Autore: Angelo Sorbello

  • Serie B, Brescia e Lecce pareggiano 1-1

    Brescia e Lecce finisce in parità 1-1, le due squadre si annullano al Rigamonti nella decima giornata del campionato di serie B. Finisce 1-1. Le rondinelle cercavano una vittoria che indirizzasse definitivamente il campionato a posizioni di vertice consolidate, contro una diretta concorrente. Ma la squadra di Inzaghi ha approccia in modo non brillante la prima frazione. Anzi, il Brescia deve addirittura ricevere lo shock del vantaggio leccese a opera di Dermaku per raccogliere le energie e recuperare, ottenendo il pari con capitan Bisoli, al primo centro stagionale. Dopo la vittoria di sabato contro la Cremonese, altri tre punti sarebbero stati d’oro, per sfruttare il doppio turno interno. Per come però si era messa la gara, il pareggio non è del tutto da cestinare.

    L’unica novità in casa Brescia è il forfait dell’ultimo del portiere Joronen (fastidio muscolare). Al suo posto Perilli. Per il resto, Inzaghi – che torna in panchina dopo essere finalmente diventato papà – si affida alla difesa a quattro composta da Mateju, Cistana, Chancellor e Pajac. In mezzo Bertagnoli e Bisoli sono scudieri di Van De Looi. Jagiello e Tramoni supportano Moreo.
    Il Lecce punta sul «tridente delle meraviglie»: Strefezza, Coda e Di Mariano. Entrambi i portieri, Perilli e Bleve, sono all’esordio in campionato.

    Il Lecce è subito pericoloso. Chancellor deve deviare in corner, di testa, una palla vagante in area. La risposta delle rondinelle è in un mancino di Pajac, a lato, sugli sviluppi di un corner. Il primo brivido vero, però, è al 5’: Strefezza converge da destra e, di sinistro, colpisce la traversa. È invece troppo debole, al 12’, il destro dal limite di Van De Looi (e troppo alto quello di Tramoni tre minuti dopo). Al 16’ Coda spedisce non distante dal palo di testa, da buona posizione. La gara è intensa solo nella primissima parte del primo tempo. Poi diventa tattica e rallentata. La Leonessa pende sempre a sinistra, dalla parte di Pajac, soluzione primaria per generare pericoli attraverso i cross. È così da inizio campionato, in realtà. Il Lecce lo sa e va a prenderlo alto, cercando di togliergli campo.

    Gli spunti di Jagiello e Tramoni, uomini chiamati a creare vantaggi dalla trequarti in avanti, restano a metà. La prima parata di Perilli è al 29’, sul tiro fiacco di Coda dal limite, sugli sviluppi di un calcio d’angolo dalla destra. Lo stesso portiere, poco dopo, sbaglia un rilancio e mette in azione il solito Coda: rischio. Mentre il Brescia fa fatica ad arrivare alla conclusione, i pugliesi lo fanno ancora con Strefezza da fuori (palla alta). Perilli risponde nuovamente presente sul mancino di Coda, poco angolato, al 41’. È bravo a chiudere lo specchio a Strefezza qualche secondo dopo. È molto bravo al 45’ sul colpo di testa da distanza ravvicinata di Coda. Poco Brescia, non moltissimo Lecce, ma gli ospiti fanno meglio: è il bilancio all’intervallo.

    Nessun cambio alla ripresa, né per Inzaghi, né per Baroni. La girandola inizierà solo dopo. Al 4’ ecco il primo vero squillo del Brescia. Bertagnoli raccoglie un cross dalla sinistra e spara verso Bleve, abile ad alzare in tuffo sopra la traversa. Le rondinelle provano a prendere coraggio. All’8 Bisoli, pescato da Mateju, costringe il portiere del Lecce a deviare in angolo. Dal tiro, dalla bandierina grande occasione sulla testa di Chancellor, che schiaccia da due passi, ma non centra il bersaglio. La prima scossa di Inzaghi è l’inserimento di Palacio per un apatico Jagiello (19’). La chance delle chance è al 23’: sugli sviluppi di un corner dalla destra, Bisoli spara a botta sicura e Bleve si salva d’istinto, sulla linea. Il Lecce è meno intraprendente, il Brescia è più focalizzato, ma non riesce a sfondare. Per provare a risolvere la situazione, Inzaghi ridisegna il Brescia con Bajic e Spalek, per Tramoni e Moreo (28’).

