Autore: Angelo Sorbello

  • Liga spagnola, il Maiorca vince 1-0 sul campo dell’Alaves

    La partita tra Alaves Maiorca valida per la seconda giornata della Liga spagnola termina con il risultato di 0-1.

    Al Estadio Mendizorrotza, al 66′ l’Alaves rimane in dieci per l’espulsione di Duarte. Al minuto numero 80, il Maiorca passa in vantaggio con il gol di Nino Fer che diventerà anche il gol partita. Il risultato non cambia più. Vince dunque il Maiorca per 1-0.

  • Formazioni ufficiali: Verona-Sassuolo

    Ecco le probabili formazioni di Verona Sassuolo che si giocherà alle ore 18:30:

    VERONA (3-4-2-1): Pandur; Gunter, Magnani, Ceccherini; Cancellieri, Tameze, Veloso, Lazovic; Barak, Ruegg; Kalinic. A disp.: Montipò, A. Berardi, Cetin, Dawidowicz, Casale, Empereur, Frabotta, Hongla, Ilic, Bessa, Di Carmine. All.: Di Francesco.

    Indisponibili: Faraoni, Lasagna

    SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli; Toljan, Chiriches, G. Ferrari, Rogerio; Frattesi, M. Lopez; Traore, Djuricic, Boga; Caputo. A disp.: Pegolo, Satalino, Ayhan, Peluso, Muldur, Magnanelli, Haraslin, Raspadori, Oddei, Scamacca, Defrel. All.: Dionisi.

    Indisponibili: D. Berardi, Bourabia, Obiang

    Squalificati: Kyriakopoulos

    Arbitro: Volpi

    Guardalinee: Scarpa e Perrotti

    Quarto uomo: Zufferli

    Var: Mazzoleni

    Avar: Meraviglia

  • Bundesliga, il Bochum si impone 2-0 sul Magonza

    Nella seconda giornata di Bundesliga la partita Bocum-Magonza termina 2-0.

    Al Vonovia Ruhrstadion, il Bochum passa in vantaggio al 21′ con Holtmann ed il raddoppio dei padroni di casa arriverebbe alla mezz’ora con Zoller, ma il Var annulla per un fallo di mano. Il 2-0 giunge comunque nel secondo tempo al 56′ con Polter. Il Bochum vince 2-0 ed è il primo successo in questa stagione della Bundesliga.

  • Bundesliga, tra Furth-Bielefeld finisce in parità 1-1

    La partita della seconda giornata di Bundesliga tedesca tra Furth e Bielefeld è terminata con il punteggio di 1-1.

    Al Sportpark Ronhof Thomas Sommer   vantaggio del Bielefeld con Klos in chiusura di primo tempo al 45′. Il pareggio in apertura di ripresa al 50′ del Furth con Hrgota su calcio di rigore. Al 68′ il Bielefeld rimane in 10 per l’espulsione di Schopf. Ma il risultato non cambia finisce 1-1.

  • Verso Roma-Fiorentina, le parole di Mourinho: “Il club ha fatto sforzi, dobbiamo fare bene”

    A Trebisonda, in Turchia, è andato tutto bene e Mourinho al debutto sulla panchina della Roma ha portato a casa il risultato e ha ipotecato il passaggio alla fase a gironi della Conference League. Ora è tempo di pensare alla serie A che, per i giallorossi, inizierà domenica 22 agosto alle 20:45 all’Olimpico contro la Fiorentina di Vincenzo Italiano. Ecco le parole in conferenza stampa di Mourinho:

     

    Come sta la squadra fisicamente? «Le vittorie aiutano a recuperare, quando si vince la stanchezza non è la stessa dopo una sconfitta. Non abbiamo avuto nessun infortunio in quella partita, neanche piccoli. Stiamo tutti bene e siamo preparati. Ovviamente abbiamo giocato 48 ore fa, ma il calcio di oggi è così. Puoi giocare ogni tre giorni e se hai una rosa che può aiutare in momenti di difficoltà è meglio. Abbiamo bisogno di giocare, contro il Trabzonspor, abbiamo sentito la differenza di una squadra che ha giocato tre partite ufficiali. Non farò tanti cambi, abbiamo quattro partite di fila, domani sarà la seconda poi il Trabzonspor e la Salernitana. Andremo partita dopo partita e non penseremo alla stanchezza».

    Domani si va verso il tutto esaurito, quanto può aiutare la presenza dei tifosi? «I tifosi possono aiutare, ma possono anche giocare. Qualche volta solo lì per aiutare e altre per giocare, io spero che siano lì per giocare. La passione è tremenda, ho giocato a Roma come avversario e ho capito la passione che c’è. Mancano tanto le partite vere perché da un anno o più la gente non va allo stadio, perché se facessimo la formula passione più quello che manca, sono convinto che staranno lì per giocare. Se loro giocano con noi, sarà difficile per la Fiorentina andare a casa con un risultato positivo».

