Autore: Federico Lasdica

  • L. Enrique: “Abbiamo sbagliato a giocare dopo il 3-1, Morata è elogiato da qualsiasi Ct”

    È intervenuto ai microfoni nel post gara Luis Enrique, Ct della Spagna. Le Furie Rosse hanno superato gli ottavi di finale contro la Croazia ai tempi supplementari e l’ex tecnico della Roma e del Barcellona ha fatto il punto sulla partita e sulla performance della sua selezione. Ecco di seguito le sue parole.

    Se finisce come oggi sono pronto a sopportare un quarto di finale così. Abbiamo commesso un unico errore, ovvero il nostro modo di giocare dopo il 3-1. Nel finale siamo stati bravi, abbiamo difeso tenendo la palla. Morata? Vi faccio da mesi lo stesso discorso. Non siamo una Nazionale che dipende da un unico giocatore per fare gol. Non esiste un allenatore di una nazionale che non elogi Alvaro. Dobbiamo valorizzarlo di più. Unai Simon? Non conosco professionisti che non fanno errori. Ha dato una lezione a ogni bambino che vuole diventare un calciatore. Non devi preoccuparti degli errori, devi preoccuparti di come reagisci all’errore“.

  • Altra pretendente per Correa, stavolta dalla Francia e si fa sul serio!

    Incredibile la voce che circola in queste ore riguardo il futuro di Joaquin Correa. Infatti il Psg continua a fare la spesa nel nostro campionato, dopo Donnarumma e la quasi prossima chiusura dell’affare Hakimi, si pensa anche all’attaccante della Lazio per completare il reparto offensivo. La valutazione di Lotito è di circa 45 milioni per il Tucu, oggetto del desiderio di tanti club in giro per l’Europa e quello del sacrificio della società biancoceleste per l’autofinanziamento del proprio mercato. La squadra parigina avrebbe fatto un primo sondaggio aiutata anche dal procuratore del calciatore argentino Alessandro Lucci, in ottimi rapporti con il club di Al-Khelaifi dopo l’affare Florenzi della scorsa stagione.

  • Ecco il comunicato, la Salernitana è iscritta al massimo campionato

    La Salernitana è iscritta al campionato di Serie A, la conferma arriva proprio dalla società campana apparso sul proprio sito web con un comunicato, che vi riportiamo di seguito. Come da previsione la società di Lotito è passata ad una società trust, la Salernitana 2021.

    “In adempimento alle prescrizioni della Federazione Italiana Giuoco Calcio, la Omnia Service S.r.l. e la Morgenstern S.r.l. dichiarano di aver trasferito le loro rispettive partecipazioni pari complessivamente all’intero capitale sociale della U.S. Salernitana 1919 S.r.l. al trust Salernitana 2021 finalizzato alla vendita delle suddette partecipazioni. E’ stato nominato quale nuovo Amministratore Unico della U.S. Salernitana 1919 il Generale Ugo Marchetti. Tutti gli atti sono stati trasmessi alla FIGC. Omnia Service e Morgenstern ringraziano il dott. Luciano Corradi per il lavoro svolto e rivolgono un affettuoso saluto e un caloroso ringraziamento a tutti i tifosi della Salernitana, alla città di Salerno e alle autorità e istituzioni salernitane per questi bellissimi anni trascorsi insieme ricchi di successi, gioie e soddisfazioni”.

  • Pazzini e la partita a Wembley: “Quel pallone lo volevano al museo! Bella Italia, Immobile può fare un gol come il mio”

    L’ex attaccante della nostra Nazionale Giampaolo Pazzini è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport, in vista della partita dell’Italia a Wembley contro l’Austria per gli ottavi di finale di Euro2020. Proprio in quello stadio il Pazzo mise a segno nel 2007 con la maglia azzurra dell’ under 21 una tripletta storica. Ecco di seguito alcuni passaggi dell’intervista.

