Autore: Angelo Sorbello

  • La Fiorentina al lavoro per il rinnovo di Dodo

    La Fiorentina al lavoro per il rinnovo di Dodo

    Il difensore brasiliano classe 1998 Dodo è al lavoro con la Fiorentina per il rinnovo del contratto con il club viola.

    È stato proposto a Dodo il rinnovo del contratto fino al giugno del 2029, con un ritocco del suo ingaggio.

    Dodo è uno dei pilastri della Fiorentina di Palladino.

  • Ricci-Torino rinnovo non semplice

    Ricci-Torino rinnovo non semplice

    Samuele Ricci classe 2001 regista del Torino ha il contratto in scadenza con la squadra granata nel giugno del 2026.

    Purtroppo da quanto sembra non c’è accordo tra le parti sul prolungamento del contratto.

    Milan, Inter ed i club della Premier League sono alla finestra per vedere se ci sono margini per la trattativa.

    Ricordiamo che l’Empoli ha il 10% sull vendita di Ricci.

  • Inter, Bisseck è contento del rinnovo

    Inter, Bisseck è contento del rinnovo

    Bisseck sta diventando un pilastro dell’Inter di Simone Inzaghi. In un’intervista ha parlato di vari argomenti tra cui anche il rinnovo del contratto fino al 2029 con il club dei nerazzurri:

