Autore: Federico Lasdica

  • E SE PERIN ARRIVASSE A PRESCINDERE DAL TRASFERIMENTO DI GOLLINI?

    Mattia Perin, estremo difensore di proprietà della Juventus durante questa stagione in prestito al Genoa, potrebbe essere un nuovo giocatore dell’Atalanta. Infatti qualche mese fa vi avevamo raccontato di un interesse concreto dei bergamaschi per il portiere ex Pescara per ingaggiarlo come sostituto di Pierluigi Gollini. Quest’ultimo è alle prese con un infortunio che non si sa ancora per quanto lo terrà fuori dai campi. Proprio per questo i nerazzurri di Bergamo vogliono tutelarsi e farlo alla grande, affidandosi alle sapienti mani di Perin. A breve sarà presentata un’offerta ma molto dipenderà dal futuro, sia dipendente dal calciomercato che sanitario, di Piergollo.

  • REAL SOCIEDAD SI GUARDA IN SERIE A PER IL DOPO ODEGAARD

    La Real Sociedad lo scorso anno prima di ingaggiare in prestito Odegaard, Chiese informazioni e fece una prima offerta per un giovane centrocampista danese che poi invece si trasferì in una squadra del nostro campionato. Stiamo parlando di Andreas Skov Olsen che lo scorso luglio arrivò in Italia acquistato dal Bologna. Ora però la squadra di San Sebastiàn, dopo il mancato rinnovo del prestito del talento Blancos Odegaard, che tornerà a Madrid alla corte di Zidane, è alla ricerca di un sostituto e dalla Spagna ne sono sicuri, si punterà forte proprio su Skov Olsen. In fila per il danese c’è anche il Besiktas come vi abbiamo raccontato qualche giorno fa, ma la Real Sociedad fa sul serio e nei prossimi giorni arriverà la prima offerta agli emiliani.

  • ATLETICO MADRID INTERESSATO AD UN PORTIERE CROATO

    Secondo molti media spagnoli l’Atletico Madrid sarebbe alla ricerca di un portiere da affiancare ad Oblak. Gli occhi della dirigenza dei Colchoneros sembrano rivolti verso il giovane estremo difensore della Lokomotiv Zagabria Ivo Grbic. Il 24enne croato ha disputato 35 partite in campionato portando a casa ben 10 clean sheet. Il suo valore di mercato attuale si aggira intorno ai 4 milioni, la Lokomotiv ne chiede 6 per lasciarlo partire, si potrebbe arrivare a metà strada intorno ai 5 milioni e Grbic potrebbe diventare il nuovo vice-Oblak e magari il futuro portiere del club biancorosso. L’alternativa è il portiere 28enne Marko Dmitrovic dell’Eibar, seguito da più tempo dalla dirigenza dei Colchoneros.

  • SORRISO AMARO CHE NASCONDE GRANDI RIMPIANTI

    Se guardassimo il tabellino senza far caso ai minuti in cui sono avvenuti i gol e senza far caso ai marcatori allora potremmo dire che l’Atalanta ha tenuto testa ad una grande squadra e che la classe ed il prestigio dei giocatori in campo ha avuto la meglio su una bella favola che Gasperini avrebbe potuto raccontare ai suoi nipoti tra 20 anni. Se invece abbiamo assistito al match di ieri sera o analizziamo bene quello che è riportato dai dati della partita, la parola che possiamo recitare è una sola: Rimpianto!
    Adesso vediamo perché usiamo questa affermazione. Il gol del pareggio arriva al minuto 89, 89 come i minuti in cui i nerazzurri erano stati in vantaggio su Neymar & Co. , 89 come i minuti in cui si era sofferto poco e niente, 89 i minuti che avevano giustificato la presenza dei bergamaschi ai quarti di Champions e che avevano dimostrato la maturità di una squadra di alto livello. E tutto ciò diventa ancora più nero se guardiamo il gol come viene subito, rimpallo con Marquinhos che spinge in porta un pallone che finisce addosso a De Roon ed entra in rete, rocambolesco è dir poco. Andiamo avanti, 92esimo minuto vantaggio Psg che rimonta la rete di Pasalic del primo tempo, 92 come i minuti in cui l’Atalanta spreca quanto di buono aveva dimostrato ed aveva fatto in questa Champions, 92 come i minuti in cui ti crolla tutto addosso e non riesci a capire neanche come, 92 come i minuti che dimostrano che questa Atalanta forse non ha ancora quella esperienza europea che serve per affrontare queste partite. A segnare non è né Neymar, né Mbappé, né Icardi ma Choupo-Moting dopo una dormita collettiva della difesa nerazzurra.
    Una partita che ha visto la solita Atalanta propositiva ed arrembante nel primo tempo che non a caso trova il vantaggio che fa sognare tutti i tifosi bergamaschi, anzi tutti gli italiani, come ha tenuto a dire Gasperini nella conferenza stampa pre partita. Nel secondo tempo invece la pressione cala, perché alla stanchezza fisica si unisce magari un po’ di compiacimento dei giocatori in maglia nerazzurra in campo per la prestazione, per la completa gestione della partita e non ultimo per il risultato, a tutto ciò magari va aggiunta un po’ di soggezione al possesso palla a tutto campo di Neymar e all’entrata di Mbappé che dà sprint ai francesi. Tutti errori che l’Atalanta in questi anni non ha mai fatto e che stasera invece hanno condizionato e parecchio il finale.
    Un’altra chiave di lettura è sicuramente anche la differenza di ciò che avviene sulle due panchine all’80esimo, minuto di ingresso in campo per la squadra guidata da Tuchel dell’uomo che deciderà il match Choupo-Moting, certo assolutamente non paragonabile per valore agli altri membri della rosa, ma il camerunese ha l’esperienza adatta per giocare questo genere di partite. Invece sulla panchina affianco, quella gestita dal Gasp, due minuti dopo all’82esimo uscirà Dùvan Zapata e farà il suo ingresso in campo il giovanissimo Jacopo Da Riva. Questo appunto per dire che in Champions purtroppo il blasone ed il maggior tasso tecnico di una squadra il più delle volte decidono le partite.
    Gasperini a fine partita ha dichiarato che la squadra deve essere contenta lo stesso per i traguardi raggiunti quest’anno e la grande annata complessiva tra mille difficoltà, anche se la faccia diceva tutt’altro, quel volto infatti nascondeva con l’aiuto di un sorriso amaro, la convinzione durata 89 minuti di poter superare il Psg ed arrivare in Semifinale e la delusione finale, iniziata al 92esimo minuto, per l’occasione buttata via. Mettiamola così: è stata acquisita una buona esperienza da questa squadra per la Champions del prossimo anno dopo la partita di ieri sera a Lisbona.

