Autore: Angelo Sorbello

  • Turchia, il Trabzonspor è sempre primo

    Turchia, il Trabzonspor è sempre primo

    Si sono concluse pochi minuti fa le partite in programma oggi per il diciassettesimo turno di SuperLig turca. In campo il Trabzonspor primo in classifica, che batte l’Hatyaspor grazie ad un super Cornelius. Vittoria con gol anche per Balotelli e il suo Adana Demirspor, mentre si ferma il Galatasaray, che pareggia con il Basaksehir.

    Diciassettesima giornata
    Kasimpasa-Sivasspor 1-3
    Konyaspor-Antalyaspor 1-0
    Trabzonspor-Hatyaspor 2-0
    Alanyaspor-Adana Demirspor 1-3
    Galatasaray-Basaksehir 1-1

    CLASSIFICA
    Trabzonspor 42
    Konyaspor 33
    Basaksehir 29
    Hatayspor 29
    Fenerbahce 27
    Alanyaspor 27
    Adana Demirspor 26
    Sivasspor 25
    Besiktas 24
    Galatasaray 24
    Giresunspor 22
    Fatih Karaguruk 22
    Gaziantep 21
    Antalyaspor 21
    Kayserispor 19
    Altay 18
    Goztepe 14
    Yeni Malatyaspor 14
    Rizespor 13
    Kasimpasa 11

  • Liga, il Barcellona ritrova la vittoria 3-2 all’ Elche

    Liga, il Barcellona ritrova la vittoria 3-2 all’ Elche

    La partita valida per la diciottesima giornata della Liga spagnola tra Elche e Barcellona si è conclusa con il punteggio di 3-2 in favore dei blaugrana.

    Il baby Barcellona di Xavi torna a vincere, proprio grazie ai suoi gioiellini nati e cresciuti nella Cantera. Contro l’Elche, i blaugrana di Xavi passano agevolmente sul doppio vantaggio grazie ai gol dell’esordiente Ferran Jutgla (1999) e di Gavi, prima però di essere recuperato nel giro di un minuto dall’Elche, in rete con Tete Morente e Milla. Ma proprio nel finale di gara, a ridosso del novantesimo, è un altro baby blaugrana, il centrocampista Nico, a trovare la rete e regalare tre punti a Xavi e i suoi.

    Ieri
    Celta-Espanyol 3-1

    Oggi
    Rayo Vallecano-Alavés 2-0
    Real Sociedad-Villarreal 1-3
    Barcellona-Elche 3-2
    Siviglia-Atlético Madrid

    Domani
    Granada-Maiorca
    Athletic-Betis
    Getafe-Osasuna
    Real Madrid-Cadice

    Lunedì
    Levante-Valencia

    Classifica
    Real Madrid 42
    Siviglia 34*
    Betis 33
    Rayo Vallecano 30 **
    Atletico Madrid 29*
    Real Sociedad 29 **
    Barcellona 27**
    Valencia 25
    Espanyol 23 **
    Villarreal 22
    Osasuna 22
    Athletic Bilbao 21
    Maiorca 20
    Celta Vigo 20 **
    Granada 16*
    Elche 15
    Alaves 15
    Cadice 13
    Getafe 12
    Levante 8

    * una partita in meno
    ** una partita in più

  • Bundesliga, il Dortmund cade a Berlino

    La partita valida per la diciassettesima giornata della Bundesliga tedesca tra Herta Berlino e Borussia Dortmund si è conclusa con il punteggio di 3-2 in favore dei berlinesi.

    Non basta il gol di Julian Brandt al Borussia Dortmund, che dopo aver sbloccato la partita perde in rimonta contro l’Hertha Berlino. Dopo il pareggio di una vecchia conoscenza italiano come Isak Belfodil, è Marco Richter a scatenarsi, e con una doppietta a mettere ko il Borussia, che ora vede che la vetta distante nove punti, nonostante con Tigges nel finale provi a riaprire il match.