    “Firmare un contratto per un grande club come l’Inter è emozionante. Per me è un grande segno di fiducia e rispetto perché non credo che in molti pensassero mi comportassi così bene da subito, quindi sono semplicemente felice di averlo fatto. Ho ancora molta strada da fare, posso ancora fare molto meglio, ma penso che la direzione sia quella giusta”.
    All’inizio della scorsa stagione ha incontrato un po’ di difficoltà e ha giocato poco.
    “A dire il vero me l’aspettavo perché quando guardi da dove vengo, dal campionato danese, non una delle leghe più competitive d’Europa, sai che sei un po’ indietro nelle gerarchie. Ho impiegato il primo mese per ambientarmi, penso di averlo fatto bene. Alla fine, è tutto nella tua testa. Devi essere mentalmente forte perché è molto facile perdere la fiducia, soprattutto all’inizio quando giochi pochissimo. Ma devi andare avanti e aspettare la tua occasione, per farti trovare pronto, perché spesso è l’unica che ti capita”.
    Ha qualche rimpianto per la gara persa in Coppa Italia contro il Bologna l’anno scorso? Lì giocò da titolare.
    “Vogliamo vincere ogni competizione, quindi non è che pensiamo di recuperare in questa stagione. Prepariamo seriamente ogni gara”.
    Come ricorda il suo primo gol in A con l’Inter?
    “Un po’ come una favola perché era il giorno prima di Natale, la mia famiglia era allo stadio. Se segni a San Siro, vivi un’emozione diversa. In trasferta non è la stessa cosa. Quando senti l’intero stadio che grida il tuo nome cinque volte e vedi i tuoi compagni felici, è un’emozione difficile da descrivere”.
    A Bologna poi segnò un gol arrivato su assist di Bastoni. Da braccetto a braccetto.
    “Non sapevo che Inzaghi avesse detto che per un gol così avrebbe pagato la cena alla squadra, gli parlerò (ride, ndr). Ma non è qualcosa che abbiamo preparato, penso la gente esageri un po’. Sì, è pazzesco un gol così, ma noi vogliamo semplicemente segnare. Sappiamo che quando Bastoni ha la palla può succedere qualcosa, cerca di creare occasioni. Quel giorno ero lì, non so cosa ci facessi in posizione così avanzata, ma ero nel posto giusto al momento giusto”.
    Inzaghi chiede ai difensori di essere anche dei registi aggiunti.
    “È sicuramente un modo diverso di giocare, ma già in Danimarca avevo molta libertà giocando da terzo difensore di sinistra, quindi ero già abbastanza abituato. Abbiamo grandi responsabilità come difensori: dobbiamo costruire da dietro, essere aggressivi e tenere bene la linea. Ecco perché ci vuole tempo prima che l’allenatore si fidi di te, in quella posizione non è facile, facciamo muovere l’intera squadra. Ma è bello e divertente. Hai molta libertà, l’allenatore si fida di te perché sappiamo quando dobbiamo dribblare. Credo sia un modo di giocare diverso in tutta Europa”.
    Come è il suo rapporto con Inzaghi?
    “Parliamo molto, so che si fida di me. Sa che quando sono in campo la qualità non cala. Sono molto contento di come sta andando”.
    Il ricordo più bello dello Scudetto?
    “Se devo essere altruista, quando abbiamo vinto il derby, anche se non sono sceso in campo. Se devo essere sincero, ricordo a malapena la gara, quando l’arbitro ha fischiato la fine è stato incredibile. Il modo in cui è esploso lo stadio, la felicità dei compagni. Il significato della seconda stella è davvero indescrivibile, un qualcosa che non dimenticherò mai”.
    Anche la festa a Milano?
    “Sì, anche…”.
    Come spiegherebbe in famiglia il soprannome ‘Bisteccone’?
    “Non so come sia successo, nei commenti social ho visto questo soprannome. Ero confuso, soprattutto perché non sapevo l’italiano in quel periodo. Ma ora mi chiamano così anche i miei compagni e i miei familiari. È un po’ troppo a questo punto (ride, ndr). Penso comunque che ci siano soprannomi peggiori, ma non ho dovuto dare spiegazioni a casa perché la mia famiglia segue molto da vicino la mia carriera”.
    Come procede la sua vita milanese?
    “È bello vivere a Milano, specialmente per me che ho sempre vissuto in piccole città. È qualcosa di nuovo per me perché c’è sempre qualcosa da fare, posti da vedere. Mi piace e basta. Anche se i prezzi degli affitti potrebbero essere più bassi, il resto è abbastanza bello”.
    Ha incontrato Travis Scott, come è stato?
    “Mi piace l’hip hop, era ancora la pre-season quando un membro dei media mi ha chiesto se volessi andare al suo concerto. Io ho pensato: ‘Perché no?’. Non mi aspettavo di incontrarlo davvero perché non sono il tipo di ragazzo che va ai concerti o roba del genere. Non mi piacciono i posti con troppa gente. Non abbiamo avuto molto tempo per parlare, ma è stato super cool. Uno degli aspetti più belli della vita da calciatore sono le esperienza fuori dal calcio”.
    Quali sono i vostri obiettivi a livello di club e quali sono quelli suoi personali?
    “Vogliamo vincere tutte le competizioni a cui partecipiamo, vogliamo sicuramente ripeterci in campionato, vincere Supercoppa e Coppa Italia. Stiamo cercando di vincere tutto perché pensiamo di avere la forza per farlo. A livello personale, invece, voglio giocare il più possibile. Penso di essere partito bene in questa stagione, ho giocato molto di più: se facciamo un parallelo con l’anno scorso, a questo punto della stagione credo di aver più che triplicato il minutaggio. Quindi voglio avere continuità nelle prestazioni, penso sia questa la cosa più importante per un difensore su cui tutti possano contare. Poi, ovviamente, vorrei ricevere la prima chiamata dalla Nazionale, magari a marzo quando giocheremo qui (a San Siro, ndr) contro l’Italia: questa sarebbe una bella storia. Penso di essere sulla buona strada, le cose stanno andando bene”.
    Qual è il suo rapporto con la vittoria e la sconfitta?
    “Odio perdere più di quanto ami vincere, lo posso dire sinceramente. Perdere dà una sensazione di non senso, è come se una parte di te morisse. Non tutto il corpo, ma il tuo fegato o qualcosa di simile. Mi irrita in senso negativo. Vincere è bello, ma perdere mi fa davvero male, mi fa arrabbiare. Ma alla fine l’obiettivo è sempre la vittoria, quindi non giochiamo per non perdere, ma per vincere”.

