Autore: Angelo Sorbello

  • Juventus, Arthur negativo ora è disponibile

    Arthur ha effettuato il controllo con test diagnostico ovvero il tampone per Covid-19 che ha avuto un esito negativo. Il giocatore pertanto guarito e non più sottoposto al regime di isolamento si unirà alla squadra questa sera presso il JTC.

  • L’Asl blocca la trasferta di Bergamo al Torino

    L’Asl blocca la trasferta di Bergamo al Torino

    Niente trasferta a Bergamo per il Torino. L’ASL di Torino ha infatti bloccato il gruppo granata dopo che è emersa una nuova positività nel gruppo squadra: sono otto a questo punto i contagiati, vietati allenamenti e spostamenti. L’Asl Città di Torino ha disposto la quarantena domiciliare obbligatoria per tutto il gruppo squadra del Torino per cinque giorni da oggi. Atteso a breve un comunicato del club granata: a forte rischio a questo punto anche la gara di domenica prossima tra Torino e Fiorentina.

  • Roma, Mourinho: “Il Covid19 non falsa il campionato, pensiamo a giocare”

    L’allenatore della Roma Jose Mourinho in conferenza stampa presenta la gara di domani contro il Milan a San Siro. Di seguito le sue parole: Come sta Rui Patricio? “E’ pronto per giocare. Non si è allenato due giorni perché ha avuto un problema alla schiena. Oggi si è allenato e domani è pronto. Fuzato non ci sarà. Poi prendiamo Boer e Mastrantonio” Come sta la squadra dopo la sosta? “E’ stata una settimana di vacanze ma anche di lavoro. Penso che abbiamo lavorato bene. Quindici giorni senza competizioni ti fa perdere qualcosa a livello di intensità di gioco, ma stiamo bene. L’unico giocatore che continua nel suo recupero è Spinazzola. Dopo 15 giorni senza calcio è meglio incontrare una squadra così, perché trovi facilmente la concentrazione”. Ci sono club che non allenerebbe mai? “Non credo che ci sia una Roma prima di me e dopo di me. La vera storia è fatta di trofei. Si può fare un grande lavoro senza coppe, ci sono tanti allenatori che fanno lavori fantastici senza vincere. In questo senso ti dico che sento che sto facendo un grande lavoro qui. Per lasciare il nome qui però bisogna vincere dei trofei che noi non abbiamo. Ok che sono solo sei mesi, ma siamo lontani. Allenare altri club? Siamo professionisti, dire di non poter allenare altri club è duro ed è un rischio, ma ci sono dei club per i quali puoi dire no, e non lo dici per mancanza di rispetto, ma per il tipo di storia tra il club che hai allenato prima e quello che arriva. Per dire che dopo il 2010 il primo club italiano che ha parlato con me non è stata la Roma. La Roma si poteva accettare e l’altro no. Non è una mancanza di rispetto, ma per esempio non posso mai allenare la Lazio. Non è una mancanza di rispetto, è un club della stessa città, con cui ho un rapporto positivo. Sicuramente loro pensano lo stesso di me, però sono cose nell’aspetto professionale, mai nella mancanza di rispetto. Per esempio non ho mai avuto un problema col Milan, magari una battuta. Puoi partire sempre dal rispetto, ma ci sono dei club che non puoi allenare”. È stato risolto il problema dei calciatori non vaccinati? “Sono cose private, per noi questo è sacrosanto. Qualche giocatore ha avuto il covid e ha chiesto la privacy, lo stesso con qualche giocatore che può non essere vaccinato. Ma la legge è la legge, dal momento in cui il Governo decide la