    Ieri
    Bayern Monaco-Wolfsburg 4-0

    Oggi
    Bochum-Union Berlino 0-1
    Eintracht Francoforte-Magonza 1-0
    Greuther Furth-Augusta 0-0
    Hoffenheim-Borussia Moenchengladbach 1-1
    Lipsia-Bielefeld 0-2
    Hertha Berlino-Borussia Dortmund 3-2

    Domani
    Friburgo-Leverkusen
    Colonia-Stoccarda

    Classifica
    Bayern 43 *
    Dortmund 34*
    Leverkusen 28
    Hoffenheim 28 *
    Eintracht 27 *
    Union Berlino 27 *
    Friburgo 26
    Magonza 24 *
    Lipsia 22 *
    Colonia 22
    Hertha Berlino 21
    Wolfsburg 20 *
    Bochum 20
    Borussia Moenchengladbach 19 *
    Augusta 18 *
    Stoccarda 17
    Bielefeld 16 *
    Furth 5 *

    * una partita in più

  • Serie B, poker del Frosinone sulla SPAL

    La partita valida per la diciottesima giornata del campionato di serie B tra Frosinone e SPAL si è conclusa con il punteggio di 4-0.

    Grande vittoria per il Frosinone, che con due doppiette di Zerbin e di Gatti stende la SPAL con un netto 4-0. Dopo il 3-0 del primo tempo, gli uomini di Grosso calano anche il poker nella ripresa, con la seconda rete di serata di Gatti. I tre punti portano i ciociari in piena zona playoff, mentre la classifica della SPAL resta difficile, con un vantaggio minimo sulla zona retrocessione.

    CLASSIFICA: Pisa 38*, Brescia 33, Cremonese 32*, Benevento 31, Lecce 31, Monza 31, Frosinone 28*, Cittadella 28, Ascoli 26*, Perugia 26, Como 25*, Reggina 23*, Ternana 22, Parma 20, SPAL 20*, Alessandria 17, Cosenza 16*, Crotone 11*, Pordenone 8*, Vicenza 7.

    *una gara in più

  • Napoli, Spalletti: “Partita che può essere un crocevia per la stagione”

    Napoli, Spalletti: “Partita che può essere un crocevia per la stagione”

    Luciano Spalletti, parlerà in conferenza stampa dal centro tecnico di Castel Volturno per presentare la sfida ai rossoneri.

    Si parte sugli infortuni e l’emergenza: “Possiamo vincere la partita con quelli che abbiamo a disposizione, la giochiamo con l’obiettivo di portare a casa i tre punti”.

    Cosa ha detto ai giocatori per motivarli? E’ un crocevia importante.
    “Cosa ho detto, la dobbiamo un po’ smettere pure noi. Non accetto il giochino degli infortuni e di chi manca. In questi momenti c’è bisogno di esempi, di far parlare gli esempi, c’è bisogno di corse, coraggio, soluzioni. Domani abbiamo a disposizione 16-17 calciatori della rosa, per cui bastano per andare a giocare le partite contro chiunque. E’ chiaro che se peggiorano ogni volta chi deve giocare… non preoccuparti dei minuti che avresti potuto giocare, fai vedere il tuo valore adesso. Noi andiamo col necessario che serve, poi è chiaro che vogliamo essere ambiziosi e dipende da noi, ottenere certe cose poi qualche volte può non dipendere da noi perché succedono delle cose ma il comportamento da avere è chiaro anche se il calcio a volte è talmente drammatico che in un episodio di gara ti annulla tutto il lavoro settimanale ma quello girerà una volta a favore ed una volta contro”.

    La sua presenza che torna a bordo campo sarà utile?
    “So bene che ho creato problemi ai giocatori facendomi espellere, io non posso fare a meno di loro, quando manca qualcuno sono in difficoltà ed a disagio, li voglio tutti vicini, e so quanto è importante la presenza di ognuno. Io non ho fatto la cosa giusta ed ho penalizzato la squadra in queste due partite e la responsabilità delle due sconfitte è mia e non succederà più perché sono stato male a vederla da fuori”.

