Autore: Angelo Sorbello

  • Champions League, le formazioni ufficiali di Manchester City – Real Madrid

    Champions League, le formazioni ufficiali di Manchester City – Real Madrid

    Champions League, ecco le formazioni ufficiali di Manchester City – Real Madrid.

    MANCHESTER CITY (4-1-4-1): Ederson; Walker, Ruben Dias, Akanji, Gvardiol; Rodri; Bernardo Silva, De Bruyne, Foden, Grealish; Haaland. All’.. Guardiola

    REAL MADRID (4-3-1-2): Lunin; Carvajal, Nacho, Rudiger, Mendy; Valverde, Kroos, Camavinga; Bellingham; Rodrygo, Vinicius. All’. Ancelotti

     

  • Milan, Pioli: “Ci vuole calma e fiducia”

    Milan, Pioli: “Ci vuole calma e fiducia”

    Ecco le parole in conferenza stampa del tecnico del Milan Pioli alla vigilia della sfida di Europa League con la Roma.

    “Dobbiamo avere la massima fiducia e credere in noi stessi nel modo più assoluto. Credo che abbiamo le possibilità per giocare una grande partita e vincerla. Non conta più la partita d’andata, non possiamo stare lì a vedere: certo ci sono tante piccole cose che possiamo fare e dobbiamo fare meglio per mettere in difficoltà i nostri avversari. È altresì vero che è un’altra partita, saranno altri 95 minuti dove dovremo metterci tanta qualità e tanta energia”.
    Sul momento della stagione: “Ogni periodo, ogni stagione, ogni partita sono storie diverse. Quando poi si fanno delle scelte si fanno per cercare di migliorare la squadra e vincere la partita. Sappiamo che domani è un’occasione: abbiamo solo un obiettivo che è quello di andare avanti e quindi vogliamo vincere la partita di domani sera”.
    Su Rafa Leao: “Non abbiamo mai vinto unicamente per merito di Rafa e non abbiamo mai perso unicamente per demerito di Rafa. Noi lavoriamo, giochiamo e lottiamo per il nostro livello, per il gioco di squadra e per quello che vogliamo fare insieme. Domani sera tutti dovremo fare una partita di alto livello”.
    Sul PSG e il Dortmund in semifinale di Champions: “Non siamo passati veramente per poco in un girone difficile ma adesso quello che conta è mettere ogni goccia di sudore in campo domani, vincere la partita e superare il turno”.

     

  • Monza, quale futuro per il tecnico Palladino

    Monza, quale futuro per il tecnico Palladino

    Il tecnico Palladino lascerà quasi sicuramente il Monza alla fine di questa stagione, dopo due campionati comunque positivi, sia per il tecnico e sia per la squadra. Su di lui ci sono diverse squadre di Serie A. Infatti, tre compagini sono sulle sue tracce: Fiorentina, Torino e Bologna. Vedremo quale sarà il futuro di Palladino.

  • Il rammarico dell’ Atletico Madrid e del tecnico Simeone

    Il rammarico dell’ Atletico Madrid e del tecnico Simeone

    Una serataccia per l’Atletico Madrid di Simeone eliminato dalla Champions League. Un’altra spagnola eliminata dopo il Barcellona.

    Ma viene da chiedersi che fine ha fatto l’ Atletico Madrid di Simeone? La squadra che sapeva difendere?

     

    Persa la Supercoppa con il Real Madrid, dopo ben cinque e ieri, il poker subito dal Borussia Dortmund.

    Parlare di ciclo finito è prematuro, però Simeone e l’ Atletico non sono più competitivi.

  • Tutta la delusione del Barcellona

    Tutta la delusione del Barcellona

    Dopo il quarto di finale perso ieri contro il PSG e la conseguente eliminazione dalla Champions League il Barcellona di Xavi si lecca le ferite dopo l’ennesima batosta subita, anche la Liga è andata ed sempre più nelle mani del Real Madrid. Grande delusione quindi per il Barcellona ed il tecnico Xavi.

