L’ex allenatore dell’Inter e della nazionale, Antonio Conte alla Gazzetta dello Sport, ha pubblicato un articolo in cui ha fatto delle grandi congratulazioni al lavoro svolto dal CT dell’Italia, Roberto Mancini: facendo capire che la nostra nazionale ha raggiunto con la finale degli Europei con pieno merito:“L’Italia è arrivata in finale con pieno merito. Perché si è dimostrata più completa di ogni avversario incontrato e capace di gestire diverse situazioni di gioco, sia in fase di possesso che di non possesso palla. A volte ha dominato, altre volte ha mostrato resilienza, carattere e spirito di sacrificio esaltando le qualità collettive e individuali. Il grande merito di Mancini è aver dato alla squadra tante conoscenze che i giocatori dimostrano di aver mandato a memoria. Il nostro c.t. deve andarne orgoglioso. Il nostro calcio d’altra parte è sempre stato fatto di studio, applicazione e conoscenze. Ci sarà un motivo se nei grandi tornei siamo quasi sempre arrivati fino in fondo. L’Italia resta una garanzia, lo dice la nostra storia”.
Il campionato italiano di calcio in vista della partenza della nuova stagione vorrebbe fare in modo che gli stadi si riaprissero quasi completamente. La Lega calcio ha dichiarato che ci sono state delle pesanti perdite per la pandemia e gli stadi chiusi che si aggirano a un miliardo e 200 milioni. Per questo il presidente Dal Pino e i club hanno chiesto un incontro ufficiale al premier Draghi e al Sottosegretario allo Sport Vezzali, anticipandolo con una lettera inviata lo scorso weekend. Adesso anche la Figc ha fatto la sua parte, il presidente Gravina ha annunciato di aver scritto a Valentina Vezzali per verificare la possibilità di consentire un pieno ritorno dei tifosi negli stadi con l’inizio dei nuovi campionati. Al momento è consentita soltanto al 25% della capienza degli impianti. Il presidente ha però ribadito quanto detto nei giorni scorsi: “Sono convinto della necessità del pubblico negli stadi, ma avrei preferito una certa gradualità. Bisogna usare il buon senso perché se riapriamo al 100% e poi siamo costretti a richiudere tutto è la fine”.