    In ogni intervista dice che le manca qualcosa, perché? «Questo l’ho detto qualche giorno fa, oggi quello che mi manca sono i tre punti di domani. È questa l’unica cosa che mi manca. L’unica cosa che io voglio, Italiano vuole, i miei giocatori vogliono e i giocatori della Fiorentina vogliono sono i tre punti. Capisco la domanda, ma per finire la storia posso dire che il nostro mercato è stato reattivo perché abbiamo perso due giocatori che non ci aspettavamo di perdere e abbiamo dovuto reagire. Non abbiamo preso qualche giocatore che nella mia visione sarebbe un giocatore importante per riequilibrare la nostra rosa, ma se una società fa uno sforzo come quello che ha fatto per avere una reazione fantastica ai problemi, non ho diritto di mettere alcun tipo di pressione, non faccio nessuna richiesta in più e mi nascondo dietro a una parola chiave, che è tempo. Una parola chiave in questo progetto, che mi ha portato qui a Roma e mi nascondo dietro a questo tempo perché capisco che sarà difficile fare qualcosa in più e il mio lavoro adesso è lavorare con tutti i giocatori che abbiamo in rosa e avremo tempo per fare qualcosa in più. Se non si fa adesso si farà a gennaio, altrimenti la prossima estate. Vorrei che sia l’ultima volta che parlo di questo, anche se il mercato finirà il 31. Sono molto contento per il modo in cui la società sta con me in questo progetto e non ho il diritto di chiedere qualcosa in più. Lavoriamo con quello che abbiamo, andremo lì con il feeling che mi piacere avere e andremo lì per vincere. Come principio di vita, cercheremo di vincere in ogni partita. Anche in squadre che hanno più potenziale di noi».

    Come la vede la Fiorentina di Italiano? «Prima hanno scelto Gattuso e poi Italiano, hanno sempre scelto bene. Io ho visto un po’ di tutto di Italiano, gli analisti guardano tutto. Abbiamo visto quello che ha fatto allo Spezia, abbiamo visto tutto quello che c’è da analizzare nella Fiorentina. Sarà difficile, hanno giocatori di qualità, Italiano è un bravo allenatore, io sono un bravo allenatore e le nostre squadre giocano già abbastanza bene per due squadre che lavorano da pochissimo tempo con noi».

    Nell’ultima amichevole all’Olimpico, il campo non era il massimo. Lei che viene dall’Inghilterra in cui i campi sono perfetti, è preoccupato del campo del’Olimpico e delle strutture italiane? «Il clima aiuta tanto per la qualità dei campi. L’organizzazione del calcio in Inghilterra è difficile da paragonare con altri paesi. Dire che ci siano rapporti tra l’infortunio di Smalling e il campo sarebbe molto cattivo da parte mia e rifiuto questa connessione. Il campo non stava bene, ma ho fiducia nella professionalità e nell’orgoglio della gente e spero che sia in condizioni più accettabili. Sicuramente la settimana prossima quando la Lazio giocherà in casa, sarà ancora meglio. Un pochino più di pressione da tutti, non solo dal mio Instagram che è un account cattivo in cui dico tutto quello che mi passa per la testa. Con un po’ di pressione da tutti noi, possiamo arrivare a giocare a un buon livello».

    Come sta Abraham? È pronto a giocare? «Domani sarà convocato, non si è allenato con la squadra. Le regole ci hanno imposto di farlo allenare da solo, ha giocato partite amichevoli di livello alto a Londra contro Chelsea, Arsenal e Tottenham. È stata una settimana difficile per lui, abbiamo tre attaccanti e siamo contentissimi di averli».

    Quali sono le condizione di Reynolds? «Siamo insieme solo da cinque settimane, è impossibile parlare di evoluzione. Fisicamente ha delle condizioni fantastiche per essere un terzino, tecnicamente e tatticamente è arrivato da una realtà completamente diversa e che deve migliorare. È giovane, non ha mai giocato in Europa».

    Cosa è successo con Florenzi? «Il modo migliore per rispondere è di fargli gli auguri di fare una buona stagione e che possa essere felice a Milano. Ho parlato con lui solo una volta e nella testa aveva chiaro quello che voleva e non voleva fare. E quello che voleva fare era andare al Milan».

