Autore: Angelo Sorbello

  • Formazioni ufficiali: Genoa-Atalanta

    Formazioni ufficiali: Genoa-Atalanta

    Ecco le formazioni ufficiali di Genoa-Atalanta con calcio d’inizio alle ore 20:45

    GENOA (3-5-2): Sirigu; Bani, Vasquez, Criscito; Biraschi, Sturaro, Badelj, Portanova, Cambiaso; Ekuban, Destro. All. Shevchenko
    ATALANTA (3-4-1-2)
    : Sportiello; Djimsiti, Demiral, Palomino; Hateboer, Freuler, Koopmeiners, Zappacosta; Malinovskyi; Miranchuk, Zapata. All. Gasperini

  • Plusvalenze, indagine presso la sede dell’Inter

    Plusvalenze, indagine presso la sede dell’Inter

    La procura di Milano, dietro disposizione della procura, ha acquisito documenti presso le sedi dell’Inter e della Lega di Serie A. A renderlo noto è il procuratore Targetti, mentre in un comunicato della stessa procura sottolinea come le attività “sono dirette ad acquisire documentazione relativa alle cessioni da parte dell’Inter dei diritti pluriennali sulle prestazioni di taluni calciatori relativamente agli esercizi 2017/2018 e 2018/2019 al fine di verificare la regolarità della contabilizzazione delle relative plusvalenze”. L’indagine è contro ignoti, ma l’ipotesi di reato è di falso in bilancio. Inizialmente l’indagine riguardava anche il Milan, ma non sono emerse ipotesi di irregolarità nei primi accertamenti.

  • Napoli, Spalletti: “È sempre un dispiacere non avere i calciatori a disposizione”

    Napoli, Spalletti: “È sempre un dispiacere non avere i calciatori a disposizione”

    Dopo due sconfitte consecutive in campionato, il Napoli è tornato a vincere nel big match di San Siro con il Milan e adesso è determinato a chiudere al meglio il 2021. In conferenza stampa Luciano Spalletti presenta la partita contro lo Spezia. Ecco le dichiarazioni: “E’ sempre un dispiacere quando non si hanno calciatori di quel livello a disposizione (Insigne positivo e Osimhen infortunato, ndr). Sperando che migliori la situazione per tutti gli italiani, ora dobbiamo avere a che fare col rischio che possa succedere sempre qualcosa di nuovo. Abbiamo anche l’imposizione di continuare a fare punti perché le partite passano per non ripassare più. Non è in fondo che si fa il riassunto delle gare non vinte portando a supporto quello che è successo durante il periodo in cui si sono giocate. Noi abbiamo davanti una partita difficile e dobbiamo dare continuazione a quello sviluppo di partita. E’ come se fosse tutta una continuazione quella partita. Dobbiamo fare in modo di non essere mai usciti da San Siro. Ci attende una gara difficile perché io conosco bene l’ambiente Spezia, ci ho giocato, una città e una squadra a cui sono particolarmente legato. So come vive quella città lì la passione per questo sport e so che è una partita difficile. Ci dispiace molto per chi sta fuori, ma chi è dentro deve sapere chiaramente quale dovrà essere il comportamento giusto”.

    Dopo il caso Udinese-Salernitana, non sarebbe il caso di ragionare anche sul rinvio della Coppa d’Africa?
    “Vorreste tirar dentro le istituzioni, ma il mio è un altro ruolo. Diventa facile per me dire che io la Coppa d’Africa, in un momento così delicato in cui si mettono a rischio le persone, l’ho definita un mostro invisibile. Da un punto di vista mio è così. Poi apprezzerò molto ciò che si vedrà nelle partite di Coppa d’Africa perché ci sono i migliori giocatori al mondo, ma quando poi entro nel mio spogliatoio e non vedo statue tipo Koulibaly e Osimhen mancano dei riferimenti. Anche lì si spera che buonsenso e ragione delle istituzioni facciano delle valutazioni corrette e profonde”.