    Senza Manolas nella rosa c’è una carenza. Senza pure Koulibaly non si può andare avanti con solo 2 centrali.
    “La storia di Manolas riguarda il rapporto tra lui e la società, è con quelli che ci sono che possiamo ambire a vincere la partita, io quindi di Manolas non ne parlo. Averlo visto felice alla presentazione dell’Olympiacos mi fa piacere per lui, per il resto noi abbiamo delle necessità per le insidie che ti possono accadere. Le osservazioni che fate voi figuriamoci se non le facciamo noi, ora il mercato è chiuso ed il gruppo a disposizione per ora è questo”.

    Con due centrali non va avanti nessuno. “Sì, ma non devo fare questi ragionamenti qui, a me la rosa piace in tutti i petali ma se la asciughi qualcosa manca (ride, ndr) e va ricomposta”.

    Chi c’è domani e chi non c’è?
    “Mario Rui non è convocato, come Fabian, Insigne, Osimhen, Koulibaly naturalmente. Facciamo prima a dire chi c’è (ride, ndr)”.

    Cosa si aspetta dal Milan?
    “Mi aspetto la squadra che ho visto in questi due anni, col lavoro fatto da Pioli, con un modo di stare in campo chiaro così come le scelte dei singoli campioni che ha a disposizione. Io non voglio giocare contro squadre in difficoltà, ma contro squadre forti, perché il Napoli è una squadra che può giocare contro squadre forti, non ho bisogno di peggiorare gli altri per esibire la mia forza. Noi domani dobbiamo giocare da squadra forte, viva, il Vesuvio non deve essere una cartolina ma dobbiamo averlo dentro di noi per fare quello di cui abbiamo bisogno”

    Insigne ha dichiarato che spesso non è stato capito dai tifosi. Lei cosa ne pensa?
    “Solo un allenatore che ha perso il senno potrebbe rinunciare ad uno con le sue qualità, lui è un buon capitano di una squadra, non deve essere mai presa come il massimo possibile perché ogni occasione può essere quella giusta per diventare più forti. Mi è sembrato dall’inizio in linea con la figura che immaginavo da fuori. Lui è un calciatore che ha un cuore, anche se voleva giocare dall’inizio e se lo aspettavo, ci sono io poi che commetto un errore e gli chiedo 70 minuti. Nella sua disponibilità io me ne sono un po’ approfittato, è una sua qualità esserci e aiutare però io dovevo valutare anche se c’erano valutazioni che portavano a poter fare quei 70 minuti come li vuole fare lui, ma ci ho messo del mio ed ha fatto una figura al di sotto delle sue potenzialità”.

    Buoni volumi di gioco nonostante le sconfitte.
    “Abbiamo perso qualche palla di troppo che è costata corse, metri, equilibrio, l’ultima è stata la partita in cui abbiamo perso più palloni questa stagione, possiamo mettercela come causa e va tenuto in mente il pallone perso o il contrasto perso perché poi un gol può essere frutto di un singolo errore ma le partite perse sono la somma di tutti i nostri errori. Non si perde mai per un singolo episodio, ma sempre per l’atteggiamento di tutti”.

    La stagione è cambiata a San Siro, qualcosa è cambiato, ora cosa chiede alla squadra abbandonata dalla sorte e dagli episodi.
    “Abbiamo fatto a tratti quello che chiedo. Io per sentirmi bene con me stesso, devo allenare come se fossi per sempre l’allenatore del Napoli, così come i giocatori devono pensare che avranno una sola maglia, solo così si va più in profondità dei comportamenti e dei pensieri. Abbiamo sbagliato qualcosa, ma abbiamo anche confermato altre fatte molto bene, sugli episodi siamo in credito, sono convintissimo e non significa che domani ci verrà risarcito. Noi siamo quello che facciamo”.

  • Milan, Pioli: “Con il Napoli sfida importante”

    Milan, Pioli: “Con il Napoli sfida importante”

    Il tecnico Stefano Pioli presenta la gara in conferenza stampa di Milan-Napoli.

    Dalla Fiorentina in poi le squadre affrontano il Milan con la difesa molto alta.
    “Dobbiamo essere pronti ad affrontare questo tipo di avversari: chi ci aspetta, chi ci viene a prendere. Noi dobbiamo essere lucidi nel fare le scelte giuste e nel momento giusto”.

