La giornata del Girone C di Serie C si è chiusa con la vittoria del Catanzaro sulla Fidelis Andria 3-1. Giallorossi avanti subito con Scognamillo e raggiunti nel finale di primo tempo da Benvenga. Due minuti dopo il pari però è Martinelli a riportare avanti i calabresi che al 90° con Verna trovano anche il tris e conquistano una vittoria dopo cinque pareggi di fila.
Autore: Angelo Sorbello
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Psg, Leonardo: “Perez e il Real non ci devono mancare di rispetto”
Nel corso di un’intervista rilasciata Florentino Perez aveva espresso una dichiarazione molto forte in merito a un possibile approdo di Kylian Mbappé al Real. Una dichiarazione che, poco dopo, il numero uno del club madrileno ha cercato di spiegare senza però riuscire a convincere il PSG che, tramite il ds Leonardo, è passato all’attacco su L’Equipe: “Con questa nuova uscita, Perez continua a mancare di rispetto verso il PSG e verso Kylian. Nella stessa settimana, un giocatore del Real Madrid (Karim Benzema), poi l’allenatore del Real Madrid (Carlo Ancelotti) e ora il presidente del Real Madrid hanno parlato di Kylian come se fosse già uno di loro. Florentino Perez aveva già parlato di Kylian ai tifosi del Real in settimana. Ripeto: è una mancanza di rispetto che non si può tollerare”, attacca il dirigente. “Questa storia va avanti da due anni. Ricordo solo che il mercato è chiuso, che c’è una stagione in corso e il Real Madrid non può continuare a comportarsi in questo modo. Devono smettere! Kylian è un giocatore del Paris Saint-Germain e il club vuole che lo sia ancora”.
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Perez su Mbappe: “Spero arrivi a gennaio”. Poi arriva la precisazione
Florentino Perez, presidente del Real Madrid, ha preso la parola durante la sua visita alla redazione di ‘El Debate’, parlando di vari temi di attualità legati al club e inevitabilmente toccando anche il tema legato a Mbappè, riportato in auge dalle dichiarazioni dell’attaccante francese di stamattina all’Equipe: “Speriamo che il 1° gennaio tutto si risolva. Avremo novità”, riporta oggi AS. Il Real Madrid infatti è da tempo sulle tracce dell’attaccante, che potrebbe firmare un pre-contratto con le merengues nei primi giorni dell’anno nuovo. Delle dichiarazioni che hanno fatto rapidamente il giro del mondo sull futuro di Kylian Mbappè. Al punto che il presidente del Real Madrid ha voluto successivamente precisare meglio ai microfoni di RMC Sport le sue dichiarazioni: “Le mie parole sono state fraintese – il commento di Perez – quello che ho detto è che dovremo aspettare il prossimo anno per avere delle novità, sempre nel rispetto del PSG con il quale abbiamo dei buoni rapporti”.
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Salernitana, a lavoro per il rinnovo di Djuric
Autore del gol che ha permesso alla Salernitana di conquistare la sua prima vittoria in Serie A, l’attaccante Milan Djuric dovrebbe presto rinnovare anche il suo contratto in scadenza a giugno. “Djuric vuole rimanere e la società vuole tenerlo – ha dichiarato ai microfoni di ‘Itasportpress’ il suo procuratore Vittorio Sabbatini -. Sto avendo frequenti contatti con il ds Fabiani e credo che molto presto arriverà la fumata bianca per un contratto biennale”.
