Autore: Angelo Sorbello

  • Bundesliga, pareggio tra Bielefeld e Colonia

    La partita valida per la quattordicesima giornata della Bundesliga tedesca tra Bielefeld e Colonia è terminata con il punteggio di parità 1-1.

    A sbloccare il risultato sono gli ospiti con Ozcan al 17′ ed il pareggio del Bielefeld arriva al 60′ con Lasame. Dopo questo pareggio il Colonia è ora nono in classifica con 19 punti e il Bielefeld è penultimo con dieci punti.

  • Serie B, successo di misura per il Perugia sul Vicenza

    Serie B, successo di misura per il Perugia sul Vicenza

    L’anticipo valido per la sedicesima giornata del campionato di serie B tra Perugia e Vicenza si è concluso con il risultato di 1-0 in favore degli umbri.

    Un gol annullato nel primo tempo, uno quasi annullato nel secondo, ma poi convalidato, ed ecco che Manuel De Luca riesce a decidere il match in favore dei suoi che adesso, a quota 25, hanno agganciato il 6° posto in classifica. Ovviamente in attesa che si giochino poi tutte le altre partite della 16esima giornata di campionato. Notte fonda invece per il Vicenza: 7 punti appena in classifica, ed ultimo posto in coabitazione con il Pordenone, che ha però la gara di domani da giocare.

  • Campionato portoghese, 3-0 del Porto sul campo della Portimonense

    Campionato portoghese, 3-0 del Porto sul campo della Portimonense

    L’anticipo della tredicesima giornata del campionato portoghese tra Portimonense e Porto si è concluso con il punteggio di 0-3 in favore del Porto.

    La partita è stata sbloccata sul finire di primo tempo al 45′ con un gol di L. Diaz. Nella ripresa al 70′ Vitinha raddoppia e poi al 75′ Otavio segna la terza rete che porta al risultato finale di 3-0 in favore del Porto che momentaneamente è solitario in testa alla classifica con 35 punti con + 3 di vantaggio sullo Sporting Lisbona secondo a 32 punti e +4 sul Benfica terzo a 31 punti. La Portimonense resta al sesto posto con 20 punti.

  • Eredivisie olandese, pareggio 1-1 tra Groningen e Zwolle

    Eredivisie olandese, pareggio 1-1 tra Groningen e Zwolle

    L’anticipo della quindicesima giornata della Eredivisie olandese tra Groningen e Zwolle è terminato con il punteggio di parità 1-1.

    Allo stadio di Euroborg a porte chiuse sono gli ospiti a passare in vantaggio con De Wit al 14′. Nella ripresa al 75′ un autorete di Van den Belt porta il risultato finale su l’1-1. In classifica il Groningen è dodicesimo con 18 punti e il Zwolle resta ultimo con 6 punti.

  • Barcellona contatti continui con Edison Cavani

    Barcellona contatti continui con Edison Cavani

    Secondo quanto riportato dal Sun il Barcellona farà un tentativo per Edinson Cavani a gennaio. La situazione finanziaria del club catalano, tuttavia, impedisce di poter operare se non a costo di cartellino zero. Per questo motivo l’idea è quella di offire ai red devils una contropartita, nella fattispecie Philippe Coutinho. Intanto la dirigenza ha già contattato il rappresentante del giocatore per valutarne la disponibilità.