    Il Barça, tra l’altro, non raggiunge le semifinali di Champions League dalla stagione 2018/19,
    Senza Messi le cose sono drasticamente peggiorate.

  • Fiorentina, Kouame: “Ho voglia di vincere”

    Fiorentina, Kouame: “Ho voglia di vincere”

    Il giocatore della Fiorentina Kouame presenta la sfida di Conference League di domani.

    Cosa le ha aggiunto l’anno da lei vissuto?
    “Tanto, mi è arrivata una grande soddisfazione con la Coppa d’Africa vinta ma vorrei vincere qualcosa anche qui alla Fiorentina. Lo scorso anno abbiamo fatto due finali senza vincere trofei: sarebbe importante non solo per me, ma per quanto vissuto negli ultimi periodi. Sarebbe anche per Joe (Barone, ndr), ci teneva. Dovremo essere bravi a giocare da Fiorentina, solo così potremo riuscirci”.

    Avete davvero scelto di puntare sulle coppe?
    “No, non credo. Anche in campionato eravamo a un buon punto, eravamo quarti… Siamo in una fase ora in cui certe squadre sono avanti e noi abbiamo altre possibilità per fare qualcosa di grande, anche rispetto allo scorso anno: non abbiamo scelto, ma ci troviamo qui e quindi giochiamoci le coppe. E speriamo di portarci qualcosa a casa”.

    Cosa spera per il suo futuro?
    “Io ho un legame a Firenze perché qui sono arrivato dieci anni fa. Prima ero a Sesto, poi sette anni dopo mi sono ritrovato a giocare nella Fiorentina: il legame con questa terra è forte, l’unica cosa che mi auguro è di vincere qualcosa. Non ho niente da aggiungere… Poi si vedrà”.

     

  • Fiorentina, Italiano: “Periodo cruciale e partite importanti”

    Fiorentina, Italiano: “Periodo cruciale e partite importanti”

    Ecco le parole in conferenza stampa del tecnico della Fiorentina Italiano alla vigilia della sfida di Conference League.

    ”E’ la partita più importante di questo periodo, ne abbiamo avute già altre come il precedente passaggio del turno o la semifinale d’andata di Coppa Italia. Ma la gara di domani sarà fondamentale per continuare nel cammino europeo, lo 0-0 d’andata ci permette di affrontare la partita in un certo modo. Abbiamo voglia di giocare ancora un bel po’ di partite dato che saranno partite importanti”.
    Come riuscire a impensierire la difesa del Viktoria?
    “Dobbiamo fare meglio in tutto ciò che riguarda lo svolgimento della partita. Dobbiamo essere più veloci, più intraprendenti e avere maggiore personalità negli ultimi metri. E’ importante prendersi delle responsabilità perché la loro è una difesa che non prende mai gol. Servirà più qualità”.
    Da Nico, Bonaventura e Belotti si aspetta qualcosa in più?
    “Hanno le capacità, le doti e le qualità per far male a questo tipo di avversario. Tutto passa dalle giocate del singolo, dobbiamo sfruttare al meglio le capacità di chi è davanti. Nel 2024 in attacco non stiamo rendendo come dobbiamo e possiamo, anche perché le occasioni a disposizione ci sono. Dobbiamo sfruttare qualsiasi opportunità”.
    Ottenere un’altra semifinale sarebbe il coronamento di questo percorso europeo?
    “Servono la spinta e la giusta forza per superare partite così, sono gare in cui l’adrenalina ti porta ad andare fortissimo. Questa partita può dire tantissimo della nostra stagione e solo questo può darci la forza per dare il 100%. Giochiamo in casa, abbiamo una grandissima opportunità e dobbiamo provare a sfruttarla in tutti i modi”.

     

     

  • Cagliari, Ranieri: “Salvezza vicina”

    Cagliari, Ranieri: “Salvezza vicina”

    Il tecnico del Cagliari, Claudio Ranieri, in conferenza stampa presenta la gara di venerdì sera contro la Juventus.

