Autore: Angelo Sorbello

  • Serie B, le formazioni ufficiali di Sampdoria – Juve Stabia

    Serie B, le formazioni ufficiali di Sampdoria – Juve Stabia

    Ecco di seguito le formazioni ufficiali di Sampdoria vs Juve Stabia anticipo del campionato di Serie B .

    SAMPDORIA (3-5-2): Silvestri; Bereszynski, Riccio, Vulikic; Venuti, Bellemo, Yepes, Benedetti, Ioannou; Tutino, Coda. All. Sottil

    JUVE STABIA (3-4-2-1): Thiam; Ruggero, Varnier, Folino; Floriani Mussolini, Pierobon, Buglio, Fortini; Maistro, Candellone; Adorante. All. Pagliuca

     

  • Lecce, Gotti: “È un periodo difficile”

    Lecce, Gotti: “È un periodo difficile”

    Luca Gotti, tecnico del Lecce, parla in conferenza stampa alla vigilia della sfida in casa dell’Udinese.

    Che settimana è stata?

    “Brutta per me. Veniamo da tre partite senza soddisfazioni. Però posso dire che la squadra ha lavorato bene”.

     

    Svolta tattica?

    “Non credo il tema sia tattico. La squadra deve proseguire un percorso di miglioramento: ancora non riesce a gestire bene i momenti della partita. In una partita ci sono altalene emotive di un certo tipo. Dopo una sberla c’è un motivo in cui non sei ancora lucido e questo ci sta capitando. Il livello della Serie A non permette questo genere di errori”.

     

    Potremmo rivedere Oudin titolare?

    “Ci sono giocatori che hanno caratteristiche mirate e Oudin ha ottima disponibilità tecnica. Devo attingere di volta in volta dalle caratteristiche migliori per affrontare la partita”.

     

    Rebic esterno o centralmente?

    “Ha prevalentemente giocato esterno, quella è la sua mattonella. Devo cercare di mettere i giocatori a loro agio e creare delle dinamiche di squadra funzionali”.

     

    Marchwinski, Hasa, Pelmard: chi vedremo prima?

    “Il calcio ci sorprende perché ci sono situazioni che sembrano cristallizzate e poi cambiano in maniera repentina, così come la partita col Parma. Anche in queste situazioni individuali si accendono scintille che cambiano l’aspetto emotivo. Voglio prendermi tutte le cose positive che possono accadere anche in tempi brevissimi”.

     

    È la partita più delicata da quando è a Lecce?

    “Assolutamente no. Per me la partita con l’Udinese non è come le altre, ma per il Lecce è una partita come le altre trentotto. Non carichiamola di cose diverse”.

     

  • Le formazioni ufficiali di Napoli – Como

    Le formazioni ufficiali di Napoli – Como

    Le formazioni ufficiali di Napoli – Como in campo alle ore 18.30

    Napoli (4-3-2-1) 25 Caprile; 22 Di Lorenzo, 33 Rrahmani, 4 Buongiorno, 17 Olivera; 99 Anguissa, 68 Lobotka, 8 McTominay; 21 Politano, 77 Kvaratskhelia; 9 Lukaku.

    A disposizione: 14 Contini, 12 Turi, 5 Juan Jesus, 6 Gilmour, 16 Rafa Marin, 7 Neres, 18 Simeone, 23 Zerbin, 26 Ngonge, 30 Mazzocchi, 37 Spinazzola, 7 Neres, 81 Raspadori. All. Conte.

     

    COMO (4-4-1-1) 1 Audero; 77 Van Der Brempt, 2 Kempf, 13 Dossena, 18 Moreno; 7 Strefezza, 23 Perrone, 20 Roberto, 16 Fadera; 79 Nico Paz; 10 Cutrone.

    A disposizione: 25 Reina, 3 Sala, 5 Goldaniga, 8 Baselli, 9 Gabrielloni, 11 Belotti, 14 Jasim, 15 Fellipe Jack, 26 Engelhardt, 27 Braunoder, 33 Da Cunha, 36 Mazzitelli, 90 Verdi. All. Fabregas.

     

     
  • Udinese, Runjaic: “Dobbiamo stare attenti”

    Udinese, Runjaic: “Dobbiamo stare attenti”

    L’Udinese, giocherà contro il Lecce ecco le parole in conferenza stampa del mister dell’Udinese Kosta Runjaic.

    Come ha lavorato la squadra in settimana? Thauvin come sta?