    C’è da sfatare il tabu Napoli per il Milan e il tabu Pioli per Spalletti…
    “Non sapevo di questi numeri. Il Milan mi ha aiutato a superare tanti step, magari mi aiuterà anche domani…”.

    Come valuti il campionato del Milan fino ad ora?
    “Stiamo facendo un buonissimo girone d’andata, ma mancano ancora due partite. Mi piacerebbe tantissimo superare quota 43 dell’anno scorso, bisogna riprendere a pedalare forte. Domani dobbiamo alzare il livello della nostra prestazione”.

    È già fuga per l’Inter?
    “Non si può parlare di fuga dell’Inter, ma sta dimostrando tutte le qualità. I campionati non si vincono a dicembre, noi dobbiamo puntare a fare più punti possibili cercando di migliorare il campionato scorso. Sarà importante fare più punti nel girone di ritorno”.

    L’importanza di Tonali è evidente.
    “È convinto che possa crescere ancora tanto nelle letture offensive e difensive. Il nostro fulcro è la squadra, non abbiamo un giocatore che possa determinare il risultato sia in termini positivi che negativi”.

    È preoccupato del calo delle ultime settimane?
    “Abbiamo corso in modo esagerato all’inizio vincendo tutte le partite, loro lo stanno facendo ora. Noi non facciamo la corsa contro nessuno. Le nostre prestazioni contro Liverpool e Udinese non sono state le migliori e le squadre ne è consapevole; domani dobbiamo rimettere in campo le nostre qualità con forza e determinazione”.

    È ottimista per un miglioramento della situazione infortuni?
    “Assolutamente sì, lavoriamo per trovare la soluzione incrementando lavoro di prevenzione e di recupero, stimolando i giocatori ad essere sempre più attenti e precisi nei loro allenamenti”.

    Come ha visto la squadra in questa settimana?
    “Credo che tutti si siano allenati bene, tranne Theo che ha avuto dei problemi”.

    La sosta invernale servirà per fare un altro tipo di preparazione?
    “Se l’anno scorso non avessimo avuto un calo probabilmente non avremmo vinto lo Scudetto, ma credo sia normale nel nostro percorso di crescita avere alti e bassi. La pausa natalizia non ti permette di fare altri lavori se non il preparare la Roma. Mi aspetto di fare più punti nel girone di ritorno”

    Come sta Theo Hernandez?
    “Ha avuto una sindrome influenzale, ha sempre lavorato a parte. Ad oggi è più no che si, ma domani decideremo. Dal punto di vista psicologico è un ragazzo molto consapevole, sa che può fare meglio rispetto alle ultime gare”.

    Come valuta le ultime prestazioni di Diaz?
    “Chiaro che il covid possa avergli tolto qualcosa, ma ora non è un problema fisico: deve ritrovare quelle giocate tecniche che ha nel suo bagaglio tecnico. Pressione? Ci sta; l’anno scorso era una grandissima alternativa, quest’anno è più responsabilizzato. I percorsi più difficili rendono i piloti più forti”.

    Sarebbe favorevole per lo slittamento della coppa d’Africa?
    “Sono sempre favorevole nel tutelare la salute dei miei giocatori. Se andarci vorrà dire rischiare… La società farà le sue scelte”.

    Brozovic, Barella e Calhanoglu hanno giocato 17 partite su 18. È in questa continuità a centrocampo la differenza in questo momento tra Milan e Inter?
    “Noi dobbiamo pensare a noi stessi. Se scendiamo di qualità, diventa più difficile vincere le partite”.

    Come sceglie i titolari e i cambi?
    “Le difficoltà stanno nello scegliere i giocatori migliori per l’inizio e quelli che entrano a partita in corso. Abbiamo un piano per la partita, poi eventualmente lo cambieremo”.