    Recupera Mario Rui. Ci dobbiamo aspettare una formazione diversa rispetto a San Siro?
    “Quando le partite sono così ravvicinate bisogna prendersi qualche ora in più prima di tracciare la formazione definitiva. Da quest’allenamento di stamani, fatto in maniera vera e corretta, in modo da pensare al futuro con fiducia. Le reazioni si vedranno oggi pomeriggio, parlo di gambe e muscoli dei ragazzi. A noi poi le racconteranno stasera. Se mi telefona stasera dopocena glielo dico”.

    Finora 39 punti in classifica: com’è il suo bilancio?
    “Per come sono fatto è un casino andare a dire se poi sono contento o no. A me rimane soprattutto il fastidio di quello che non s’è riuscito a portare a casa, anche se non puoi più metterci le mani. Io scenderei sempre in campo e scendo sempre in campo. L’ultima volta mi sono messo i tacchetti di gomma e ora li metto sempre perché mi sono sentito più a mio agio nello spostarmi in quei due metri quadri che ho. Una volta sono caduto anche a terra. Bisogna scendere in campo sempre allupati, come quando ho cominciato a parlare di calcio anni fa. Sotto sotto io voglio andare a vincere le prossime perché poi lì dentro ci si tira quello che è il tuo trascorrere quotidiano. Io la mattina quando mi alzo trovo i tifosi del Napoli mentre vado al parcheggio a prendere la macchina e tutti hanno la stessa voglia e te la trasferiscono. Puoi essere tranquillo quanto ti pare e così ermetico, ma i tifosi ti entrano dentro, ti scavano, ti fanno dei buchi. E oltre a quelli che sono i tuoi voleri, la tua ricerca, ci si mette anche quella delle persone che incontri, che amano questa squadra e aspettano di poter contribuire a vincere una partita in più. Bisogna andare nella direzione di vincere tutte le partite che ha davanti”.

    E’ stato infastidito dalle polemiche sul gol annullato a Kessié?
    “Probabilmente è stato un fuorigioco per qualcuno particolare a caldo. Lì per lì per qualcuno si è acceso un po’ di dubbio al dibattito, però poi a freddo tutti hanno espresso e detto – compresi gli organi istituzionali dell’AIA – che si tratta di una regola UEFA e FIFA, esprimendosi in maniera unanime. Se poi qualcuno vuole rimanere a caldo, senza averla raffreddata, è una scelta sua. Più nitida di questa di situazione è difficile ritrovarla, per cui non capisco di cosa si parli”.

    Lobotka è diventato un valore aggiunto quest’anno?
    “Come tutti i calciatori del Napoli, Lobotka è innanzitutto un bravo ragazzo. C’era uno mezzo e mezzo e non c’è più, l’abbiamo mandato via l’anno scorso. Io ho sempre avuto grandi registi, grandi numeri quattro. Il buon regista è quello che sa fare tutto bene, il grande regista è quello che fa in modo che la squadra faccia tutto bene. Lobotka appartiene alla seconda categoria, è un grande regista. Poi di buoni registi ne abbiamo tanti, lo possono fare in tanti. Di grandi registi in squadra ci sono Lobotka e Fabian, poi dipende se si gioca con un regista solo o con due più bassi che si dividono i compiti. Il regista spesso è colui che salva l’allenatore dalla pazzia. Quando c’è un gran regista dentro ti affidi alle sue giocate. Di qui ne sono passati di grandi calciatori, ad esempio Jorginho è un grande in quel ruolo”.

