Autore: Angelo Sorbello

  • Torino, Juric: “Con il Monza sarà una bella partita”

    Torino, Juric: “Con il Monza sarà una bella partita”

    Ecco le parole in conferenza stampa del tecnico del Torino Juric alla vigilia della sfida con il Monza

    Può darci un bollettino medico?

    “Dobbiamo vedere solo Buongiorno che ha preso una botta alla spalla due giorni fa e ieri non è riuscito ad allenarsi. Il resto è il solito: mancano i lungodegenti Schuurs e Djidji, oltre a Ilic, il resto del gruppo è ok”.
    Il Toro potrebbe trascorrere una Pasqua in Europa…
    “Dopo nove partite vedevo nero e gli obiettivi erano diversi. Ora possiamo guardare la classifica e fare qualcosa di speciale, ci sono tante gare importanti. Vogliamo fare come negli ultimi due mesi, le prestazioni ci sono sempre state”.
    La squadra sa reggere le pressioni?
    “Per me le pressioni erano tre anni fa, quando Immobile calciò il rigore. Noi dobbiamo viverla bene: non pensavo di essere qui, dobbiamo affrontarla con voglia e grinta, senza pressioni”.
    Il Toro è più attrezzato del Monza?
    “Dipende dai punti di visti. Sono contento dei miei, ma tre anni fa il 90% della squadra lottava per salvarsi. Siamo un’ottima squadra, ma alcuni anni fa erano considerati brocchi. Penso a Vojvoda, Buongiorno, Rodriguez, Vanja…Il Monza ha una squadra esperta con giovani talenti che fanno bene”.

  • Monza Palladino: “Juric è un maestro”

    Monza Palladino: “Juric è un maestro”

    Il campionato del Monza riprende dalla trasferta di Torino. Ecco le parole dell’allenatore del Monza Raffaele Palladino nella conferenza stampa della vigilia.

     

    Palladino, come sta la squadra e come ha lavorato durante questa sosta?
    “Viviamo questo periodo con entusiasmo e carica positiva. Il momento è davvero bello per tutti noi, siamo all’interno di un contesto meraviglioso in cui sono coinvolti tutti i calciatori. Abbiamo ripreso gli allenamenti davvero alla grande e c’è unità da parte del gruppo per dare il massimo”.

    Quanto è soddisfatto per le convocazioni in Nazionale di alcuni sui giocatori come Mota Carvalho e Valentin Carboni?

    “Non ho meriti per le varie convocazioni. Personalmente ho creduto in questi calciatori. Nella prima parte di stagione la fase d’attacco veniva un po’ criticata ma siamo riusciti a rispondere con il lavoro. Adesso aspettiamo il primo gol di Djuric. Per Vignato mi spiace molto, si sta riprendendo ma non si sta ancora allenando con la squadra”.

    Che partita sarà quella contro il Torino? E quanto le fanno piacere i complimenti che sta ricevendo?

    “Sono concentrato su quello che dobbiamo fare per affrontare il Torino, sarà uno scontro diretto. Sono la quarta miglior difesa e sono allenati molto bene. Non sarà una finale di Champions League ma bisognerà avere grande personalità. I complimenti fanno sempre molto piacere, a volte non ci si rende conto del percorso che stiamo facendo. Mi auguro che questa società andrà sempre più in alto ma quello che è stato fatto in questi due anni rimarrà per sempre”.

    Che Torino si aspetta?

    “Juric lo conosco molto bene, è particolarmente bravo nel farti giocare male. Con Ivan c’è un grande rapporto e se oggi faccio questo lavoro è anche grazie a lui. Lo devo ringraziare, per me è stato un maestro. Col Torino sono sempre partite di grande intensità. Ecco perchè servirà concretezza, da parte nostra ce la giocheremo al massimo”.

    Quanto peserà l’assenza di Bondo? E quanto rammarico c’è per la squalifica di Gomez?

    “La mia speranza era avere Alejando Gomez, meritava un finale diverso e spero un giorno di rivederlo in campo. A livello di infortunati invece Caprari è ancora out ma fra qualche settimana sapremo di più dopo una visita di controllo. Sull’assenza di Bondo dico che Akpa Akpro, Pessina e Gagliardini possono sostituirlo perfettamente. Abbiamo tante soluzioni. Io vengo qui a metterci la faccia, ma in settimana il mio staff lavora tantissimo e studiamo tanto. Il calcio è in continua evoluzione. La domenica è il frutto del lavoro settimanale ma l’importante è che la squadra abbia un’identità chiara”.

     

  • Milan, Pioli: “Spiace per Barone”

    Milan, Pioli: “Spiace per Barone”

    Pioli, allenatore del Milan, è presente in conferenza stampa per presentare la sfida tra Fiorentina e Milan, valida per la 30esima giornata del campionato di Serie A ed ecco le sue dichiarazioni.