    Ottimismo per questo Milan? O realismo positivo?
    “Mi piace il secondo termine. Non siamo positivi o fiduciosi perché speriamo che succeda qualcosa di particolare. Abbiamo le nostre convinzioni e le nostre qualità, abbiamo un gruppo consapevole che sa che può fare meglio per mantenere le posizioni di vertice. Non è una speranza, ma realismo”.

    Chiave tattica per domani?
    “Hanno un centrocampo molto dinamico. La chiave tattica è la qualità nel gesto e nella scelta al momento giusto. Dobbiamo puntare sul nostro stile di gioco; siamo tra le prime in Italia che recuperano più palloni alti: fin quando i vantaggi sono superiori ai rischi dobbiamo continuare così”.

    Sta seguendo la Primavera?
    “Conosco bene i ragazzi della Primavera, spesso lavorano con noi. Li stiamo seguendo, con la speranza che possano arrivare in Prima Squadra”.

  • Liga, tris del Celta Vigo all’ Espanyol

    Liga, tris del Celta Vigo all’ Espanyol

    L’anticipo della diciottesima giornata della Liga spagnola tra Celta Vigo e Espanyol si è conclusa con il punteggio di 3-1 in favore del Celta Vigo.

    Dopo tre minuti padroni di casa sono in vantaggio con una rete realizzata da Mina, a inizio ripresa il raddoppio del Celta Vigo con Aspas al 47′, il tris arriva con Suarez all’82’. Nel recupero al 92′ la rete della bandiera ininfluente di Moron. Dopo questo successo il Celta risale a 20 punti in dodicesima posizione invece l’ Espanyol resta a 23 punti in nona posizione.

  • Bologna, Mihajlovic: “Veniamo da 2 risultati negativi, dobbiamo riprenderci”

    L’allenatore del Bologna Sinisa Mihajlovic nella conferenza stampa di Casteldebole presenta la sfida di domani sera contro la Juventus. Accanto a lui è presente anche l’attaccante Arnautovic. Ecco le sue dichiarazioni: Come arriva il Bologna alla partita di domani? “Veniamo da due risultati negativi, ma può succedere. Il nostro campionato non è una linea retta, non sarebbe vita reale. Dobbiamo cercare di avere maggiore continuità, perché significherebbe essere maturati. Dobbiamo trovare equilibrio. Vi ricordate di quando ho parlato del serbatoio emozionale? Questo è il momento dove noi dobbiamo prendere dall’eccesso di entusiasmo e compensare, per stare in equilibrio. Questo gruppo ha una sana ambizione e non è in difficoltà, sta solo imparando che quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare. Gli anni passati si puntava alla salvezza, ora l’obiettivo è diventato quello di rimanere stabilmente nella parte sinistra della classifica. Dalle ultime due sconfitte abbiamo imparato che quando si alza l’obiettivo si devono alzare tutti i fattori ed è quello che stiamo continuando a metabolizzare. Ogni tanto bisogna anche fermarsi e guardare questo gruppo da dove è partito e dove sta arrivando.. è un gruppo cresciuto ma che deve ancora maturare un po’. Io non mi accontento, farò di tutto con questi ragazzi per arrivare all’obiettivo. Il tempo c’è per migliorare e sono convinto che raggiungeremo l’obiettivo. La Juve è una nostra diretta