Un mercato intelligente quello dell’Atalanta fatto di acquisti e cessioni, la Dea ha saputo, infatti, realizzare delle importanti plusvalenze economiche in entrata dalle uscite di Timothy Castagne al Leicester per 25 milioni di euro e dall’operazione che proprio nell’ultimo giorno di mercato ha portato il gioiellino Amad Traoré al Manchester United per 40 milioni di euro senza dimenticare la cessione a titolo definitivo di Dejan Kulusevski alla Juventus nel Gennaio scorso per altri 40 milioni.
Insomma……. tantissimi soldi sono entrati nelle casse dell’Atalanta che la società ha saputo poi reinvestire brillantemente andando a compiere delle operazioni mirate che hanno permesso di rinforzare ulteriormente la rosa ma soprattutto di allagarla in tutti i reparti.
Acquisti giovani e di talento come la punta olandese Sam Lammers arrivato come vice Zapata a titolo definitivo dal Psv per 9 milioni di euro che ha già saputo mettersi in mostra nell’ultima partita di campionato giocata in casa contro il Cagliari firmando il suo primo goal in Serie A. Un altro affare molto di rilievo è stato l’arrivo del trequartista russo Aleksej Mirančuk dalla Lokomotiv Mosca per 14,5 milioni di euro già conosciuto nella scorsa edizione della Champions League contro la Juventus, oltre al riscatto importantissimo da 15 milioni di Mario Pasalic dal Chelsea, infatti, a Bergamo il centrocampista croato ha trovato il suo ambiente ideale. Fondamentale anche l’arrivo del difensore Cristian Romero in prestito con diritto di riscatto dalla Juventus, il nazionale Argentino va così a migliorare un reparto in cui la Dea prende parecchi goal ovviamente anche per il tipo di gioco di Gasperini, e poi i tre rinforzi sulle fasce con gli arrivi in prestito di Piccini, Mojica e Depaoli che vanno a consolidare un ruolo fondamentale per lo sviluppo dell’azione, tre giocatori pronti a essere delle valide alternative anche a partita in corso ai titolarissimi Hateboer da una parte e Gosens dall’altra. Gasperini con una rosa del genere non rischia certamente di essere a corto con dei nuovi giovani che insieme al loro tecnico potranno crescere molto.