decisione va rispettata, vogliamo giocatori che rispettino la legge e che possano giocare. Non penso avremo problemi”. Può dire qualcosa su Maitland-Niles? Si aspetta un altro arrivo? “Non me la sento di parlare di lui, non è un nostro giocatore in questo momento. Sono felice di parlare quando sarà ufficiale, ora posso dire che è cresciuto vicino a me, nell’Arsenal, mentre io ero al Chelsea, al Tottenham e al Manchester United. Il profilo del nostro mercato è conosciuto, non sarà simile a quello di Atalanta e Fiorentina, dovremo migliorare la rosa con 1-2 giocatori in prestito. Karsdorp ha giocato tutti i minuti, quando era squalificato non eravamo una squadra. Eravamo squilibrati, persi, c’era Ibanez di qua, lì ovviamente come terzino di destra o come ala di destra abbiamo bisogno, e il direttore Tiago e la società stanno lavorando per questo, per cercare un profilo di giocatore che possa arrivare in prestito, per cui il club pensa che un prestito sia positivo. All’Arsenal il titolare e Tomiyasu, poi hanno Cedric e Chambers. È vero che cerchiamo di prenderlo, ma vediamo. Se viene uno già si respira un po’ meglio, vediamo perché il mercato è aperto per praticamente un mese. Se riusciamo a fare questo nella prima settimana di gennaio c’è speranza per un secondo arrivo”. Pellegrini è pronto per giocare? Può coesistere con Veretout e Mkhitaryan? “Ha recuperato bene, non ha avuto le stesse vacanze degli altri, ha avuto 4 giorni di meno. Dal 30 che siamo arrivati tutti sta lavorando normalmente Può giocare? Sì. Può giocare 90 minuti? Non credo, non sarebbe l’opzione migliore avendo una partita domenica. Non è un problema iniziare la partita. La coesistenza con gli altri giocatori è un problema che non ho mai, è un problema che mi piace tanto avere. Il problema che non mi piace è non avere opzioni. Se abbiamo questi giocatori più Villar e Bove, che possono giocare, per noi è un buon problema”. Secondo lei le partite sono falsate visti i tanti casi di Covid? E’ giusto fermare il campionato? “Non piace vederla in questo modo. Quando una squadra ha 3-4 infortuni con giocatori importanti il risultato non è falsato. Ci sono delle regole, certo sarebbe un’ingiustizia far giocare una squadra senza portiere qualora fossero tutti fuori. Ci deve essere un numero minimo di calciatori. Secondo la Uefa ci devono essere almeno 13 giocatori di cui un portiere per giocare. Dispiace per i tifosi perché dal 75% siamo passati al 50%”. Abraham potrà raggiungere i livelli di Ibra? “Non mi piace mai paragonare i giocatori. Soprattuto quando c’è da una parte chi cerca di costruire la sua storia. Lasciamo Tammy tranquillo. Zlatan è Zlatan e ha una storia diversa”. In questi mesi non avete mai avuto problemi a pressare i difensori avversari tranne col Milan o con la Sampdoria. Giocherete in modo simile a Bergamo? “A me piace la tua domanda, perché è una domanda di una persona che ha letto le partite, che capisce. Penso che a Pioli piacerebbe sentire la risposta (ride, ndr). Quello che dici è vero, hanno fatto un gioco passivo nel modo di gestire il pallone dietro, quello che dici è vero, ma dirti quello che abbiamo preparato… la domanda è bella, ma la risposta è brutta (ride, ndr). A volte vuoi fare delle cose ma non riesci a farlo. Abbiamo analizzato le partite, cercheremo di fare un risultato diverso rispetto all’andata”.