  • Napoli, Spalletti: “Non pensiamo all’emergenza infortuni”

    Napoli, Spalletti: “Non pensiamo all’emergenza infortuni”

    Dopo il pareggio sul campo del Sassuolo, il Napoli torna al Maradona per ricevere l’Atalanta il tecnico azzurro Luciano Spalletti presenta la gara in conferenza stampa. “Emergenza? Ora bisogna scegliere tra quelli che rimangono. Ciò che è fondamentale è stare uniti, a protezione della squadra che ha già dimostrato nelle difficoltà quanto ha a cuore questa maglia. E gli si vede quotidianamente a tutti gli allenamenti. Non c’è miglior occasione di quando poi ti capita di giocare. Ogni tanto scherzando a qualcuno che rimane fuori mi succede di dire ‘Guarda che prima o poi ti faccio giocare’, visto che sono pronti a mettere in pratica le proprie qualità. Ora capita l’occasione e non c’è situazione migliore di questa per vedere se ci si lascia spaventare oppure si vuole andare a trovare nuove energie e nuove risorse. Quello che diventa fondamentale è che abbiamo ben impresso nella testa, come un chiodo fisso, che noi siamo il mezzo per raggiungere la nostra felicità e quella di tutte le persone che ci stanno vicine e ci vogliono bene. Quando tocca a noi è il momento di farlo vedere che si ha questo potete e che si riconoscere di avere questo potere”. Arriva l’Atalanta in uno degli scontri diretti per lo Scudetto. “Si passa da un eccesso all’altro. Noi possiamo stare al vostro fianco quanto volete, però non siamo dei polli. Siamo partiti per degli obiettivi ben chiari, tutto il resto lo vedremo strada facendo. Vedremo che tipo di viaggio saremo in grado di portare avanti. L’Atalanta è un cliente scomodo, molto scomodo, perché è costruita bene. Quando parliamo di rosa forte per quanto riguarda noi è perché io lo dico, mentre qualcun altro non lo dice ma pure lui ce l’ha. Se si va a vedere l’aspetto della copertura doppia di tutti i ruoli sono meglio di noi. Noi abbondiamo in avanti, ma se si parla di completezza di squadra noi siamo a posto ma ci sono molte altre che sono più a posto di noi. L’Atalanta è una squadra completa, tosta, che sa bene dove vuole andare. Noi abbiamo delle caratteristiche che le possono creare dei problemi, bisogna vedere come si riesce poi a pilotare la partita. O la conduci o diventi un passeggero della partita, monti sopra e ti portano in giro per il campo loro. Questo non dobbiamo farlo perché se sei passeggero dell’Atalanta può portarti a sbattere dove vuole”. Qual è il suo stato d’animo dinanzi a quest’emergenza e dopo la sua squalifica? “Sempre lo stesso. Io sono convinto di avere delle potenzialità di squadra, però facciamo un passo alla volta. Faccio fatica a sopportare la squalifica perché vengo cancellato dal mio mondo. Io vivo per fare l’allenatore, per stare insieme alla squadra. Però c’è da fare una riflessione. Io spendo tempo nelle riunioni a dire che comportamento dobbiamo avere in campo e in panchina, non solo ai calciatori ma anche ai massaggiatori, ai dottori, ai magazzinieri e tutti quelli che compongono la partita. Io chiedo ai miei calciatori di comportarsi in un certo modo, di saper accettare un errore arbitrale, di non cadere nelle provocazioni degli avversari. Errori arbitrali come gli errori che possono fare io quando sbaglio una sostituzione o altro. Per questo dovrò pagare la multa alla squadra. Quando io chiedo una cosa alla squadra e loro non lo fanno gli si fanno le multe, stavolta tocca a me pagare loro. Bisogna trattenersi, anche quando accade qualcosa che ritieni ingiusto. Il fatto di star fuori davvero mi disturba e mi dispiace perché a me piacere vivere la partita da dentro, anche nelle complicazioni. Per quanto riguarda gli infortunati, poi, succede così. Con queste partite così ravvicinate ogni partita è un viaggio verso l’ignoto, non sai cosa ti succede. Il risultato di 2-0 non ti mette al sicuro perché poi magari gli altri cambiano cinque uomini e diventa un’altra partita. Diciamo che noi siamo sotto tempesta in maniera più precisa perché oltre agli infortuni abbiamo avuto anche il Covid. Se ti tocca metter dentro dei calciatori che tre giorni fa hanno avuto il Covid diventa difficile poi riuscire ad avere una risposta come ti aspetti. Allora