  • Bundesliga, cambio di panchina all’ Union Berlino

    Bundesliga, cambio di panchina all’ Union Berlino

    Dopo la sconfitta con il Werder Brema, l’Union Berlino ha esonerato il tecnico  Bo Svensson. Ecco la nota del club.

    “L’FC Union Berlino continuerà la stagione con una nuova squadra di allenatori. Bo Svensson e e il suo staff sono stati esonerati questo venerdì. Nei prossimi giorni verrà presa una decisione su chi riprenderà la preparazione della squadra a partire dal 2 gennaio 2025″.

    Horst Heldt, Ad dell’Union Berlino, ha dichiarato.

    “Dopo un’analisi dettagliata della prima parte di stagione siamo convinti che sia necessario un cambiamento significativo per invertire la tendenza. Abbiamo quindi deciso di non continuare la collaborazione con Bo Svensson, Babak Keyhanfar, Kristoffer Wichmann e Tijan Njie. Vorremmo ringraziare Bo Svensson e il suo team per il lavoro svolto e auguriamo loro tutto il meglio per il loro futuro”.

    L’Union Berlino dopo 15 giornate di campionato in Bundesliga è 12o in classifica con 17 punti.

  • Roma, Ranieri parla del futuro incerto di Pellegrini

    Roma, Ranieri parla del futuro incerto di Pellegrini

    Il tecnico della Roma Claudio Ranieri, in conferenza stampa, ha parlato del futuro incerto di Lorenzo Pellegrini.

    La sua posizione su Pellegrini, qual è?

    “Il giocatore gode di tutta la mia fiducia, perciò se verranno offerte le valuteremo come tutte le altre, né più né meno. Io mi auguro che lui possa restare qui con noi, ma vorrei che anche lui fosse contento di stare con noi”.

  • Serie A, le probabili formazioni della 18a giornata di campionato

    Serie A, le probabili formazioni della 18a giornata di campionato

    Ecco le probabili formazioni della 18esima giornata del campionato di Serie A .

    EMPOLI-GENOA (sabato, ore 15.00)

    EMPOLI (3-5-2): Vasquez; Goglichidze, Ismajili, Pezzella; Gyasi, Anjorin, Grassi, Henderson, Cacace; Esposito, Colombo.

    Allenatore: D’Aversa.

    GENOA (4-3-2-1): Leali; Sabelli, Bani, Vasquez, Martin; Frendrup, Badelj, Thorsby; Zanoli, Vitinha; Pinamonti.

    Allenatore: Vieira.

    ———-

    PARMA-MONZA (sabato ore 15.00)

    PARMA (4-2-3-1): Suzuki; Coulibaly, Leoni, Balogh, Valeri; Keita, Sohm; Man, Hernani, Cancellieri; Bonny.

    Allenatore: Pecchia.

    MONZA (3-4-2-1): Turati; Izzo, Pablo Marì, Carboni; Birindelli, Bianco, Bondo, Kyriakoupoulos; Maldini, Caprari; Mota.

    Allenatore: Bocchetti.

    ———-

    CAGLIARI-INTER (sabato ore 18.00)

    CAGLIARI (4-2-3-1): Sherri; Zappa, Mina, Luperto, Obert; Makoumbou, Adopo; Zortea, Gaetano, Augello; Pavoletti.

    Allenatore: Nicola.

    INTER (3-5-2): Sommer; Bisseck, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro.

    Allenatore: Inzaghi.

    ———-

    LAZIO-ATALANTA (sabato ore 20.45)

    LAZIO (4-3-3): Provedel; Marusic, Gila, Romagnoli, Tavares; Guendouzi, Rovella, Dele-Bashiru; Isaksen, Castellanos, Zaccagni.