    Ha parlato spesso di tempo e ha detto che si nasconde dietro al concetto di tempo, ma nella sua carriera il concetto di tempo era sempre adesso. Il concetto di tempo è cambiato per la Roma o è cambiato Mourinho? «La Roma è club gigante, ma questa è la dimensione del club come tifosi, storia e città. Un’altra cosa è la natura dei progetti: quando sono arrivato al Chelsea, all’Inter, al Real Madrid, i progetti erano assolutamente ovvi e si doveva vincere subito. Alla Roma è diverso, è finita 16 punti dietro il quarto posto e 29 dallo scudetto, è ovvio che servirà tempo. Il tempo nel calcio è una cosa importante, la realtà è il pragmatismo dei numeri: noi non vinciamo da tanti anni, abbiamo finito la scorsa stagione settimi. Questo è il pragmatismo dei numeri. Ci vuole tempo, organizzazione, lavoro invisibile e con il tempo i risultati arriveranno. Però ioò sempre sia prima della Salernitana che della Juve o dell’Inter che bisogna vincere».

    La spinta dei terzini nella sue squadre è costante? Perché tanti cross sbagliati contro il Trabzonspor?
    «Quando ero in Inghilterra dicevo sempre ai miei che mi mancavano le conferenze stampe italiane in cui si parla di calcio. Adesso che sono in Italia io non voglio parlare di tattica perché voi siete bravi. Siamo arrivati a tante situazioni di cross contro il Trabzonspor e abbiamo sbagliato tanto. Possiamo spingere con due terzini, con uno o con nessuno. Un tempo c’era un modulo di gioco, adesso si fa diversamente perché è più difficile per l’avversario preparare la partita contro di te. Ci sono diversi modi per arrivare a un diverso obiettivo, per segnare gol devi avere diverse posizioni nell’ultimo terzo offensivo. La qualità del cross dipende dal giocatore e altre volte dipende dal momento. Karsdorp, Vina e Calafiori hanno una buona qualità di cross, ma contro il Trab il primo cross lo ha fatto Mkhitaryan che non è un giocatore di fascia».

    Quali sono le squadre più attrezzate rispetto alla Roma? «È una domanda facile perché sapete la risposta. È il pragmatismo della classifica, guardate lì e non è difficile capire le distanze. Quando sono 3/4 punti siamo tutti nella stessa tasca, quando la differenza è di 29, 25, 16, 17 è diverso. Lasciateci tranquilli e alla fine si vedrà. Il mio discorso non cambia: la prossima partita la vogliamo vincere. Quando giochiamo contro Inter, Juve, Milan, Atalanta e tutte quelle squadre che sono state più forti di noi comunque non cambieremo il nostro discorso”.

  • Verso Udinese-Juventus, Allegri: “CR7 resta, a Locatelli serve tempo. Siamo pronti”

    Verso Udinese-Juventus, Allegri: “CR7 resta, a Locatelli serve tempo. Siamo pronti”