ancora di più gli si fanno i complimenti ai calciatori per la disponibilità”. Sulla partita con l’Atalanta. “Tutto sommato è quello che vorremmo tentare di fare, mantenere il possesso palla per portare la partita sul nostro binario. Dobbiamo riuscire a gestire la maggior parte della partita perché se la gestiscono gli altri ti portano ad essere un po’ sparpagliati perché hanno quest’ampiezza di gestione di palla. Quando cominciano l’azione ti creano quest’aggiramento nella loro proposta di gioco, andando da una parte all’altra, e la chiudono in molti l’azione. Con questa fisicità e questa forza che hanno. Se loro gestiranno molto palla sarà inevitabile subire le loro caratteristiche e la loro qualità. Abbiamo tentato di farlo negli ultimi venti minuti col Sassuolo e non ci siamo riusciti. Tutte le volte che si recupera palla bisogna sforzarsi di creare le controffensive giuste”. Demme e Politano hanno i 90 minuti nelle gambe? “Vanno fatte delle valutazioni. Di questo si porterà dentro anche le possibilità scientifiche che abbiamo per andare a valutare delle cose. Vorrebbe dire dargli un’ulteriore notizia di quella che potrebbe essere la formazione, ma Gasperini è già bravo e ha già molte notizie, quindi questo lo tengo per me”. Quanto sarebbe importante avere un Maradona come quello visto con la Lazio? “Lo stadio diventa fondamentale. Ho parlato qualche volta con De Laurentiis e lui è molto disponibile. Quando si vive lo stadio bisogna comportarsi bene perché è un luogo importante e bisogna soprattutto andare a prendere quelle cose che ci fanno divertire, che ci danno la possibilità di avere un sostegno da tutti e concederlo a tutti. In società stanno lavorando anche per questo. I calciatori ne hanno un grosso beneficio, ma anche quelli fuori che vedono ai bordi le partite sanno che il nostro stadio pieno può dare un contributo notevole”. Juan Jesus è pronto a sostituire Koulibaly?
    “E’ facile perché io lo conosco da diverso tempo. La cosa più significativa è come viene accolto quando un calciatore entra nello spogliatoio. Già si è fatto apprezzare per le qualità e la persona negli anni precedenti, tutti nel nostro mondo ne parlano bene. E poi ha esperienza, forza da vendere, conoscenze. E’ chiaro che farsi trovare pronto è quello che fa la differenza per quelli che hanno giocato meno, ma ha tutte le caratteristiche per svolgere i compiti in maniera precisa”. Mertens nelle ultime partite è tornato quello di un tempo. “Domani è il capitano, per cui è quello che deve darci una mano e indicarci la strada. Chiedete a me di Mertens? Ditemelo voi, voi l’avete visto bene chi è Mertens, io l’ho apprezzato da fuori”.”Ce ne sono molte perché questo modo di smanaccare che ha è perfetto per condurre una press conference che gioca a uomo. Ti vengono a bacchettare qualsiasi parte tu vada. E’ un mezzo importante per allenarsi quello lì. Io sono convinto che poi ogni tanto aiutare anche la squadra, oltre che il confronto individuale, è il top, il massimo. A volte qualcosa si va a perdere quando sforzi troppo i due sensi. Ma nell’allenamento lo smanacchio è perfetto perché ti alza il livello di quelle sfide individuali. Impari ad andare più forte sull’uomo, anche quando sei in un contesto di zona e di squadra ad aspettare il turno ci vai con più forza perché sei abituato. E’ il fisico che fa la differenza, l’Atalanta non ha molti calciatori sotto il metro e 90″.Sarà importante la fase di nessuno, come la chiama lei, contro l’Atalanta? “La fase di possesso e la fase di non possesso la impari a Coverciano. Poi c’è la fase di nessuno, come un rinvio, quando spari in avanti per trenta metri, perché non sai poi chi va a gestire. La stessa cosa sui falli laterali. Ogni volta che la palla è 3-5 metri per area non sai come andrà a finire quella palla lì. Quello fisicamente più piccolo magari ha quell’aggressività e quella forza lì. Non conta quella che è la stazza che metti nel duello, ma conta quella che è la forza”. Cosa pensa di Gasperini? “A me piace tutto di Gasperini, ci sono stato a cena insieme e sono andato a vederlo. E’ stato tra i primi a fare questo tipo di calcio e basta vedere in tutti questi anni dove ha portato l’Atalanta”.