    “Una partita importante anche per il Lecce, noi abbiamo lavorato in maniera attenta, con grande focus. Abbiamo perso le ultime due partite, ora cercheremo con tutte le nostre forze di trovare altri punti. Non vogliamo nasconderci, contro l’Inter in alcuni tratti abbiamo giocato bene, ma sappiamo bene che c’è da migliorare. Dovremo giocare in maniera costante, mettendo sul campo energia fornendo in generale una buona prestazione per trovare i tre punti, è il nostro obiettivo. Sappiamo che sarà una gara diversa rispetto a quella con l’Inter, il Lecce è squadra con buoni giocatori, che sa mettere in difficoltà gli avversari. Sono contento di poter contare sui nostri tifosi. Giannetti rientra così come Kamara, si sono allenati, non ci sarà Kristensen, mentre per Thauvin decideremo solo domani, ha subito una contusione dolorosa, due giorni dopo la partita non ha potuto allenarsi, vedremo come starà domani, abbiamo una buona rosa e non vediamo l’ora di giocare”.

     

    Troppi errori in difesa:

    “Abbiamo fatto errori e siamo stati puniti, non puoi concedere certe cose all’Inter. Quando sei svantaggio poi diventa tutto più difficile indipendentemente dall’avversario, ne abbiamo parlato con i ragazzi, abbiamo perso palla troppo spesso. Le occasioni dell’Inter sono state generate da transizioni su palloni spesso persi da noi, ne abbiamo parlato e spero che nelle prossime partite commetteremo meno errori. Spero che avremo più possesso palla per far correre di più l’avversario dietro al pallone, sono errori che appartengono al passato e ora dobbiamo concentrarci al massimo sul Lecce”.

     

    La prima partita dove forse l’Udinese affronta una squadra sulla carta allo stesso livello o inferiore se escludiamo il Como, ci si aspetta che si imponga:

    “Vogliamo assolutamente vincere, ci siamo preparati ma come facciamo sempre. Ogni settimana è sempre più solida ma so bene che abbiamo ancora bisogno di tempo per oleare i nostri meccanismi, in particolar modo per la difesa, contro l’Inter abbiamo giocato con un modulo uguale a quello usato a Parma nella ripresa, manterremo probabilmente questo sistema di gioco, spero che i meccanismi della squadra vadano sempre meglio, siamo ancora in un processo, i giocatori devono ben amalgamarsi, Domani manterremo Kabasele, Zemura sarà sulla sinistra, ci sarà la stessa difesa, è importante che i giocatori giochino assieme, sappiamo che dobbiamo essere concentrati sulla fase difensiva e serve un passo in avanti nella fase offensiva. I meccanismi non sono ancora oleati al massimo, manterremo tante cose di quanto già visto con l’Inter e spero che migliori l’intesa tra i miei giocatori. Abbiamo guardato molti momenti della partita contro l’Inter, abbiamo fatto bene a tratti ma giocavamo contro l’Inter che ha giocato bene, se si vede poi che rotazioni hanno si può constatare che squadra abbia l’Inter. Domani è un’altra gara, dovremo essere convinti di noi stessi spinti anche dai nostri tifosi”.

    Senza Thauvin si aprono i ballottaggi per il partner di Lucca:

    “Ci sono tante possibilità attuabili. Non so se farò giocare assieme Davis e Lucca perché poi devono pensare anche ai cambi e non hanno mai giocato assieme in coppia praticamente. Davis non ha i 90 minuti e non deve neanche farli visto lo storico della scorsa stagione, sta crescendo di settimana in settimana e lo ha dimostrato contro l’Inter, dove ha giocato 60 minuti, non bisogna sovraccaricarlo. Abbiamo diverse combinazioni possibili con Brenner e Iker Bravo, però in futuro Lucca e Davis potrebbero giocare anche assieme”.

     

    Zemura sembra in crescita:

    “Sì ha giocato in maniera ordinata, è un giocatore agile, mobile, con il pallone ha un buon dribbling, ha tante possibilità ma gli manca ancora qualcosa negli ultimi metri, può migliorare lì. Quella però è solo una parte della gara, serve anche la fase difensiva dove abbiamo bisogno di intensità, ha dimostrato grande capacità di corsa. Kamara non c’era contro l’Inter, ora è di nuovo disponibile e vorrebbe riprendere il posto, questo per un tecnico è cosa buona, perchè sono due giocatori che si assomigliano con caratteristiche però diverse, la concorrenza mi fa piacere. Aspetterò ancora un attimo a prendere la decisione definitiva ma vorrei dare ancora un po’ di tempo a Kamara per riprendersi al meglio, Zemura con l’Inter è stato solido ma può migliorare”.

