Autore: Angelo Sorbello

  • Lazio, Tudor: “Chiudiamo in bellezza”

    Lazio, Tudor: “Chiudiamo in bellezza”

    Alla vigilia della sfida contro il Sassuolo, ultima giornata di Serie A, il tecnico della Lazio, Igor Tudor, prenda la parola in conferenza stampa ed ecco le sue dichiarazioni

    “Vogliamo finire nel miglior modo possibile, facendo una balla gara e mi aspetto una grande Lazio contro una squadra già retrocessa. Questo potrebbe far sembrare la partita in un certo modo ma non mi fido. Dobbiamo dare il massimo”.

    L’Atalanta può essere un modello per la Lazio?
    “Il calcio di Gasperini lo conosciamo tutti, fa bene da tanti anni. Lui come la società ed è un modella da seguire. La crescita ha permesso loro di avere una grande squadra, con programmazione, idee e con l’allenatore al centro del progetto. Questo è il modello da seguire non solo in Italia, anche nel resto d’Europa”.

    La rosa va rivoluzionata?
    “C’è gente perfetta che può rimanere, altri invece che fanno più fatica. Devo comunque fare i complimenti alla squadra, mi hanno dato tutti disponibilità e siamo andati bene. Domani ci siederemo e programmeremo il futuro e la prossima stagione”.

    Kamada è in bilico. Sta cercando di capire se resterà alla Lazio?
    “La sua volontà di rimanere c’è. Dovrà vedersi con la società per andare avanti. Ripeto, la volontà del giocatore c’è, speriamo di arrivare al dunque molto presto”.

    Cosa c’è da migliorare in vista della prossima stagione?
    “Credo non ci sia mancato nulla, anzi abbiamo fatto tante buone cose facendo bene dalla prima all’ultima gara, poi non si possono vincere tutte, non ci riescono neanche Manchester City e Real Madrid. Sono contento del lavoro fatto e fiducioso per il futuro, c’è una buona base per fare bene. Il bilancio è positivo”.

  • Frosinone, Di Francesco: “Diversi giocatori sono da valutare”

    Frosinone, Di Francesco: “Diversi giocatori sono da valutare”

    Alla vigilia della decisiva Frosinone-Udinese, in programma domenica alle ore 20:45, parla in conferenza stampa il tecnico dei canarini Eusebio Di Francesco.

     Indisponibili? Come bisogna affrontare questa gara?
    “Per quanto riguarda i presenti valuteremo domani mattina. Stiamo provando a recuperare Mazzitelli cosi come stiamo valutando le condizioni di alcuni elementi. Non vogliamo dare vantaggi a nessuno, domani mattina nella rifinitura valuteremo chi sarà disponibile. Per quanto riguarda questa gara credo che più di altre volte ci saranno tante partite nella partita e bisogna avere vari piani per affrontarla. Ci siamo preparati bene, è la gara più importante da giocare per il Frosinone”

    Salvarsi col Frosinone è vincere la Champions League. Per lei è la partita più importante?
    “Per me come dico sempre è la prossima la gara più importante ma sottolineo che non è la mia partita ma la nostra. E’ il noi che deve prevalere, dalla squadra, alla società alla gente. Dobbiamo solo arrivare all’obiettivo finale, parte tecnico tattica diventa relativa ora. Servirà massima attenzione”

    E’ un bene avere un pizzico di paura?
    “E’ un bene certo, se condivisa si. Quando è condivisa si prova a superarla insieme e in questa gara servirà ancora di più. Sarebbe da ipocriti dire che non abbiamo paura. Non vogliamo perdere il filo conduttore che ci ha portato fin qui. Consapevoli che bisogna alzare tantissimo il livello di attenzione per fare nostra la partita”

    Guardando i suoi ragazzi che emozioni ha visto in loro?
    “Siamo partiti con l’obiettivo finale e questa è stata la forza del gruppo. Dobbiamo mettere tutto dentro questa partita, servirà coraggio. Per fare un’ottima fase offensiva servirà una grande fase difensiva. I sentimenti sono tanti, a me piace intuire e credo di conoscere tanto questi ragazzi nei pregi e difetti di questa squadra”.

    Teme più l’Udinese come squadra o come società?
    “Questa settimana mi sono concentrato sopratutto su noi stessi. Abbiamo lavorare meno fisicamente perchè serviva meno, bisognava più trovare serenità nell’affrontare la gara. L’Udinese ha un’identità forte in quello che fa, ha una grande fisicità. Non mi aspettavo che si giocassero la salvezza all’ultima giornata ma non ho pensato alla loro storia societaria. Affronteranno un popolo che vuole la salvezza”.