    Dopo il Milan arriva lo Spezia in un momento così.
    “Questa non è la conferenza di celebrazione per la vittoria di Milano, ma la conferenza di presentazione della gara con lo Spezia. Stessa cosa vale per l’allenamento di stamattina. E noi abbiamo l’imposizione di vincere questa partita, anche se non si tirano dietro – perché impossibile – le gare precedenti da un punto di vista di riprenderci qualcosa. Però poi le sconfitte creano anche presupposti di crescita perché creano una reazione in me e nei calciatori. Io sono orgoglioso e fiducioso come spero che lo sia la mia squadra domani. Dobbiamo costruire qualcosa di serio, di credibile per questa gente che ci vuole bene e che vive dietro al risultato della partita. Non si scherza sul sentimento delle persone. Domani voglio vedere grandissima intensità fin dal riscaldamento”.

    Abbiamo visto Osimhen allenarsi in maschera: può essere a disposizione?
    “Non c’è domani, non è con lui che si può vincere questa partita”.

    Come avete preparato la sfida allo Spezia?
    “Oggi abbiamo deciso di fare diversamente, lasciando scorrere i primi 10′ senza le pause. Il nostro match analyst ha fatto scorrere i primi 10′ per far capire che non si fa una cosa organizzata. In quei 10′ ci si rendeva bene conto di quella che sarà la partita, che sarà difficilissima”.

    Il Napoli si candida ad essere l’anti-Inter?
    “Noi vogliamo vincerle tutte e già essere ‘anti’ di qualcuno ci disturba un po’. Noi non siamo anti di nessuno, noi vogliamo far vedere la nostra bellezza, giocando le partite e cercando di fare un buon calcio. Si vede poi in fondo di chi siamo peggio e a chi potevamo togliere qualche punto in più. Bisogna avere la nostra identità, un progetto, una volontà di essere ambiziosi. E poi alla fine si fanno somme e sottrazioni”.

    Il Napoli è la squadra con la miglior classifica negli scontri diretti: a lei cosa lascia?
    “Ognuno ha i suoi di numeri. Se prendo un solo dato dipende da dove voglio massaggiare, cosa voglio che il mio cervello pensi di più. Invece nell’essere obiettivi vanno presi tutti i numeri. Contro l’Atalanta, ad esempio, è uno scontro diretto e abbiamo perso. Con l’Inter abbiamo perso. Abbiamo numeri diversi”.

    Lei coinvolge tutti: è questa la sua forza?
    “E’ proprio una impostazione personale quella di voler stare con tutti allo stesso modo, di voler amare tutti i calciatori allo stesso modo, di voler dare possibilità a tutti di esprimersi nel miglior modo possibile. Attraverso quelli che sono i comportamenti si rendono possibili una buona classifica, il poter avere dei sogni, il tracciare delle ambizioni, l’andare a prenderle col valore dei calciatori. A trovare difetti non ti danno mai meriti. Qualche volta va detto, ma difficilmente se trovi solo difetti vai a migliorare qualcuno. Si cerca di essere giusti, obiettivi. Poi c’è il loro valore che è indiscutibili. Bisogna essere anche giusti nel dichiarare che questi ragazzi hanno delle potenzialità. E lo si dice solo se le hanno. Abbiamo a che fare con un gruppo di calciatori che sanno come si sta in uno spogliatoio, e anche quello è un valore importante. Inoltre sanno come comportarsi per giocare in una squadra”.

  • Milan, Pioli: “Giocare contro l’Empoli non è facile”

    Milan, Pioli: “Giocare contro l’Empoli non è facile”