     “Il pallone di quella partita me l’aveva chiesti il museo di Wembley, risposi no per gelosia delle mie cose. Forse oggi direi sì. Non mi è più successo e non me l’ero neanche goduta davvero: troppo giovane, mi sono reso conto bene solo rivedendo le immagini in tv. Un gol come il mio potrebbe farlo sicuramente Immobile”.

     “Per la filosofia offensiva della squadra: cerca il gol attraverso il gioco. E per i compagni intorno, centrocampisti tecnici che sanno sempre come metterti la palla e esterni che giocano a piede invertito: rientrando, cercano sempre anche il movimento dell’attaccante. Le cose che mi impressionano in questi anni sono state: idee di gioco molto precise e la sicurezza nel metterle in pratica. E’ un lavoro che parte da lontano, fatto con un gruppo che Mancini si è scelto, convocazione dopo convocazione. E in queste competizioni brevi il gruppo, il singolo che non va mai sopra il collettivo, fa la differenza. Mancini ha sempre cercato l’obiettivo massimo: vuole quel calcio, vuole vincere e certe cose la squadra le sente. Le trenta partite di imbattibilità non sono un caso: anche dopo le vittorie ha sempre alzato l’asticella e parlato di migliorare. Giorgio Chiellini è un animale, e non si offenderà. Ha ancora una voglia, una cattiveria e una forza mentale che fanno la differenza e sono contagiose. E’ l’anima di questa squadra”.

  • Idea Milan: Il club rossonero pensa ad un altro turco per la trequarti

    Il Milan è alla ricerca di un trequartista per sostituire Calhanoglu, andato all’Inter. L’ultima idea sembra essere quella che porta ad un altro calciatore turco addetto ad occupare la posizione da trequartista o seconda punta, stiamo parlando di Yusuf Yazici. Il centrocampista del Lille è stato protagonista della gara di San Siro proprio contro i rossoneri in Europa League con una tripletta. Maldini avrebbe incontrato nel pomeriggio alcuni intermediari per sondare il terreno e ci sarebbe il gradimento del calciatore di trasferirsi in Serie A e sfidare il suo compagno di Nazionale in un derby dal sapore turco.

  • CR7-Show! Raggiunto il record di gol in Nazionale

    Altri gol, altra doppietta e quindi altro record per Cristiano Ronaldo. Infatti il fenomeno portoghese con i due penalty trasformati questa sera nella delicatissima gara per il passaggio del gruppo F contro la Francia. La partita è stata caratterizzata da due doppie segnature quella dell’attaccante della Juventus e quella del suo ex compagno al Real Madrid Benzema, che hanno portato la gara al pareggio finale sul 2-2, con il conseguente passaggio di entrambe le selezioni agli ottavi. Ma le due reti di Ronaldo si aggiungono alle altre e portano l’asso in maglia 7 a 109 gol in Nazionale, raggiunto così il record di Ali Daei, attaccante iraniano. Ora però ogni realizzazione in più di CR7 significherà record assoluto…

  • Buffon: “Sono passati venti anni ma sembra ieri”

    Ecco le prime parole di Gigi Buffon nella conferenza stampa di presentazione come nuovo giocatore del Parma.

    “Sono passati vent’anni ma sembra ieri. Ci ho pensato venti giorni. Avevo tante opportunità, poi in una giornata mi è salito come uno starnuto: ho mandato un messaggio a mia moglie e le ho detto che saremmo andati a Parma. Lei non se lo aspettava, ma si fida di me e delle mie sensazioni. Sono emozionato e orgoglioso, in pochi possono dire di essere tornati in un posto ad alti livelli dopo venti anni: quelli normali fanno dieci anni di carriera, io torno e ho obiettivi importanti con una dirigenza che ha avuto tanta fiducia in me. E devo ripagarla”

     

