Autore: Angelo Sorbello

  • Barcellona, Koeman: “Momento difficile, ma ne usciremo”

    Barcellona, Koeman: “Momento difficile, ma ne usciremo”

    Ronald Koeman ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Rayo Vallecano e due giorni dopo la sconfitta nel Clasico: “Affrontiamo una squadra che si è rinforzata e sta facendo un grande campionato. Sono aggressivi, ricordiamo la sfida in Copa della scorsa stagione quanto fu difficile. Sarà difficile ma avremo occasioni per colpire”. L’agguato fuori dal Camp Nou: “È un problema sociale, non credo ci sia soluzione. Ci sono persone ignoranti, non conoscono le regole o i valori di una società civile. L’atmosfera allo stadio era opposta, anche sullo 0-2. Non dobbiamo dare importanza a questa gente. Hanno fatto lo stesso anche con i giocatori e le loro famiglie, succede anche fuori dal centro sportivo, capitò anche a Puyol. Forse con me hanno esagerato perché mi ritengono più colpevole. È un problema che esiste in tutto il mondo. Ho visto le immagini: c’era un tifoso con la maglia dell’Arsenal davanti alla macchina. A un certo punto ho detto che me ne sarei andato…”. Gli infortuni: “Siamo tutti preoccupati, stiamo analizzando ogni caso e cercando il modo giusto per recuperare. In alcuni casi ci vuole più tempo, non è necessario arrabbiarsi”. Il futuro di Dembélé: “Vogliamo che resti, è un giocatore importante e vogliamo che rinnovi ma se non vorrà dovremo affrontare la situazione con la società. Noi pensiamo che l’accordo possa trovarsi, non c’è una strategia in caso contrario”. Ancora sull’episodio di domenica: “Non mi è piaciuto quello che ho vissuto. Preferisco persone che comprendono la situazione del club rispetto a quelli che hanno contestato. Le cose stanno migliorando e non dobbiamo guardare al risultato, anche se capisco che perdere contro il Real generi delusione. Voglio godermi l’atmosfera, come quella vissuta allo stadio, poi so bene che dipendo dai risultati. Voglio godermi questa esperienza, che duri un mese, un anno o otto anni”. Il gol di Aguero: “Lavora a pieno regime da due settimane. Non è ancora pronto per giocare 90′ ma può partire titolare o entrare nella ripresa”. Il conforto di Ancelotti: “Noi allenatori facciamo fatica anche quando si vince, c’è pressione a ogni livello, ma nelle grandi squadre ce n’è di più. Ancelotti lo sa bene, da allenatore di grande esperienza, e sa qual è il suo ruolo. Abbiamo parlato di questo e mi ha incoraggiato. Sa bene che in questi club, quando le cose non vanno come ti aspetti, c’è più pressione”. Il futuro di Koeman: “Se un giorno non mi divertirò più, smettero di allenare, mi calmerò e giocherò a golf cinque giorni alla settimana, è uno sport molto bello. Voglio ancora seguire questa strada e migliorare. La situazione è complicata, ma questo club ha futuro”. Ansu Fati di nuovo out?: “Ansu ha avuto un problema non legato all’infortunio che ha avuto in passato. È ancora un dubbio, sarà convocato ma domani mattina decideremo”. Il momento di Depay: “Memphis nelle ultime partite non è stato capace di essere un giocatore decisivo, come era stato nelle partite precedenti. Lui è il primo ad averlo capito, è autocritico. Può migliorare e sappiamo dove può incidere

  • Lazio, Sarri: “A Roma c’è la tendenza a esaltarsi e a deprimersi troppo facilmente”

    Lazio, Sarri: “A Roma c’è la tendenza a esaltarsi e a deprimersi troppo facilmente”