  • MURILLO SARÀ RISCATTATO DAL CELTA VIGO

    Arrivano buone notizie dalla Spagna per le casse della Sampdoria. Infatti secondo i media spagnoli Jeison Murillo, quest’anno in prestito con diritto di riscatto al Celta Vigo, verrà acquistato definitivamente dal club spagnolo. Il Celta è pronto a pagare il riscatto per il difensore centrale colombiano ex Inter e Valencia per la cifra di 10 milioni più bonus. Nuovi introiti per il club di Ferrero che in parte verranno reinvestiti sul mercato. Si aspetta solo l’ufficialità della chiusura della trattativa.

  • DUE CAMPIONI DEL MONDO SULLE PANCHINE DELLA JUVE?

    L’idea è questa! Come sappiamo dopo Sarri sulla panchina della Juventus si seduto Andrea Pirlo, ex regista di Milan, dei bianconeri e della Nazionale con la quale si diplomó campione del Mondo nel 2006. Adesso però si pensa alla panchina della Juve Under 23 affidata in un primo momento proprio a Pirlo. La società bianconera sta pensando di assumere come tecnico della squadra b Alberto Gilardino, compagno di squadra di Pirlo al Milan ed anche nella gloriosa Nazionale del campionato del Mondo disputato in Germania. Insomma Agnelli vuole mettere in panchina delle sue due squadre due campioni del Mondo, ma resta forte la concorrenza per l’ex attaccante, infatti più avanti di tutte in questo momento c’è il Bologna primavera che non vuole farsi soffiare il Gila proprio all’ultimo.

  • STASERA TUTTA ITALIA SARÀ (NER)AZZURRA!