    Stefano Pioli in conferenza stampa alla vigilia della trasferta di Empoli. L’allenatore rossonero, dopo il ko interno contro il Napoli, presenta la sfida con i toscani. Un commento alle parole di Sacchi: “Ascolto e leggo tante cose, alcune corrette, altre ci aiutano a fare meglio e la frase di Arrigo può essere così. Col Liverpool e Udinese la squadra non mi è piaciuta, mentre con il Napoli la risposta c’è stata”. L’Empoli squadra difficile da affrontare? “Affrontiamo un avversario forte, ci vorrà grande attenzione e determinazione. Giocano un bel calcio, allenata bene. Squadra vivace e rapida. Ma anche noi abbiamo le caratteristiche giuste”. Cosa sta trasmettendo alla squadra? “E’ normale essere meno sereno ma più determinati di prima, ma è importante concentrarsi sulla gara di domani. Veniamo una sconfitta, il nostro obiettivo era migliorare la classifica dell’anno scorso e non ci riusciremo, però è importante fare tre punti domani”. Cosa non è piaciuto di quello che ha letto? “Leggo poco, ma alcune cose sono utili per migliorare. Contro il Napoli il Milan ha fatto una buona gara. Commettiamo degli errori che non ci stanno permettendo di fare risultato, chiaro che bisogna fare qualcosa in più. Ci vuole più qualità”. Milan finito la benzina? “E’ una di quelle cose che si dicono in modo banale quando le cose non vanno bene”. Partita con l’Atletico? “Una delle migliori gare stagionali, mancavano tanti giocatori. Quindi l’organizzazione c’era, ora stiamo mancando nella manovra e nella qualità negli ultimi trenta metri”. ‘Hernandez numeri inferiori? “Sta meglio, ha avuto una settimana difficile, mi auguro che domani possa essere in condizioni ideali. E’ migliorato rispetto all’anno scorso. E’ più completo in fase difensiva”. Cosa ne pensi del fuorigioco di Giroud? “L’interpretazione della regola non è corretta. Ritengo che il fuorigioco di Giroud nella dinamica del calcio è gol, cerchiamo di aiutare il calcio. Il club si farà sentire nelle sedi opportune, inutile farlo pubblicamente”. Infortuni, qual è la causa? “Abbiamo alzato il livello di prevenzione e recupero. Il numero d’infortuni muscolari a novembre è stato troppo elevato e alla lunga la puoi pagare. Il problema lo stiamo superando e lo supereremo dopo la sosta di Natale”. Il mercato può aiutare? “Innanzitutto mi auguro salute per i miei giocatori, di poter giocare con continuità nel nostro calcio, e mi auguro di fare un’ottima partita contro l’Empoli. Il mercato? I dirigenti sono attenti al mercato di gennaio, il primo anno sono arrivati Saelemaekers, Ibra e Kajer, l’anno scorso Tomori, Meitè e Mandzukic, il club è attento alle opportunità”. Leao come sta? “Dovrebbe rientrare per il sei gennaio. Contro l’Empoli assente Ibrahimovic per sovraccarico al ginocchio sinistro”. Perchè alcune squadre non mettono più l’uomo sul palo? “Noi lo teniamo se l’avversario calcia a rientrare, altrimenti no. Altre squadre non lo tengono mai”.  Come sta Romagnoli? “Sta bene mentalmente e fisicamente. E’ un giocatore forte”.  Florenzi è in crescita… “E’ un giocatore molto utile, è intelligente, sta bene anche fisicamente. E’ un giocatore importante che ci può dare una grande mano”. Che Empoli si aspetta? “Mi aspetto una squadra mobile. E’ l’unica squadra che gioca con il centrocampo a rombo. Ci siamo preparati bene. I giocatori dell’Empoli sono ben allenati e fanno le cose giuste”.  Quanto pesano le assenze? “Alcune caratteristiche non si inventano. Gente come Leao, Rebic e Theo sanno saltare l’uomo, ma la cosa fondamentale è l’organizzazione di squadra”.  Kessie e Tonali come li vede? “Cambiamo spesso le posizioni in fase difensiva e in quella di impostazione. Molto dipende anche dagli avversari. Dovremmo essere a volte più veloci a verticalizzare, far girare troppo la palla non mi piace. Ovviamente dipende anche dagli avversari, ma questo possiamo e dobbiamo fare meglio”.  Messias lo vorrebbe più dentro al campo? “In questo momento sta giocando molto largo per avere la possibilità di fare più uno contro uno. E’ un giocatore che se gioca anche più dentro il campo può fare bene, dipende dalla partita”.

