Autore: Angelo Sorbello

  • Nome nuovo per l’attacco del Napoli

    Nome nuovo per l’attacco del Napoli

    Ecco un nome nuovo per l’attacco del Napoli per rimpiazzare Kvarasvelia, infatti il club partenopeo tratta con gli olandesi del PSV Eindhoven Noa Lang, attaccante esterno classe ’99.

    Quest’anno ha totalizzato 6 gol e 8 assist nelle 26 presenze complessive con club olandese. Questa sera il giocatore non sarà presente per la sfida di Champions League contro il Liverpool.

  • Ufficiale: Marcandalli è un nuovo del Venezia

    Ufficiale: Marcandalli è un nuovo del Venezia

    Alessandro Marcandalli è diventato un nuovo giocatore  del Venezia. Ecco la nota dei lagunari.

    “Il Venezia FC comunica di aver raggiunto un accordo con il Genoa CFC per l’acquisizione a titolo temporaneo, fino al termine della stagione 2024/25, del difensore classe 2002 Alessandro Marcandalli.

    Marcandalli è cresciuto calcisticamente nei settori giovanili di Atalanta e Giana Erminio, club con cui ha esordito anche in Prima Squadra. Successivamente, si è trasferito a titolo definitivo al Genoa, dove ha collezionato 44 presenze e 2 gol tra Under 18 e Primavera.

    Nella stagione 2022/23 ha vestito la maglia del Pontedera, in Serie C, totalizzando 27 presenze e segnando 1 gol. L’anno seguente è passato alla Reggiana, in Serie B, dove ha disputato 38 partite, mettendo a segno 1 gol e fornendo 1 assist. Nella stagione in corso, ha collezionato 2 presenze con la prima squadra del Genoa”.

    Ecco le parole di Marcandalli.

    “Approdare al Venezia rappresenta per me una sfida entusiasmante e stimolante. Ho sempre sentito parlare molto bene di questo club e sono orgoglioso di farne parte. Lo scorso anno, quando ho giocato al Penzo, sono rimasto profondamente colpito dall’atmosfera straordinaria che si respirava allo stadio. Ora non vedo l’ora di scendere in campo, dare il massimo e vivere queste emozioni insieme ai nostri tifosi”.

  • Il Villareal ad un passo da Buchanan dell’ Inter

    Il Villareal ad un passo da Buchanan dell’ Inter

    Un infortunio lo hanno condizionato nella prima parte di stagione saltata, ed ora l’Inter sembra voglia cedere Tajon Buchanan.

    Secondo quanto viene riferito dall’ esperto giornalista Fabrizio Romano, il Villareal ha trovato un accordo con l’Inter per acquistare Tajon Buchanan in prestito, con l’ ingaggio pagato in parte dal club iberico.

    Buchanan, per adesso ha totalizzato 163 minuti e appena 6 presenze.

  • Bologna, Ravaglia: “La Champions ci ha fatto crescere”

    Bologna, Ravaglia: “La Champions ci ha fatto crescere”

    Federico Ravaglia, portiere del Bologna, ha parlato  alla vigilia della sfida contro lo Sporting Club, gara dove potrebbe debuttare in questa coppa.

    “È il sogno di tutta una vita, sono pronto e voglio godermelo. Sarà una partita importante, anche se siamo ormai eliminati. Tuttavia, ci servirà per acquisire consapevolezza in vista della seconda parte di campionato, dove vogliamo lottare per conquistare nuovamente l’Europa. Questo era l’obiettivo fissato a inizio stagione. Non ci sono tante parole da aggiungere: sogno da una vita un’occasione del genere e sono contento di poterla avere.”

  • Bologna, Italiano: “Spiace per come sia andata”

    Bologna, Italiano: “Spiace per come sia andata”

    Vincenzo Italiano, tecnico del Bologna, ha parlato alla vigilia della sfida contro lo Sporting Club, ultima gara della fase di Champions League.