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Tutti pazzi per Lorenzo Lucca l’attaccante del Pisa
Lorenzo Lucca, centravanti del Pisa intuizione di Claudio Chiellini, uomo mercato del club toscano da questa stagione, è uno degli uomini mercato del momento. 6 gol e gli occhi puntati anche di Roberto Mancini, sul giocatore c’è mezza Serie A. Classe 2000, che dai 2 milioni pagati in estate al Palermo ora ne vale già almeno 10. Non solo la Juventus: l’Inter su è già attivata, piace al Milan, all’Atalanta, al Sassuolo e poi c’è anche la Fiorentina che sta già ragionando a un eventuale eredità di Dusan Vlahovic. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l’attaccante del Pisa Lorenzo Lucca, parla così de suoi idoli: “Ibra per me è il più forte in assoluto nella storia del calcio, poi metto Dzeko e Haaland. Sono alto come Ibra, anche un po’ di più, quindi cerco di imitarlo. Ne studio i movimenti, le giocate, e provo a ripeterli. Come Zlatan, anch’io sono agile e bravo in acrobazia nonostante la statura” Dzeko? “Anche lui è alto-alto, ma stiloso. Bravo coi piedi, forte di testa, sa far giocare bene i compagni d’attacco. È più di un semplice realizzatore” Haaland? “Lui non ha la tecnica degli altri due, ma è più veloce. Negli spazi larghi diventa davvero devastante. Quando è spalle alla porta, si gira e parte, non lo tieni più”.
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Spezia, Tiago Motta ora è sotto esame
Dopo le buone prestazioni contro Juventus e Milan, lo Spezia era atteso all’esame Hellas Verona, malamente fallito dalla squadra di Thiago Motta, uscita dallo scontro diretto del “Bentegodi” con un sonoro 4-0, dettato da varie motivazioni. La prima (e più impattante), ovviamente, è da ricondurre alla piena emergenza che Motta e il suo staff si sono ritrovati ad affrontare: impossibile giocare al meglio con tutte quelle assenze, soprattutto se il tuo centrocampo titolare vede un terzino come regista e due esterni d’attacco come mezze ali per mancanza di alternative. Ma la netta sconfitta delle Aquile ha messo a nudo tanti problemi. Uno dei più decisivi arriva dalla difesa, che ancora una volta si è dimostrata tutt’altro che imperforabile. Da inizio stagione la squadra bianca non ha mai mantenuto inviolata la propria porta, e in generale lo Spezia subisce reti da ventiquattro partite di fila, ovvero dal 13 febbraio scorso, quando le Aquile di Vincenzo Italiano batterono il Milan al “Picco”. Otto mesi fa. Le difficoltà della fase difensiva, che come ha spiegato più volte Motta in conferenza stampa non sono da attribuire ai soli difensori ma a tutta la squadra, hanno scavato la fossa ai liguri nella sfida contro il Verona, che dopo nemmeno un quarto d’ora era già avanti di due reti. Se, poi, a queste difficoltà si aggiungono gli errori sotto porta ecco che portare a casa un risultato positivo risulta più complesso. Il sonoro ko ha ovviamente avuto un riscontro negativo in società, che ha analizzato l’inizio stagione della squadra, non fortunata in questi primi mesi di campionato. Prima l’epidemia Covid che non ha permesso una preparazione adeguata, poi un mercato condizionato dalla squalifica FIFA e ridotto alle ultime settimane, con tanti nuovi (giovani) innesti regalati a Thiago Motta proprio sul gong finale. Il tecnico aquilotto ha poi dovuto fare i conti con un’infermeria quasi sempre piena, non potendo mai disporre di un undici ideale, affrontando peraltro squadre di alto livello nel primo scorcio di stagione. I punti raccolti – quattro – sono pochi e relegano al penultimo posto i liguri, motivo per cui in società si è acceso un campanello d’allarme, che al momento non mette in bilico la posizione di Motta, ma potrebbe diventare qualcosa di più concreto in caso di nuovi tonfi alla ripresa dopo la pausa nazionali. Lo Spezia avrà tre gare alla portata, con Salernitana e le due genovesi, dove dovrà ottenere il maggior numero di punti possibili per rilanciarsi in classifica, dando anche concretezza alle buone prestazioni disputate fin qui. Lo Spezia gioca (quasi sempre) bene, ma non capitalizza. E in questo ottobre il trend dovrà essere invertito, altrimenti potrebbero arrivare decisioni dolorose.