    Allenatore: Baroni.

    ATALANTA (3-4-1-2): Carnesecchi; Kossounou, Hien, Kolasinac; Bellanova, De Roon, Ederson, Zappacosta; Pasalic; De Ketelaere, Lookman.

    Allenatore: Gasperini.

    ———-

    UDINESE TORINO (domenica ore 12.30)

    UDINESE (3-5-2): Sava; Kristensen, Kabasele, Toure; Zemura, Lovric, Karlstrom, Ekkelenkamp, Ehizibue; Thauvin, Lucca.

    Allenatore: Runjaic.

    TORINO (3-5-2): Milinkovic-Savic; Vojvoda, Coco, Masina; Pedersen, Ricci, Linetty, Gineitis, Sosa; Karamoh, Sanabria.

    Allenatore: Vanoli.

    NAPOLI-VENEZIA (domenica ore 15.00)

    NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera; Anguissa, Lobotka, McTominay; Politano, Lukaku, Kvaratskhelia.

    Allenatore: Conte.

    VENEZIA (3-4-2-1): Stankovic; Altare, Idzes, Sverko; Zampano, Andersen, Nicolussi Caviglia, Ellertsson; Oristanio, Busio; Pohjanpalo.

    Allenatore: Di Francesco.

    ———-

    JUVENTUS-FIORENTINA (domenica ore 18.00)

    JUVENTUS (4-2-3-1): Di Gregorio; Savona, Gatti, Kalulu, Cambiaso; Locatelli, Thuram; Conceicao, Yildiz, Mbangula; Vlahovic.

    Allenatore: Motta.

    FIORENTINA (4-2-3-1): De Gea; Dodò, Comuzzo, Ranieri, Gosens; Adli, Cataldi; Colpani, Gudmundsson, Beltran; Kean.

    Allenatore: Palladino.

    ———-

    MILAN-ROMA (domenica ore 20.45)

    MILAN (4-2-3-1): Maignan; Emerson Royal, Gabbia, Thiaw, Theo; Terracciano, Fofana; Chukwueze, Reijnders, Jimenez; Camarda.

    Allenatore: Fonseca.

    ROMA (3-4-2-1): Svilar; Mancini, Hummels, Ndicka; Saelemaekers, Koné, Paredes, Angelino; Dybala, El Shaarawy; Dovbyk.

    Allenatore: Ranieri.

    ———-

    COMO-LECCE (lunedì ore 18.30)

    COMO (4-2-3-1): Reina; Van der Brempt, Moreno, Goldaniga, Kempf; Sergi Roberto, Da Cunha; Fadera, Strefezza, Nico Paz; Belotti.

    Allenatore: Fabregas.

    LECCE (4-3-3): Falcone; Dorgu, Baschirotto, Jean, Gallo; Coulibaly, Berisha, Rafia; Pierotti, Krstovic, Morente.

    Allenatore: Giampaolo.

    ———-

    BOLOGNA-HELLAS VERONA (lunedì ore 20.45)

    BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Holm, Beukema, Lucumì, Miranda; Freuler, Pobega; Orsolini, Ferguson, Odgaard; Castro.

    Allenatore: Italiano.

    HELLAS VERONA (3-4-2-1): Montipò; Dawidowicz, Coppola, Ghilardi; Tchatchoua, Duda, Belahyane, Lazovic; Sarr, Suslov; Tengstedt.

    Allenatore: Zanetti.

  • Parma, Pecchia: “Conta l’aspetto mentale”

    Parma, Pecchia: “Conta l’aspetto mentale”

    Il tecnico del Parma Fabio Pecchia ha parlato in conferenza stampa in vista della sfida di domani pomeriggio contro il Monza. Ecco le sue dichiarazioni.

    Come si prepara una partita così importante con tante assenze?