concorrente, dobbiamo andare in campo sapendo che se non andiamo ai cento all’ora non si vince. I ragazzi hanno capito e sono fiducioso”. Per Arnautovic: Quanto questa squadra ha fame di vittoria? “Penso che la squadra stia facendo bene in questo senso, diamo il massimo in ogni partita. Personalmente io voglio vincere le partite, non posso parlare dei match non giocati. Domani c’è la Juve, sappiamo che è difficile però giochiamo in casa e l’ambizione di tutti deve essere quella di vincere”. Per Arnautovic: Come ti senti Marko? “Bene”. Una valutazione sulla stagione della Juventus? “Hanno ancora tempo per recuperare… Però da settimana prossima, non da domani. Su Allegri non c’è niente da dire, qualsiasi cosa su di lui è superflua”. Avete lavorato sugli errori di Torino? “Ho capito cosa non è andata a Torino, e come dice Ché Guevara ‘Non torno indietro neanche per prendere la rincorsa’”. Per Arnautovic: Ti senti migliorato come giocatore qui in Italia? “Sono arrivato in Italia da ragazzo. Sono tornato con figli al seguito, e con un diverso livello di vita. Ho avuto problemi fisici ma non sono il tipo di giocatore che si ferma, gioco anche quanto sento dolore. Ho sbagliato a non dire a Mihajlović che non stavo bene prima del Torino. Ho ancora qualche fastidio ma per domani sono al 100%, voglio esserci”. Domani arbitra Orsato… “Come sapete non ho mai nascosto la mia stima per Orsato, penso sia il miglior arbitro al mondo. Sono contento che sia stato designato lui per la partita di domani, perché comunque è una garanzia”. E’ sbagliato pensare che in questo momento e considerando i tanti indisponibili, la Juve è più abbordabile? “La Juve è sempre la Juve. Dybala e Chiesa sono importanti per loro ma non cambia nulla che ci siano o meno, né per noi né per loro. Hanno giocatori importanti e hanno la stessa mentalità da anni. Ho sempre citato la Juve come modello per la gestione della squadra. Sarà una partita difficile per noi ma penso anche per loro. Dobbiamo fare una partita perfetta sperando che loro non siano in giornata”. Per Arnautovic: Se incontri Bonucci cosa gli dici? “Mi hanno chiesto se fossi preoccupato di incontrare Bonucci prima di Austria – Italia, ma non ho paura di nessuno. Bonucci e Chiellini sono entrambi difensori molto forti, ma loro giocano con la Juve mentre io col Bologna quindi spero di metterli in difficoltà e di vincere”. Domani ritorna Dominguez… “Nico è un giocatore davvero importante per noi, abbiamo visto quanto ci sia mancato a Torino. Viola è migliorato ma trova ancora qualche difficoltà in partite con alti ritmi. Nico ci dà equilibrio e sostanza in fase di possesso e in fase di non possesso. E’ importante il suo rientro”. Novità su Schouten? “Sta migliorando, dovrebbe tornare a gennaio e ricominciare ad allenarsi con noi. E’ importante per noi, lo abbiamo visto quando stava bene, ma è giusto che torni avendo risolto tutti i problemi”. Per Arnautovic: Fino ad ora ti ha impressionato particolarmente qualche giocatore? Hai un sogno per questa stagione?