  • Milan, con Kjaer infortunato a gennaio si cerca un difensore

    Simon Kjaer si è infortunato al ginocchio sinistro è un’immagine che fa male al Milan e che al tempo stesso lo spaventa. In attesa di conoscere i tempi di recupero del difensore centrale danese è evidente che in casa rossonera siano già iniziate le prime riflessioni in ottica mercato. La domanda è cruciale: ha senso cercare un sostituto durante la finestra di gennaio? E se sì, su quale profilo bisognerebbe puntare? Non è un segreto che Gleison Bremer, 24enne difensore centrale del Torino, sia finito da tempo sul taccuino del Milan (e non solo). Parliamo di un giocatore molto forte nell’uno contro uno, fisicamente roccioso e che conosce ormai alla perfezione il calcio italiano essendo alla sua quarta stagione in Serie A. Ha il vizio del gol (10 finora con la maglia del Toro, ben 5 lo scorso anno, già 2 nel 2021-22) e rappresenterebbe un investimento molto interessante, di prospettiva. Sembra tuttavia complicato strapparlo al Torino a metà stagione: più logico tentare l’affondo a giugno magari inserendo nell’operazione una contropartita tecnica. L’altro nome accostabile al Milan è quello di Mattia Caldara, finito in prestito al Venezia dove sta disputando una buona stagione. Qui, però, i dubbi sono ancora più grossi. L’esperienza in rossonero del difensore bergamasco classe 1994, complice anche un’incredibile serie di infortuni, si è rivelata fallimentare, mentre in laguna l’ex atalantino ha ritrovato continuità di prestazioni e fiducia nei propri mezzi. Lasciare il Venezia a metà stagione per tornare al Milan in veste di comprimario non sembra una soluzione percorribile per un giocatore che si è appena lasciato alle spalle un periodo buio. Attenzione anche alla pista che porta in Ligue 1, molto battuta sotto la gestione Maldini-Massara: il Milan segue ad esempio con interesse Benoit Badiashile, 20enne difensore centrale del Monaco (finito anche nel mirino della Juventus) e Facundo Medina, argentino del Lens classe 1999: quest’ultimo all’occorrenza può anche giocare da terzino sinistro. Si tratta in entrambi i casi di profili giovani, da testare nel nostro campionato.
    L’ultima opzione prevede l’abbassamento della saracinesca e l’inattività del Milan a gennaio. In questo caso toccherebbe a Pioli tirare fuori il massimo dalle risorse disponibili fino a fine stagione. Al momento, Kjaer escluso, i difensori centrali di ruolo sono Tomori, Romagnoli e Gabbia, con Kalulu adattabile. A questi va aggiunta la soluzione estrema che prevede l’arretramento di Kessié. La coperta, soprattutto in considerazione del rendimento altalenante di Romagnoli e Gabbia, sembra corta. La sensazione, quindi, è che il Milan a gennaio non resterà fermo sul mercato.
  • Serie A, giudice sportivo: squalificati 4 giocatori

    Serie A, giudice sportivo: squalificati 4 giocatori

    Dopo i due posticipi di ieri il giudice sportivo della Serie A ha squalificato quattro giocatori, per altrettante espulsioni rimediate. Walace e Molina dell’Udinese, Patric della Lazio e Singo del Torino non saranno a disposizione per la prossima giornata di campionato.