    “Non ci sarà Delprato, per il resto il gruppo è quello della scorsa settimana. Detto questo, su tutto quello che è fuori non possiamo farci niente. Dovremo pensare alla partita sul campo, alla concentrazione e l’aspetto mentale: sono tutti indirizzati sui giocatori che ci sono, sul gruppo che c’è, perché sul campo dobbiamo dare risposte a noi stessi”.

    Nelle ultime cinque il Parma ha perso quattro volte.

    “I dati presi per 4-5 partite hanno un valore fino ad un certo punto. Va analizzato tutto il percorso, nelle ultime partite abbiamo affrontato Inter, Atalanta, Lazio, Hellas e Roma. Dobbiamo pensare a fare un’altra partita, con le nostre energie. Domani sul campo tutti noi dovremo spingere per la partita”.

    Il Parma non è mai stato nelle ultime tre. Cosa serve sul mercato?

    “L’obiettivo è chiaro e lo ripetiamo ogni settimana: tenersi stretta la categoria. La classifica è delineata, c’è un gruppo che fa un campionato a parte e uno che sta lì. L’obiettivo finale sarà raggiunto per uno scarto di punti, detto ciò abbiamo affrontato la stagione con una rosa giovanissima, che ha avuto situazioni straordinarie. Abbiamo quattro giocatori che hanno subito operazioni, è evidente che il mercato ci servirà per intervenire. Dal punto di vista numerico questa rosa va reintegrata. Quattro operazioni sono straordinarie”.

    Come sopporta questa squadra così giovane questa situazione?

    “Dobbiamo dare qualcosa in più, perchè abbiamo fatto poco nell’ultima gara. Dobbiamo affrontare questo momento con spirito, personalità, e con l’ambiente che spinge in quella direzione. Ci serve anche questo”.

    Tatticamente che Parma sta preparando?

    “Devo tenere conto della condizione e dello stato di forma di alcuni giocatori. Domenica abbiamo provato un assetto che possiamo ripercorrere. C’è un aspetto mentale che deve farla da padrone, oltre a quello tattico”.

    Domani si vedrà chi è veramente tifoso del Parma?

    “Abbiamo sempre avuto un bel rapporto con l’ambiente. È un momento particolare, ma stiamo vicini ai ragazzi. Abbiamo bisogno di una spinta, come dicevo due anni fa nei nostri momenti di alti e bassi, tanto dipende dal nostro atteggiamento sul campo. Se riusciamo a spingere i nostri tifosi sarà un Tardini importante”.

    Negli scontri diretti il Parma fa fatica.

    “Al di là dell’importanza degli scontri diretti, dobbiamo dare una risposta per quello che sappiamo fare. Saper giocare, essere passionali, va messo tutto in campo e domani affrontiamo una squadra che negli ultimi due anni ha fatto quasi 100 punti in Serie A”.

    Che partita si aspetta dopo il cambio allenatore?

    “Non credo cambierà molto lo stile di gioco. Faccio un in bocca al lupo a Bocchetti, è venuto anche a trovarci ed è un grandissimo amico. Mi sembra in linea con il Monza di Nesta, con due trequartisti. Non penso cambi molto, ma quando c’è un cambio di allenatore c’è anche un cambio dal punto di vista mentale”.

    Come state mentalmente?

    “C’è differenza di categoria e il dettaglio non è banale rispetto al passato. Continuo a chiedere di avere fiducia, anche il saper reagire è una capacità per diventare anche più forti”.

    Com’è stato il primo allenamento dopo Roma?

    “Di solito non dico quello che dico ai ragazzi. Il giorno prima di Natale ho augurato a tutti di passare un buon Natale, nonostante il nostro mestiere condizioni la vita privata. Mi sono sentito di dire ai ragazzi di affrontare quei giorni con le famiglie, prima di affrontare il nostro percorso e riprendere il nostro cammino con serietà e professionalità come sempre”.