     Eusebio Di Francesco 
  • Verona, Baroni: “Obiettivo raggiunto”

    Verona, Baroni: “Obiettivo raggiunto”

    Ultima conferenza stampa pre-partita della stagione per il tecnico del Verona Marco Baroni che ha parlato per presentare il match di domani sera contro l’Inter al “Bentegodi” valido per l’ultima giornata del campionato di Serie A. Queste le dichiarazioni dell’allenatore.

    Che partita sarà quella di domani?
    “Vogliamo fare una bella partita perché l’avversario è enorme. La considero una squadra tra le prime cinque d’Europa e noi vogliamo fare bella figura davanti ad un avversario così, anche se le difficoltà non ci hanno mai spaventato, anzi, ci hanno dato grandi stimoli. Non è stato facile rimettere in carreggiata la squadra dopo festeggiamenti, ma sono convinto che la squadra farà una bella prestazione”.

    Il futuro?
    “Presto per fare valutazioni, sono concentrato per fare bene questa partita perché non voglio fare brutta figura. Giochiamo di fronte al nostro pubblico, è un periodo di festa, ma è un termine che non mi piace. La vera festa è quando andiamo in campo e dobbiamo concentrarci su quello. Faremo delle valutazioni in tempi opportuni e ci sarà modo di capire i piani della società”.

    Marco Baroni 
  • Il Como cerca un portiere, ecco Audero

    Il Como neo promossa in Serie A, sta già lavorando per la prossima stagione.

    Ora la squadra avrebbe messo gli occhi sul portiere Audero classe 1997. L’estremo difensore, è stato il secondo di Sommer all’Inter dove era in prestito. Tornerà alla Sampdoria, perché i nerazzurri non pagheranno i sette milioni di euro per il riscatto.

    Audero cerca anche una squadra dove poter giocare, il Como potrebbe essere più di una alternativa.

     

  • Serie A, la Juve chiude il campionato battendo il Monza

    La Juventus è il Monza nella loro ultima gara di campionato di Serie A, terminano la loro sfida per 2-0 in favore dei bianconeri.

    Reti di Chiesa al 26′ e Alex Sandro al 28′.

    La Juventus chiude il campionato al terzo posto in classifica, con 71 punti e Monza dodicesima con 45 punti.

     

  • Sassuolo, Ballardini: “Il tempo era poco”

    Conferenza stampa della vigilia per il tecnico Davide Ballardini prima di LazioSassuolo.

    Inizia la conferenza stampa.

    Inizia Carnevali: “Ci tenevo a ringraziare il mister, il suo staff, per quello che è stato fatto sebbene non sia stato raggiunto il risultato auspicato ma mi sento di ringraziarlo perché abbiamo conosciuto le persone. Auguro un grosso in bocca al lupo a te e al tuo gruppo”.

    La risposta di Ballardini: “Grazie a te e alle proprietà. Ai collaboratori che abbiamo trovato qui che sono straordinariamente validi, mi dispiace ma ci fermiamo qua perché non serve dire altro”.

    Cosa le lascia questa esperienza?
    “Mi lascia tante buone cose perché come ho detto sempre la proprietà, i dirigenti, abbiamo incontrato persone serie e capaci. Il piacere c’è per questo ma è altrettanto il dispiacere per non aver ottenuto un risultato che potevi raggiungere, dall’altra c’è anche il fatto che a noi non è mai capitato di arrivare a 12 partite dalla fine, il tempo è davvero poco, due mesi e mezzo, per muoversi sono pochi”.

    Cosa è mancato?
    “Io non ero qua ma tanti piccoli episodi ti portano a dire ‘porco giuda questo è un anno difficile’. Noi siamo arrivati due giorni prima del Verona, una gara poi che era in controllo e se c’era una squadra che meritava era il Sassuolo, e in una situazione dove potevi fare gol tu si è fatto male il tuo giocatore più rappresentativo e lì si capisce che le difficoltà poi erano tanti”.

    La squadra è mancata dal punto di vista mentale?
    “Questo è così, un’altra cosa che pensavi di non venire mai coinvolto in una situazione così delicata perché l’ambiente, la rosa, le aspettative, tu pensavi di tirarti su perché credevi di avere delle qualità superiori che ti permettevano di venire fuori da una situazione complicata, cosa che non è successa. Un po’ l’ambiente dove non ci sono così tante pressioni, quella spinta, quelle motivazioni che ti danno certi ambienti e ti sei trascinato, tutto questo non ha fatto bene a nessuno”.

  • Torino, Juric: “Gara difficile”

    Torino, Juric: “Gara difficile”

    In vista della trasferta a Bergamo, il tecnico Ivan Juric del Toro presenta la sfida alla vigilia dalla sala conferenze dello stadio Olimpico Grande Torino.

