Riccardo Trevisani lascia Sky Sport, dopo ben 17 anni dal suo ingresso nella popolare redazione sportiva della tv satellitare Sky, il noto giornalista e telecronista romano Riccardo Trevisani abbandona proprio nell’anno in cui l’emittente perde 7 delle 10 partite di Serie A a giornata. Trevisani, il cui futuro ora sembra diviso tra Dazn e Amazon, saluta tutti con un post su Instagram: “Ho messo piede a Sky il 31 luglio 2004. Saluto e ringrazio il 31 luglio 2021. 17 anni. Splendidi. Infinite dirette in studio e sui campi. Mille dirette gol. 1325 telecronache. 279 condivise con un amico come Daniele Adani. Un percorso lunghissimo, di crescita e di lavoro. Il grazie va a Sky Sport a chi mi ha permesso di mettere passione ed entusiasmo al servizio di chi ascolta. Facciamo un lavoro bellissimo e complesso. Giudicato spesso con pochi argomenti (su tutti il tifo) e molta fretta. Ho scelto tre highlights di questi 17 lunghi anni, perché sono stati tre momenti incredibili, indimenticabili e ingestibili, che certificano la passione per questo sport e per questo lavoro. Non si può piacere a tutti. Lavorare per Sky, invece, mi è piaciuto un sacco. A presto”.
Autore: Angelo Sorbello
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Olimpiadi di Tokyo ecco il quadro del torneo di calcio maschile
Ecco il quadro riassuntivo dei quarti di finale del torneo olimpico di Tokyo di calcio maschile delle partite disputate e con le rispettive semifinali, in programma martedì 3 agosto 2021.
Spagna-Costa d’avorio 5-2 dts
Giappone-Nuova Zelanda 4-2 ai rigori
Brasile-Egitto 1-0
Messico-Corea del Sud 6-3
Queste le semifinali
Brasile-Messico martedì 3 agosto alle ore 10:00
Giappone-Spagna martedì 3 agosto alle ore 13:00
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Olimpiadi di Tokyo, Messico travolgente 6-3 alla Corea del Sud ed è semifinale
Con un punteggio tennistico ovvero per 6-3, il Messico supera la Correa del Sud e si qualifica per le semifinali del torneo olimpico di Tokyo dove affronterà, martedì 3 agosto il Brasile. Le reti dei messicani sono state firmate da una doppietta di Martin, una doppietta di Cordova, Romo e Aguirre. Per i sudcoreani doppietta di Lee Dong-Gyeong e gol di Hwang Ui-Jo.
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Olimpiadi di Tokyo, Brasile in semifinale dopo l’1-0 sull’Egitto
Il Brasile si qualifica per le semifinali delle Olimpiadi di Tokyo superando con un punteggio di misura, l’Egitto per 1-0. Il gol partita è stato realizzato da Cunha al 37′ del primo tempo. Ora martedì per la semifinale i verdeoro attendono la sfidante che uscirà dalla partita tra Corea del Sud e Messico.
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Olimpiadi di Tokyo, il Giappone supera ai rigori la Nuova Zelanda ed è in semifinale
Il Giappone è la seconda semifinalista dei giochi olimpici di Tokyo 2020. I padroni di casa si sono imposti ai calci di rigore per 4-2, dopo che i 120′ erano terminati sullo 0-0: per i nipponici decisiva la rete di Yoshida, mentre gli errori di Cacace e Lewis hanno condannato i coaraggiosi neozelandesi all’eliminazione. Martedì 3 agosto si disputerà la semifinale tra i giapponesi e la Spagna.