    Si aspetta una reazione domani?

    “Sono convinto che troveremo le forze per affrontare questo momento, ma anche questo serve per il futuro e per il nostro presente. Il nostro campionato passa anche da questi momenti, ma ci vuole la forza di capire il momento e affrontarlo con petto in fuori e con forza”.

    Estevez è recuperato?

    “Non è in condizione di stare con il gruppo, anche se ha fatto qualcosa”.

  • Genoa, Vieira: “Ciclo di partite importanti”

    Genoa, Vieira: “Ciclo di partite importanti”

    Il Genoa gioca in casa dell’Empoli, domani pomeriggio, il tecnico dei rossoblù Patrick Vieira parla in conferenza stampa ed ecco le sue dichiarazioni.

    Domani inizia un ciclo di partite importantissime: Empoli, Lecce e Parma. Che Genoa vuole?

    “Nella partita contro il Napoli, specie nel secondo tempo, abbiamo fatto bene. Ci sono aspetti positivi su questa partita. Abbiamo preso le cose anche che possiamo migliorare. Le prossime partite sono importantissime per noi ma anche per Empoli, Lecce e Parma, squadre come noi che vogliono rimanere in Serie A. Dobbiamo giocare bene per vincere”.

    Recupera De Winter e Ekhator?

    “Sono entrambi convocati, hanno fatto la settimana con la squadra”.

    TMW – Come affrontare l’Empoli?

    “L’Empoli è una squadra di qualità, sanno giocare da squadra e sono fisici. Mi aspetto una gara complicata ma noi abbiamo giocatori bravi che stanno facendo bene. Abbiamo fatto una bella partita contro il Napoli, specie nella ripresa, la squadra è in crescita. Abbiamo avuto due gare difficilissime contro Milan e Napoli e abbiamo fatto bella figura. Abbiamo le nostre qualità per poter dare fastidio all’Empoli”.

    Il nuovo Genoa, dal punto di vista offensivo, inizia dal secondo tempo contro il Napoli?

    “Abbiamo fatto bene nel secondo tempo, siamo stati pericolosi ma alla fine non abbiamo fatto gol. Possiamo essere più cattivi in zona gol. Abbiamo Ekuban e Balotelli che possono portare energia, abbiamo giocatori che stanno crescendo”.

    Balotelli potrà avere più minutaggio?

    “Non sarà ad Empoli perché è influenzato. Oggi è rimasto a casa. Mi spiace perché si stava allenando bene. Il messaggio per me è che tutti loro devono capire che fanno parte della squadra, è un periodo dove abbiamo bisogno di tutti. E’ un momento difficile, dobbiamo essere uniti e deve essere importante”.

    Che idea ti sei fatto sul ruolo di Vitinha?

    “Vitinha deve stare a posto fisicamente. E’ importante per lui continuare ad allenarsi tutti i giorni e allenarsi per la squadra. Farà gol quando la squadra farà bene. Quando noi creeremo occasioni pericolose lui ha qualità per far gol. Mi aspetto da lui che continui a fare fino ad ora. E’ stato fuori per infortunio, ora sta meglio, sta facendo bene per la squadra e i gol arriveranno”.

    L’idea di avanzare Frendrup può andare bene per il futuro?

    “Può esserlo. Credo che l’atmosfera che hanno creato i tifosi ha portato l’energia ad un altro livello. I tifosi hanno portato la squadra a fare di più. Mi è piaciuta questa unità che ci sono stati fra giocatori e pubblico. Alla fine meritavamo un punto perché abbiamo fatto bene nel secondo tempo”.

    La differenza fra primo e secondo tempo col Napoli?

    “Credo che abbiamo rispettato troppo il Napoli nel primo tempo. Nella ripresa siamo stati più aggressivi. Questo non vuol dire che avremmo vinto la partita ma potevamo essere più aggressivi”.

    Coperta corta?