    Al 36’, però, la Leonessa capitola. Il neoentrato Dermaku sale in cielo sfruttando un cross dalla sinistra, colpisce e angola, rendendo vano il tuffo di Perilli, partito comunque in ritardo. La pressione delle rondinelle porta però subito frutto: al 43’ il cross di Pajac pesca Chancellor in posizione da centravanti. Il venezuelano coglie il palo di testa, ma Bisoli è pronto e scaraventa in rete per l’1-1. Le rondinelle potrebbero segnare subito dopo: cross di Olzer, Spalek si avvita di testa tutto solo, ma manda fuori.

  • Il punto sul campionato brasiliano

    Il punto sul campionato brasiliano

    Importante successo in chiave salvezza per il Santos, che nel recupero del 23° turno del campionato brasiliano batte per 2-0 il Fluminense grazie alle reti di Madson e Diego Tardelli. Il peixe esce così dalla zona retrocessione. Questa la classifica aggiornata:

    Atlético Mineiro 59*
    Palmeiras 49
    Fortaleza 48
    Flamengo 46***
    Bragantino 46
    Internacional 41
    Corinthians 41
    Fluminense 39
    Atlético Goianiense 37*
    América Minas Gerais 35
    Cuiaba 35
    Athletico Paranaense 34*
    Sao Paulo 34
    Ceara 33
    Bahia 32
    Santos 32
    Juventude 29
    Sport Recife 27
    Gremio 26**
    Chapecoense 13

    *una partita in meno
    **due partite in meno
    *** tre partite in meno

  • Juventus, ecco l’aggiornamento su De Sciglio

    Juventus, ecco l’aggiornamento su De Sciglio

    Mattia De Sciglio salterà almeno le prossime tre partite della Juventus, ovvero Hellas-Juve, Juve-Zenit e Juve-Fiorentina. Il terzino bianconero, uscito nei primi minuti del match contro il Sassuolo, s’è sottoposto questa mattina ad accertamenti radiologici che hanno evidenziato una lesione di basso grado del bicipite femorale della coscia sinistra. Tra circa 10 giorni il terzino della Juventus verrà nuovamente rivalutato, con lo staff medico bianconero che a questo punto lavorerà per rimetterlo a disposizione di Allegri da dopo la sosta, ovvero dalla sfida del 20 novembre contro la Lazio.

  • Carabao Cup, i risultati delle partite di ieri

    Carabao Cup, i risultati delle partite di ieri

    Si sono concluse le cinque gare degli ottavi di finale di Carabao Cup. Ecco i risultati

    Burnely-Tottenham 0-1
    Leicester-Brighton 6-4 d.c.r.
    Preston-Liverpool 0-2
    Stoke City-Brentford 1-2
    West Ham-Manchester 5-3 d.c.r.

    Di seguito le otto qualificate quarti di finale emerse dopo i risultati di oggi. Sorteggio il 30 ottobre:

    Arsenal
    Brentford
    Chelsea
    Leicester
    Liverpool
    Sunderland
    Tottenham
    West Ham

  • Inter, Zhang approvato il bilancio

    Dopo l’approvazione del bilancio, con tanto di comunicato ufficiale con tutti i numeri, il presidente dell’Inter, Steven Zhang, ha parlato all’Assemblea, collegato in via digitale da Nanchino. Queste le sue parole riportato dal sito ufficiale del club nerazzurro: “La conquista del diciannovesimo Scudetto è un’impresa memorabile che premia lo straordinario lavoro della Squadra e di tutte le componenti del Club e la passione del popolo Nerazzurro che attendeva da 11 anni questo trionfo. Dal nostro ingresso nel 2016 ad oggi è stato compiuto un lungo percorso: l’Inter è diventata un club globale, vincente, innovativo e connesso alle nuove generazioni in tutto il mondo. All’interno di un contesto economico e sociale stravolto dalla pandemia, la stabilità e la sostenibilità finanziaria della Società, unite alla competitività sportiva ai massimi livelli, sono i punti focali della nostra strategia. I risultati raggiunti testimoniano il nostro lavoro e il nostro impegno, il Club è tornato a vincere con una visione chiara e definita”.

  • Zeman boccia Cassano e promuove Totti

    Tra 20 anni Totti sarà dimenticato, in eterno saranno ricordati i Maradona, i Messi, i Cruijff. C’è stato il periodo di Bruno Conti, poi di Totti e ora c’è Pellegrini, che forse giocherà nella Roma per 20 anni e vincerà uno Scudetto. Ragazzi, si cambia”. Così parlò Cassano, scatenando un mare di polemiche. Anche Zdenek Zeman, ex tecnico del Pupone, ha contestato questa ardita affermazione: “Cassano si sbaglia – ha detto a Rai Radio 1 l’attuale allenatore del Foggia -. Totti resta il simbolo della Roma e si è visto anche domenica scorsa, quando gli hanno dedicato molti cori. Di Cassano ci si ricorderà tra 20 anni? Sì… forse a Bari”.