    Dopo due giorni di ritiro a Formello, domani la Lazio cerca il riscatto all’Olimpico contro la Fiorentina. La partita viene presentata dal tecnico biancoceleste Maurizio Sarri, in sala stampa. La Lazio è pronta per ripartire? “Si spera di sì, sappiamo le risposte che dobbiamo dare. Penso che la squadra sia pronta, ho visto l’atteggiamento giusto in questi giorni”. Bene con le grandi, male con le piccole: la Fiorentina è una big? “È una squadra forte, ha un gioco completamente diverso dal passato. Ha fatto più vittorie in trasferta che in casa, potrebbe avere un futuro importante”. La Lazio è in ritiro per decisione della società: che momento è? “Un momento di riflessione. Andando a scavare con i ragazzi, abbiamo visto che questi alti e bassi si stanno ripetendo da un anno e mezzo. E quasi sempre si verificano con le squadre di seconda fascia. Dobbiamo fare delle correzioni, perché alla base c’è qualcosa di sbagliato in alcuni approcci. Inoltre si verificano sempre alla terza partita settimanale, in cui i dati fisici non sono diversi dalla prima. Sono le energie mentali che cambiano”. Cosa sta succedendo a Luis Alberto? “Su 12 partite 8 le ha fatte da titolare e in 4 è entrato per 40 minuti. Ci sono momenti della stagione in cui le necessità del singolo non sono le stesse della squadra. Speriamo di risolvere i nostri problemi, così ci possiamo permettere Luis Alberto sempre in campo”. Lei ha subito parlato di anno di transizione: non è stato un autogol? Così i giocatori possono avere degli alibi… “Sono trent’anni che faccio questo mestiere e questa è una delle squadre più disponibili che abbia mai avuto. Dobbiamo continuare a martellare e lavorare. Gli alibi? Sono cazz***. Spesso la comunicazione esterna e interna non coincidono: a te giornalista dico una cosa, al giocatore un’altra”. Domani sfida tra Immobile e Vlahovic?
    “I giocatori importanti possono sempre decidere il risultato. Ciro da anni segna in modo impressionante, Vlahovic è giovane e forte. Saranno importanti”. Leiva come sta andando? Domani ci dobbiamo aspettare Cataldi? “A livello di caratteristiche, Leiva per noi è adatto. Poi c’è un problema di tenuta, anche perché vogliamo giocare a ritmi alta. Ci sta bene però se Leiva ci garantisce un’ora con una certa intensità, anche perché dietro c’è Danilo che sta crescendo molto”. Deluso dal centrocampo della Lazio? Aveva detto, ai tempi della Juventus, che era uno dei migliori d’Italia…
    “Sono giocatori forti, ma a Roma c’è la tendenza a santificare a fenomeni troppo velocemente. Serve il lavoro. Erano abituati a giocare con 3 centrali e 2 esterni che garantivano coperture laterali, una sottopunta che partecipava. Se giochi con 3 punte e il campo da coprire aumenta e si complica un po’ la vita. È una questione di abituarsi a un certo tipo di lavoro: fin quando i tempi e le distanze non si accorciano corriamo tanto e a vuoto. A tratti diamo la sensazione di arrivare sempre secondi sulla palla, anche se i dati dicono il contrario”. Come si lavora sulla mentalità? Che metodo utilizza? “Per risolvere un problema va presa coscienza che esiste questo problema. Abbiamo tirato fuori dei dati da maggio scorso e c’è una ripetitività di alcune situazioni. Una squadra che gioca con un’efficienza tecnica del 93%, un livello da Champions, la partita dopo passa all’87%, che è un livello di bassa Serie B. Bisogna rimanere sempre su certi livelli, spero che i ragazzi abbiano capito ciò. Inoltre, visto che questi cali avvengono con squadre di seconda fascia, bisogna essere più umili. Per diventare grandi dobbiamo ancora lavorare tanto”. L’alternanza dei terzini: “Stanno tutti giocando con una discreta regolarità. Marusic aveva già responsabilità difensiva, avendo fatto anche il terzo centrale. Lazzari deve fare un percorso più lungo, è un quinto di centrocampo puro. Ma come lui tutta la squadra ha ancora tanta strada davanti. È un momento delicato”.