  • Aggiornamenti su Cassano

    Come abbiamo riportato in precedenza l’ex calciatore di Bari, Real Madrid, Sampdoria e Milan, Antonio Cassano è stato ricoverato in ospedale per complicazioni legate al Covid19. Il 39enne già attaccante della Nazionale si trova all’ospedale San Martino di Genova, secondo quanto ha appreso la testata Genova Today, ed è seguito dall’équipe del professor Bassetti. La situazione clinica di Cassano non è preoccupante sta bene e non ci sono delle gravi complicazioni. Cassano, aveva passato gli ultimi giorni del 2021 e l’inizio dell’anno in isolamento domiciliare dopo aver contratto il virus. La moglie Carolina Marcialis, in una stories, ha confermato che Antonio è vaccinato con due dosi. Il peggioramento delle sue condizioni, che non sarebbero comunque preoccupanti, hanno reso necessario il suo ricovero nell’ospedale genovese.

  • Cassano ricoverato per Covid

    Antonio Cassano, risultato positivo al Covid a fine dicembre, è stato ricoverato all’ospedale San Martino di Genova dopo che le sue condizioni sono peggiorate. Attualmente il suo stato di salute non è grave, ma i medici hanno deciso di tenerlo sotto controllo. A seguirlo è il professore e virologo  Matteo Bassetti. «Ringrazio il professor Bassetti e il suo staff, sono stati davvero eccezionali. Come sto? Adesso super-bene, anzi: di più» ha detto a “Il Secolo XIX”. Non è esclusa la presenza di una lieve polmonite

  • Fiorentina, Italiano: “Il Covid è un problema per tutti, Vlahovic resta con noi”

    Tanti gli argomenti delicati e importanti  in casa Fiorentina. Dalla situazione contagi al mercato in entrata che ha già regalato il colpaccio Ikone fino alla questione Dusan Vlahovic. Il tecnico viola Vincenzo Italiano parla in sala stampa di tutti questi argomenti.  C’è la necessità di trovare delle soluzioni diverse vista la situazione epidemiologica?
    “La ricetta per noi è stata quella di stare attenti, di avere meno contagi possibile ed i ragazzi sono stati molto bravi. Abbiamo avuto 2 positivi. Capisco le difficoltà, ma noi ci siamo preparati per giocare la partita con l’Udinese. La Lega dice che bisogna giocare, non so se qualche altro ente la bloccherà. Noi l’abbiamo preparata bene, i ragazzi sono stati bravissimi e per noi non è cambiato nulla”. Quali le precauzioni prese a livello di allenamento e logistica? “Abbiamo fatto quello che ritenevamo opportuno. Stare attenti, meno contatti possibili, usare la mascherina. Star fuori e non potersi allenare è un problema, noi abbiamo fatto le cose con responsabilità e siamo contenti di come stiamo superando questa difficoltà. Siamo pronti per affrontare la partita”. Come ha ritrovato Vlahovic? “E’ un ribadire la situazione che si è creata, non vedo nulla di diverso. Per quanto mi riguarda sono situazioni che non fanno parte della mia possibilità di incidere, non ci posso mettere bocca. La situazione la conoscete: il ragazzo si sta comportando come ha sempre fatto, è reduce da qualche allenamento non al 100% perché ha avuto qualche problemino ma per il resto solita situazione e solito Vlahovic, situazione che non mi preoccupa”. Come sta Dragowski al rientro dopo l’infortunio di oltre 3 mesi? “Si allena da 3-4 giorni, sta finalmente bene e sta lavorando. Vediamo, 3-4 allenamenti sono pochi, ci saranno tante partite ravvicinate e dovremo essere tutti pronti a qualsiasi situazione soprattutto dopo una sosta e qualche giorno senza giocare. Dobbiamo essere tutti sul pezzo”. La società ha dato rassicurazioni anche sul futuro a stretto giro di posta di Vlahovic? “Sul futuro di Vlahovic non so dire niente perché non so cosa accadrà. La risposta è sempre la stessa, sul futuro non so che dire”. Favorevole al vaccino obbligatorio? “Tanti di noi hanno la terza dose, io la farò presto. Poi diventerà obbligo e dovremo adeguarci, bisogna fare i vaccini”. Cosa pensa del continuo scontro fra le Asl e la Lega Calcio? Come deve comportarsi una