  • Serie B, pareggio 1-1 tra Monza e Vicenza

    Serie B, pareggio 1-1 tra Monza e Vicenza

    La partita valida per la decima giornata del campionato di serie B tra Monza e Vicenza si è conclusa con il punteggio di pareggio 1-1.

    Al Romeo Menti di Vicenza, sono gli ospiti a passare in vantaggio con Mazzitelli al 34′ che porta avanti il Monza e nel secondo tempo i veneti pareggiano con un rete di Ierardi al 73′. Un pari che serve però davvero poco alle due squadre, infatti il Monza resta a centro classifica con 14 punti e il Vicenza invece è penultimo con 4 punti.

  • Liga, poker del Betis sul Valencia

    Liga, poker del Betis sul Valencia

    La partita valida per l’undicesima giornata della Liga spagnola tra il Betis e il Valencia si è conclusa con il punteggio di 4-1 in favore del Betis.

    Il Betis nel primo tempo va avanti di due reti con Iglesias al 14′ e al 30′. Poi Gabriel Paulista al 39′ accorcia le distanze per il Valencia. Nella ripresa il Betis dilaga con Pezzella al 61′ e con Juanmi al 68′. Dopo questo risultato il Betis finsice nel mucchio di testa a 21 punti con Siviglia, Real Madrid e Real Sociedad, in attesa che si completi il quadro della giornata. Il Valencia resta a 13 punti in 11esima posizione.

  • Serie A, pareggio 1-1 tra Udinese e Verona

    Finisce in parità 1-1 la sfida tra Verona e Udinese alla Dacia Arena nella gara valida per la 10ª giornata di Serie A. Udinese che gioca e crea per tutta la partita dopo essere passata in vantaggio al 3′ con Success, ma Montipò tiene a galla i suoi e Barak gela il pubblico di casa con il rigore dell’ex all’83’. Luca Gotti perde Pussetto e lancia Success dal primo minuto; Tudor sfida il suo passato stravolgendo l’attacco. In campo ci vanno Kalinic e l’ex Lasagna, con Caprari e Simeone in panchina. A sinistra c’è Tameze. L’inizio dell’Udinese è perfetto, con Isaac Success subito in gol dopo aver vinto un contrasto con Ceccherini e un ottimo dribbling su Magnani. Prima gioia in A per il nigeriano, con annesse proteste (vane) degli ospiti per il contatto tra l’attaccante e il numero 17. L’Udinese resta in comando delle operazioni e il Verona non riesce quasi mai a ripartire. E così i friulani sfiorano il raddoppio con Nutyinck prima (bravo Montipò) e Walace poi. Da corner i bianconeri son pericolosissimi, ma Montipò cancella con un miracolo il quarto gol di fila di Beto; sugli sviluppi dell’azione Faraoni si immola sul destro a botta sicura di Molina. E il primo tempo finisce con un 1-0 anche stretto per la squadra di Gotti. Tudor inizia la ripresa con Dawidowicz, Lazovic e Caprari per Ceccherini, Hongla e Lasagna, che stecca l’ennesima occasione per riabilitarsi agli occhi dello staff tecnico dell’Hellas. Non cambia la musica, con Magnani costretto agli straordinari in un paio di occasioni per frenare uno scatenato Beto. Il portoghese si contraddistingue anche come assist-man, ma Molina affretta la conclusione e calcia molto alto. Gotti chiama in panchina Success, molto stanco, e si copre con Stryger Larsen, mentre Tudor decide che è il momento di Simeone al posto di Kalinic. Sono sempre i bianconeri a essere più pericolosi degli avversari, con Pereyra che chiama ancora Montipò alla parata in bello stile con un destro a giro. Salvagente che l’Hellas sfrutta all’83’, quando Barak si procura e trasforma un rigore discusso, e valutato per qualche minuto dal VAR. Nel finale non accade nulla di particolare e l’Udinese chiude con il quarto pari di fila (il terzo per 1-1), che lascia le distanza tra le squadre invariata in classifica.

  • Formazioni ufficiali: Udinese-Verona

    Ecco le formazioni ufficiali di Udinese-Verona calcio d’inizio alle ore 18:30

    UDINESE (3-4-2-1): Silvestri; Becao, Nuytinck, Samir; Molina, Arslan, Walace, Udogie; Pereyra, Success; Beto. All. Gotti

    VERONA (3-4-2-1): Montipò; Ceccherini, Veloso, Magnani; Sutalo, Tameze, Hongla, Faraoni; Lasagna, Barak; Kalinic. All. Tudor

    Arbitro: Marchetti