    Sarà la prima partita a Firenze senza Joe Barone…
    “Non è purtroppo la prima situazione di questo genere che succede alla Fiorentina. Firenze e i tifosi viola sono fantastici quando si tratta di unirsi e di compattarsi per superare questi momenti; quando ti colpiscono questi lutti diventa una grande famiglia. Ci aspetterà un ambiente particolare all’inizio per Joe Barone che ha fatto tantissimo per la Fiorentina, però poi ci sarà la partita”.

    Come ha ritrovato i suoi ragazzi?
    “Chi è rimasto a casa ha recuperato un po’ di energie. Chi è andato via, a parte Kjaer che è tornato con un affaticamento e non sarà convocato a scopo precauzionale, sta bene. Chi ha giocato di più è Pulisic: lo valuterò, ma ieri mi è sembrata in buone condizioni”.

    Come avete vissuto il caso Acerbi-Juan Jesus?
    “Diventa difficile per me giudicare l’episodio perché non ho tutto sotto mano, ma non possiamo che essere tutti contro gli episodi di razzismo negli stadi. È ora di smetterla”.

    Sensazioni per il rush finale?
    “Comincia il periodo decisivo della stagione. Tutto ciò che abbiamo fatto fino ad oggi è importante, ma dipenderà tutto dalle prossime partite. Dobbiamo preoccuparci di alzare il livello delle nostre prestazioni”.

    È reale il gap di 14 punti con l’Inter?
    “I 14 punti sono reali, perché la classifica non la possiamo cambiare; loro hanno fatto un campionato eccezionale, mentre noi, soprattutto in un mese, non siamo riusciti a ottenere qualche vittoria in più. Negli ultimi 2-3 mesi siamo stati una squadra molto competitiva, dobbiamo continuare così fino alla fine”.

    Come ha ritrovato Reijnders?
    “È tornato molto soddisfatto. Sta completando il suo bagaglio, può diventare un centrocampista completo: sta lavorando con molta attenzione anche in fase di non possesso palla. È un giocatore già di alto livello”.

    Furlani l’ha apprezzata… C’è una partita che farà cambiare l’indirizzo della stagione?
    “No, ci sono 10 partite di campionato e speriamo 5 di Europa League che saranno tutte importanti. Quella più importante, intanto, è quella di domani. Ci sta che in queste due settimane soprattutto voi parliate molto del futuro, l’avete fatto anche durante tutta la stagione… Ma io non devo pensare al futuro, devo pensare a domani e a questi 60 giorni per rendere questa stagione la più positiva possibile. Fino ad ora, sono giudizi parziali e non completi. A fine stagione ti dirò cosa vorrei fare e cosa non vorrei fare l’anno prossimo. Non pensiamo al derby o alla Juve, ma alla Fiorentina”.

    Ha parlato con Pupi Avati?
    “Non ho il numero di Pupi Avati. Se lui non tifa più Milan per il mio rapporto con Maldini non è buono, si sbaglia di grosso. Io ho un ottimo rapporto con Maldini, quindi lui può tornare tranquillamente a tifare Milan se è quello che vuole fare”.

    Non avete fatto molto bene dopo le soste…
    “I nostri risultati dopo le soste non sono sempre stati quelli che ci aspettavamo, però ogni sosta ha una storia diversa… Mi sento di poter dire che in questa sosta abbiamo lavorato bene e i giocatori sono tornati bene”.

    Quanto mancherà Theo?
    “Mancherà sicuramente, sulla sua forza e sul suo rendimento… È un giocatore devastante. Giocheremo domani con caratteristiche diverse, sfruttando quelle di Florenzi. Roberto Carlos lo ha definito il più forte del mondo? Lui del ruolo se ne intende, credo che abbia ragione”.

    Come sta Bennacer?
    “Ha dovuto lavorare individualmente, ma ha sfruttato bene questa settimana. Sta bene e potrebbe anche giocare dall’inizio”.

    Terracciano come lo vede?
    “Ha sofferto subito l’impatto, il blasone della squadra e l’importanza di San Siro, ma sta lavorando tanto. Lo utilizzo come terzino”.

    Come è tornato Giroud?
    “È tornato come sempre: carico, determinato, sereno. Sta bene. Parlo con lui, ma da noi nessuno sta pensando alla prossima stagione. Siamo concentrati su ciò che dobbiamo fare nel prossimo periodo”.

    Come ha visto Okafor prima punta?
    “Avevo scelto Okafor per avere la profondità necessaria per sfruttarlo. Lui sta facendo benissimo sia da punta che a sinistra”.