  • Copa del Rey di Spagna, sorteggi del secondo turno

    Copa del Rey di Spagna, sorteggi del secondo turno

    Sono stati sorteggiati in giornata gli accoppiamenti per il secondo turno di Copa del Rey. Non vi sono Athletic, Atlético Madrid, Barcellona e Real Madrid che entreranno in gioco dal turno seguente:

    Atlético Mancha Real – Granada
    Bergantiños – Rayo Vallecano
    Palencia Cristo Atlético – Espanyol
    Llanera – Maiorca
    Andratx – Siviglia
    Arenteiro – Valencia

    Albacete – Cadice
    Atlético Baleares – Getafe
    Zamora – Real Sociedad
    Unionistas – Elche
    Deportivo – Osasuna
    Alcoyano – Levante
    Atlético Sanluqueño – Villarreal
    Talavera de la Reina – Betis
    Linares – Alavés
    Andorra – Celta

    Rayo Majadahonda – Malaga
    Sanse – Fuenlabrada
    Cultural – Leganés
    Castellón – Cartagena

    Huesca – Girona
    Amorebieta – Almería
    Sporting – Alcorcón
    Ponferradina – Ibiza
    Zaragoza – Burgos
    Tenerife – Eibar
    Valladolid – Las Palmas
    Lugo – Mirandés

  • Milan, Pioli: “Mi dispiace tanto per Kjaer. Prima pensiamo alla Salernitana poi il Liverpool”

    Milan, Pioli: “Mi dispiace tanto per Kjaer. Prima pensiamo alla Salernitana poi il Liverpool”