    “Arriviamo a questa ultima gara di Champions dopo un cammino che ci ha visti crescere e maturare. Questa competizione ci ha lasciato tantissimo, sia per il prestigio del palcoscenico sia per le difficoltà incontrate contro squadre di altissimo livello. Adesso vogliamo onorare al massimo l’ultimo impegno. Ci siamo preparati per questa partita, l’ennesima contro una grande squadra in uno stadio incredibile. Cercheremo di mettere in campo tutto ciò che ci ha permesso di crescere in questa competizione. Domani proveremo a dimostrare il nostro valore contro un’altra grande squadra.”

    Rimpianti?

    “Mi viene in mente la prima gara con lo Shakhtar: abbiamo avuto tante occasioni per vincere. Non siamo stati neanche fortunati nel sorteggio, dato che abbiamo incontrato squadre di primissima fascia, ma dobbiamo guardare al fatto che siamo cresciuti tantissimo. Partecipare a una competizione del genere lascia sempre qualcosa di importante.”

    In campionato avete un punto in più rispetto allo scorso anno.

    “Non siamo partiti benissimo, ma siamo riusciti a riprenderci con prestazioni importanti. Essere in questa posizione di classifica per noi è una grande soddisfazione. Se continueremo a mantenere questo livello di prestazioni, potremo toglierci altre soddisfazioni. Proveremo a conquistare nuovamente l’Europa, non so quale, ma è sicuramente un obiettivo della società.”

    Chi è il giocatore che è cresciuto di più in questa campagna europea?

    “Tutta la squadra, tutta la rosa. Abbiamo acquisito personalità e intensità grazie a gare di altissimo livello. Sono rimasto impressionato dalle partite con il Liverpool e l’Aston Villa, che ci hanno dato uno slancio anche in campionato. Qualche punto lo dobbiamo proprio all’esperienza accumulata in Europa.”

  • Ufficiale: Pablo Mari è un nuovo acquisto della Fiorentina

    Ufficiale: Pablo Mari è un nuovo acquisto della Fiorentina

    Pablo Marì è ufficialmente un nuovo difensore della Fiorentina. Ecco la nota dei viola.

    “ACF Fiorentina comunica di aver acquisito, a titolo definitivo, i diritti alle prestazioni sportive del calciatore Pablo Marí Villar dall’ A.C. Monza. Marí, nato ad Almussafes (Spagna) il 31 agosto 1993, nel corso della sua carriera, ha indossato, tra le altre, le maglie dell’ Arsenal e del Flamengo, vincendo una FA Cup, un Campionato Brasiliano ed una Copa Libertadores. Nelle ultime stagioni con il Monza ha collezionato 83 presenze in Serie A mettendo a segno un gol. Il nuovo calciatore viola indosserà la maglia numero 18 e la conferenza stampa di presentazione si terrà giovedì 30 gennaio, alle ore 13:30, all’interno del Wind3 Media Center del Rocco B. Commisso Viola Park”.

    Ecco le parole di Pablo Mari da nuovo giocatore della Fiorentina:

    “Sono molto contento di essere qui, è da un bel po’ che volevamo chiudere questa trattativa e sono felice. Questa è una grande città, non vedo l’ora di indossare questa maglia. L’obiettivo con la Fiorentina è vincere cose importanti, sono molto contento e ho tanta voglia di indossare questa maglia”.

    Ecco la nota del Monza:

    “AC Monza comunica che Pablo Marí si trasferisce alla Fiorentina a titolo definitivo. Arrivato in Brianza nell’estate del 2022, il difensore spagnolo ha in totale collezionato 87 presenze con i biancorossi, realizzando anche 1 gol. Cuore e carisma, grinta e passione: Pablo Marí è stato uno dei leader del Monza che ha conquistato due salvezze con largo anticipo nei suoi primi storici campionati in Serie A. Grazie a Pablo per aver onorato i nostri colori e per tutte le emozioni vissute insieme”.

  • Milan, Conceicao: “Ci siamo tutti”

    Milan, Conceicao: “Ci siamo tutti”

    Sergio Conceiçao, allenatore del Milan, presenta in conferenza stampa la vigilia della sfida contro la Dinamo Zagabria.