    Che differenza c’è tra Bennacer e Adli?
    “Bennacer è il centrocampista più forte che abbiamo nell’uno contro uno difensivo, credo sia quasi insuperabile quando si tratta di strappare la palla. Credo possa migliorare nella lettura di alcune situazioni, magari temporeggiando, non sempre puoi essere aggressivo. Adli è meno abile nell’uno contro uno, ma ha caratteristiche molto interessanti”.

    Fiorentina sempre tosta da affrontare…
    “Non è un caso. La Fiorentina in casa ha perso solo con l’Inter 1-0 e non meritava di perdere”.

    Al di là dello spartito, sono i giocatori singoli che fanno la differenza?
    “Deve essere così. Dobbiamo avere idea su come stare in campo, poi sono i singoli che fanno la differenza. Dobbiamo unire le due cose”.

    Come limitare i quinti della Fiorentina?
    “La Fiorentina non ha i quinti, ma ha giocatori esterni offensivi veloci e terzini che spingono, quindi dobbiamo essere molto compatti”.

    Con Theo Milan meno offensivo?
    “No, non credo. Non cambia la nostra idea di provare a fare la partita”.

  • Juve, Allegri: “Tudor è bravo”

    Juve, Allegri: “Tudor è bravo”

    Il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri ha presentato con le seguenti parole, in conferenza stampa, la sfida tra Juventus e Lazio

     La società le ha rinnovato la fiducia pubblicamente. Ha avuto delle garanzie sul suo futuro alla Juventus? “Credo che in questo momento la cosa più importante è che tutti siamo focalizzati su quello che è il finale di stagione. Perché abbiamo buttato via tanti punti di vantaggio che avevamo sulle quinte e ore bisogna essere realisti. Nel girone di ritorno abbiamo fatto solo 13 punti. Adesso abbiano 9 partite per andare a consolidare una posizione che è uno dei tre posti in Champions che sono rimasti. Poi c’è la Coppa Italia. Martedì abbiamo un’altra partita importante contro la Lazio che vale la Coppa Italia. Bisogna pensare a questo. Sono contento che la società abbia rinnovato la fiducia ma non avevo nessun dubbio su questo. Perché comunque con la società stiamo lavorando e la società starà programmando quello che è il futuro. Ma in questo momento è importante e fondamentale rimanere focalizzati sul presente. E il presente è domani, domani partirà il rush finale che sarà molto difficile perché abbiamo molti scontri diretti e abbiamo perso tanti punti sulle inseguitrici”. 

    Il gruppo? “Nel calcio si vivono anche questi momenti. Quindi bisogna rialzarci e fare dei risultati per arrivare in Champions. I ragazzi devono restare sereni perché hanno fatto 59 punti. Alla squadra non ho da rimproverare niente, però bisogna fare qualche risultato in più per ritrovare entusiasmo per il finale di stagione. C’è voglia di lavorare e la squadra non ha mai smesso di provare a fare bene”.

    In questo periodo avete ripensato agli errori fatti? “Il calcio è difficile da spiegare. Noi cerchiamo di vedere gli errori che facciamo. In questo momento parlare non serve niente e bisogna cercare di invertire questa tendenza e possiamo farlo solo noi”.

    Domani festeggia le 500 partite in Serie A. Ci fa un bilancio? “Vedo la voglia, la passione e l’amore che ho per questo sport. Sto diventando diversamente giovane e sono contento di quello che ho fatto, ma allo stesso tempo ho tanta voglia di divertirmi ancora e stare sui campi. Ora l’importante è pesare a domani e questi 55 giorni che devono essere uno stimolo per noi”.

    Cosa troverete nell’uovo di Pasqua Lazio-Juve? “L’uovo di Pasqua lo mangio tutti i giorni perché sono un amante del cioccolato. Domani sarà una gara difficile. La Lazio ha cambiato allenatore e le squadre di Tudor sono sempre aggressive. Dovremo fare bene sotto tutti i punti di vista. E’ un buon test per le gare future”.

    Che ostacolo è la Lazio? “Una squadra che cambia allenatore ha grandi stimoli. Partiranno forte per tornare alla vittoria. Dovremo giocare molto bene tecnicamente. Chiesa e Yildiz stanno bene. Sono importanti e spero che insieme agli altri realizzino i gol che ci consentiranno di andare in Champions”.

    Qual è la quota Champions? “Ora è a 70 punti. Poi bisogna vedere perché ci sono tanti scontri diretti. Ma non è sempre questione di punti, ma anche di obiettivi. Una gara vinta può far vedere le cose in maniera diversa. In questi periodi di difficoltà i singoli e la squadra crescono”.

    Cambia molto arrivare secondi o terzi? “Il nostro obiettivo è ottenere il massimo. Noi dobbiamo fare il massimo per invertire il girono di ritorno che abbiamo fatto”.