    “La cosa bella del calcio è che se siamo in dieci qua e abbiamo dieci opinioni diverse. Devo scegliere l’approccio alla partita che aiuti il giocatore a fare il meglio delle sue potenzialità. Nel primo tempo può essere abbia tantissime responsabilità su questo. Lo abbiamo cambiato nella ripresa e abbiamo fatto tante cose bene. E’ importante mettere un giocatore nella condizione giusta per far meglio”.

    L’Empoli ha segnato solo due gol in casa.

    “Dobbiamo guardare la qualità delle partite che hanno giocato. Dell’Empoli abbiamo tantissimo rispetto ma dall’altra parte noi abbiamo qualità per giocare ad alto livello, abbiamo qualità per dare fastidio. Dobbiamo avere fiducia, qualità e il lavoro fatto fino ad ora. Credo che la squadra sia in crescita anche se contro Milan abbiamo pareggiato e Napoli perso. Andremo lì per andare a fare la nostra partita”.

    Si gioca ormai in 16.

    “Siamo un gruppo. I giocatori che sono in panchina hanno un ruolo importantissimo. Quando entrano devono portare qualcosa in più alla squadra. Contro il Napoli sono stato contento perché hanno portato energia”.

  • Roma, Ranieri: ”I tifosi sono la nostra forza”

    Roma, Ranieri: ”I tifosi sono la nostra forza”

    In vista della partita di domenica delle 20.45 tra Milan e Roma, il tecnico giallorosso Ranieri parla in conferenza stampa .

    Allenamento aperto il 1 gennaio. E’ un modo per dare il benvenuto i nostri tifosi. Sono loro la vostra forza?

    “Sicuramente i nostri tifosi si sottolinei, sonoo la nostra forza, il nostro sangue. Ci danno la voglia di lottare sempre. Siamo professionisti e un conto è farlo con il pubblico che ti sospinge e un conto e che non ti sospinge. Oggi resta difficile aprire il campo di allenamento”.

    Più complessa la missione di Fonseca o di Ranieri?

    “Gli allenatori hanno sempre delle complessità che devono gestire. Dipende molto dalle piazze e dall’incontro che si fa con gli addetti ai lavori. Io ho trovato giocatori splendidi. Io il mio compito lo sto portando avanti con tutto il mio entusiasmo e tutto il mio amore”.

    Hummels, Dybala e Paredes, vuole che facciano parte della squadra il prossimo anno?

    “Sicuramente si. Non giriamoci tanto intorno”.

    Che Milan si aspetta?

    “Il Milan ha giocatori fortissimi e molto particolari. Sarà uno sforzo di tutta la squadra e di stare attentissimi. Il Milan è la seconda ad incassare gol, la prima il Bologna. Noi siamo una delle squadre che segna di meno in trasferta. Dobbiamo fare una super partita”.

    Qual è l’approccio mentale che deve avere la squadra?

    “Io cerco di dare serenità e tranquillità. Durante gli allenamenti metto tutto me stesso e voglio che loro diano sempre il massimo. Io credo che questa partita con il Milan si prepara da sola perchè tutti vorrebbero giocare, per cui son convito che faremo una buona gara. L’importante è dare tutto fino all’ultimo secondo. Piccoli particolari fanno i risultati. Noi dovremo stare attenti a questi ultimi particolari”.

    A che punto è la scelta dell’AD?

    “Io non sono coinvolto. Io sono coinvolto solo nell’aspetto tecnico della società. Io non entro in questi meandri societari”.

    La sua posizione su Pellegrini, qual’è?

    “Il giocatore gode di tutta la mia fiducia, perciò se verranno offerte le valuteremo, come tutte le altre. Io mi auguro che lui possa restare con noi, ma vorrei che anche lui fosse contento di stare con noi”.

    Mile Svilar, che tipo di gioco le chiede? E a chi lo paragona?