    Massimiliano Allegri presenta Udinese-Juve, gara valida per la prima giornata del campionato di Serie A 2021-22. Il tecnico livornese incontra i giornalisti presso la sala conferenze dell’Allianz Stadium. Ecco le sue dichiarazioni sulla PARTITA: «È la prima di campionato. Come dico sempre la prima è molto difficile, perché troviamo una squadra forte fisicamente. L’anno scorso sono stati secondi per meno occasioni da reti concesse, non hanno subito gol da angolo. Sono bravi in contropiede e ben strutturati dietro. Dobbiamo essere pronti e sapere che per venire via da Udine con la vittoria serve una prestazione solida e tecnica con grande pazienza. Sono una squadra noiosa da giocarci contro». Su  RAMSEY: «Sta migliorando davanti alla difesa, è cresciuto molto. Si fa trascinare troppo dall’azione, deve correre meno». Invece su Cr7 afferma: – «Ronaldo giovedì non ha giocato perché venivamo da una settimana forte e gli ho dato mezza giornata di recupero e quindi è a disposizione. È una gestione di squadra, per noi è un valore aggiunto. Garantisce un numero importante di gol e bisogna lavorare di squadra per esaltarne le qualità». Sul neo acquisto LOCATELLI: «Sono contento del suo arrivo perché è cresciuto molto, è diventato un giocatore importante. Non è in condizione ottimale perché ha lavorato poco, avrà bisogno di un po’ di giorni di lavoro, fortunatamente ci sono 8 giorni alla partita dopo. Domani viene a Udine, se ce ne sarà bisogno magari 15 minuti li farà, poi ha una settimana per preparsi bene alla prossima partita, poi ci sarà la sosta per la Nazionale, quando rientrerà sarà in buona condizione.». Su BERNARDESCHI: «Ha qualità importanti come tutti quelli che sono alla Juve, se no non sarebbe qui. Poi ci sono annate in cui un giocatore può rendere meno, non diventa scarso. È un ottimo giocatore e dipende dalla testa e da come siamo predisposti a lavorare». Su stesso e su questo ritorno alla Juve:  «Sono un po’ invecchiato, quest’anno hanno ributtato dentro tutti i vecchi: me, Spalletti, Sarri. Dubbi ci devono essere perché creano maggiore attenzione, soprattutto quando le cose vanno bene. Quest’anno come tutti gli anni la Juve parte per vincere tutte le competizioni. Facciamo una cosa alla volta e cerchiamo di vincere la prima. Sarà molto equilibrato il campionato. Bisogna viaggiare a velocità di crociera di 80 per arrivare a vincere. Non bisogna avere picchi di 30 o 100». Sulla FAVORITA: «Di solito è chi vince lo scudetto. Noi siamo tra queste 6-7 squadre che puntano a vincere. Noi cerchiamo di vincere la prima partita». Sulla TECNICA e sull’equilibrio: – «I giocatori che ho a disposizione sono molto bravi e ci faranno vincere. Dobbiamo affrontare ogni partita con grande rispetto dell’avversario. Per vincere lo scudetto serve sacrificio quotidiano. Per giocare a calcio serve tecnico e solidità e trovare velocemente un equilibrio. Se no sali sulle montagne russe e non puoi competere per il campionato». Sul futuro ancora di RONALDO: – «Si è sempre allenato bene, dei rumors ho letto solo sui giornali. Non ha la volontà di lasciare la Juventus». Su DYBALA: «Non si discutono le sue qualità. Quest’anno si è presentato come il primo anno, con la voglia di riconquistarsi la Juventus. Le ultime due annate non sono state all’altezza delle sue potenzialità. Si è presentato diverso mentalmente e lo sta dimostrando giorno dopo giorno. Poi lui è bravo. Ma serve allenarsi con intensità se no poi le prestazioni calano». Sugli  ALLENATORI PROTAGONISTI: «I protagonisti sono sempre i giocatori e non gli allenatori. Il più bravo è chi fa meno danni. In conferenza ci divertiamo a sfotterci un po’ ma noi dobbiamo mettere i giocatori nelle condizioni ottimali per rendere al meglio». Su che COSA DIMOSTRARE: «Si lavora per ottenere risultati. Bisogna cercare di arrivare a vincere che è quello che conta. Attraverso gioco, solidità, equilibrio. Ci sono tante componenti. Io non devo dimostrare niente ma mettermi a disposizione di questa rosa. Quello che è successo negli ultimi 5 anni rimane nel museo. Ronaldo ha vinto 5 Palloni d’Oro ma se sbaglia questo anno alla Juve si ricorderanno di questo. Se Chiesa sbaglia partita nessuno si ricorderà dell’Europeo. Dopo l’Udinese dovremo essere concentrati sull’Empoli. Quello che è fatto rimane, ma bisogna mettersi tutti a disposizione per creare i presupposti per rendere meglio». Sul  calciomercato: «Ci pensa la società con cui sono in sintonia. Ho detto che sono molto contento dei giocatori che ho a disposizione. Bisogna creare valore e migliorare i giovani. L’anno scorso è stato fatto un buon lavoro perché sono stati vinti due trofei, si è arrivati in Champions e molti ragazzi sono cresciuti”.

  • Torino Lyanco va al Southampton

    Torino Lyanco va al Southampton

    Il Torino ha praticamente definito la cessione del difensore Lyanco. Il club granata cederà Lyanco al Southampton per una cifra di 7,5 mln più 2,5 mln di bonus, per la cessione a titolo definitivo del calciatore classe 1997, per lui pronto un contratto fino al 2026. Il difensore centrale brasiliano arriverà in giornata in Inghilterra, per sostenere le visite mediche e firmare il nuovo contratto.

  • Serie B, l’anticipo della prima giornata Frosinone-Parma finisce 2-2

    Nella prima partita assoluta della stagione 2021/2022 di serie B che vedeva difronte Frosinone e Parma, la sfida termina in parità 2-2.  Allo Stadio Benito Stirpe di Frosinone, passano per prima in vantaggio i padroni di casa con Zerbin al 31′ e con gli emiliani che pareggiano al 41′ con Tutino. A inizio ripresa i gialloblu si portano avntinper 2-1 con una rete di Man al 52′. Ma all’89’ c’è il 2-2 del Frosinone con Charpentier.

  • Ufficiale: Oriali lascia l’Inter

    Si separano le strade dell’Inter e di Lele Oriali: ora è arrivata anche la nota ufficiale del club nerazzurro: “FC Internazionale Milano  comunica che, con decorrenza dalla data odierna, Gabriele Oriali è stato sollevato dall’incarico di First Team Technical Manager. La società ringrazia il Dirigente per illavoro svolto e augura il meglio per il prosieguo della sua attività professionale

  • Ufficiale: Chelsea via un altro esubero Miazga all’Alaves

    L’Alavés rende noto con un comunicato ufficiale l’acquisto di Matt Miazga dal Chelsea. Il difensore statunitense, 26 anni, si trasferisce con la formula del prestito secco.