    “Sognavo quando ero giovane, ora non sogno più. Il nostro obiettivo è quello di stare a sinistra in classifica. Mi ha impressionato l’Atalanta, ogni anno impressiona. Non sono quel ragazzo che sta attaccato alla televisione a vedere tutte le partite, ho una famiglia e quando non sono in campo sto con loro”. Mihajlovic: “Non può fare l’allenatore…”
    Arnautovic: “Non voglio fare l’allenatore… Sono un giocatore. Quando smetterò dirò addio al calcio”.

  • Cagliari, Mazzarri: “Con l’Inter un incidente di percorso”

    Cagliari, Mazzarri: “Con l’Inter un incidente di percorso”

    Il tecnico del Cagliari, Walter Mazzarri in conferenza stampa dalla sala stampa della Unipol Domus per presentare la sfida di domani sera contro l’Udinese. Ecco le sue dichiarazioni: Cosa manca, vittoria a parte, perché questo Cagliari sia quello che si aspetta? “Nandez e Ceppitelli li valutiamo oggi e domani, ma sono fiducioso di poterli recuperare. Per il resto, cosa manca: la vittoria. Quando si perde, come con l’Inter, sembra tutto negativo. Si può perdere con loro, ma non nel modo in cui l’abbiamo fatto noi. Voglio sperare che sia un incidente di percorso, perché nelle altre 4 partite precedenti eravamo sulla buona strada e avremmo meritato almeno un paio di volte la vittoria. Dovremmo entrare in campo perfetti e pronti a metterci anche di più, ma di fronte abbiamo una squadra molto forte fisicamente: sono tutti calciatori strutturati, di passo. Se ci rubano palla possono farci male, dovremmo essere attenti sotto tutti i punti di vista”. Cosa chiederà ai suoi giocatori domani? “Mancano ancora due partite all’apertura del mercato, quindi siamo questi e dobbiamo fare bene così. Cerchiamo di fare bene anche per avere il sostegno dei nostri tifosi e avere la coscienza a posto, vorrei vedere la voglia di prevalere sull’avversario. Ci sarà il mercato, ho parlato con la società e siamo tutti in linea con quello che vogliamo fare. Ma ora pensiamo a far rendere al massimo i giocatori che abbiamo”. Che indicazioni ha tratto dalla vittoria di Coppa Italia? “Ho detto ai ragazzi che vittoria porta vittoria. Diamo merito a chi ha giocato con il Cittadella, ho visto che nello spogliatoio erano contenti e spero sia un punto di partenza anche per il campionato. C’è una bella differenza con il campionato, ma ora questa vittoria fa morale e ci ha fatto bene”. Domani vedremo un Cagliari a specchio con l’Udinese? Domani è la partita di Pavoletti? “Non diamo vantaggi agli avversari, sia come modulo che come giocatori. Più che il discorso dei moduli, noi dobbiamo stare attenti all’atteggiamento dell”Udinese: basti pensare al gol segnato al Milan o a quelli fatti alla Lazio. Dovremo stare attenti a saper fare bene le due fasi, a volte anche facendoli giocare e aspettandoli. Sfruttano proprio gli errori degli avversari, sono pericolosissimi: per questo dovremo stare attenti a tutto”. Come giudica questa classifica a livello generale?
    “La partita con l’Inter ha dato fastidio a tutti, anche per questo domani chi entrerà in campo dal primo minuto o a partita in corso, non potrà sbagliare partita. Potrei anche fare cambi dopo 20 minuti se non dovessi vedere la giusta tensione, non se lo può permettere nessuno. Io sono uno che non guarda la classifica, gli avversari sono sempre 11 e noi dobbiamo pensare alla partita che faremo noi. Tempo ce n’è, 20 partite sono tante quando la classifica è corta come sulla corsa salvezza. Vorrei vedere il Cagliari e il suo nome più in alto di quanto siamo”. Questa squadra ha mostrato dei limiti caratteriali: può un tecnico allenare i giocatori su questo aspetto? Faragò a che punto è?
    “Ci ho parlato ieri, avrei voluto metterlo per 10 minuti contro il Cittadella, ma ho preferito far entrare il ragazzo (Desogus, ndr). Lui ha esperienza e so che può fare diversi ruoli, vedremo. Sul carattere vi dico: sono uno degli allenatori che parla di più con i giocatori, anche oggi con i ragazzi in ritiro. Se vedo che uno ha un approccio superficiale, lo terrorizzo con il mio sguardo: ho il dono di capire con chi ho a che fare, in passato ho fatto rendere tanti ragazzi che fino ad allora non avevano dimostrato quanto valevano. Cerco di tirare fuori il meglio da ognuno dei ragazzi, stiamo lavorando per dare continuità a tutta la squadra”. Può tracciare un primo parziale bilancio di questa esperienza? “Mi aspettavo sinceramente di trovare meno difficoltà, non lo nascondo. Se guardiamo i punti il bilancio non è positivo, ma oggi siamo tutti in presenza e ci guardiamo in faccia, finalmente. Non vedo l’ora che si raggiunga qualche soddisfazione”. Un giudizio a freddo sui giovani della Primavera: li rivedremo di nuovo in prima squadra? Cosa pensa invece del caso Salernitana? “Nella mia vita non ho mai sperato sulle disgrazie degli altri, quindi non penso ad altro che non sia il Cagliari. Sui giovani dico questo: ho percepito che l’ambiente abbia bisogno di questo, dobbiamo toglierci il prima possibile da questa posizione di classifica, se così fosse avrei già scelto dei giovani per la partita di sabato. Se avessimo 7-8 punti in più avrei attinto da un ottimo settore giovanile, ma sapete bene che un giovane non lo si brucia solo se la squadra sta bene. Se la rosa è in difficoltà non puoi rischiare. Poi, per il futuro, se la società vorrà io ho le idee chiare per far crescere questa bella realtà”.