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Olimpiadi di Tokyo, la Spagna vince 5-2 sulla Costa d’Avorio e va in semifinale
La Spagna vince 5-2 contro la Costa d’avorio nei quarti di finale delle Olimpiadi di Tokyo. Una partita molto rocambolesca, africani in vantaggio al 10′ con Bailly, pareggio spagnolo al 30′ con Olmo. Nel finale succede di tutto ivoriani di nuovo avanti al 91′ con Gradel, sembra fatta. Ma la Spagna al 93′ fa 2-2 con Mir. Nei tempi supplementari la Spagna domina, al 98′ Oyarzabal segna il 3-2, e nel finale una doppietta di Mir mette al sicuro il risultato per gli spagnoli che vanno in semifinale.
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Muore il giovane calciatore Noah Gresser
Una notizia drammatica arriva dall’Olanda. L’Ajax ha confermato che Noah Gresser, giovane talento dei Lancieri, è morto. Aveva solo 16 anni. Gresser era stato tesserato dall’Ajax nel 2018, che lo prese dal club amatoriale Alphense Boys. Il club di Amsterdam vinse la concorrenza del Feyenoord. Fatale è stato un incidente stradale, in cui è morto anche il fratello di Noah. Noah Gresser stava viaggiando con il fratello quando la loro vettura è stata travolta da un furgone nella notte tra venerdì e sabato. La dinamica dell’incidente non è ancora chiara e dopo i rilievi si saprà qualcosa di più. L’unica cosa che purtroppo conta è che Noah Gresser e il fratello non ci sono più. Una tragedia immane per tutta la famiglia Gresser. Il giovane calciatore era davvero un talento, l’Ajax credeva molto in lui e il c.t. dell’Indonesia Under 19 lo aveva contattato perché voleva convincerlo a scegliere la nazionale indonesiana, con la quale sperava di fargli disputare la Coppa d’Asia di categoria. Poteva essere convocato perché ha la mamma indonesiana (nata a Java), mentre il padre è olandese (di origini del Suriname). Gresser iniziò la sua carriera da terzino, poi si spostò a centrocampo, tornò in difesa, prima di scoprire che sarebbe potuto diventare un grande attaccante. Il suo idolo, o meglio modello era Robert Lewandowski. Nelle sue tre stagioni nelle giovanili dell’Ajax ha faticato in avvio, poi ha subito un infortunio, ma quando si è ripreso ha mostrato le sue grandi abilità. Il club credeva tanto in lui, oggi purtroppo lo piange.
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Sassuolo, il nuovo allenatore Dionisi è molto carico
Il nuovo allenatore, Alessio Dionisi è carico per la sua nuova avventura al Sassuolo con un tecnici che proseguirà sulla tracce del lavoro svolto da Roberto De Zerbi. Eccolo in un’intervista alla Gazzetta dello sport”Ho chiamato De Zerbi prima di cominciare ed è stato disponibile. La costruzione dal basso non è un diktat, ma ci credo. Ripartiamo da quella idea. Prendere me è stata una scelta coraggiosa, ho zero presenze in Serie A“.Dionisi ha lasciato l’Empoli per il Sassuolo dopo aver vinto il campionato di Serie B. Una scelta per mettersi in gioco: “Non ho mollato Empoli, ma ho scelto Sassuolo – spiega Dionisi – Mi è sembrato un privilegio. Non mi sono lasciato benissimo, ma l’ho fatto per mettermi in discussione“.L’obiettivo del Sassuolo sarà quello di ripetere quanto fatto lo scorso anno: “Sarà una stagione stimolante anche se non sarà facile ripetere l’ottavo posto. Non sono ossessionato da questo, vivo senza assilli, consapevole che il valore della squadra c’è“.Dionisi, infine, ha speso parole d’elogio per Ciccio Caputo: “Caputo è un esempio per i più giovani perché è uno che non si accontenta. La voglia che ha ancora di migliorarsi è incredibile“. -
Roma, Mkhytarian: “Con Mourinho vogliamo vincere qualcosa”