società? “Se questo espandersi dei contagi non si sa che succede, bisogna trovare una via d’uscita, un compromesso, delle regole precise magari in base ad un numero massimo di contagi. Serve deciderlo a livello di Lega, non solo a livello di Asl. Non si sa se parte, se si scende in campo, se si gioca. Così non si può andare avanti, non so bene cosa rispondere perché noi siamo stati eccezionali oggi ma potrebbe capitare anche a noi. Serve avere regole certe e concrete perché c’è un po’ di confusione in questo momento”. Come ha visto Ikone in allenamento? E’ già pronto per scendere in campo? “Il ragazzo è molto motivato, sa che deve conoscere i compagni e l’idea di gioco velocemente. Deve capire di più per quel che riguarda la lingua, io gli ho chiesto di capire subito le 3-4 parole d’ordine per il campo, c’è un traduttore con lui. A livello tecnico non si discute, ha un grande mancino ed è abituato a giocare a certi livelli. E’ sveglio, arriva da esperienze importanti ed è un acquisto importante per la Fiorentina. Diamogli tempo di mettersi a regime, da oggi abbiamo un’arma in più di grande valore”. I buoni propositi per il 2022? “Adesso si riparte, dobbiamo avere sempre grandi motivazioni. Abbiamo una missione che è quella di confermare il girone d’andata e se possibile confrontarsi, sarà già difficile. Abbiamo fatto un girone d’andata ottimo, confermarlo deve essere un nostro obiettivo e poi dobbiamo crescere sotto tanti aspetti. I difetti ci sono sempre e noi dobbiamo cercare di limarli, facendo di più di quanto fatto nel girone d’andata. Serve andare avanti per obiettivi, personali e collettivi”. Cosa aspettarsi nel mercato di gennaio e se qualcuno ha chiesto la cessione? “Di ragazzi che vogliono andare via non penso ce ne sia neanche uno, si è creato un qualcosa di bello, un gruppo unito e coeso in cui tutti remano dalla stessa parte. Abbiamo cercato di dare minutaggio a tutti, in questo momento non ci sono campanelli d’allarme da nessun ragazzo. Ora vediamo cosa dirà il mercato. Adesso il gruppo è questo, poi se verranno fuori necessità le valuteremo. Ma adesso con l’arrivo di Ikone siamo felici e contenti, vediamo che succede nei prossimi giorni”. L’arrivo di Ikone, che gioca a destra, sposta qualcosa per Nico Gonzalez? “Abbiamo un altro mancino in squadra e possiamo variare. Nico ha capito che nell’altra zona di campo può essere molto incisivo, abbiamo diverse opportunità. L’unico fattore importante è che si aggiunge un altro mancino, non dimentichiamoci che abbiamo avuto fuori Gonzalez per quasi un mese ed eravamo senza alternativa. Ora arriva un ragazzo che può essere utile per quello che vogliamo proporre. Gonzalez potrà essere utile sia a destra che a sinistra”. Quanto tempo servirà per vedere Ikone titolare? Le condizioni fisiche? “Sta benissimo, è allenato e in condizione. L’unico problema è quello che ha 3 allenamenti con la nuova squadra. Giocatori così, con questa intelligenza calcistica e con questo adattamento rapido, sono più semplici da utilizzare per un allenatore. Manca solo un po’ di intesa coi compagni e di conoscere bene la nostra idea, per il resto il ragazzo è a posto”. Il Covid ha inciso sulla ripresa di alcuni giocatori?
    “Sì, il problema più grande è quello. Si è costretti a restare in casa, si fa quel che si può per mantenere la condizione ma quando rientri in gruppo serve lavorare in maniera individuale e serve rimettersi nel ritmo dei compagni. Penso a Gonzalez, che poi ha dovuto anche lavorare a parte. Siamo felici di come si sono comportati i ragazzi, riprendere la condizione non è semplice”. L’assenza della Curva Fiesole viste le limitazioni di capienza? “Mi dispiace, sapete cosa penso della presenza dei nostri tifosi. Può darci spinta. Mi dispiace perché spingono noi ma danno anche un segnale agli avversari, ricordo Dionisi che disse di aver giocato contro una città intera e non contro una squadra in occasione del match col Sassuolo”.

