ANDREA PIRLO, L’IMPORTANZA DELLA SICUREZZA, L’IMPORTANZA DELLA CHIAREZZA.

L’avvento di Andrea Pirlo sulla panchina della Juventus ha ridisegnato impostazioni, usi e costumi di cui la Juventus sarriana si era spogliata. La prima mossa del bresciano è stata quella di avvisare telefonicamente gli esuberi, notificandogli che non fanno parte del nuovo progetto che l’ex eroe mondiale vuole impostare. Mossa nuova, intelligente, schietta e matura. Importante, da non dimenticare, il fatto che Sarri si portò dietro le scorie delle incomprensioni e della poca chiarezza con Emre Can e Mandzukic con tutto lo spogliato e per tutta la stagione. Pirlo incarna da allenatore, quello che era da calciatore. Nascere nell’alta pianura bresciana ti dona qualità e valori, si lavora tanto, si parla molto poco. Si è chiari, limpidi e ci si porta dietro un espressione seria che si ha solo se da Flero, si riesce ad arrivare appunto sul tetto del mondo. Andrea Pirlo sta disegnando, lo faceva splendidamente in campo, sta provando a farlo con arguzia da fresco allenatore. Il suo disegno è novizio ma vuole solidificarlo con delle linee nette, profonde e già viste nella pinacoteca calcistica torinese. “Vecchie conoscenze”, “vecchi stili” per far tornare una vecchia signora ammaccata (dopo l’esperienza semi-traumatica con Maurizio Sarri) nel pieno delle sua facoltà sportive, capace di continuare a vincere in Italia e di effettuare un upgrade nell’Europa che conta. E’ per questo che il direttore d’orchestra di Flero avrebbe richiesto : Morata, Vidal, e Pogba. Operazioni sicuramente non realizzabili contemporaneamente, molto esose e che richiedono un dispendio economico che dopo la pandemia di Covid-19 appare estremo, ma che tracciano in maniera coerente ciò che vuole Pirlo per la sua Juventus. Conoscenza dell’ambiente, affetto per la società, per i tifosi ed eccelsa qualità tecnica. Alla Juve questo serve, servono calciatori che sappiano cosa vuol dire calcare il prato dell’Allianz Stadium, vestire la maglia portata da Del Piero e Sivori. Alla Juve servono calciatori che sappiano ben sposare un progetto sempre vincente ed ambizioso ma che possano arricchire un parco di giocate individuali sempre più dipendente dai soli Ronaldo e Dybala. Andrea Pirlo lo sa, è per questo che ha richiesto “l’usato sicuro”. Un usato sicuro che posso ancora rendere veloce, imprevedibile e potente una macchina zebrata che dopo tanti anni vuole il successo europeo.