Henrikh Mkhitaryan dà l’impressione di sapere perfettamente quello che vuole e dove vuole arrivare. Lo conferma attraverso un’intervista. «Facciamo l’intervista in italiano, se ho bisogno di approfondire qualche concetto mi faccio aiutare dall’interprete». Quasi un’ora a parlare di tutto e raramente si rifugia nell’inglese. E’ un armeno orgoglioso di esserlo, un calciatore che vuole vincere, non giocare a pallone. Siamo nel resort scelto dalla Roma per il ritiro portoghese. La squadra ha da poco finito di pranzare. Il sole penetra nelle ampie vetrate della hall, l’Oceano sconfinato è solo una cartolina per i calciatori della Roma, che possono ammirarlo da lontano. In questa intervista esclusiva Mkhitaryan racconta le sue ambizioni, il rapporto con Mourinho, la scelta della Roma, il carisma di Dzeko, l’amore per la sua patria e quel brutto fallo nell’amichevole contro il Porto, l’entrata dura di Pepe, che ha fatto nascere una rissa. Enrikh, come procede il ritiro? «Stiamo lavorando bene, cerchiamo di fare tutto quello che il tecnico ci chiede, lavoriamo su aspetti che nel passato avevamo trascurato». L’arrivo di Mourinho alla Roma ha riportato nell’ambiente la speranza di vincere. «Quando giochiamo una competizione, qualsiasi essa via, l’obiettivo per me è sempre quello di vincere. Se giochiamo a pallone è un conto, ma io gioco sempre per vincere. Non ho mai giocato per divertirmi e basta. Senza i trofei alla fine della carriera non ti resta niente. Io e i miei compagni vogliamo vincere per restare nella storia del club». Ci ha pensato un po’ prima di convincersi a restare alla Roma. «Non ho avuto dubbi, ma volevo avere la testa fresca per prendere la decisione migliore per me. Avevo avuto delle offerte, in Italia e all’estero, ma la decisione più giusta è stata quella di restare alla Roma». Con Mourinho il rapporto non era stato facile a Manchester. Vi siete chiariti? «Quello che è successo a Manchester rimane a Manchester. Noi abbiamo parlato da persone mature, tutti e due vogliamo andare per la stessa strada, tutti e due vogliamo vincere qualcosa per la Roma. L’unica cosa che conta quest’anno». Anche lei in campo non molla mai. Si è visto anche contro il Porto. «Lo dico chiaro: un giocatore, Pepe, non ha fatto un intervento duro, ma è entrato per fare male. Per questo mi sono arrabbiato. Anche se era un’amichevole, era importante per loro ma anche per noi, ci sono stati scontri decisi. Io in campo sono così. Sempre. Voglio vincere anche in allenamento. Una brutta scena, succede, speriamo non succeda più. Per me è finita lì»
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Il Tribunale di Madrid da ragione a Juventus, Barcellona e Real Madrid
Il tribunale di Madrid ha confermato l’obbligo di cessare ogni tipo di azione contro i fondatori della Superlega. Juventus, Barcellona e Real Madrid hanno pubblicato un comunicato congiunto sul tema Superlega. In particolare, i club si sono detti soddisfatti della decisione del Tribunale di Madrid di confermare l’obbligo di UEFA di cessare le azioni intraprese nei confronti dei club fondatori della Super League. Questa di seguito è la nota integrale:
“FC Barcellona, Juventus e Real Madrid CF prendono atto con soddisfazione della decisione del tribunale di Madrid di confermare l’obbligo di UEFA di cessare le azioni intraprese nei confronti dei club fondatori di European Super League, inclusi il procedimento disciplinare nei confronti dei tre club sottoscritti e la rimozione delle penali e delle restrizioni imposte agli altri nove club per evitare il procedimento disciplinare di UEFA.
Il Tribunale ha accolto la richiesta formulata dai promotori di European Super League, ha respinto il ricorso di Uefa e confermato l’intimazione a UEFA che, qualora quest’ultima non si conformasse alla decisione, ne scaturirebbero ammende e responsabilità penali. Il caso sarà valutato dalla Corte di Giustizia Europea, che analizzerà la posizione monopolistica di UEFA sul calcio europeo”.