    “Con la Juve fu un anno molto divertente: Del Piero, Trezeguet, Camoranesi, Chiellini, Marchisio erano con me e tutti ci siamo riappropriati di una dimensione che ci ha riavvicinato al calcio. Noi in quella stagione eravamo talmente forti che potevamo fare i globetrotter, e ricordo anche che nelle prime dieci partite ci risultò difficile il calarsi in una mentalità diversa. Pareggiammo qualche partita, e questo mi fa alzare le antenne sin da adesso. So a cosa si andrà incontro, ci vorrà molta umiltà e determinazione. Se ci viene chiesto questo, vuol dire che si sta perdendo di umiltà. Se ci fate la ramanzina per la Superlega, non la si può fare anche perché si va a giocare in B. La Nazionale? Non ci penso, non può essere un mio oviettivo. Mancini ha cominciato un corso nuovo, di giovani e un allenatore come lui che sta facendo benissimo, deve avere ampia possibilità di scelta. Io arrivo fino al 2022 a dicembre per essere al top, voglio fare grandi prestazioni e grandissime cose ma ho lanciato la sfida solo a me stesso”.

  • Calhanoglu: “Voglio vincere lo scudetto! Ho parlato con il mister ho sentito sensazioni positive”

    A seguito della firma del contratto con il club nerazzurro, Hakan Calhanoglu è stato intervistato da Inter Channel. Ecco le prime parole del giocatore turco da giocatore dell’Inter.

    Che sensazioni si provano a giocare per la squadra Campione d’Italia?

    “È una grande cosa, sappiamo che l’Inter è una grande squadra, un grande Club con una bella atmosfera, grandi tifosi. Sono molto felice di essere qui, adesso andrò in vacanza ma ho già buone sensazioni. Vogliamo vincere lo Scudetto anche quest’anno, poi si vedrà”.

     

    I tuoi numeri sono in crescita. Credi di essere arrivato qui nel tuo punto di massima maturazione calcistica?

    “Sì, il primo anno è stato molto difficile per me perché non parlavo l’italiano, poi ho imparato piano piano a conoscere la lingua e la città, ho conosciuto tanti amici e di anno in anno sono maturato. Adesso ho tanti amici e tanti colleghi non solo in campo ma anche fuori. Nell’ultima stagione ho fatto molto bene e voglio fare lo stesso il prossimo anno”.

     

    Hai avuto già modo di confrontarti con Simone Inzaghi?

    “Sì, abbiamo già parlato, conosco il suo sistema di gioco, il 3-5-2 che può cambiare in un 3-4-1-2 a seconda delle situazioni. Mi piace molto come ha parlato, ho sentito tante cose positive. Ci sono grandi obiettivi ed è importante perché anche io voglio vincere qualcosa in Italia”.

     

    Dal 2013 solo Messi ha segnato più punizioni di te, in Germania ti chiamano “Il Dio delle punizioni”, qual è il tuo segreto?

    “Il segreto è sempre lavorare e allenarsi perché secondo me è 50 e 50, un mix di talento e lavoro. È come nel tennis: se fai tante volte un movimento con le mani, puoi solo migliorare e lo stesso deve essere per noi con i piedi. Voglio allenarmi ancora e spero di fare tanti gol così”.

     

    La scorsa stagione hai creato 89 occasioni da gol, nessuno come te in Europa. È meglio fare un gol o servire un assist?

    “È meglio fare assist, a me piace più servire un compagno che segnare un gol perché dentro di me non c’è quella parte egoista di voler fare gol a tutti i costi. L’importante è che la squadra vinca perché prima di tutto viene il gruppo”.

     

    Un grande ex nerazzurro come Emre ha detto di essere felicissimo di vederti con la maglia dell’Inter. Cosa ne pensi?

    “Abbiamo già parlato, lui era molto contento e ha detto tante cose belle dell’Inter. Ha detto che qui si lavora molto bene, c’è molta organizzazione da tutte le parti, che questo è un grande Club e mi divertirò”.

     

    Il centrocampo interista in questa stagione ha dimostrato di avere qualità, quantità. Tu cosa pensi di poter aggiungere?

    “Tutte e due le cose. Bisogna lavorare e sudare, nessuno ti regala una maglia, bisogna lavorare tanto e poi se lavori e soffri le chance arrivano sempre”.

     

    Qual è il tuo obiettivo personale per questa stagione?