  • Carabao Cup, rinviata la semifinale tra Arsenal e Liverpool

    La notizia era nell’aria, adesso è ufficiale. La gara di semifinale di Carabao Cup fra Arsenal e Liverpool è stata ufficialmente rinviata. La richiesta da parte dei Reds è stato approvata a causa del numero di crescenti di positività al Covid-19 fra staff e squadra. La gara d’andata si giocherà il 13 gennaio, mentre il ritorno andrà in scena una settimana più tardi, ovvero giovedì 20 gennaio.

  • Juventus, Allegri: “Stiamo facendo bene e dobbiamo dare continuità”

    Juventus, Allegri: “Stiamo facendo bene e dobbiamo dare continuità”

    Massimiliano Allegri presenta Juventus-Napoli, gara valida per la ventesima giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 20:45 all’Allianz Stadium di Torino. Ecco la conferenza stampa dell’allenatore bianconero. Come ha ritrovato la squadra? “La squadra ha lavorato bene, ne avevamo bisogno. Abbiamo lavorato poco a parte l’ultima settimana. Bonucci fuori domani e domenica di sicuro, vediamo per la Supercoppa; Danilo la prossima settimana sarà a disposizione, Pellegrini e Kaio hanno avuto un attacco influenzale e hanno lavorato da soli, non ci saranno domani; abbiamo recuperato Chiesa e Dybala. Ramsey è tornato oggi dopo il permesso per lavorare in maniera differenziata in Inghilterra, comunque è un giocatore in uscita. Arthur aspettiamo oggi l’esito del tampone se è negativo”. Morata come sta? “Morata non parte. È un giocatore che l’anno scorso ha fatto 21 gol, quest’anno è già a 7. È un giocatore di rendimento, il problema di Alvaro è che nel calcio ci sono le etichette. Ha numeri da giocatore importante ma è visto come uno a cui manca qualcosa. Io ci ho parlato e gli ho detto che da qua non si muove perché per trovare uno alla sua altezza serve prendere i migliori 4 o 5 attaccanti. Alvaro rimane con grande entusiasmo, chiuso il discorso”. Come stanno Chiesa e Dybala? Che dubbi ha di formazione? “I difensori sono due, di terzini ne ho tre. Cuadrado è pure diffidato ma abbiamo tre partite una dopo l’altra. Chiesa sta molto bene, devo fare una scelta tra chi far giocare davanti. Chiesa e Dybala, essendo tornati entrambi da un infortunio lungo, potrebbero alternarsi per abituarli al ritmo partita. O gioca uno o gioca l’altro. Avendo fuori Ramsey e Arthur, Locatelli giocherà di nuovo centralmente e tra McKennie, Rabiot e Bentancur ne giocheranno due”. Con quale spirito affronta il nuovo anno?
    “Abbiamo lavorato sul piano fisico e su quello tecnico. Abbiamo lavorato molto, ci servivano questi giorni. Da domani saremo pronti per affrontare le sei partite di gennaio che saranno molto importanti per la stagione. Abbiamo con la Samp una partita di Coppa Italia, poi la Supercoppa e quattro partite di campionato molto complicate”. Questa è la prima volta che affronta situazioni come quelle di questo periodo a livello di contagi… “Ci sono gli organi di competenza che devono decidere. Noi possiamo solo allenarci e giocare con quelli che abbiamo. Questo è uno stato di emergenza e bisogna trovare le soluzioni, nel bene o nel male”. Arthur resta come Morata? “Al 99% la rosa rimane questa”. Sarebbe stato meglio rinviare? “Noi ci siamo preparati per giocarla e la giocheremo. Per noi è importante, dobbiamo pensare solo alla partita contro una squadra che ha cinque punti in più di noi e gioca bene. Le altre dinamiche non sono di mia competenza. Noi dobbiamo solo prepararci: allenamento stamattina, poi rifinitura. Sarà una partita difficile, il Napoli in emergenza a San Siro aveva già vinto contro il Milan. La mia opinione personale non conta niente, dico che bisogna rispettare i ruoli, chi comanda deve prendersi le responsabilità e decide. Non so quali siano alla lettera i decreti, ma so solo che se ci dicono che domani si gioca, noi dobbiamo prepararci e presentarci”. Potete ancora sognare lo scudetto? “L’Inter è la squadra nettamente favorita per vincere lo scudetto. Non me ne voglia Simone (Inzaghi n.d.r.), ma può perderlo solo lei lo scudetto. Noi dobbiamo fare un passetto alla volta e poi vediamo. Cerchiamo di vincere la prima partita dell’anno e dare un altro colpetto alla classifica”. Non potrebbe essere necessario un rinforzo in attacco? “I gol mancano dai centrocampisti, sulle palle inattive. L’attacco ha fatto il suo, abbiamo due acquisti come Dybala e Chiesa che ci daranno una grossa mano e faranno quattro mesi importanti. Gli acquisti a gennaio incidono poco, dobbiamo migliorare quello che abbiamo. Per raggiungere gli obiettivi bisogna viaggiare a una velocità di crociera che a noi è mancata, bisogna cercare di tenere sempre il motore acceso”.