  • Juventus, Allegri: “Stiamo recuperando, dobbiamo trovare gli equilibri giusti”

    Juventus, Allegri: “Stiamo recuperando, dobbiamo trovare gli equilibri giusti”

    Massimiliano Allegri presenta Juventus-Sassuolo, gara valida per la decima giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 18:30 all’Allianz Stadium di Torino. In conferenza stampa l’allenatore bianconero, presenta questa partita. Come arriva la squadra? “Abbiamo recuperato Rabiot e abbiamo fuori Bernardeschi e Kean. Il Sassuolo gioca molto pulito a calcio, hanno giocatori con buona tecnica. Dionisi sta dimostrando di essere un bravo allenatore alla prima esperienza in Serie A. Per noi domani è importante perché altrimenti il punto di Milano non avrebbe senso. Quella di domani è una partita da vincere e non da giocare”. Kaio Jorge titolare? Che impressione ha fatto? “Dall’inizio no anche se si è dimostrato un giocatore bravo e di personalità quando è entrato in campo. Si è presentato, poi ha avuto l’infortunio e ha lavorato bene. Credo possa fare un’ottima carriera, tien botta fisicamente ed è talmente sveglio che conosce bene il calcio”. Dove spera di essere alla sosta in classifica? “Dove spero non lo so, vediamo domani. Ci sono partite che bisogna giocare come quella con l’Inter e partite che bisogna vincere come quella di domani”. Coglie il rischio di dover riportare la Juve dentro la sfida con il Sassuolo? “Innanzitutto domani è mercoledì, giochiamo a un orario strano. Veniamo da una partita con l’inter davanti a 60mila persone che dà adrenalina diversa. Domani è più difficile preparare la partita rispetto a quella con l’Inter. Bisognerà essere compatti, giocare meglio e fare due gol che non li facciamo da tempo”. Riposo per Locatelli? Arthur quello che lo sostituisce? “Come caratteristiche Arthur sì, ma possono giocare anche assieme col brasiliano più spostata come mezzala di regia. Il centrocampo lo deciderà domattina”. L’attacco è il problema? “No non lo è, Dybala sta crescendo di condizione. Morata ha fatto 21 gol l’anno scorso, Chiesa 14 o 16. Dybala non c’è stato e quindi quest’anno i suoi gol saranno importanti come ci servono i gol dei centrocampisti. Lavoriamo sulla fase offensiva e su quella difensiva, questo fa parte del lavoro quotidiano”. Dybala titolare domani? La poca produzione è dovuta al fatto che prima voleva sistemare la fase difensiva?
    “Diciamo che la facciamo meglio, non sistemata. È normale che Dybala ha il gol nel sangue, ma credo che diventi la caratteristica della squadra rimpiazzando i gol di chi ne faceva 30 da solo. Gioca Dybala e gioca Chiesa. Ma anche Perin al posto di Szczesny, rientra pure De Ligt”. Dybala a che punto è? “Dybala è un giocatore con tecnica importante. Kulusevski l’altra sera a Milano ha fatto una buona partita per i primi 60 minuti perché doveva fare quella partita. Anche lui ha messo una bella palla in mezzo. c’è una crescita generale da parte di tutti, sia fisica che mentale. E questo mi consente di fare dei cambiamenti perché la squadra li subisce meno, direi che ci sono buone prospettive per il futuro. Però domani bisogna vincere, da lì non si scappa”. Si rivede in Dionisi? “Ha fatto molto bene a Empoli vincono un campionato, per lui quello è un valore aggiunto perché vincere non è semplice. A Sassuolo sta facendo bene, magari con concetti diversi ma giocano bene”. Chiesa è un giocatore che va ancora definito? “Lui è un giocatore di livello internazionale, ha un dispendio di energie di un certo livello. Veniva da tante partite giocate, domenica avevo letto la partita per i primi 60 minuti in un certo modo. Però sbagliando ho messo Kulusevski su Brozovic. Chiesa non è andato in panchina per demerito, ho letto la partita in un certo modo. Federico è un punto fermo della Nazionale e della Juventus. Se giocano sempre gli stessi a gennaio li butto via, servono altri 20 giocatori. Son ragazzi, non sono motorini. Ogni tanto vanno lasciati a riposo, non è tanto una questione fisica ma mentale. Tutti ogni tanto devo lasciarli fuori. Se riesco a fare una buona gestione della rosa arriviamo in fondo. Con l’Inter abbiamo fatto una buona partita, l’Inter è la favorita per lo scudetto anche se Inzaghi può dire di no. Abbiamo giocato meglio che a Zenit secondo me, poi il calcio è opinabile. Con l’Inter secondo me s’è fatta una bella partita, tutto dipende dal valore dell’avversario. Non c’è niente di uguale nella vita. Il calcio è bello perché è tutto opinabile. Dopo, non prima. Dopo”. La Juve può permettersi Chiesa, Dybala e Morata assieme con la presenza anche di Cuadrado? “Possono giocare anche tutti insieme, si può tutto”.