    “Credo che per tutti i giocatori e i miei compagni l’obiettivo sarà fare un campionato senza infortuni, è sempre uno dei primi obiettivi. Vogliamo vincere ancora il campionato e fare grandi cose in Champions League”. 

     

    Vuoi fare un saluto a tutti i tifosi nerazzurri?

    “Ciao a tutti tifosi interisti, sono molto contento di essere qui, spero che ci vedremo presto a San Siro. Forza Inter!”

  • Milan: Si pensa al ritorno di Bakayoko in rossonero

    Con il mancato riscatto di Meite, il Milan cerca un sostituto di forza e tenacia per la mediana. Il nome che circola in queste ore è quello di Tiémoué Bakayoko, il centrocampista francese non rimarrà a Napoli e quindi tornerà al Chelsea dal prestito. Ma la sua permanenza a Londra potrebbe durare molto poco e l’ex Monaco potrebbe fare subito ritorno in Italia e precisamente a Milano, sulla sponda rossonera da lui tanto amata. Maldini ci lavora, lo scoglio più duro è convincere il club di Abramovich sulla formula dell’operazione e sulle modalità di pagamento dell’ingaggio, vedremo nei prossimi giorni se la trattativa arriverà alla conclusione.

     

  • Copa America: Vidal fa autogol ma il Cile passa, l’Uruguay ancora no

    Questa notte si è giocata la terza giornata del girone A di Coppa America tra Cile ed Uruguay. La gara di Cuiabá è terminata con il risultato di 1-1, questo pareggio ha permesso al Cile di superare il turno e passare con una giornata di anticipo alla fase ad eliminazione diretta, mentre la selezione di Suarez e Cavani dovrà vincere l’ultima partita contro la Bolivia per evitare spiacevoli sorprese. Il match ha visto la Roja cercare di gestire la partita cercando di sorprendere la difesa avversaria con azioni in ripartenza, mentre dall’altra parte la Celeste cercare insistentemente la rete visto lo svantaggio iniziale e la difficile situazione in classifica.La spinta uruguaiana dei primi minuti porta a due tentativi non troppo pericolosi di De Arrascaeta, protagonista di inizio gara, prima con un tiro dal limite dell’area di rigore comodo per Bravo e poi con una conclusione rasoterra più insidiosa al termine di un’azione insistita di Suarez che impegna un po’ di più il portiere del Betis. Ma a portarsi in vantaggio è la nazionale cilena, al 26esimo minuto infatti Edu Vargas scambia velocemente ed elegantemente con la nuova scoperta del calcio sudamericano Brereton, che con l’esterno mette in porta il compagno di reparto in maglia 11. L’ex attaccante del Napoli scarica un destro fortissimo che si dirige all’incrocio dei pali sul secondo palo a Muslera battuto, portando così la sua squadra in vantaggio. L’Uruguay continua ad attaccare ma l’azione più pericolosa è un tiro dalla destra del centrale Colchoneros Gimenez che finisce alto. Il secondo tempo inizia così com’era finito il primo, l’Uruguay fa la partita ma la Roja riparte in maniera pericolosa e così la prima occasione è un destro da fuori area di Brereton che termina di un metro lontano dalla porta. La Celeste ci prova con il subentrato Facundo Torres con un sinistro al volo dal limite dell’area deviato abilmente da Bravo in corner. Proprio sugli sviluppi del calcio piazzato arriva il gol del pareggio, sponda di testa di Vecino sulla quale si avventa Suarez, che però viene anticipato dal suo ex compagno di squadra al Barcellona Vidal. Il centrocampista nerazzurro sbaglia porta e firma con il suo autogol la rete del pareggio uruguaiano. Nel finale ci sono occasioni da entrambe le parti per vincere la partita, prima il nuovo entrato cileno Arriagada spedisce da ottima posizione a lato un pallone d’oro, dopodiché prima Cavani di testa e poi Suarez con un destro a giro da fuori area sfiorano i tre punti, ma il match termina così in pareggio.