  • Milan, Pioli: “Per nessuno c’è una situazione normale, bisogna andare avanti”

    Milan, Pioli: “Per nessuno c’è una situazione normale, bisogna andare avanti”

    Il 2022 del Milan comincerà domani con il delicato big match contro la Roma. Il tecnico rossonero Stefano Pioli presenta la sfida di San Siro nella consueta conferenza stampa di vigilia. Ecco tutte le sue dichiarazioni: Stretti i denti fino a Natale, il Milan torna ad avere una rosa più ampia numericamente. Da qui ad avanti, qual è il progetto? “Il nostro progetto è avere tutti i giocatori a disposizione. Avevamo bisogno di riposare e poi di lavorare, abbiamo fatto bene entrambe le cose. Abbiamo recuperato tanti giocatori che non possono essere già al 100%, ma presto arriveranno a quel livello di condizione”. Come si fa ad allenare sapendo che un giorno alleni una squadra, un altro giorno con alcuni assenti? “Non è una situazione normale per nessuno. Tutti stiamo vivendo un momento particolare e il primo obiettivo è preservare la salute di tutti: stiamo molto attenti a fare la vita adeguata in questo momento. Dobbiamo alzare tutti di molto l’attenzione nel lavoro perché può succedere che qualcuno non abbia la possibilità di giocare”. Parte da domani la rincorsa all’Inter? “Parte da domani l’obiettivo di vincere più partite possibili per fare tanti punti e più punti del campionato scorso. Dobbiamo andare a grossa velocità: sarebbe già molto importante cominciare a farlo da domani”. Come stanno Rebic e Leao? “Nessuno di quelli che rientrerà domani ha i 90 minuti nella gambe. Sono giocatori che stanno ritrovando il ritmo e avranno bisogno di giocare anche dei minuti per cercare di migliorare la loro condizione”. Ti aspetti una risposta immediata alle voci che parlano di un possibile nuovo calo del Milan? “Mi interessa poco ciò che si dice fuori Milanello, io vedo grande convinzione e determinazione. Vincere sarebbe una impresa straordinaria, ma ci dobbiamo credere mantenendo il nostro equilibrio; abbiamo voluto queste pressioni, vogliamo essere ambiziosi e cercare di far più punti del girone d’andata”. Al Milan servirebbe qualcosa oltre al difensore? “Le idee sono chiare e condivise. L’infortunio di Kjaer ci costringe ad avere un occhio di riguardo in difesa. Non ho fatto altre richieste, credo che la squadra sia completa così”. Bakayoko è pronto? “Siamo rimasti con tre centrocampisti, anche se Florenzi, Calabria e Saelemaekers potrebbero adattarsi nel ruolo. Bakayoko è un giocatore forte, mi aspetto che faccia bene”. Da chi si aspetta qualcosa in più nel ritorno? “Mi aspetto tantissimo da tutti, sia negli atteggiamenti che nell’attenzione massimale”. Da cosa dipenderà la scelta tra Ibrahimovic e Giroud?
    “Le mie scelte dipenderanno dalle condizioni fisiche e poi dall’adattamento alla singola partita. Entrambi hanno avuto qualche problema. Olivier era partito molto bene, da lui mi aspetto molto: è intelligente, può fare di più anche se sta già facendo bene. Due punte? È una soluzione che abbiamo già adottato, vedremo di partita in partita”. C’è la necessita di cambiare qualcosa rispetto al passato? “Molti si soffermano sulle nostre posizioni statiche iniziali, ma abbiamo un sistema non prevedibile per gli avversari. Spesso cambiamo le posizioni. Trovo nella squadre grande partecipazione continueremo così. Siamo pronti anche per cambiare qualcosa”. Cosa ti aspetti da Brahim Diaz?
    “Gli è mancata un po’ di brillantezza dal punto di vista fisico. La sosta gli ha fatto molto bene, l’ho visto pimpante e brillante e penso che possa tornare ad essere il giocatore di inizio campionato”. Che tipo di difensore state cercando?
    “Stiamo cercando un difensore completo, cioè che possa essere in grado di accettare gli 1 vs 1 difensivi con grande tempismo e buona disposizione al coraggio nella fase difensiva. Poi i difensori sono diventati i veri registi di inizio azione; devono cioè avere la capacità di fare la scelta giusta anche in possesso di palla. Non sarà un mercato scoppiettante, ma è chiaro che troveremo il giocatore giusto per noi”. Che Roma si aspetta domani? “A Roma abbiamo giocato un ottimo calcio e in parità numerica eravamo stati nettamente superiori. La Roma è cambiata, Mourinho ha fatto un grande lavoro; è una Roma forte che deve ambire a giocare in Champions League. Tutte le partite pesano tanto, il match di domani vale tre punti pesanti”. Ibrahimovic è pronto per replicare la sfida di andata? “Era stata una delle migliori, attaccando benissimo la profondità. Zlatan è pronto per giocare, come anche Giroud: vedremo che scelte fare dall’inizio”. Cosa ne pensa dell’attuale situazione covid legata al calcio? “Tutte le squadre in Serie A sono molto attenti a rispettare i protocolli, poi noi facciamo ciò che le regole impongono. Dobbiamo stare molto attenti, proteggere anche gli altri. Dispiace che allo stadio verranno meno tifosi, ma affinché aumenti il numero bisogna stare tutti attenti”. Che squadra vuole vedere nel 2022? “Voglio vedere una squadra con energia, che porti questa energia per tutta la partita senza timori. Le squadre forti tengono il loro gioco per 90 minuti, vanno oltre anche agli errori gravi”. Che squadra ha trovato nel nuovo anno? “Ho visto partecipazione e disponibilità, con l’entusiasmo e l’attenzione adatti”. Cosa potranno dare i rientri di Leao e Rebic? “Se sei statico le difese avversarie non le apri. Dobbiamo avere la possibilità di attaccare la profondità e Leao e Rebic hanno queste caratteristiche”.