     

    Ekkelenkamp per caratteristiche potrebbe far veramente trovare la quadra allo scacchiere, domani sarà nella mediana a tre?

    “Sono contento di lui, è molto duttiile, pul giocare come mezzala ma anche sulla trequarti, ha qualità con il pallone tra i piedi, ha giocato come esterno quando eravamo obbligati a farlo ma non è il suo ruolo. Il ragazzo però è molto disponibile, ha dimostrato il suo potenziale, domani può giocare ma non mi posso ancora sbilanciare”.

     

    Tempi di rientro degli infortunati?

    “Payero ha subito un brutto fallo, ha il piede gonfio ma per fortuna non c’è nulla di rotto, siamo stati fortunati, aveva una ferita molto profonda. Speriamo possa essere di nuovo a disposizione per il Cagliari. Kristensen sta migliorando, non andrà in nazionale, faremo di tutto affinchè torni dopo la sosta. Sanchez è con noi ogni giorno ma serve ancora un po’ di tempo, ora inizierà gli esercizi di corsa poi farà qualche esercitazione con la squadra, non do tempi precisi sennò i medici si arrabbiano (ride ndr), ma serviranno ancora 3-4 settimane, non vediamo l’ora di riaverlo nel gruppo”.

     

    TMW – Lovric come sta? Lo abbiamo visto leggermente acciaccato in allenamento:

    “Sì ha avuto un piccolo problema in allenamento e non ha chiuso la sessione di ieri per precauzione, oggi ha fatto lavoro personalizzato e anche per lui decideremo all’ultimo, però non è una situazione paragonabile agli altri infortunati, valuteremo se sia il caso di rischiarlo o meno, non lo so ancora”.

  • Torino, Vanoli: “Sfida importante”

    Torino, Vanoli: “Sfida importante”

    Ecco di seguito le parole del tecnico del Torino Vanoli alla vigilia della sfida di campionato a San Siro contro l’Inter.

    Come arrivate a questa sfida?

    “E’ una sfida importante da tanti aspetti. E’ un periodo non positivo per noi, è l’opportunità di far vedere che possiamo tornare a fare cose importanti. Sapevo che poteva arrivare un momento così, è anche bello capire come uscirne”.

    Cosa ha detto alla squadra per caricarli?

    “Di credere in ciò che facciamo. I periodi negativi fanno parte dei percorsi, una squadra come la nostra non può essere perfetta anche perché vanno migliorati i meccanismi. Bisogna essere equilibrati, sappiamo che incontriamo una grande squadra ma per fare qualcosa di importante serve coraggio. Dobbiamo giocare con personalità”.

    Ci avete provato con il Milan

    “Quando si cresce di mentalità, vuoi sempre fare qualcosa: a volte ti vengono meglio e a volte peggio, è un percorso di alti e bassi”

     

    Come utilizzerà Vlasic?

    “Sfortuna vuole che Vlasic sia stato recuperato oggi perché ieri ha avuto la febbre. Oggi è il suo compleanno, lo abbiamo preso un po’ per i capelli…E’ un giocatore importanti, tocca a me metterlo nelle condizioni migliori. Oltre all’idea di gioco, c’è la qualità del singolo e chi sa saltare l’uomo è fondamentale. Con la Lazio, l’azione del gol di Adams è passata dai suoi piedi. Può fare la mezzala offensiva, ma sa anche sacrificarsi. E’ una persona che si allena con grande intensità, da grande giocatore. Ci vuole anche la pazienza di aspettare un ragazzo che è stato fuori tre mesi, ha voglia ma deve trovare lo stato migliore di forma. Dovrò capire io come utilizzarlo. Dobbiamo imparare ad avere le nostre idee: nel primo tempo con la Lazio o nel primo tempo contro il Lecce, ho detto ai ragazzi di essere orgogliosi perché bisogna capire come sviluppare l’ultimo terzo. Abbiamo subito tanti gol, ma io li ho analizzati e su 49 occasioni concessi, ben 16 sono avvenuti su transizione difensiva e tre sono state gol. Ho visto City-Inter, i nerazzurri hanno fatto tre ripartenze che potevano concretizzare ma il City non si è abbassato”

     

    A parità di condizione, chi sceglie tra Adams e Sanabria?