    Aveva lanciato un messaggio di calma ai suoi ragazzi prima di queste due gare. Ora cosa vuole dire?
    “Niente di che. I ragazzi devono continuare così, con equilibrio. Passare dalla gioia allo sconforto si impiega poco”.

    E’ d’accordo che ora la Juventus è l’avversario più difficile da affrontare?
    “Una squadra che sa il fatto suo, idem l’allenatore. Sa trovare il goal e difende come nessuna in area. In Europa nessuna sa come impedire agli avversari di entrare in area. Sono micidiali nelle palle inattive”.

    Come sta Mina?
    “Il ragazzo c’è ed è determinato nonostante non stia benissimo. Non sono autolesionista, e lo manderò in campo”.

    Come è riuscito a responsabilizzare alcuni elementi che avrebbero potuto giocare contro l’Inter?
    “E’ ovvio che non li posso conoscere nel profondo, ma negli allenamenti noto quello che fanno. E’ importante che loro sappiano che io non ho paletti, e se si allenano bene io li mando in campo, anche in base alle tipologie di avversari. Mi conoscono e sanno come agisco”.

    Qual è la soglia punti per la salvezza?
    “Credo 35/36, sotto si rischia. Nessuno ci sta e le squadre coinvolte sono ancora vive. Nessun risultato è scontato. Nelle ultime dieci giornate si assiste sempre al ‘si salvi chi può’ e chi mantiene i nervi saldi raggiunge l’obiettivo”.

  • Roma, De Rossi: “Ndicka ora sta meglio”

    Roma, De Rossi: “Ndicka ora sta meglio”

    Ecco le parole di De Rossi allenatore della Roma alla vigilia della sfida di Europa League con il Milan

    Lezione di umanità per la vicenda Ndicka?
    “Sta bene ed è la cosa più importante. Penso che ognuno ne tragga l’insegnamento che vuole trarne se c’è. Abbiamo ricevuto complimenti per una cosa normale. Abbiamo fatto quello che ci sembrava automatico fare. Se qualcuno vuole trarne un insegnamento vuol dire che siamo marci come società. Qualcuno ha visto anche che ci volevamo marciare. Il ragazzo dell’elettrocardiogramma ci disse che stava avendo un infarto in corso, quindi quando c’è quel dubbio non ti permette di continuare. Non ci sono insegnamenti, ma solo momenti in cui fare ciò che è normale. Per rispetto di tutti non c’era possibilità di continuare. Noi siamo stati molto uniti in questo. Ho fatto i complimenti ai ragazzi, non c’era uno che volesse continuare a giocare. Bello che ci siamo riscoperti famiglia in questi momenti e non solo quando vinciamo le partite”.
    La situazione di Pioli avrà un incidenza sul ritorno?
    “Quando si parla di situazione si parla della percezione di quello che si legge sui giornali. Non commento non per marcare di rispetto ma perché a volte non sono cose vere. Il Milan è secondo e le ha vinte tutto e la squadra gioca bene, da quel punto di vista non c’è problema. Si giocheranno un crocevia stagionale perché l’Europa League è un obiettivo per una squadra costruita per essere protagonista in Champions. Sanno che devono vincere perché altrimenti andranno fuori, è un’ultima spiaggia e dovranno ribaltare il risultato”.
    Che idea ti sei fatto sulla possibile data del recupero di Udinese-Roma?
    “Sappiamo che ci sono diverse opzioni e capiamo le difficoltà di chi organizza e decide quando giocare. Penso che sia un bene che non si trovino date, un orgoglio per il calcio italiano, ma allo stesso tempo deve tutelare la regolarità del campionato. Non si può creare un precedente e giocare a campionato finito. Spero in una soluzione logica”.
    Come si prepara la gara di ritorno dopo aver fatto così tanto bene all’andata?
    “Nella tua domanda c’è l’essenza di questo lavoro. Penso che ci sono le caratteristiche della squadra avversaria che va rispettata. Non è che abbiamo vinto 7-0 e loro non sono mai usciti dall’area di rigore. Forse avremmo meritato di fare qualche gol in più. Non penso che Pioli stravolga tutta la squadra, ma penso che cambi qualcosina. Liedholm diceva sempre che metteva bene in campo la squadra, poi si muoveva e rovinava tutto. Stiamo pensando a qualche cambiamento, ma non ci stiamo snaturando completamente”.
    Domani è anche per te un crocevia…
    “Tutte le partite lo sono. Domani è importante perché non voglio che finisca. Pellegrini ha detto una cosa che mi ha fatto emozionare: È un percorso per essere felici e cosa c’è di più importante? Più importante della nostra gioia, della nostra gloria che c’è? Se pensiamo a quanto sono a rischio, a quanto durerà non ci godiamo quello che stiamo facendo. Da quando sono arrivato sono state tante le giornate felici che ho trascorso. Penso a quello, non alle possibilità di rinnovo in base al risultato di domani”.