  • Atalanta, Gasperini: “Situazione attuale non facile per vari motivi”

    Atalanta, Gasperini: “Situazione attuale non facile per vari motivi”

    Il tecnico dell’Atalanta Gian Piero Gasperini in conferenza stampa analizza la sfida con il Torino, in programma domani alle ore 16.30 al Gewiss Stadium di Bergamo. Ecco le dichiarazioni del tecnico nerazzurro: “Il calendario asimmetrico? Non lo so, poteva essere una novità, potrebbe essere qualcosa di buono. Non mi piace che non ci siano scontri diretti nella fase finale. Tanti vogliono i playoff, bisognerebbe avere più scontri diretti nel finale di stagione, ma non mi dispiace come idea. La situazione attuale? Siamo dispiaciuti, c’è una regressione del pubblico negli stadi e una contagiosità enorme, ma per fortuna i giocatori sono meno sintomatici. È una situazione che colpisce tutti, abbiamo reagito due anni fa, dobbiamo farlo anche ora”. Quali giocatori sono indisponibili per la gara domani? “Zapata, Gosens, entrambi infortunati, e Freuler, che è squalificato. Non ci saranno Musso e Palomino che sono risultati positivi nei test dei giorni scorsi. Sono negativi, ma i giorni di quarantena scadono domani. Oltre a Boga, visto che non me lo avete ancora chiesto (ride, ndr). Sono sei assenze pesanti”. Come commenta l’acquisto di Boga? “Indubbiamente la società ha preso un ottimo calciatore, l’unico rammarico è che dobbiamo aspettare. Andiamo a coprire un ruolo in cui siamo scoperti con un giocatore di valore, avremo una soluzione in più da utilizzare”. Quale record vorrebbe migliorare? “Il numero di vittorie, se proprio devo fare una scelta, ma anche gli altri record sono stati belli. Se vinci una partita in più fai qualche punto in più”. Le voci su Muriel le danno fastidio? “No, non cambierebbe niente. L’arrivo di Boga non riguarda per nulla Muriel, è un giocatore importantissimo. Sul resto non diamo risposte”. Che gara si aspetta per domani? Quanto pesa l’incognita Covid? “È una mannaia su tutte le squadre, ma il mondo dello sport deve reagire con le sue armi, ci può essere qualcuno più colpito di altri. Quando c’era il dubbio di portare avanti i campionati è stata vincente la voglia di continuare…è chiaro che dobbiamo cercare di andare avanti. Il Torino è una squadra difficile per chiunque, per la forza fisica che ha e per le difficoltà che crea, per il valore organizzativo della squadra, è una partita difficile. Il girone di ritorno sarà più complicato dell’andata, tutte miglioreranno in qualcosa, per noi sarà una gara importante per la classifica. Per noi sarà fondamentale, dobbiamo affrontare la ripresa con un piglio giusto e con la determinazione adatta. Speriamo che venga fuori una gran partita, ma domani conterà molto il risultato. Juric mette in difficoltà tutti, è sempre stato un allenatore in campo, esprimeva il concetto di fase difensiva, ma anche quello di pressing. Era un giocatore che non sopportava vedere la palla nei piedi degli avversari, andava ad aggredire anche il portiere, per me è una cosa straordinaria, è un concetto che è riuscito ad esprimere al meglio. Per