    “Non voglio fare nessun paragone. Sta facendo molto bene. Lui sa che può iniziare l’azione da dietro ma anche inviare lungo. Lascio – una volta che sono tutti catechizzati – di fare quello che sentono. Io cerco di dare le nozioni ma loro devono fare quello che sentono. Lui sa quando deve accelerare o rallentare”.

    Cosa ne pensa di Saelemaekers? Si pensa già al futuro?

    “Saelemaekers si è ambientato benissimo a Roma e noi lo vogliamo tenere. Vediamo come si sviluppano le cose anche con Abraham”.

    Come hanno reagito coloro che non sono entrati in campo contro il Parma?

    “Tante volte si fanno dei cambi in vista delle sostituzioni avversarie. Non mi è sembrato doveroso fare dei cambi. Non ho pensato ne al perchè ne al per come. Ho detto semplicemente che tutti stavano spingendo e ho voluto continuare così”.

  • Empoli, D’Aversa: “Non pensiamo al mercato”

    Empoli, D’Aversa: “Non pensiamo al mercato”

    Ecco di seguito le parole in conferenza stampa dell’allenatore dell’Empoli Roberto D’Aversa alla vigilia della partita contro il Genoa.

    Quanta soddisfazione le stanno dando i suoi ragazzi?

    “C’è grande soddisfazione fin dal primo giorno, negli ultimi due anni l’Atalanta è stata messa poco in difficoltà ma purtroppo i complimenti non muovono la classifica. Non dobbiamo sentirci appagati, domani affrontiamo una squadra molto difficile che sta recuperando e ha un certo equilibrio e una certa intensità. Dovremo essere intensi come a Bergamo, anche se in maniera diversa. Quello che si è fatto ci deve dare delle certezze per la partita di domani”

    Ha qualche dubbio di formazione soprattutto a centrocampo? Dietro ci sarà ancora Cacace?

    “Sicuramente abbiamo fatto altre valutazioni e abbiamo lavorato su diverse situazioni. Fazzini ha fatto una settimana in più di lavoro ma va considerato che sta tornando da un lungo periodo. A Bergamo non era la sua partita ideale ma era giusto dargli minutaggio. Dubbi ce ne sono sempre, anche oggi nella rifinitura su 3-4 posizioni ho alternato vari giocatori. Mi riservo domani di decidere”

    Un chiave può essere il gioco sulle fasce?

    “Indipendentemente dal loro sistema di gioco, qualsiasi zona del campo può fare la differenza. Si lavora sempre in base alle caratteristiche degli avversari, ci comporteremo di conseguenza quando abbiamo la palla noi. I duelli sulle fasce possono essere importanti perché loro sono molto stretti centralmente”

    Avete segnato solo due gol in casa. A Bergamo le due punte erano più vicine?

    “Hanno giocato nella stessa maniera in quasi tutte le partite. Si può anche partire con tre punte di ruolo, ma se poi non occupano certe zone per dialogare cambia poco. Hanno dialogato bene, in casa abbiamo giocato contro grandi squadre. Esposito ha già fatto tanti gol, Colombo ha quasi eguagliato se stesso in campionato. Bisogna ragionare su come le squadre ti affrontano. Sotto l’aspetto realizzativo i ragazzi stanno riportando numeri importanti”

    Potremmo vedere qualche novità dietro, ad esempio qualche giovane?

    “A livello numerico siamo questi, devo considerare la rosa nell’interezza perché ci possono essere difficoltà. Tutti hanno dimostrato di fare bene quando sono stati chiamati in causa. Non mi piace stare a pensare alle assenze, ma i ragazzi stanno sopperendo a tutte le difficoltà. Marianucci, quando sono arrivato qua, era destinato ad andare a giocare, ma col lavoro quotidiano ha cambiato le gerarchie. L’importante è che i giovani non si sentano già arrivati, ma ho un gruppo eccezionale”.