A dicembre ci sarà un incontro decisivo per il rinnovo del contratto, del difensore Gatti con la Juventus. Ormai Gatti è diventato un pilastro della squadra bianconera guidata da Thiago Motta.
Ecco come dovrebbe essere il nuovo contratto di Gatti che attualmente scade nel 2028. Dovrebbe essere prolungato fino al 2029, con un ingaggio che passerà da 1,5 a 2-2,5 milioni a stagione bonus compresi.
Per avere le firme e le ufficialità si dovrà attendere dicembre.
Il Como dopo ben tre ko di fila è ad una reazione domani con il Genoa, anticipo della dodicesima di campionato.
Ecco di seguito le parole di mister del Como Cesc Fabregas.
“Il Genoa è una squadra forte dal punto di vista fisico e che pratica un gioco offensivo con verticalizzazioni veloci. Dopo la vittoria di Parma vorranno vincere anche tra le mura amiche. Per noi sarà una partita difficile che dovremo affrontare con la massima attenzione e mettere in campo quella fame e aggressività agonistica che ci sono mancate nelle ultime gare. Mister Gilardino sta lavorando molto bene, ha portato il Genoa in Serie A e questo significa molto”.
Le notizie dallo spogliatoio per quanto riguarda gli infortunati non sono molto positive..
“Van Der Brempt sta meglio ma non è ancora deciso se domani potrà esserci. Sergi Roberto non ci sarà e vedremo se potrà essere a disposizione con la Fiorentina ma credo che con il Monza sarà pronto. Maxi Perrone ha preso un brutto colpo nella partita col Verona, ha un ematoma, e il suo recupero non sarà breve, Maxi è un giocatore molto importante per noi. Anche Baselli ha problemi e dovrebbe tornare dopo la sosta di campionato, Mazzitelli ha un problema al polpaccio e a Genova non ci sarà e stiamo a vedere come va per Gabrielloni che ha avuto un problema a Empoli. Di sicuro saranno della partita con il Genoa Nico Paz e Cutrone che partiranno dall’inizio”.
A Genoa tra i pali chi potrebbe esserci, Pepe Reina o Audero?
“Non ho ancora deciso. Loro sanno che nessuno ha la sicurezza di giocare sempre. Reina si è comportato molto bene a Empoli, Audero ha la mia fiducia e mi aspetto tanto da lui”.
Il mister analizza anche la situazione dopo le tre sconfitte consecutive.
“Noi siamo un gruppo con tanti giocatori nuovi rispetto allo scorso anno e dobbiamo crescere. Dobbiamo imparare dagli errori e lavorare insieme per non commetterli. Certo quando i risultati non arrivano nell’ambiente ci può essere pessimismo così come, quando si vince e i risultati arrivano c’è euforia, ma dobbiamo essere tutti uniti squadra e tifosi e remare tutti dalla stessa parte soprattutto in momenti delicati come questo. Sono nel mondo del calcio da tanti anni e conosco questi momenti, dobbiamo e possiamo superarli insieme”.
Oggi per la Serie D, si sono giocati due recuperi nel Girone A tra Cairese – Bra terminato a reti bianche per 0-0. Nel Girone D, Imolese – Tuttocuoio 5-0, Melloni segna una tripletta e gol di Mattiolo e Garavini.
Di seguito, ecco come cambiano le classifiche:
CLASSIFICA GIRONE A
Bra 32, Ligorna 22, Città di Varese 22, Lavagnese 21, NovaRomentin 21, Albenga 20, Asti 20, Vado 19, Derthona 17, Chisola 17, Sanremese 17, Saluzzo 16, Vogherese 12, Cairese 12, Oltrepò 12, Fossano 11, Imperia 11, Gozzano 11, Borgaro Nobis 10, Chieri 5
Nuno Tavares della Lazio parla in conferenza stampa del centro sportivo di Formello per presentare la sfida di domani contro il Porto in Europa League.
Quali differenze hai trovato tra il calcio italiano e quello a cui eri abituato?