me è l’allenatore giusto per il Torino, le caratteristiche della società sono simili a quelle di Ivan, farà bene se sarà supportato come è stato per me qui a Bergamo”. Piccoli e Muriel potranno giocare insieme? “Sarà difficile vederli insieme dal primo minuto, a gara in corso può anche essere, come è successo nel finale della gara d’andata. È da tanto tempo che seguite l’Atalanta, avete capito bene come gioca e quali sono le combinazioni in attacco”. Come sta Muriel?
    “Si è visto un giocatore più brillante nell’ultimo periodo, col Villarreal ad esempio è stato sfortunato. Ha finito in crescendo per quanto riguarda la condizione, nelle ultime gare ha espresso le sue caratteristiche. Non possiamo fare raffronti col passato, bisogna pensare al presente: prima della pausa c’era la sensazione di avere un giocatore pronto, può darci molto. Le migliori stagioni sono state quelle in cui è stato presente in tutte le gare, qualche volta entrando dall’inizio qualche volta a gara in corso: così è stato un giocatore protagonista, abbiamo bisogno di quel Muriel lì, in quelle condizioni ci può dare un aiuto. Può fare tutto, quando ci sono più soluzioni è difficile per gli attaccanti giocare tutta la partita, non lo fa nessuno. Abbiamo trovato un buon equilibrio, ci ha portato a fare tanti gol, è la cosa più importante rispetto alle esigenze del singolo. Zapata ha giocato molto ma per via di qualche infortunio, come quello di Muriel ad esempio”. Piccoli e Miranchuk fin quando rimarranno a Bergamo? “Sono situazioni di mercato alle quali non posso rispondere. Piccoli è indispensabile fin quando non ci sarà Zapata. Miranchuk è qua, è stato utilizzato a Genova e col Verona, è un momento che sta anche bene sano, che sta bene, lo utilizzo fino a quando è qui. Poi se le condizioni di mercato lo porteranno via non lo posso sapere”. Il mercato è già finito con l’arrivo di Boga? “Chi l’ha detto questo? Non lo so, il mercato è appena iniziato. Qualunque squadra è sul mercato, ma non può essere finito il 5 gennaio. Le operazioni possono essere fatte fino al 31 gennaio, ogni società ha la giusta attenzione. Non è un mercato facile per nessuno, tutti stanno lavorando attentamente, poi sono molto più le chiacchiere degli affari, ma è sempre stato così”. Gosens? “Ha fatto tanti gol durante la scorsa stagione, è un giocatore che ci è mancato per parecchio tempo, indubbiamente sarà un acquisto, siamo riusciti a sopperire bene coi diversi giocatori, a turno. Gosens è Gosens, siamo in un periodo d’emergenza, magari tra una settimana o due ci sarà una situazione differenza, ma succede a tutte le squadre”. La difesa? Può arrivare qualche innesto? “Siamo a posto, poi la società deve sempre cercare l’opportunità importante. Abbiamo Scalvini, c’è anche Cittadini dalla Primavera, ha del valore, lo terrò fisso ad allenarsi con noi, poi abbiamo altre soluzioni. Se la società ritiene che ci sarà una situazione favorevole vedremo, per quello dico che il mercato non è chiuso. Penso che all’Atalanta debbano arrivare giocatori che possono dare un contributo importante”.