  • Inter-Juventus finale di Supercoppa si giocherà il 5 gennaio a San Siro

    Inter-Juventus finale di Supercoppa si giocherà il 5 gennaio a San Siro

    La finale di Supercoppa italiana Inter-Juventus si giocherà ancora a San Siro il 5 gennaio 2022. Dunque niente Arabia Saudita, la Lega Serie A ha infatti deciso di far disputare la finale di Supercoppa italiana 2021 a Milano. L’indiscrezione arriva dalla Gazzetta dello Sport che rivela la scelta di abbandonare Riyad dove probabilmente si giocherà nel 2022-2023 visto il contratto firmato. Manca solo l’ok definitivo e l’ufficialità dovrebbe arrivare già nelle prossime ore. In Serie A slitterà Juve-Napoli attualmente in calendario il 6 gennaio e Bologna-Inter.

  • Milan, Diaz negativo al Covid19

    Milan, Diaz negativo al Covid19

    Altra buona notizia per Stefano Pioli: Brahim Diaz è negativo al Covid-19. A annunciarlo è stato il Milan con il seguente comunicato: “AC Milan comunica che Brahim Díaz è risultato negativo al Covid-19”.

  • Ufficiale: Maddaloni è il nuovo allenatore del Siena

    Ufficiale: Maddaloni è il nuovo allenatore del Siena

    Il Siena comunica di aver affidato la conduzione tecnica della prima squadra a Mister Massimiliano Maddaloni. L’accordo tra il club bianconero e l’allenatore napoletano è stato formalizzato questo pomeriggio con la firma sul contratto fino al 30 giugno 2022. Maddaloni ha concesso alla Società Acn Siena il diritto di opzione per la stagione 2022-2023. Del nuovo staff tecnico faranno parte il vice allenatore Michelangelo Rampulla ed il professore Claudio Gaudino quale Responsabile per la preparazione atletica della squadra. Il neo allenatore della Robur dirigerà domani pomeriggio il primo allenamento al campo sportivo di Castellina Scalo. Il Presidente del Siena Armen Gazaryan e tutto il Consiglio di amministrazione formulano al Mister gli auguri di buon lavoro

  • Brutte notizie per Haaland

    Brutte notizie per Haaland

     Linfortunio di Erling Haaland sembra più serio del previsto. Il fenomeno del Borussia Dortmund potrebbe tornare in campo solo nel 2022. Inizialmente si è pensato che il problema all’anca che il giocatore si trascina da alcune settimane lo avrebbe messo fuori combattimento fino a dicembre. Stando a ‘Bild’, invece, la lesione si sta rivelando più grave di quanto si ipotizzasse. Da parte del Dortmund, nessuna comunicazione al riguardo. Se le indiscrezioni venissero confermate, Haaland diverse sfide cruciali: in primis la gara di ritorno con l’Ajax in Champions League (3 novembre) e in campionato il big match con il Bayern Monaco (4 dicembre).

  • Milan, Pioli: “Dobbiamo rimanere compatti. Scudetto? Troppo presto per parlarne”

    Milan, Pioli: “Dobbiamo rimanere compatti. Scudetto? Troppo presto per parlarne”