  • Roma, Pellegrini:”Stagione non facile”

    Roma, Pellegrini:”Stagione non facile”

    Ecco le parole in conferenza stampa del giocatore della Roma Pellegrini alla vigilia della sfida di Europa League con il Milan.

    Come gestisci questo momento da capitano? E come mai tutti questi mesi di silenzio?
    “Sono cose che decidiamo insieme alla società, c’è stato un momento particolare di stagione in cui ho sofferto di infortuni e ha inciso anche al livello mentale. Ma durante la stagione può succedere, però sono stato sempre presente per la Roma e per i miei compagni. Difficile far capire alla squadra quanto siano importanti altre partite, non quella di domani. Iniziamo a giocare per notti come quelle di domani, con uno stadio che ci spingerà a dare quel qualcosa in più. Verranno qui per passare il turno, ma anche la Roma lo vuole dopo l’ottima partita a Milano. E si può replicare se non fare ancora meglio”.
    Il mister vi chiede una Roma versione Real…
    “Penso che questo è quello che il mister ci vuole trasmettere, ma quella frase l’ha detto più in riferimento ad altre volte dove si pensa che altre partite sono meno importanti. Il mister intendeva che quelle partite ti permetto di arrivare l’anno dopo a giocare contro le squadre che noi vorremmo affrontare l’anno prossimo. È più una questione di testa per giocare sia contro il Milan che con un’altra squadra alla stessa maniera. Negli ultimi anni abbiamo fatto dei percorsi incredibili in Europa, ma siamo mancati in campionato. La Roma è una squadra importante che deve fare le competizioni più importanti che ci sono, contro squadre con cui merita di giocare. Il nostro obiettivo è quello di riportare la Roma dove merita di essere”.
    Ti vedi alla Roma a vita?
    “Qui sono a casa mia, ma allo stesso tempo è bello perché è una sfida continua. Tu devi venire al campo e meritarti questa maglia, un po’ il discorso che ho fatto sulla fascia tempo fa. Mai avrei pensato che la mia carriera mi avrebbe portato a ricevere questo dono. La maglia e la fascia della Roma si porta 24h al giorno, 365 giorni all’anno. Per me è un sogno essere a fianco al mister. Mi godo il momento come giusto che sia, sapendo che tutti i giorni devo meritarmi lo scudetto per porto sul petto”.
    Come stai vivendo questo momento?
    “A livello calcistico mi sento bene. Stiamo facendo un bel percorso, se qualche mese fa ci avessero detto di quello che stiamo facendo adesso, saremmo stati tutti contenti. La Roma ha iniziato un percorso che sta funzionando che per me è la strada giusta. Riguardo me, sono contento di quello che sto facendo. Non mi accontento perché non abbiamo ancora raggiunto nessun obiettivo che abbiamo in testa ed è presto per essere soddisfatti. Dobbiamo essere entusiasti, ma mai appagati. Secondo me si può fare bene, lavorare forte come stiamo facendo e creare un percorso che ci renda felici”.