    “Adams è uno che si mette a disposizione, è bellissimo e importante: da quando è qua, ha sempre messo le proprie caratteristiche a servizio della squadra. Anche Sanabria ha segnato a Verona, Adams è entrato con la Lazio e ha fatto gol: è questo lo spirito che voglio. Le scelte dipendono dallo stato di forma, spero sempre che i miei quattro attaccanti stiano bene per potermi mettere in difficoltà”

     

    Come spiega gli ultimi gol subiti? E’ un numero consistente…

    “Si analizzano, devo essere bravo a capire dove lavorare e capire gli episodi: l’episodio di Verona di Masina è stato un incidente individuale, gli è scappato il pallone e non deve essere un dramma anche se dobbiamo migliorare in concentrazione. Mi hanno dato fastidio i gol della Lazio, in tanti sono rientrati piano e su questo dobbiamo migliorare. Dobbiamo percepire di più e meglio il pericolo, in tutte e due le occasioni con la Lazio hanno segnato giocatori a rimorchio. Ci abbiamo lavorato, è una cosa da migliorare. E anche i meccanismi di scalata, l’anno scorso avevano i riferimenti uomo su uomo. Oggi proponiamo più calcio, ma abbiamo difeso male sulle transizione e sbagliando le preventive. E’ giusto che un allenatore abbia dei credo, vado dritto per la mia strada. Poi cerco di capire le caratteristiche per fare esprimere meglio i miei giocatori. So che abbiamo acquisti due giocatori di personalità come Coco e Maripan che hanno giocato poco a tre, è un’occasione per me per riflettere”

     

    Passerete a quattro?

    “Nella vita si può sempre cambiare…”

     

    Come sta Vanja?

    “Vlasic è stato bravo ad allenarsi con noi anche se non al top per febbre. Vanja è in gruppo, aveva preso una forte botta e con la Lazio non ce l’ha fatta. Ma siamo abili e arruolabili”

     

    A che punto siete nel percorso che lei ha in mente?

    “Un allenatore non è mai soddisfatto, si cerca sempre la perfezione. Poi bisogna analizzare le cose…Questa squadra deve crescere in mentalità, cercare di fare uno step per capire attraverso cosa arrivano le vittorie. E poi non bisogna abbattersi se qualcosa non va bene. Siamo fragili da questo punto di vista, io ci sto lavorando. Ho sempre detto che acquisire una mentalità è un percorso molto lungo, questi ragazzi hanno dimostrato che hanno voglia di fare cose importanti e lo hanno fatto con grandi prestazioni. Abbiamo riguardato la gara con la Lazio, tutti eravamo convinti di aver fatto meglio nella ripresa ma non era il mio calcio. Nel primo tempo eravamo lenti, ma siamo stati squadra e se non facciamo quell’errore…Nella ripresa mi è piaciuto chi è subentrato, c’era voglia di reagire, ma quel calcio non era la mia idea. A me è piaciuto il primo tempo, anche se serve più determinazione e più personalità a provare le giocate. A questa squadra piace avere tanto la palla tra i piedi, a volte servirebbe più profondità…E’ bello crescere insieme alla squadra. I voti, però, si danno a fine campionato”

     

    Perché non era la sua squadra nel secondo tempo?

    “Era troppo lunga…Abbiamo cambiato ritmo, ma quando abbiamo creato il 2-1 dovevamo rimanere in partita e ritrovare l’equilibrio per poterla pareggiare. Dovevamo essere più equilibrati, poi hanno fatto il 3-1 e non c’era più tempo. Ma sui piazzati potevamo fare il 2-2…A volte le domeniche sono diverse, io dico che bisogna essere lucidi per stare sempre in partita. Tutto questo, però, fa parte di una strada”

     

    Pensa che questa squadra non abbia abbastanza giocatori trascinanti?

    “Quando non hai personalità, nel calcio è l’organizzazione che ti dà personalità. Siamo una squadra che con il collettivo deve raggiungere obiettivi, i singoli che fanno le differenze li hanno le grandi squadre. La personalità si trova attraverso il gioco, è ciò che dobbiamo fare. La mentalità, invece, è quella di andare a cercare oltre qualcosa, di crederci e di avere coraggio. A volte con le grandi squadre sei libero, è ciò che devo fare venire io a questa squadra. Poi capita che torni l’ombra di tre anni di lavoro, ci sta perché non hai cambiato tutti i giocatori: lo vedo anche durante gli allenamenti, è umano e so che bisogna fare questo passaggio. E’ come quando stai insieme a una ragazza per tre anni, poi è difficile dimenticarla…”

     

    Ha percepito in spogliatoio la voglia di riscattarsi dopo gli errori individuali?