     

  • Napoli, Insigne positivo al Covid19

    Il capitano del Napoli Lorenzo Insigne è positivo al Covid-19. A comunicarlo lo stesso club partenopeo: “In seguito al tampone molecolare effettuato questa mattina è emersa la positività al Covid-19 di Lorenzo Insigne. Il calciatore osserverà il periodo di isolamento presso il proprio domicilio”.

  • Udinese-Salernitana si giocherà oppure no

    Udinese-Salernitana si giocherà oppure no

    Udinese-Salernitana è a rischio rinvio. La partita è in programma alle 18,30 ma nella notte ricordiamo che l’ Asl ha vietato la trasferta alla formazione campana dopo le due positività al Covid-19. La Lega di Serie A non ha ancora rinviato ufficialmente la partita e l’Udinese prosegue il suo avvicinamento come se dovesse disputarsi: pochi minuti fa la società ha pubblicizzato il matchday della gara come di consueto. In attesa di comunicazioni ufficiali, del resto, la squadra bianconera non potrebbe che presentarsi allo stadio, così come il direttore di gara.

  • Ufficiale: Luca Cattani è il nuovo Ds dello Spartak Mosca

    Ufficiale: Luca Cattani è il nuovo Ds dello Spartak Mosca

    Adesso lo Spartak Mosca ha un nuovo direttore sportivo. È l’italiano Luca Cattani che dopo qualche stagione al Paris Saint Germain con il ruolo di capo del settore scouting ora si trasferisce nella capitale russa per questa nuova avventura.

  • Torino, Juric: “L’Inter è forte, ma partite così ci possono dare grandi stimoli”

    Torino, Juric: “L’Inter è forte, ma partite così ci possono dare grandi stimoli”