    Dopo la rocambolesca vittoria in quel di Bologna, è già tempo di altro match di campionato per il Milan: domani a San Siro, infatti, arriverà il Torino di Ivan Juric. Stefano Pioli presenta la sfida nella consueta conferenza stampa di vigilia. Nelle ultime partite sono aumentati i goal subiti: è un aspetto da migliorare? “Dobbiamo essere più attenti e compatti, comunicare meglio: per vincere le partite è importante subire pochi goal, anche se abbiamo le qualità per segnarne sempre uno in più dell’avversario”. Il Milan è tornato in alto: qual è la sua sensazione? “È troppo presto: 9 giornate sono niente. I tifosi è giusto che siano orgogliosi e contenti della squadra, però adesso pensiamo a domani e poi penseremo alla prossima”. Qual è stato l’impatto di Ibra e Giroud insieme? “Stiamo parlando di due partite particolari, le gare cambiano. Abbiamo altre caratteristiche da poter sfruttare: quando c’è bisogno di più fisicità e di esperienza c’è anche la possibilità di schierarli. Oliver e Zlatan non sono al 100%, ultimamente giocano e basta e si allenano poco, dovranno trovare continuità”.Qual è il bilancio delle ultime partite del Milan? “Non siamo stati all’altezza soltanto a Porto e ci è dispiaciuto. Nelle altre partite abbiamo trovato difficoltà normali; ci si dimentica degli avversari che si affrontano, ma perché sono forti come il Torino domani. Dobbiamo essere una squadra matura, poi è normale che si può fare sempre meglio: non pensiamo solo al risultato, ma sempre a come migliorare la situazione”. Che cosa ne pensa, in generale, degli arbitraggi di queste ultime settimane? “Bisogna partire dalla base che gli arbitri siano sempre in buona fede e di conseguenze devi accettare questa situazione. Mi interessa vedere uniformità nelle partite: il regolamento è uno, poi ogni arbitro ha il suo modo di arbitrare, ma mi interessa ci sia uniformità nei 95 minuti”. Domani giocheranno Theo e Kessie? “Theo se oggi si allenerà potrà far parte della partita, non credo dall’inizio. Kessie è disponibile”. Il Milan è atteso ora da quattro partite molto difficili… “Gli impegni sono tutti di alto livello. La competitività è alta. Juric sta facendo un grande lavoro e sono tutti esami da superare per noi, ma da qui a dire che sia un bivio decisivo non credo perché siamo troppo lontani. Sono comunque tappe importanti e noi proveremo a vincere. Bisognerà tenere alto il nostro livello delle prestazioni”. Cosa si aspetta dal ‘milanista’ Belotti?
    “Mi aspetto un Torino battagliero e aggressivo, che vuole essere propositivo e mi aspetto una partita difficile. Belotti non so neanche se giocherà, ma sappiamo che sarà una gara difficile”. Come valuta la crescita di Pobega? “Pobega sta facendo molto bene, ha le caratteristiche adatte per Juric. Sta continuando il suo percorso di crescita che è in continuo sviluppo”. Cosa si aspetta dalla gara di domani? “Le difficoltà sono simili al Verona. Ci sarà da battagliere e da giocare bene dal punto di vista tecnico, dovremo essere bravi a muoverci senza dare punti di riferimento perché loro vengono a prendersi quasi a uomo”. Come valuta le prestazioni di Tatarusanu? “Sta crescendo. È chiaro che per un portiere spesso inattivo è difficile. Antonio è un po’ in ritardo di condizione, ma Tatarusanu ha la nostra fiducia e non c’è dubbio sulla sua presenza”. È possibile vedere Kessie trequartista? “Da inizio partita non credo, sia Krunic che Maldini possono far bene quel ruolo. A partita in corso, però, è una soluzione che si potrà affrontare” Sarà una partita fondamentale per la classifica dei rossoneri? “I livelli sono molto simili, gli avversari molto forti e ci sta perdere punto qualche punto negli scontri diretti. Credo che vincerà il campionato chi non perderà punti nelle altre partite: dovremo essere domani molto lucidi nelle scelte”. Il Milan è da tempo davanti in classifica: qual è l’ulteriore step da fare? “L’ulteriore step è arrivare fino in fondo. L’anno scorso ci è mancato qualcosa a livello di continuità, abbiamo avuto un momento in cui sono calate le nostre prestazioni dal punto di vista tecnico. Più in alto di tutti ci arrivano chi hanno continuità, chi non fa passi falsi, chi vince anche quando non si gioca bene: credo che lo step da fare sia questo. Quando giochiamo bene – non dico sia facile – ma le abbiamo vinte bene, quando non riusciamo a giocare bene dobbiamo dare tutto fino alla fine sapendo di avere la qualità per vincere le partite”. La posizione di Ibrahimovic è una sua scelta o caratteristiche proprie dello svedese? “Entrambe. Non conta chi abbiamo tra le linee, ma dobbiamo starci. Abbiamo fatto un ottimo movimento nella prima espulsione del Bologna. Dobbiamo avere giocatori tra le linee, giocatori in profondità e aperti: se non sono sempre gli stessi, poi, significa che siamo ancora un po’ più imprevedibili”. Domani sarà una partita come quella di Porto? “Il Porto non ci ha aggredito alto, hanno avuto un centravanti che ha lavorato bene sui nostri centrali. Il Verona e il Torino, che giocano un calcio simile, verranno a pressare alti, dovremo essere bravi a muoverci e a trovare gli spazi giusti per fare male ai granata”. Il ruolino in trasferta del Milan resta impressionante… “Siamo la miglior squadra d’Europa in trasferta. Significa che abbiamo idee a prescindere da dove giochiamo: facciamo il nostro calcio ovunque. Riuscire a mantenere questi numeri in trasferta sarebbe qualcosa di veramente incredibile”.