    “Parlo molto con questa squadra, la voglio responsabilizzare. La crescita si fa insieme, questa squadra deve responsabilizzarsi su ciò che vuole fare. Dal primo giorno, ho sempre detto che non vince Vanoli, ma vince la squadra. E’ giusto che le cose belle e le cose brutte si condividano, poi l’allenatore ha l’ultima parola!

     

    I giocatori che devono trovare la forma migliore, preferisce farli giocare o aspettare?

    “Dipende dalla rosa che hai e dagli elementi che hai. Ho la pazienza di mettere un giocatore in forma, a volte sei costretto: a me è successo con Maripan, sono stato costretto perché avevo infortunati Coco e Vojvoda. Come allenatore, ho imparato che preferisco perdere un po’ di tempo e poi averlo per tutto il campionato, come con Vlasic. Un giocatore deve entrare in forma allenandosi, poi a volte non c’è questa possibilità ma sale il rischio infortunio”

     

    Domani sarà squalificato…

    “La colpa sta nel mezzo, devo ancora migliorare. Per ciò che riguarda Godinho, si è tagliato i capelli ed è pronto per San Siro (ride, ndr)”

     

    In difesa ci saranno novità? E sulle fasce ha dubbi?

    “Se non avessi dubbi, vorrebbe dire che saremmo in 13…Hai sempre dubbi, a volte ti va bene la sostituzione o a volte le sbaglio. Non si può essere perfetti”

     

    I giocatori sanno già la formazione?

    “La formazione ufficiale la do sempre in spogliatoio prima della partita, la scrivo appena entriamo negli spogliatoi”

     

    Ha parlato di senso di responsabilità: è anche la serietà che va migliorata?

    “Sempre…Ho una squadra che ha tanti aspetti da migliorare. Non è solo il campo che ti fa vincere, ma tutte le persone o io stesso devono migliorare. Allenare il Toro è una grande esperienza, devo capire i giocatori. Quando c’è senso di responsabilità, è anche capire se in settimana hai dato il 100%. Se in settimana vai a 100, in partita vai a 100, ma se vai a 50 in allenamento come fai ad andare a 100 in partita? Se in settimana non provi la fatica, non la riconosci alla domenica. Ci manca ancora un passo perché al 90′ non arrivi lucido. E’ bello trovare una chiave per far rendere una squadra, è anche insegnare la cultura del lavoro”

     

    Non è un po’ tardi per trovarla?

    “Sono degli step…Ci sono anche gli scalini per Paolo Vanoli come allenatore. Ho giocato con calciatori che per me erano fantastici, poi però quando serviva lo step mentale del sacrificio non ce l’ha fatta. Ci sono tanti esempi. Ho fatto le nazionali giovanili, ho imparato a non scommettere mai sui giovani: mi sono innamorati di giovani a 17 anni e oggi non sono più in serie A. Serve fortuna, poi la difficoltà è far capire loro che la strada di un calciatore è corta. A volte butti via tempo perché cerchi alibi. Njie potenzialmente è forte, ma io devo portarlo a dimostrare. In B ho trovato giocatori che mi hanno seguito, a volte ho dovuto farlo capire in maniera dura. E a volte ho detto anche ‘grazie, arrivederci’. E’ anche un aspetto bello, da non trascurare: abbiamo sempre i telefonini in mano, qualcosa è cambiato”.

     

     

  • Genoa, Gilardino: “Sono state due settimane difficili”

    Genoa, Gilardino: “Sono state due settimane difficili”

    Ecco di seguito le dichiarazioni del tecnico del Genoa Gilardino a vigilia della sfida con l’Atalanta

    Come è stata questa settimana di allenamenti? Si arriva da due settimane difficili dal punto di vista dei risultati e degli infortuni.

    “Premesso che abbiamo fatto i primi due giorni a Pegli e poi siamo venuti a Veronello. c’è stato modo in questi tre giorni di rimanere uniti e vedere una squadra vogliosa di dare continuità al lavoro fatto nei mesi, nella voglia di riscattarsi, fare una prestazione e avere un atteggiamento positivo. Questa è la nostra volontà anche per la partita di domani. Gli infortunati sono qua con noi, Badelj, Messias ed Ekuban: c’è stata la volontà di seguire la squadra e stare tutti insieme per far sì che i più giovani e per chi è arrivato all’ultimo si inserisca in questo gruppo”.