    “Siamo rimasti noi, cercheremo di fare del nostro meglio. Tutta Italia tiferà Atalanta, un po’ come succede con la Nazionale. È una cosa rara, ci darà la carica per fare una bella figura”
    Queste sono le parole di Gianpiero Gasperini durante la consueta conferenza stampa di ieri in vista della Final Eight tra Atalanta e Paris Saint Germain. Dopo l’eliminazione a sorpresa della Juventus contro il Lione e quella del Napoli nella gara più difficile con il Barcellona, la squadra di Bergamo è l’unica italiana rimasta in Champions League grazie alla vittoria agli ottavi di finale pre-lockdown contro il Valencia.
    Ha ragione Gasperini, tutta Italia farà il tifo per la sua Atalanta, e si perché questa squadra va aldilà delle inimicizie tra tifoserie, va aldilà dell’antipatia e della simpatia e va aldilà dei pronostici. L’Atalanta è l’esaltazione del calcio, è la dimostrazione che questo sport non è fatto solo di campioni e milioni, ma è l’esempio del sacrificio, del lavoro e della ricerca. Il club bergamasco quando scende in campo oltre a lottare e sprecare ogni minima goccia di sudore di tutti i componenti della rosa, gli undici che giocano in campo e tutta la panchina pronta a soffrire ed esultare, gioca a calcio e lo fa in maniera egregia. Infatti la squadra di Gasperini è diventata il modello da seguire per molti grandi club italiani ed europei, per la fase di costruzione, per il pressing a tutto campo e per la fase difensiva.
    Questa partita da una parte è fonte di pressioni per tutto l’ambiente, infatti è un test fondamentale per i nerazzurri e ormai con le prestazioni a cui ci hanno abituato hanno grosse responsabilità sulle proprie spalle, e hanno puntati i riflettori di tutta Italia se non addirittura di tutta Europa. Dall’altro lato però per questa partita, una volta scesi in campo, gli uomini di Gasperini devono essere bravi a mettere da parte i discorsi di questi mesi e devono giocarla con tutta la leggerezza e la voglia di essere a questi livelli, perché alla fine l’Atalanta non ha nulla da perdere. All’inizio il club di Percassi era la Cenerentola del gruppo ma molto probabilmente di tutta la competizione, ed ora si trova a giocare questo stranissimo quarto di finale in partita secca senza avere limiti ed obblighi.
    Il PSG di Tuchel invece, dopo la vittoria anticipata della Ligue 1, è in cerca dell’affermazione anche in ambito europeo e cerca la semifinale di Champions. L’attacco stellare Neymar, Mbappé e Icardi è pronto a conquistarsi il passaggio del turno a suon di gol. I parigini non giocano da tanto, hanno disputato solo qualche amichevole e la Coppa di Francia con il Lione, vinta ai rigori, questo può essere un fattore determinante soprattutto contro una squadra fisica e atletica come l’Atalanta. La squadra francese però non dovrà commettere almeno due errori, farsi influenzare dal clima di aspettativa che circonda il club per la vittoria finale visti i milioni spesi e i campioni acquistati. Altro sbaglio ancora più grave è quello di sottovalutare i bergamaschi e giocare con sufficienza, cosa che succede spesso ai francesi, l’Atalanta ormai è una realtà affermata che ha dimostrato tutta la sua forza e non è facile da affrontare per nessuno.
    Gasperini ha convocato 26 calciatori, tutti tranne Ilicic, lo sloveno è rimasto a Bergamo, tra gli altri è atterrato a Lisbona anche Gollini, nonostante il tutore alla gamba sinistra. Quindi in porta sarà schierato Sportiello con davanti Toloi e Djimsiti sicuri, mentre la posizione centrale è in ballo tra Caldara e Palomino. A centrocampo ci saranno De Roon e Freuler accompagnati sugli esterni da Gosens e Hateboer, in attacco Zapata sarà sostenuto dal Papu Gomez e da Pasalic, jolly in più di questa squadra. Tuchel invece dovrà fare a meno di Di Maria squalificato, assenza sicuramente pesante, ma compensata dal trio pesante davanti, anche Mbappé verrà quasi sicuramente recuperato, e Verratti infortunato. In porta ci sarà Keylor Navas, abituato a giocare partite del genere con la maglia del Real Madrid, difesa com Kehrer e Bernat sulle fasce e Thiago Silva e Marquinhos al centro. A centrocampo Paredes in regia e Gueye ed Herrera come mezzeali, in attacco sicuri del posto Icardi e Neymar, ballottaggio che verrà risolto all’ultimo tra Mbappé e Sarabia.
    Stasera tutta Italia sarà nerazzurra, tutta Italia soffrirà ed esulterà insieme al Papu Gomez & Co., tutta Italia sarà emozionata per il passaggio del turno, che auguriamo con tutto il cuore, o sarà dispiaciuta per la fine di questa prestigiosa gita a Lisbona degli uomini di Gasperini. Ore 21, ventilatore, divano, birra e pop corn per questa partita da gustare fino in fondo.

  • UFFICIALE: LEANDRINHO AL BRAGANTINO

    Ora è anche ufficiale Leandro Henrique do Nascimento, meglio noto come Leandrinho è un giocatore del Red Bull Bragantino. Il passaggio dal Napoli al club brasiliano, dove ha trascorso già la scorsa stagione in prestito, è a titolo definitivo. Il fantasista verdeoro classe ’98 ha firmato un contratto triennale e a breve tornerà in Brasile. Lo rende ufficiale il Bragantino tramite un comunicato apparso sul proprio sito ufficiale. Ora per il Napoli si libera un posto da extracomunitario… per Gabriel Magalhaés?

  • UFFICIALE: DANI PAREJO AL VILLARREAL

    Vi abbiamo raccontato della rivoluzione in casa Valencia dopo la deludente stagione appena trascorsa. A dare una mano ai Pipistrelli ci sta pensando il Villarreal, che dopo l’ufficialità di ieri per Coquelin, annuncia l’acquisto a titolo definitivo dell’ex capitano del Valencia Dani Parejo. La comunicazione della notizia arriva da una nota apparasa sul sito ufficiale dei sottomarini gialli.

  • UFFICIALE: VADILLO AL CELTA VIGO

    Alvaro Vadillo attaccante spagnolo dopo il mancato rinnovo del contratto con il Granada, è passato ufficialmente al Celta Vigo gratuitamente. L’acquisto del 25enne ex Huesca è stato comunicato dallo stesso club tramite un comunicato apparso sul proprio sito ufficiale.