    Ti hanno fatto piacere le parole di Scanavino? “Le parole di Scanavino mi hanno fatto piacere perché rappresenta la società. Nel calcio è così: se vinci sei un bravo ragazzo se non vinci non lo sei”.

  • Villareal, il portiere Reina verso il ritiro

    Villareal, il portiere Reina verso il ritiro

    Il portiere Reina riflette sul suo futuro e alla fine di questa stagione con il Villareal nella Liga spagnola potrebbe lasciare l’attività agonistica.

  • Xabi Alonso resta al Leverkusen

    Xabi Alonso resta al Leverkusen

    Xabi Alonso dovrebbe rimanere anche per la prossima stagione alla guida del Leverkusen in Germania. Nonostante le numerose richieste quindi Xabi Alonso e si dovrebbe muovere.

  • Le partite di oggi venerdì 29 marzo 2024

    Le partite di oggi venerdì 29 marzo 2024

    Ecco di seguito le partite in programma per la giornata di oggi venerdì 29 marzo 2024.

    18.30 Inter-Roma (Serie A femminile) – DAZN

    19.00 Benfica-Chaves (Campionato portoghese) – DAZN

    20.00 Al Ettifaq-Al Ahli (Saudi League) – SPORTITALIA

    21.00 Lille-Lens (Ligue 1) – SKY SPORT CALCIO

    21.00 Cadice-Granada (Liga) – DAZN

    21.30 Estrela Amadora-Sporting (Campionato portoghese) – DAZN

     

  • Parma, le parole del tecnico Pecchia

    Parma, le parole del tecnico Pecchia

    Il tecnico del Parma Fabio Pecchia ha parlato all’incontro dei soci del Panathlon Club ed ecco le sue dichiarazioni

    “Io ho avuto la fortuna e la possibilità di giocare in Serie A, con tutti gli onori del caso, ma diversi miei amici come me non hanno potuto vivere un’infanzia normale, ma nonostante i sacrifici non hanno ottenuto il risultato sperato. Quando ho smesso di giocare già pensavo di esser pronto per allenare, avevo giocato 300 partite e avuto diversi allenatori. Alla prima esperienza ho preso una batosta e allora ho capito quanto fosse importante l’esperienza, ho fatto un passo indietro e mi son messo a studiare.

    Parlando del rapporto con gli allenatori che ha incontrato nelle vesti di calciatore: “Ho avuto un rapporto burrascoso con diversi allenatori, perché mi piaceva essere molto diretto. Tanti allenatori lo hanno apprezzato, i vari Spalletti e Guidolin, qualcun altro meno. Io ero sempre dalla parte dello spogliatoio e lo vivevo dall’inizio alla fine”.

    Questo il commento sulle voci di mercato circa il suo futuro: “Tutto ciò che sta uscendo sono interferenze che provano a minare il lavoro fatto nei diciotto mesi da quando sono a Parma, vanno gestite”.

    Sulla gestione della rosa: “Mi piace gestire la rosa, mi piace gestire le risorse. Mi viene messo a disposizione un gruppo di 27 giocatori e voglio ottenere il massimo da tutti. Se un ragazzo è sereno fuori dal campo sarà un giocatore che può esprimere il proprio potenziale, altrimenti è complicato trarne il massimo dal punto di vista tecnico”.

    I risultati finalmente stanno portando la squadra verso l’obiettivo promozione: “Io son arrivato a Parma perché ho vinto a Cremona. Quando siamo partiti quest’anno vedevo che la città mi voleva per vincere, quello era lo stato d’animo. I risultati sono il frutto del lavoro del club, tutti quelli che ci ruotano attorno devono lavorare in questa direzione. Mi auguro che in questo ci sia sempre anche la città. Anche a Pasquetta invito i parmigiani a seguirci al Tardini. Abbiamo una squadra giovane che vive di sensazioni ed entusiasmo, vogliamo creare un clima anche di leggerezza, è una partita di calcio e va giocata, ovviamente per vincere”.

  • 28 marzo 1993 esordisce Francesco Totti

    28 marzo 1993 esordisce Francesco Totti

    Il 28 marzo del 1993, ovvero 31 anni fa allo stadio Rigamonti, c’è la sfida Brescia – Roma. All’ 85′ la partita è sullo 0-2 per i giallorossi. Le Rondinelle sono allenate da Lucescu, la Roma da Vujadin Boskov che decide di far entrare  al posto di Ruggero Rizzitelli il sedicenne e mezzo Francesco Totti, che esordisce così nel nostro campionato.

  • Lecco, cambio di agente per Mungari

    Lecco, cambio di agente per Mungari

    Cambia agente, il giovane promettente Giuseppe Mungari del Lecco, in Serie B. Il bomber bluceleste passa ad avere come agente Carlo Alberto Belloni.