     

    C’è un modo di far rendere più le punte?

    “E’ una questione di caratteristiche in questo momento ma non di moduli. Di atteggiamento e propensione dentro la partita. Di spingere quando c’è da spingere e sapersi difendere come spesso abbiamo fatto in precedenza. Poi è normale che gli attaccanti devono mettersi a disposizione della gara e allo stesso tempo la squadra deve saperli valorizzare nell’attacco della profondità e sulle palle laterali. E’ una cosa su cui stiamo lavorando e desideriamo migliorare”.

     

    Questa serie di infortuni muscolari vi siete dati qualche spiegazione?

    “La verità è che in questo momento siamo corti. La correlazione è che, settimana più settimana meno, la scorsa stagione in questo momento dell’anno abbiamo avuto diversi infortunati. E’ difficile trovare le cause. Se si va sui singoli, si può pensare di Badelj che ha giocato la terza partita in una settimana. Frendrup è un anno e mezzo che non si ferma fra nazionale, viaggi, allenamenti e partite. E’ tantissimo tempo che non aveva problemi. Junior ed Ekuban sono due giocatori che sarà compito mio gestirli nel modo migliore. Malinovskyi è stato un infortunio totalmente diverso e inaspettato”.

     

    Hai detto nei giorni scorsi che questo è il momento più difficile da quando alleni il Genoa.

    “Quando ho parlato di momento difficile, mi riferivo al fatto che quando perdi a Venezia in quel modo, esci in Coppa Italia nel derby e poi perdi in casa con la Juve…abbiamo vissuto settimane migliori. Siamo una squadra molto arrabbiata, siamo incazzati per come si sono vissuti questi giorni. Ma fino ad una settimana riprendevamo all’ultimo la Roma e un mese fa tenevamo botta all’Inter. In questi momento, dove sembra sia tutto storto, bisogna avere la lucidità e la calma pensando che domani è la settima giornata. Abbiamo cambiato tanto. Sono arrivati giocatori giovani, ci vuole pazienza. Allo stesso tempo dobbiamo essere responsabili in questo momento. Io sono il primo ma anche i ragazzi lo sanno che ci vuole responsabilità per indossare questa maglia. Più riusciremo come gruppo squadra ad essere collegati e uniti col nostro popolo e più riusciremo a crescere e fare punti necessari per raggiungere l’obiettivo, E’ naturale che in questo momento dobbiamo metterci l’elmetto, ci sarà da battagliare e avere grande determinazione e ancor di più aver massima attenzione dentro la gara nella cura dei dettagli. Si vede che quello che stiamo facendo non è sufficiente e dobbiamo avere di più cura dettagli e dei particolari”.

     

    Ha parlato con la dirigenza?

    “Ho avuto modo di parlare con Ottolini e Marco Rossi. Ieri sono arrivati anche Blazquez e Ricciardella. Ora però ho cose più importanti a cui pensare. La priorità ora è la squadra, sono i ragazzi. Bisogna tirare fuori il massimo in questo momento. Questo è lo sforzo più importante che stiamo facendo in questo momento”.

     

    Conferma che Messias non recupera, i tempi recupero dopo la sosta.

    “Frendrup, Badelj, Messias e Ekuban sono con noi ma sono fuori dal terreno di gioco in questo momento. Saranno da valutare ora che c’è la sosta”.

     

    In base a questo hai idea di provare a cambiare modulo?

    “Credo di averlo fatto capire anche prima. In questo momento non sono tanto i numeri ma l’interpretazione che vogliamo dare, quanti duelli che vogliamo vincere e la foga agonistica che abbiamo quanto vogliamo difenderci nella nostra metà campo, senza commettere errori. Questo fa la differenza. Poi, da parte mia, in questi anni c’è stata volontà di modellarsi. Ora è importante dare certezze, dare continuità e curare i particolari e i dettagli”.

     

    TMW – Dopo la partita con la Juventus ha parlato di alcuni giocatori da cui si aspetta qualcosa di più. Negli allenamenti ha già visto qualcosa da questi ragazzi?