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Inter, Sanchez potrebbe lasciare i neroazzurri
Sanchez nei prossimi mesi lascerà quasi sicuramente l’Inter, con i nerazzurri che sperano di trovare un club che a gennaio sia disposto ad acquistare il cileno che pesa sul bilancio per 7 milioni a stagione senza portare benefici in campo. Il giocatore ha avuto sei infortuni importanti nel corso dei suoi primi due anni in nerazzurro ma nonostante questi problemi non vive con serenità l’idea di essere la quarta punta nelle gerarchie di Inzaghi. Il club di Suning potrebbe anche spingersi fino alla risoluzione anticipata del contratto, visto che l’attaccante è arrivato nel 2019 senza spese per il cartellino e dunque non graverebbe sui conti come minusvalenza. Soprattutto, in caso di addio anticipato, non perderebbe i vantaggi del decreto crescita visto che ormai sono più di due anni che risiede in Italia. A riportarlo è La Gazzetta dello Sport.
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Serie B, a Parma rischia il tecnico Maresca
In casa Parma sta traballando la panchina di mister Enzo Maresca. I motivi li spiega questa mattina il quotidiano della Gazzetta dello Sport. Oltre ai risultati deludenti, appena due vittorie in sette partite (che sono una miseria visti gli investimenti e le ambizioni di Krause, preoccupa l’assenza di gioco. Dopo l’arrivo di Maresca in estate, si era parlato tanto dell’ispirazione “guardioliana” del nuovo tecnico crociato, adesso si parla del fatto che nulla di quanto ipotizzato si sia visto sul campo. Da qui i ragionamenti della dirigenza del club ed il malcontento dei tifosi. In caso di esonero di Maresca si parla di un arrivo di Fabio Cannavaro che si è appena liberato dagli impegni in Cina, l’ex difensore della nazionale italiana ha giocato per tanti anni nel Parma.
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Ufficiale: Giuseppe Raffaele è il nuovo allenatore della Viterbese
In serie C la Viterbese 1908 comunica di aver affidato la guida tecnica della prima squadra a Giuseppe Raffaele. Il tecnico siciliano ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2023 ed ha preso il posto di Dal Canto.
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Italia, Mancini: “Donnarumma migliora sempre di più come Chiesa”
Le notti magiche dell’Europeo sono un ricordo vicino: “È stato fantastico perché abbiamo reso felici tante persone, giovani e meno giovani. È stata una festa per tutti, forse a causa del periodo che stiamo vivendo. I tifosi erano entusiasti e noi giochiamo per far divertire la gente. Le cose più belle dell’Europeo? Probabilmente il rapporto che si è creato in squadra. Il gruppo ha lavorato insieme per 50 giorni e non è facile. Sono stati giorni duri e faticosi, ma non ci sono stati problemi. La chimica e l’affetto non sono facili da ottenere”. Donnarumma è al centro delle polemiche per un inizio di stagione complicato al Psg: “Donnarumma ha iniziato a giocare da giovanissimo. Ha grandi qualità. Migliora anno dopo anno e vuole essere considerato il miglior portiere del mondo, averlo a Euro 2020 è stata una fortuna. Chiesa? Penso che Federico possa crescere ancora, sta migliorando sotto diversi aspetti. Ha buone doti atletiche e tecniche. Deve crescere mentalmente e trovare stabilità”. La percezione dell’Italia è cambiata dopo la vittoria dell’Europeo? “Ogni partita è piena di difficoltà. Quando giochiamo contro squadre più deboli, è difficile perché si difendono. Ma non c’è un solo modo di vincere. Non si tratta solo di giocare bene. Certo, se riusciamo a vincere giocando bene e dando spettacolo, è ancora meglio. La percezione dell’Italia è cambiata, ma non possiamo dimenticare che l’Italia ha vinto quattro Mondiali. Siamo i campioni d’Europa e abbiamo una storia importante”.