  • Arbitri della decima giornata di serie A

    Arbitri della decima giornata di serie A

    L’Aia ha reso noti i nominativi degli Arbitri, degli Assistenti, dei IV Ufficiali, dei V.A.R. e degli A.V.A.R. che dirigeranno le gare valide per la 10ª giornata di andata del Campionato di Serie A 2021/22.

    Spezia – Genoa martedì ore 18.30
    Sozza

    Fiore – Schirru
    Iv: Volpi
    Var: Banti
    Avar: Di Vuolo

    Venezia – Salernitana martedì ore 18.30
    Di Bello

    Raspollini – Miele D.
    Iv: Gariglio
    Var: Manganiello
    Avar: Vivenzi

    Milan – Torino martedì ore 20.45
    Aureliano

    Colarossi – Paganessi
    Iv: Zufferli
    Var: Massa
    Avar: Giua

    Juventus – Sassuolo mercoledì ore 18.30
    Sacchi

    Bottegoni – Rossi M.
    Iv: Marcenaro
    Var: Ghersini
    Avar: Giua

    Sampdroria – Atalanta mercoledì ore 18.30
    Prontera

    Alassio – Saccenti
    Iv: Minelli
    Var: Fabbri
    Avar: Cecconi

    Udinese – H. Verona mercoledì ore 18.30
    Marchetti

    Giallatini – Di Monte
    Iv: Santoro
    Var: Doveri
    Avar: Di Iorio

    Cagliari – Roma mercoledì ore 20.45
    Pezzuto

    Ranghetti – Palermo
    Iv: Baroni
    Var: Giacomelli
    Avar: Liberti

    Empoli – Inter mercoledì ore 20.45
    Chiffi

    Valeriani – Mastrodonato
    Iv: Di Martino
    Var: Valeri
    Avar: Galetto

    Lazio – Fiorentina mercoledì ore 20.45
    Ayroldi

    Longo – Lombardi
    Iv: Rapuano
    Var: Guida
    Avar: Tegoni

    Napoli – Bologna giovedì ore 20.45
    Serra

    De Meo – Rossi C.
    Iv: Massimi
    Var: Mariani
    Avar: Lo Cicero

  • Record di gol per Dybala

    Record di gol per Dybala

     Juve ha bisogno di un leader e Paulo Dybala lo sa bene. “Dopo tanti anni qui, uno cerca di aiutare i più giovani. È arrivato il mio momento e cerco di fare il meglio per la squadra”. Parole che hanno conquistato tutti i tifosi bianconeri, arrivate dopo il rigore trasformato contro l’Inter che gli ha permesso di raggiungere un altro record: a San Siro ha eguagliato Michel Platini a quota 104 gol in maglia Juve. Nell’immediato, il prossimo obiettivo è John Charles, distante di una sola rete. E come svelato da Opta Paolo, “Dybala è anche il primo giocatore bianconero a segnare in tre match di fila contro l’Inter in Serie A nell’era dei tre punti a vittoria. Furia”. La Joya si carica tutto sulle spalle, in attesa del rinnovo. Ormai è solo questione di tempo.