    “E’ naturale che i giocatori vogliano fiducia. Ma, nel momento in cui in allenatore gliela dà, devono dimostrare. Mi aspetto molto da chi scenderà in campo domani e da chi sarà in panchina ma poi per una serie di cose sarà utilizzato. In questo momento siamo corti, la coperta è corta. Non è un alibi ma solo una cosa concreta e tangibile. Allo stesso tempo però dobbiamo tirare fuori il massimo da chi abbiamo a disposizione. Mi aspetto molto da chi sarà in campo e da chi ha giocato meno”.

     

    TMW – L’Atalanta ha giocato mercoledì in Champions League: che avversario si aspetta?

    “L’Atalanta è una squadra completa in tutto e per tutto. Ha un modo di giocare veramente dinamico, ha grande fisicità, ha giocatori che sanno determinare nella partita e giocatori di gamba sui quinti. L’altra sera sono stati spaventosi con lo Shakhtar per modo di interpretare la partita e modo di attaccare. E’ una squadra da mal di testa, ma allo stesso tempo ma noi vogliamo battagliare contro una squadra che farà un altro tipo di campionato ma vogliamo starci dentro e provarci”.

     

    Ha reintegrato Melegoni. Le chiedo: ha parlato col ragazzo?

    Filippo lo abbiamo reintegrato. Si allenava con la squadra da diverse settimane. Da come avete capito nelle conferenze precedenti, io ho sempre fatto capire che andare a trovare degli svincolati pronti non è facile in questo momento anche perché a noi ora servono giocatori pronti e non che siano pronti fra due o tre mesi precludendoci magari la possibilità a gennaio di trovare giocatori utili alla squadra. E’ tutto molto semplice perché Melegoni è un giocatore che, anche domani, potrà darci una mano”.

     

    Sul mercato di gennaio avete già qualche idea?

    “Siamo troppo distanti. Manca tanti tempo. Per me il tempo è prezioso e dobbiamo pensare a domani e al lavoro sul campo”.

     

    L’importanza di Ekuban.

    “Caleb l’ho ritenuto parte integrante di questo progetto già da giugno nella batteria dei cinque attaccanti. Questa era l’idea. Ha caratteristiche completamente diverse dagli altri, sapendo però il suo vissuto a livello fisico. All’inizio, parlando di Ekuban e Messias, mi riferivo a quello: andranno gestiti e li dovrò gestire io settimana dopo settimana per portarli alla partita. Se voglio farli giocare titolari mi dovrò comportare in un certo modo in settimana, se li dovrò far rifiatare e giocare gli ultimi trenta minuti dovrò comportarmi diversamente. Sono situazioni in cui dovrò essere bravo io a gestirli, sono giocatori importanti nell’economia della squadra”.

     

  • Europa League, I risultati delle partite giocate ieri sera

    Europa League, I risultati delle partite giocate ieri sera

    Ecco di seguito i risultati delle partite giocate ieri sera in Europa League.

    Ahtletic-AZ Alkmaar 2-0

    72′ Inaki Williams (AT); 86′ Sancet (AT)

    Besiktas-Eintracht Francoforte 1-3

    19′ Marmoush (E); 22′ Dina Ebimbe (E); 82′ Knauff (E); 93′ Masuaku (B)

    Porto-Manchester United 3-3

    2′ Rashford (M); 20′ Hojlund (M); 27′ Pepé (P); 34′, 50′ Omorodion (P); 91′ Maguire (M)

    PAOK-FCSB 0-1

    45’+3′ Birligea (F)

    Viktoria Plzen-Ludogorets 0-0

    Rangers-Olympique Lione 1-4

    10′ Fofana (O); 14′ Lawrence (R); 19′, 45’+1′ Lacazette (O); 55′ Fofana (O)

    Royale Union SG-Bodo/Glimt 0-0

    Twente-Fenerbahce 1-1

    29′ Vlap (T); 71′ Tadic (F)

     

    Le partite delle 18:45 in Europa League:

    Ferencvaros-Tottenham 1-2

    23′ Sarr (T), 86′ Johnson (T), 90 Varga (F)

    Hoffenheim-Dyn. Kyiv 2-0

    22’e 60′ Hlozek (J)

    Lazio-Nizza 4-1

    20′ Pedro (L), 35′ e 53′ Castellanos (L), 41′ Boga (N), 64′ rig.Zaccagni

    M. Tel Aviv-Midtjylland 0-2

    39′ Franculino (MI), 89′ Chilufya (MI)