    Il Torino sta chiudendo il girone d’andata con ben 20 punti conquistati in casa. I granata concluderanno il 2021 con la trasferta a San Siro contro l’Inter. In trasferta, però, il rendimento è pessimo, con un solo successo ottenuto a metà settembre e con appena 4 reti segnate lontano da Torino. Il tecnico Ivan Juric presenta la sfida contro i nerazzurri. Che tipo di avversario affrontate domani? “L’Inter è la squadra che gioca meglio, sfruttano bene il lavoro di Conte e Inzaghi ha dato imprevedibilità. Si sentono più liberi, hanno giocate meno codificate e si vede. Le ultime giornate mi hanno impressionato per come attaccano e come difendono, è una novità per il nostro calcio. Inzaghi è bravissimo: è un top allenatore” Quale mentalità dovete avere? “Partite così ti possono dare tanto: è sbagliato andare là e pensare che quello che viene, viene. Fare risultato potrebbe darci uno slancio per il futuro. Oggi vedo se tutti hanno recuperato, mentalmente stiamo bene e vogliamo stupire provando a vincere” Sta pensando di aprire il Filadelfia per avvicinare i tifosi? “Non è mai stato un problema. Le vele servono per non far vedere agli allenatori ciò che proviamo, magari sui piazzati o sulle cose tattiche. Devi tenerti le cose per sé. E’ dalla prima partita che sento sostegno allo stadio, ma purtroppo viene poca gente. Sento grande positività intorno alla squadra”. In cosa si riferiva quando parlava di cambiamento positivo dopo Cagliari? “I ragazzi lavorano e si impegnano, hanno percepito che stanno meglio: giochiamo alla pari e a volte anche meglio delle big, sono sfide in cui raramente abbiamo visto il Toro essere messo sotto. Ma ho anche percepito un senso di accontentarsi, non andava bene. Bisogna avere fame e sana rabbia di andare più avanti, cercando di fare cose stupende. Mi sembra che la mia squadra lo abbia fatto abbastanza, ora dobbiamo mantenere la voglia di fare sempre risultato e non accontentarsi della prestazione. Abbiamo fatto sei punti contro chi ci stava davanti, in questo ho visto un cambiamento. Serve lo stesso spirito”. Da quando è al Toro: in cosa ha cambiato di più la squadra? “Un po’ in tutto: nel modo di giocare, nell’alzare il baricentro, e anche mentalmente stiamo lavorando per cambiare le cose. I miglioramenti si vedono, spero di continuare così mantenendo le cose buone e crescendo sul resto”. Quanto vale il suo Toro a livello di classifica? “Ci sono ancora tante incognite, possiamo avere grossi problemi se perdiamo qualche giocatore e si è visto nelle partite in cui abbiamo avuto assenze. Siamo in una fase di costruzione, ma sono stra contento e siamo andati oltre in tante cose. Ora vediamo cosa farà la società e come andremo avanti: possiamo competere, ma non ho la sensazione di dire che siamo da parte sinistra. Non sono in grado di dirlo”. Parlava di leader, come va avanti questo processo? “Ci sono tanti ragazzi interessanti, ce l’hanno dentro e ancora non lo esprimono completamente. Devono ancora liberarsi per trasmettere la mentalità che voglio io, non siamo ancora al livello di aver cambiato la mentalità del passato. Spero che succeda il prima possibile” L’Inter ha giocato venerdì, voi domenica: cosa cambia? Anche a noi è capitato di trovare avversari più stanchi di noi. Oggi faccio l’allenamento e valuto tutti: spero che i risultati positivi ti diano lo slancio per recuperare prima”. Come si affronta l’Inter? “Il nostro atteggiamento non cambierà, sarà quello solito: andremo alti con tutte le conseguenze positive e negative”. A gennaio come si gestirà il mercato? “Le cose sono chiare su tutto, è normale che la società deciderà il segnale che vogliono dare”. Dovessimo dare un volto al lavoro di questi mesi, chi possiamo scegliere? “Sono in tanti. Da Vanja, a Bremer, a Djidji, a Buongiorno che ha fatto enormi passi in avanti. Vojvoda gioca con grande calma, Rodriguez ha recuperato, in tanti hanno fatto meglio di quanto si pensasse. Davanti, invece, abbiamo avuto problemi: Praet e Pjaca tanti problemi, Belotti non lo abbiamo mai avuto. Non abbiamo avuto una costante positiva, ma in tanti dei miei ragazzi hanno fatto passi molto importanti. Abbiamo lavorato sul campo e sulla testa, vanno di pari passo”. Praet recupera? Zaza e Baselli saranno convocati? “Il belga non ci sarà, speriamo sia una cosa piccola. Per il resto, tutti sono convocabili e li valuto in base agli allenamenti”. E’ il rilancio del Toro dei gregari? “Ci sono momenti positivi, ma non abbiamo mai avuto Belotti che è importante per noi. Sicuramente gli attaccanti non hanno avuto la stessa continuità, ma a periodi ci hanno dato. Speriamo di migliorare quella fase”. Domani si chiude l’andata, il Toro è andato in linea con le sue aspettative? “Da dopo Udine, siamo andati alla grande. Sarebbe eccezionale fare risultato domani, ma abbiamo fatto grandi partite e con l’Empoli ci è girata male. Domani è una grande occasione, ma le cose sono andate bene”. In cosa Vojvoda è cresciuto di più? “E’ un esempio positivo di questa squadra. Per me non ha mai visto il campo, non è facile ma si è sempre allenato al massimo e ora raccoglie i frutti. Sono molto contento di ciò che ci dà, è probabile che giocherà se non lo vedo particolarmente stanco”.