    Dopo la netta vittoria sul Genoa, il Milan è il primo a scendere in campo nella 16esima giornata di Serie A nella sfida, prevista per domani alle 15, contro la Salernitana a San Siro. Stefano Pioli presenta la sfida in conferenza stampa. Ci sono pro e contro di giocare in giorni così ravvicinati? “Abbiamo fatto l’abitudine a questi incontri ravvicinati, abbiamo le nostre tempistiche. I tempi sono sempre corti, ma abbiamostudiato bene i nostri avversari, di recuperare energie e di preparare bene questa partita”. Come ha vissuto l’infortunio di Kjaer? “L’abbiamo vissuto con grande sconforto, conosciamo le qualità del giocatore e lo spessore della persona. La sua presenza in squadra è molto importante per carisma, personalità e il saper dire le cose al momento giusto. Siamo molto vicini a Simon, siamo preoccupati per lui, ma anche consapevoli che tutto andrà bene e che superare queste difficoltà perché è una persona forte”. Come proseguono i percorsi di crescita di Leao e Pellegri? “Per Leao è il percorso giusto, ha voglia di fare; deve insistere ad avere maggiore presenza e cattiveria in aria, giocando con forza e convinzione con le sue qualità. Pellegri sta bene: è a disposizione così come Ibra, vedremo che scelte fare”. Che partita sarà domani? “La partita di domani è importante per dare continuità. Abbiamo un’altra occasione per. dimostrare che siamo una squadra forte. L’avversario è difficile, molto fastidioso nella fase di non possesso, ti vengono a prendere con aggressività e convinzione. Sarà una partita che vogliamo fare bene”. Cosa si aspetta dal mercato dopo l’infortunio di Kjaer? “Se verrà confermato il suo infortunio lungo, è chiaro che credo che ci sarà bisogno di un intervento, ma lo faremo solamente per cercare di migliorare la squadra: vale il discorso cambiare per migliorare. La società, nel caso, si farà trovare pronta”. Cosa significa non fare il compitino? “Ci sono squadre diverse: noi dobbiamo andare sempre a mille all’ora. È il nostro modo di giocare e ci piace; richiede tante energie e tanta intensità mentale, che ci faccia andare oltre i nostri limiti e le difficoltà delle partite. Noi per giocare bene dobbiamo andare forte, gestendo la palla con velocità; quando non ci riusciamo, ci affidiamo alle giocate individuali e non sempre le domeniche sono le migliori possibili. È il collettivo che deve sostenere il singolo giocatore”. È importante avere più scelta in più reparti? “Sono tutti titolari. Le scelte le faccio io, ma poi le fanno i giocatori con le prestazioni. Le gerarchie sono momentanee e sono dovute alle prestazioni e alla condizione”. Che ricordo ha della sua esperienza a Salerno? “Di Salerno ho un bellissimo ricordo, una città calorosa e appassionata. È un bell’ambiente, ma domani saranno rivali e cercheremo di batterli”. Dove si dovrebbe intervenire sul calendario? “Si gioca troppo, è evidente. La salute dei calciatori è fortemente a rischio e vale per tutti. Quando si parla di turn over non è turn over – che per me non esiste, per me sono tutti titolari – diventa inevitabile: bisogna per forza far rifiatare i giocatori dal punto di vista fisico e mentale. È difficile capire come sistemare il calendario”. Il mese di dicembre è quello più delicato da quando è al Milan? “Ho passato, soprattutto all’inizio, dei mesi più difficili. Poi se alleni al Milan tutti i mesi sono difficili, ma è giusto perché noi abbiamo alzato il livello ed è quello che volevamo. Ma poi: chi l’avrebbe detto che potevamo perdere con Fiorentina e Sassuolo, con tutto il rispetto per loro. Tutte le partite sono difficili”. È possibile toccare le stesse corde toccate alla fine della scorsa stagione dopo i due ko contro Sassuolo e Lazio? “Utilissimo. Avremo tante possibilità di vincere la partita se faremo un’ottima fase difensiva”. Come valuta Kalulu? “Ha personalità, deve migliorare tanto perché è giovane. Il suo bagaglio non è ancora così pieno di nozioni: deve capire.alcune situazioni sul campo. Il fatto che possa giocare bene in due ruolo ci aiuta tanto”. Che differenza c’è tra Saelemaekers e Messias? “Hanno caratteristiche diverse. Tutti e due possono giocare bene tra le linee, ma l’importante è continuare a lavorare con questa disponibilità; oltre ai due attaccanti puri, gli altri devono essere”. Nella gestione di Diaz, è meglio che giochi per essere al meglio o che sia preservato? “Quando un giocatore sta bene è meglio che giochi. Deve trovare più precisione e qualità. Lui ha le qualità per fare il passaggio filtrante, deve essere molto pericoloso. È lì che possiamo permetterci di sbagliare ed è in quelle giocate che dobbiamo forzare: se facciamo la cosa giusta risolviamo le partite”. Punto sugli infortunati. “Abbiamo recuperato Bennacer, oggi si è allenato con la squadra. Quello che sta più avanti è Castillejo, mentre Calabria, Rebic e Giroud stanno meglio”. Chi ha allenato Messias dice che possa essere un’ottima punta centrale… “Credo che lui e Diaz sarebbero una bella coppia d’attacco: non si darebbero punti di riferimento agli avversari e sanno attaccare la profondità. Potrebbe essere una soluzione”. Dove sarà la chiave del match contro la Salernitana? “La chiave è gestire bene il possesso con velocità per trovare le soluzioni per superare una difesa così compatta”. Cosa dirà ai giocatori per evitare che pensino al Liverpool? “Non c’è bisogno del mio intervento, li conosco. Non veniamo da 13 vittorie consecutive, ma da qualche difficoltà in campionato. Dobbiamo star lì, approcciare bene la partita. Incontreremo delle difficoltà che dovremo superare con la qualità del gioco. Io la motivo sempre la squadra, a volte davanti alla cinepresa, altre volte negli spogliatoi”.