“Non sarà una partita difensiva, siamo una squadra compatta e abbiamo fiducia in quello che stiamo proponendo sul campo. In realtà è difficile giocare con squadre che non lottano per il titolo perché sono molto chiuse, le squadre che lottano per il titolo giocano per vincere, quando si incontrano due squadre per vincere è più facile giocare. La partita di domani non è un test, abbiamo vinto contro il Torino che era primo in classifica, abbiamo giocato bene con il Milan e anche con la Fiorentina, dove abbiamo perso per dei dettagli. Dobbiamo rimanere compatti e umili sul campo, continuando a fare quello che stiamo facendo”.
Come ti stai trovando con il gruppo? Speri di ricevere la prima convocazione con il Portogallo?
“Il mio arrivo qui è stato reso facile da un gruppo fantastico con tanti giocatori di grande qualità, il segreto è la fiducia, io credo in loro e loro credono in me. Senza la squadra e la fiducia dello staff non potrei fare quello che sto facendo. La nazionale non è un pensiero costante, gioco in una grande squadre che sta lottando per il titolo, se dovessi riceverla la accoglierei con tanta naturalezza, se non dovessi riceverla la prenderei con la stessa naturalezza”.
Il presidente ha detto che non ti venderebbe neanche per 70 milioni, ti senti di essere tra i migliori a livello internazionale nel tuo ruolo?
“Cancelo è un giocatore che è un piacere vederlo, mi sento più Alaba però. Lui gioca più centrale, difende e attacca bene e penso di essere più vicino a lui. Le dichiarazioni del presidente mi fanno piacere, certifica l’affetto che mi hanno dimostrato fino a questo momento. Penso di poter crescere ancora e fare meglio di quanto stia facendo già adesso”.
Visto che conosci il Porto i tuoi compagni ti hanno chiesto qualche informazione?
“In realtà nessuno mi ha chiesto del Porto, è una squadra che si conosce a livello mondiale. Tutti sanno che è una squadra agguerrita che lotta su ogni pallone, ci mettono sempre il cuore e i nervi”.
Queste due squadre hanno un valore più da Champions?
“Sono due squadre di livello mondiale che hanno tutte le qualità per giocare la Champions, stiamo lottando per entrare entrambe in Champions e speriamo di qualificarci per il prossimo anno”.
Qual è l’obiettivo che vi siete prefissati all’interno dello spogliatoio?
“Non se ne parla, l’obiettivo è arrivare il più lontano possibile in Serie A e in Europa. Siamo in fiducia e giochiamo bene con un’ottima guida del mister, io guardo sempre al primo posto. Non voglio arrivare secondo o terzo, io voglio sempre vincere e questa deve essere l’ambizione di tutta la squadra perché siamo un grande club”.
Hai avuto un impatto straordinario in Serie A , che differenze ci sono rispetto alla Premier League e alla Ligue 1?
“Se tu ti riferisci al cartellino rosso che ho preso ho sicuramente imparato qualcosa. Il calcio è tutto uguale in qualsiasi paese, cambia da squadra a squadra, ci sono squadre che lottano per il titolo e ti mettono in difficoltà. Qui ci sono 6-7 squadre che lottano per il titolo come in Premier League, per il mio percorso di adattamento e crescita non possono bastare 5-6 partite, posso ancora crescere tecnicamente e tatticamente e fare di più”.
Il tecnico della Lazio Marco Baroni presenta in conferenza stampa la sfida in Europa League con il Porto.
Che tipo di esame sarà quello di domani per la Lazio?
“Cerchiamo di mettere in campo la formazione che sta meglio anche dal punto di vista del dispendio di energie delle ultime gare. Seguendo questa logica ci giochiamo una partita importante, difficile e bellissima. Giochiamo contro un avversario di grandissimo livello internazionale, per noi è un test vero e lo dobbiamo affrontare con una prestazione di alto livello”.
Con le big non avete ancora vinto, manca ancora qualcosa alla sua squadra in queste partite?
“Siamo consapevoli che abbiamo bisogno di gare con avversari importanti come queste, sono le gare che ti danno spessore e ti fanno crescere di più. Siamo consapevoli che servono prestazioni di altissimo livello dove non devi sbagliare nulla sul campo per fronteggiare questo avversario. La capacità di soffrire è legata all’aspetto del dispendio che c’è in campo, c’è compattezza e la squadra sa cambiare anche registro della gara. Non sempre puoi costruire e avere il dominio del gioco, devi anche saper scendere e non aggredire. In quella situazione serve attenzione, domani servirà aggressione contro una squadra a cui devi concedere poco spazio. Servirà tanta pressione sulla palla”.