  • Atalanta, Gasperini: “Per noi è un buon momento, difficile spiegare i molti infortuni”

    Atalanta, Gasperini: “Per noi è un buon momento, difficile spiegare i molti infortuni”

    Gian Piero Gasperini, tecnico dell’Atalanta, in conferenza stampa presenta la sfida di domani pomeriggio in programma alle ore 15.00 al Gewiss Stadium di Bergamo  contro la Roma di José Mourinho. Ecco le sue dichiarazioni: “Abbiamo bisogno di migliorare il nostro rendimento in casa, ci vuole una serie più importante per riuscire ad alzare la quota punti in casa, ma sono tutte statistiche, quel che conta è Atalanta-Roma, è una gara di cartello è di valore, dove dobbiamo arrivare molto concentrati, non dobbiamo avere pensieri natalizi. È un momento molto importante del campionato, in tre giorni chiudiamo il girone di andata, che è comunque significativo”. Come valuta il momento?
    “Rientra un po’ tutto nei numeri, in questi giorni siamo stati sommersi dai numeri effettivi per ciò che abbiamo fatto, ma dobbiamo spostare tutta l’attenzione sulla partita con la Roma. Rimane una squadra di valore”. Gli infortuni?
    “È difficile spiegare scientificamente il motivo di questi infortuni che ha toccato tutti, probabilmente la frequenza può fare la differenza, è un tema che lasciamo anche ai medici. Siamo usciti da quella situazione di grande emergenza, ora c’è qualche altra squadra, speriamo in futuro che ci possano essere delle situazioni migliori, sapendo anche tutto il lavoro che c’è dietro da parte del recupero. Stiamo bene”. Che rischio domani c’è con Mourinho? “Sicuramente è un grande allenatore, sia per l’entusiasmo che ha portato all’inizio che per la sua storia, in una piazza come Roma, poi il campo è un altro argomento. Sono convinto che potrà alzare il livello, è unamno anche lui”. Come sta la squadra?
    “A parte Gosens ci siamo tutti, speriamo presto di recuperlo. C’è stato un momento in cui abbiamo sperato di velocizzare, ma sin da subito ho visto l’importanza della lesione”. Sull’Olympiacos? “Abbiamo preso una bella squadra, con grande entuasiamo dobbiamo fare bene per superare il turno, incontriamo una squadra forte”. Come giudica il momento della squadra? “Ci sono sempre tante situazioni migliorabili, ma la squadra si è compattata molto sia per l’emergenze che per il valore espresso. Abbiamo una bella testa, quando vinci gare come quella col Verona vuol dire che l’autostima cresce”. Gli attaccanti della Roma? “Ha un reparto d’attacco che vale quello delle migliori squadre, Zaniolo e Abraham sono due giocatori molto forti, hanno una bella rosa. La squadra è attrezzata e ha giocatori forti. Avevamo bisogno di lavorare in una settimana piena, mi sembra una settimana lunghissima, non siamo più abituati a questo (ride, ndr). Ogni tanto è sicuramente utile avere una settimana di allenamento”. Cosa ha scritto nella lettera di Natale? “C’è già una bella letterina per domani, poi quella di martedì, poi pensiamo al pranzo di Natale”. Cristante, Mancini e Ibanez? “A Roma sono contenti del loro rendimento, giocano continuità. Bryan è molto duttile, ha giocato in più ruoli e caratterialmente è un leader, come era qui. Lo stesso Mancini ha avuto qualche acciacco, ma è un giocatore di valore. Dobbiamo fare attenzione. Ibanez? Ha giocato poco da noi, ha avuto un inizio difficile, in quel momento doveva andare a giocare per fare esperienza più. All’inizio la società ha pensato di darlo in prestito, poi la Roma ha fatto un’offerta importante e la società ha deciso di venderlo. A volte si tirano fuori delle polemiche che non ci sono, è sempre stato un ragazzo positivo, poi è andata così: noi in quel momento eravamo ben attrezzati in difesa”.