    Come è andata la preparazione della partita?

    “Oggi abbiamo fatto sul campo con tutto il gruppo 40 minuti, per me non è l’ideale ma lo sappiamo. Con quello che studiamo cerchiamo di fare una partita positiva e vincere”.

    È stato qualche giorno turbolento. Ha dato una scossa quell’episodio?

    “Non abbiamo bisogno di cose che non sono interessanti per dare la scossa. La scossa viene col lavoro, con la motivazione di giocare nella miglior competizione al mondo per club. Vogliamo concludere questa fase nel migliore dei modi. La motivazione la troviamo ogni giorno che andiamo a Milanello. Abbiamo questa responsabilità di difendere un club come il Milan. È la cosa più importante”.

    Morata ha bisogno di un turno di riposo? Farà calcoli in vista del derby?

    “Capisco la domanda. Ma penso partita per partita, non faccio calcoli due partite alla volta. Non va bene. Non ho cominciato ieri, quando facciamo così i risultati non sono buoni. Dobbiamo focalizzarci su domani che sarà importante e difficile per raggiungere il secondo obiettivo. Il primo era vincere la Supercoppa e l’abbiamo fatto bene, il secondo obiettivo è arrivare tra le prime otto in Champions League. Siamo concentrati su questa partita, al derby ci penseremo giovedì già in aero tornando a casa”.

    Questa squadra può vincere la Champions League?

    “Mancano tante partite, l’obiettivo è di arrivare tra le prime quattro in campionato. Nella domanda precedente l’ho detto: non possiamo pensare al derby, figurati alla Champions League. Guardando in avanti non vediamo le scale che ci sono davanti e rischiamo di inciampare”.

    In cosa è migliorata la squadra nel suo primo mese al Milan e cosa le piacerebbe vederla migliorata?

    “Ci sono tanti momenti di gioco in cui mi piacerebbe vedere migliorata la squadra: a tratti facciamo bene, altre volte non tanto. Quando abbiamo la palla, parlo di qualità di gioco, occupazione degli spazi, le transizioni difensive che dobbiamo avere… Gli allenatori cercano sempre la perfezione, lavoriamo su tutti questi dettagli. Non è la scusa, ma il tempo non c’è. I calciatori mi piace allenarli sul campo, vedere gli spazi, vedere le correzioni da fare. Ma vedo anche cose positive, così come cose in cui non siamo migliorati o solo un poco. I ragazzi ci credono, poi è meglio fare una partita tranquilla che rimontarla. È importante guardare a questo spirito e mettere dentro anche altre cose per vincere più tranquillamente”.

    Il Milan può rinascere dalla cenere con dice una canzone di Lazza?

    “Non ho bisogno di canzoni. Stiamo lavorando per arrivare a fine stagione ed avere questi obiettivi raggiunti. Rinascere vuol dire che c’è una situazione negativa, noi dobbiamo concentrarci sul lavoro. Ogni giorno che passa ci conosciamo bene. Concerto… Queste cose fanno parlare la gente, le persone. Io sono portoghese, ho una cultura diversa ma il linguaggio del calcio è universale: c’è l’allenamento da due ore al giorno e poi c’è la vita normale, da affrontare con professionalità. Non è una chiamata all’attenzione per nessuno, non è finito il mondo per un concerto. Ho parlato con i quattro giocatori, io ho le mie regole e ce le ha anche il club. Non importa per domani, la cosa più importante per domani è pensare alla Dinamo e a cosa possiamo fare per vincere”.

    Come vede il gruppo?

    “Vedo un gruppo umanamente molto buono. Sono uomini bravi. Capiscono che c’è il mio pensiero sul calcio e sulla nostra vita sportiva. Dal momento che sanno come funzioniamo come gruppo sono molto rispettosi, così come lo sono io. L’allenatore deve vedere che gruppo ha davanti, loro sono un bel gruppo. Sono arrivato e ho cambiato un bel po’ di cose e loro l’hanno accettato. Non sembra che abbiamo cambiato modo di giocare ma ci sono diverse cose che vogliamo cambiare. Sono contento di questo gruppo”.