    Olympiakos-Braga 3-0

    45′ e 59′ El Kaabi (O), 53′ Hezze (O)

    Qarabag-Malmo FF 1-2

    15′ Juninho (Q), 19′ e 47′ Botheim (M)

    Real Sociedad-Anderlecht 1-2

    5′ Marin (R), 29′ Vazquez (A), 40′ Leoni (A)

    RFS-Galatasaray 2-2

    12′ Mertens (G), 38′ Akgun (G), 40′ Ikaunieks (R), 55′ Odisharia (R)

    Slavia Praga-Ajax 1-1

    18′ rig. van den Boomen (A), 67′ Chory

     

  • Conference League,  I risultati delle partite giocate ieri sera

    Conference League, I risultati delle partite giocate ieri sera

    Ecco di seguito i risultati delle partite giocate ieri sera in Conference League

    Cercle Brugge-St. Gallen 6-2

    3′ Minda (C), 26′, 43′ e 54′ Denkey (C), 58′ Csoboth (S), 63′ e 68′ Magnee (C), 81′ Mambimbi (S)

    Din. Minsk-Hearts 1-2

    21′ Alfred (D), 37′ aut.Politevich (H), 90+5′ Shankland

    FC Astana-TSC 1-0

    15′ Kazukolovas (A)

    Heidenheim-O. Ljubljana 2-1

    6′ Beck (H), 77′ Blanco (L), 83′ Wanner (H),

    Legia-Betis 1-0

    23′ Kapuadi (L)

    Molde-Larne 3-0

    51′ Eikrem (M), 78′ Brynhildsen (M), 90+5′ Inler (M)

    Noah-Mlada Boleslav 2-0

    58′ Matheus Aias (N), 76′ Pinson (N)

    Omonia-Vikingur Reykjavik 4-0

    51′ Coulibaly (O), 81’e 90′ Kakoullis (O), 86′ Alioum (O)

    Borac Banja Luka-Panathinaikos 1-1

    11′ Bakasetas (P), 50′ Despotovic (B)

    Chelsea-Gent 4-2

    12′ Veiga (C), 46′ Neto (C), 50′ Watanabe (G), 63′ Nkunku (C), 70′ Dewsbury-Hall (C), 90′ Gandelman (G)

    FC Copenhagen-Jagiellonia 1-2

    12′ Hatzidiakos (C), 51′ Pululu (J), 90+8′ Churlinov (J)

    Fiorentina-TNS 2-0

    65′ Adli (F), 68′ Kean (F)

    LASK-Djurgarden 2-2

    26′ Berisha (L), 50 Flecker (L), 57′ Priske (D), 65′ Nguen (D)

    Lugano-HJK 3-0

    34′ Papadopoulos (L), 56′ Marques (L), 90+2′ Dos Santos (L)

    Petrocub-Pafos 1-4

    26′ rig.Lungu (PE), 33′ e 53′ Correia (PA), 37′ Jaja (PA), 82′ Mame (PA)

    Shamrock Rovers-APOEL 1-1

    59′ Laifis (A). 90+2′ Watts (S)

     

  • Europa League, la Roma perde di misura contro l’Elfsborg

    Europa League, la Roma perde di misura contro l’Elfsborg

    La Roma perde di misura per 1-0 contro l’Elfsborg, in Europa League. Ancora quindi un passo falso per la compagine giallorossa di Juric, che al momento hanno un punto in classifica dopo due parole disputate.

    A decidere la sfida della serata, è stato un calcio di rigore realizzato in chiusura di primo tempo, al 44′ da Baidoo. Questo decisivo calcio di rigore è stato assegnato per un fallo di mano in area di Baldanzi.

    Elfsborg – Roma 1-0

    Baidoo al 44′ su rigore

  • Europa League, pari e tanti gol tra Porto e Manchester United

    Europa League, pari e tanti gol tra Porto e Manchester United

    Davvero tanti gol e tante emozioni in Europa League tra Porto e Manchester United che terminano la loro sfida sul 3-3.

    Red Devils avanti di due reti con Rashford e Hojlund e portoghesi che vanno a riposo sul 2-2 grazie ad una doppietta di Pepe. A inizio ripresa Omorodion, timbra il gol del sorpasso. A tempo scaduto, Maguire firma il definitivo 3-3.

    Porto-Manchester United 3-3

    2′ Rashford (M); 20′ Hojlund (M); 27′ Pepé (P); 34′, 50′ Omorodion (P); 91′ Maguire (M)