Quali differenze ha visto tra il Porto allenato da Conceicao e quello attuale?
“Abbiamo così poco tempo per preparare le partite, abbiamo avuto due giorni e abbiamo analizzato questa squadra. Usano molto bene gli esterni, hanno palleggio corto ma sanno andare bene in verticale. Domani servirà una prestazione di altissimo, loro spingono tanto con i terzini come facciano noi. Sicuramente sarà una partita bella, ma molto aperta”.
Possono giocare insieme Dia e Castellanos domani? Si va avanti con Mandas in Europa?
“Sui portieri mi ero già espresso, il nostro portiere titolare è Ivan, ma quando ci sono le condizioni come faccio per tutti gli altri si dà una chance, dobbiamo pensare che tutti devono crescere, specialmente in quel ruolo lì non ci sono molti spazi. Mi prendo ancora quest’ultimo allenamento per valutare, non cambiano le gerarchie se dovesse esserci un avvicendamento ma un’occasione di crescere per Mandas. Nuno è qua è sarà sicuramente della partita perché non ha giocato l’ultima per squalifica. Devo fare qualche valutazione sulla formazione, abbiamo qualche acciacco dovuto alle tante partite ravvicinate. Mancano queste due gare per chiudere un ciclo di sette gare in 21 giorni, l’attenzione mia, dello staff tecnico e sanitario deve essere finalizzata alla gestione di queste risorse”.
Che opportunità è per lei la Lazio? Nuno Tavares che impatto sta avendo alla Lazio?
“Noi viviamo di grandi opportunità, sapevamo benissimo delle qualità di Nuno e cerchiamo di mettere ogni giocatore nelle condizioni di rendere al massimo. Questo è l’obiettivo primario, se alziamo le prestazioni individuali alziamo le prestazioni di squadra. Le opportunità nella nostra vita dobbiamo sempre coglierle”.
Che titolo darebbe per definire la sua Lazio?
“È difficile ridurre a un titolo o una parola, credo che noi abbiamo tracciato una linea guida. Ho sempre cercato di proporre un calcio di coraggio alla mia squadra, fatto di lavoro ed emotività. Questo aspetto a me piace, voglio vedere queste caratteristiche dalla mia squadra. Ho trovato una partecipazione straordinaria, la squadra ha capito la proposta e la sta seguendo. Dobbiamo ancora lavorare tanto per creare un’identità forte, ci servono partite di altissimo livello e quella di domani sarà importante”.
Ha parlato di ambizione, questo approccio come si riversa in Europa League?
“Si torna al discorso delle opportunità, il nostro lavoro è meraviglioso perché dopo pochi giorni abbiamo sempre una nuova opportunità. L’ambizione non è una cosa che sta lì, la devi curare ogni momento nel lavoro e nella dedizione, questo per me vuol dire essere ambiziosi e la squadra lo deve cogliere nel dettaglio e nella voglia di crescere. Quando ci sono queste prerogative è chiaro che l’arrivo sia lontano, ma il percorso è più importante dell’arrivo”.
Quanto è determinante giocare un big match in casa con il proprio pubblico?
“L’avversario è abituato a giocare queste partite, fa piacere giocare davanti al nostro pubblico. Questo innalza il senso di responsabilità, ma giochiamo con un avversario che non si fa intimorire dal giocare in trasferta, lo dice la loro storia e le caratteristiche dei loro calciatori. Dobbiamo sfruttare l’occasione domani, ma non perché giochiamo in casa ma perché possiamo fare una grande prestazione, senza una grande prestazione domani sarà dura vincere”.
Ci sono delle novità su Victor Osimhen, che si sta comportando molto bene all Galatasaray. Secondo quanto viene riferito, il Galatasaray vuole l’attaccante nigeriano a titolo definitivo dal Napoli, con cui ha un contratto da 10 milioni fino al giugno del 2026. I turchi a settembre hanno preso Osimhen in prestito. Con il Galatasaray al momento ha timbrato 4 gol e due assist in 5 presenze.
Il Galatasaray vuole ingaggiare il nigeriano non in prestito, pagando cioè la clausola rescissoria che a gennaio sarà di 81 milioni e a giugno di 75.
Sembra che il club turco sia già al lavoro per mantenere ancora Osimhen.