    Dal Porto al Milan il DNA Europeo c’è in entrambe…

    “Sono due grandissimi club. Penso che il Porto sia tra le prime con più presenze, il Milan è il secondo club per trofei vinti. La storia non va in campo. Il DNA è comunque importante, l’ambiente che si crea in questa competizione è bellissimo. C’è anche l’altra parte, la motivazione che loro hanno di fronte a club storici. Domani affrontiamo una squadra che spera ancora di andare ai playoff, sarà molto difficile. Milan e Porto sono state campioni del mondo, questo peso da una parte è positivo e dall’altra è positivo anche per gli avversari”.

  • Milan, Pulisic: “Abbiamo una grande opportunità”

    Milan, Pulisic: “Abbiamo una grande opportunità”

    Christian Pulisic, attaccante del Milan, presenta in conferenza stampa la vigilia della sfida contro la Dinamo Zagabria.

    Dove può arrivare il Milan in Champions?

    “Abbiamo fatto bene in Champions, non so perché… Abbiamo una grande opportunità domani: dobbiamo passare il turno”.

    Cosa manca al Milan?

    “Difficile da dire. Nelle ultime partite abbiamo mostrato uno spirito di squadra, sempre alla fine delle partite. Non so ciò che manca”.

  • Atalanta, Djimsiti: “Ci vuole un grande spirito”

    Atalanta, Djimsiti: “Ci vuole un grande spirito”

    In compagnia di Gasperini, tecnico dell’Atalanta, parla Berat Djimsiti, difensore e capitano dei bergamaschi nerazzurro, alla vigilia della sfida contro il Barcellona.

    “Lo spirito sarà sempre lo stesso, come giocassimo contro Como o Barcellona. Abbiamo fatto un bel percorso in questa Champions League, sarà l’ultima gara di questo girone, siamo pronti e vogliamo far vedere che l’Atalanta merita di essere dove sta”.

    Sull’attacco del Barcellona.

    “Sicuramente sappiamo tutti la qualità del Barcellona, anche ultimamente ha segnato tantissimi gol, con dei giocatori offensivi di altissima qualità. Non sono solo i difensori, noi difendiamo e attacchiamo come squadra, cercheremo di dare una mano l’uno per l’altro. Anche noi non siamo male nei numeri, nella fase offensiva. Sarà difficile ma non impossibile”.

    Dispiace non giocare al Camp Nou?

    “Questo stadio qui non è male, giocare al Camp Nou sarebbe stato bello. Non abbiamo giocato nemmeno al Bernabeu contro il Real. Quello che conta è il campo”.

    Domani ci sono 3 mila tifosi dell’Atalanta. Cosa ne pensa?

    “Bello sentire questa cosa, che arrivano tanti da Bergamo, è un orgoglio sentire che arrivino così tanti tifosi da Barcellona. Negli ultimi mesi, anni diciamo, c’era sempre il sostegno dei tifosi e dei bergamaschi, ci dà una spinta in più, cercando di regalare emozioni”.

    La difesa può fare la differenza?

    “Sì, come ho detto prima noi attacchiamo in undici e difendiamo in undici. Tolto il portiere un po’ meno, ma è una questione di squadra e non individuale. Sappiamo fare tutte e due le fasi bene”.

  • Atalanta, Gasperini: “Spiace per Lookman”

    Atalanta, Gasperini: “Spiace per Lookman”

    Gasperini, tecnico dell’Atalanta parla alla vigilia della sfida contro il Barcellona valevole per l’ultima partita del maxi girone di Champions League.

    “Lookman? Già contro il Napoli aveva avuto una forte contusione alla testa del perone, con lo Sturm Graz ha giocato il secondo tempo, con il Como anche. Probabilmente si è accentuato un problema, è un infortunio normale che succede durante l’anno, capita a ogni attaccante. Speriamo di limare il tempo di recupero”.