  • Spezia, Thiago Motta vicino all’addio

    Spezia, Thiago Motta vicino all’addio

    Sembra essere ormai giunta alla fine la parentesi a La Spezia di Thiago Motta, che domani contro il Napoli potrebbe chiudere la sua esperienza da allenatore delle Aquile, dopo un periodo difficile in cui la squadra non è riuscita a mettere in campo ciò che fino ad un paio di mesi fa riusciva invece a fare. Niente più dominio del possesso, poca spettacolarità, un 3-5-2 che non convince fino in fondo e che ha anestetizzato la fase offensiva, ormai ridotta solo a lanci lunghi per sfruttare la rapidità delle punte. In una stagione partita in salita con un cambio in panchina all’ultimo e con un cluster Covid scatenatosi in ritiro, impedendo dunque una preparazione consona, lo Spezia aveva iniziato fin sopra le aspettative il campionato, salvo però calare pian piano fino ad arrivare alla rottura, nonostante – al momento – il +3 sulla zona retrocessione. Sin dal primo giorno Thiago Motta si è dimostrato un sergente di ferro: intransigente, deciso, capace di prendere scelte forti anche se impopolari. Dopo un inizio in linea, qualcosa con la squadra si è pian piano rotto. I rapporti con alcuni elementi della rosa è diventato sempre più gelido (da Verde ad Antiste), con alcuni giocatori esclusi dalla lista dei convocati o con poco minutaggio. I piccoli screzi con la squadra e la poca serenità del gruppo si sono poi tramutati nel periodo opaco dello Spezia in campo, che al Picco – bene o male – ha sempre fatto bella figura, ma che in trasferta ha invece subito ko molto pesanti. Proprio dopo uno di questi pesanti ko, contro l’Hellas Verona, Thiago Motta è stato vicinissimo all’esonero. Forse per mancanza di alternative, forse per dare fiducia ad un tecnico giovane che qualcosa di buono stava effettivamente mettendo in mostra, il presidente Platek e il direttore Pecini hanno deciso di proseguire con l’allenatore, che però pian piano è sembrato aver perso quella fiducia e spavalderia che ne aveva contraddistinto l’inizio dell’avventura. Oltre ad una caterva di infortuni, poi, Motta ha dovuto fare anche i conti con il mal di pancia di una delle sue stelle, Mbala Nzola. Trattato con il bastone e con la carota, prima recuperato e poi di nuovo escluso, l’attaccante angolano non ha mai trovato un grande feeling con l’allenatore, arrivando poi alla rottura definitiva con il ritardo della riunione pre Roma e con l’uscita anzitempo dal campo dopo la sostituzione contro l’Empoli di domenica. Thiago Motta ha ancora una piccolissima chance di restare in panchina, e tutto passa da una vittoria al Maradona contro il Napoli. In caso contrario, ecco che probabilmente la sua avventura con la squadra bianca sarebbe al capolinea.

  • Liga spagnola, ecco la situazione dopo 18 giornate

    Liga spagnola, ecco la situazione dopo 18 giornate

    Con la sfida di ieri tra Levante e Valencia si è chiuso il diciottesimo turno della Liga spagnola, che anche questa volta ci ha regalato spettacolo. Ecco il quadro completo della giornata con la classifica:

    RISULTATI 18^ GIORNATA
    Celta Vigo-Espanyol 3-1
    Rayo Vallecano-Alavés 2-0
    Real Sociedad-Villarreal 1-3
    Barcellona-Elche 3-2
    Siviglia-Atlético Madrid 2-1
    Granada-Maiorca 4-1
    Athletic Bilbao-Betis 3-2
    Getafe-Osasuna 1-0
    Real Madrid-Cadice 0-0
    Levante-Valencia 3-4

    CLASSIFICA
    Real Madrid 43
    Siviglia 37*
    Betis 33
    Rayo Vallecano 30
    Atlético Madrid 29*
    Real Sociedad 29
    Valencia 28
    Barcellona 27*
    Athletic Bilbao 24
    Espanyol 23
    Villarreal 22*
    Osasuna 22
    Celta Vigo 20
    Maiorca 20
    Granada 19*
    Getafe 15
    Elche 15
    Alavés 15*
    Cadice 14
    Levante 8

    *una partita in meno