
Ieri è stata una giornata triste con la scomparsa di Mihajlovic.
E’ stata una giornata molto particolare, considerando che ho un giocatore come Vogliacco che lo ha avuto come allenatore, considerando che Sinisa l’ho avuto come allenatore io. Avevo saputo nei giorni scorsi sarebbe dovuto venire a vedere l’allenamento odierno e forse sarebbe dovuto venire anche domani sera allo stadio. Mi stringo alla sua famiglia, faccio le più sentite condoglianze e mando un abbraccio di cuore
Il problema dei calcio da fermo.
“Quello che ho cercato di trasmettere ai ragazzi in questi allenamenti. Dobbiamo essere ‘degli animali’ quando dobbiamo difendere ed essere altrettanto bravi quando attacchiamo sulle palle inattive. Dobbiamo volerle questo tipo di situazioni, che sono tecnico-tattiche, e poi andare con determinazione sia chi va a calciare sia chi va a saltare. Abbiamo cercato noi dello staff di stimolare i ragazzi in queste sensazioni che devono avere. Devono percepire pericolosità quando difendiamo ma anche quando andiamo ad attaccare. Ci deve essere la grande perseveranza nel voler segnare”.
Lipani convocato in Nazionale da Mancini e Boci.
“Sono fissi con noi da due settimane. Quando sono arrivato li ho portati. Li conosco bene e so le qualità di entrambi. Sono felice per Lipani, Mancini gli ha fatto un grandissimo regalo. Deve mantenere questo profilo, un occhio di riguardo ce l’ho nei loro confronti come in altri che ho avuto in Primavera. Devono farsi trovare pronti”.
Badelj può essere pronto dal primo minuto?
“Milan è rientrato mercoledì in gruppo. E’ stato fuori per diverso tempo ma le sensazioni sono buone. Verrà in panchina, è un giocatore di carisma ed esperienza. Lo conosco molto bene”.
Il Frosinone è primo e il Genoa ad inseguire. Come sta vivendo la squadra questo passaggio dall’essere la squadra che doveva dominare il campionato a squadra che insegue?
“Dobbiamo percepire il momento e lo squadra lo sta facendo. Il momento dice che a livello di punti siamo in ritardo però domani è una partita che ci metterà a confronto con una squadra prima in classifica e che sta facendo un percorso importante. E’ una partita che ci può aprire un ciclo e un percorso importante. Ce l’abbiamo nelle nostre mani ed è la volontà di tutti”.
Cosa cambia in un centrocampo a tre con Badelj e senza Badelj?
“Credo che questa squadra debba essere molto flessibile nell’aspetto tattico. In mezzo si può giocare a due o a tre, con un trequarti più o meno offensivo. Questa squadra ha la possibilità di cambiare. Milan detta tempi ed equilibrio per la squadra, come lo è Strootman. Abbiamo un valore aggiunto in più”.