     

    Sulle prossime tre partite.

    “Sette giorni sono pochi, domani contro il Barcellona, ma anche in Serie A e in Coppa Italia. Tre manifestazioni diverse, giocate in maniera molto ravvicinata, credo la cosa migliore sia giocarne una per volta”.

     

    Su domani sera.

    “Non pensi a che posizione sei in Champions o in Serie A. Domani è una partita a sé, incontriamo per la prima volta il Barcellona, delle big d’Europa è l’unica che mancava. È quella più bella da vedere, per come gioca da sempre, per le capacità realizzative che ha dimostrato quest’anno. È un modo per misurarsi con questo tipo di squadra per capire quanto siamo competitivi, quanto possiamo mettere in difficoltà, quanto è fastidioso per una squadra così bella”.

     

    Avrete qualcuno deputato a fare i conti sulla classifica?

    “La classifica è quella, tutti fanno i conti su quello che può succedere. Noi sappiamo benissimo di essere ai playoff, ce lo siamo conquistati facendo un bel percorso. Forse guardando indietro con il Celtic, il Real e l’Arsenal… Potevamo avere un punto o due in più. Personalmente, considerando il calendario molto difficile giocando contro Real e Arsenal… è soddisfacente. Unico risultato che ci garantirebbe l’ottavo posto è vincere, nemmeno il pari sarebbe sufficiente. Detto questo per me è molto più importante giocare questo tipo di partita, di misurarsi contro tipo di squadra”.

     

    Si aspetta un regalo?

    “Questa cosa è veramente imbarazzante, sembra che l’Atalanta debba fare dei regali. Io non ho bisogno, deve farlo per se stessa, per il presente e per il futuro, ho sempre cercato di migliorare le squadre, gli obiettivi. Cercare di migliorare la squadra è più importante di un centro sportivo nuovo, di un’Under23. Perché permette di arrivare agli obiettivi. Ogni volta che c’è il mercato non ci dev’essere una contrapposizione fra allenatore e società, deve andare avanti per la sua strada e fare il meglio. Non è un regalo da fare a me”.

     

    Su Szczesny.

    “È un grande portiere, ha giocato alla Juventus per anni. L’altro giorno ha centrato in pieno il suo difensore con il Benfica, sono cose che succedono. Non toglie il grande valore di questo atleta che ha fatto una carriera straordinaria, in una squadra così blasonata”.

     

    Si può dire che giocare ogni tre giorni vi pesi più sul campionato che in Europa?

    “Sono due competizioni diverse, giocando ogni tre giorni non puoi sempre esprimerti al meglio, dipende dagli avversari. Il campionato italiano è molto difficile, penso sia così però anche per il Barcellona quest’anno. Globalmente ci sono state gare che non siamo riusciti a vincere in modo largo, come domenica a Como abbiamo sempre fatto di più rispetto all’avversario. Tolte le rarissime gare l’Atalanta ha fatto qualcosa in più. In Champions siamo andati bene, oltre le nostre previsioni, certo è che hai un’attenzione massima, è sempre stata la gara a cui dedicato più adrenalina”.

     

    Sul Barcellona.

    “Questa è una squadra che Flick sta costruendo nel migliore dei modi. Ma il Barcellona ha sempre questa identità forte, per valutare talenti giovanissimi come futuri grandi campioni. Non è scontato, rispetto anche le caratteristiche dei giocatori spagnoli con velocità, rapidità e tecnica. Noi ci siamo spostati sulla parte fisica, pur essendo un paese mediterraneo. La Spagna è stata bravissima, noi ci affidiamo troppo all’algoritmo. Qualcosa di positivo, ma è anche cieco, non vede, sono solo numeri. Apprezzo molto la scuola spagnola, tirano fuori talenti giovanissimi, è facile dire Yamal ma non solo”.

     

    Chi piacerebbe avere del Barcellona?

    “Noi non compriamo, vendiamo. Ditecelo voi chi vorreste”.