    Ha visto l’Atalanta in finale?
    “E’ stata una gara molto dura, sono stati molto bravi in difesa e in attacco sono stati cinici e determinanti. Hanno fatto una partita da finale, perfetta”

    Che approccio si aspetta?
    “E’ sempre uguale, tanto gioco uno contro uno e l’approccio solito di quando affronti una squadra con il 3-4-3 come il Bayer”

    Cosa dice di Bellanova, Buongiorno e Ricci in Nazionale?
    “Soddisfazione e orgoglio, hanno tante possibilità di andare. Era tanto tempo che non capitava che tre giocatori del Toro andassero all’Europeo, dovremo essere tutti orgogliosi”

    Qual è l’obiettivo di domani?
    “L’obiettivo è vincere, ce lo siamo prefissati. Contro il Milan grande prestazione sotto tutti i punti di vista, vogliamo ripeterci e vedere cosa capita con la Fiorentina”

    In infermeria?
    “Manca Rodriguez, non può giocare dall’inizio per un problema alla caviglia. Ma lo porto, vedremo se servirà a gara in corso. Formazione è la stessa del Milan, sono rimasto soddisfatto di tutti. Vorrei ripetere la stessa squadra togliendo Rodriguez”

    Pensa di aggredire subito l’Atalanta? Magari sarà un po’ stanca…
    “Negli anni, ho sempre avuto la stessa interpretazione. Giocheremo come al solito facendo il nostro calcio, cercando di prevalere nei contrasti e nel gioco. Loro hanno tanti giocatori da cambiare e ruotare, se non gioca Zappacosta c’è Holm. Sarà difficile perchè hanno entusiasmo, noi dobbiamo avere grande voglia di fare risultato”

    Che stato d’animo ha?
    “Lo stato d’animo è la preparazione della partita, cercando di vincere. Sono molto contento di ciò che abbiamo fatto, sarebbe la ciliegina sulla torta vincere e fare più punti dell’anno scorso. Penso solo a fare il meglio della partita”.

    Ivan Juric
  • Palermo, idea Zanetti per la panchina

    Palermo, idea Zanetti per la panchina

    Il Palermo ieri sera è staro eliminato nella corsa play-off dal Venezia. Ora pensa già al futuro, il contratto del tecnico Mignani è in scadenza a giugno. Mignani comunque, non resterà alla guida dei rosanero anche per il prossimo campionato di Serie B. Un nome da seguire, per il futuro della panchina rosanero, è quello di Paolo Zanetti ex di Venezia ed Empoli.

  • Serie A, le probabili formazioni di Juventus – Monza

    Serie A, le probabili formazioni di Juventus – Monza

    Le probabili formazioni di Juventus e Monza.

    Juventus (3-5-2): Szczesny – Rugani, Bremer, Danilo – Weah, McKennie, Nicolussi Caviglia, Rabiot, Kostic – Vlahovic, Chiesa. All. Montero.

    Monza (4-2-3-1): Sorrentino – Birindelli, Marì, Izzo, Kyriakopoulos – Gagliardini, Bondo – Colpani, Pessina, Mota – Djuric. All. Palladino.

  • 25 Maggio 2005, il Milan perde la finale di Champions League contro il Liverpool

    Era il 25 Maggio 2005, il Milan di Carlo Ancelotti perde la finale di Champions League contro il Liverpool di Benitez. Dopo una girandola di emozioni. I rossoneri passano in vantaggio di tre reti, gol di Paolo Maldini, che sblocca il risultato, poi doppietta di Crespo. Il primo tempo si chiude con il Milan avanti per 3-0.

    Nella ripresa, nessuno, davvero poteva immaginare quello che sarebbe accaduto. Al 54′ cross di Riise che arriva a Gerrard lasciato solo dalla difesa rossonera e sigla l’1-3. È l’inizio di  6 minuti di follia. Un solo minuto più tardi, Dida non trattiene un tiro di Smicer da fuori area, è 2-3. Passano altri 5′ e l’incubo si materializza. Gattuso atterra Gerrard in area e l’arbitro indica il dischetto. Xabi Alonso si lascia parare il tiro, sulla ribattuta segna il 3-3.

    I tempi supplementari non cambiano nulla.

    Mancano 3′ ai rigori, quando Shevchenko ha la grande occasione e che Dudek para. Si va alla lotteria dei rigori.

    Sbagliano Serginho e Pirlo, l’errore più grave è di Shevchenko. Tutto finito.

    I rossoneri non dimenticheranno mai ogni singolo episodio di quella gara.