La Roma sta vivendo un periodo positivo in campo, sono 5 i risultati utili consecutivi con 4 vittorie e un pareggio con l’Inter, a cui però va aggiunto un periodo di crisi dirigenziale e di malumori ed incomprensioni all’interno dello spogliatoio.
Dal 2011, quando è finita l’era Sensi ed è iniziata quella dell’imprenditore italo-americano James Pallotta, non si è seguita mai una chiara linea societaria, obiettivi mirati e un disegno ben definito e non c’è stata mai una materiale presenza del Presidente vicino alla squadra. Infatti ogni guida tecnica, da Garcia a Spalletti, fino a Di Francesco e oggi con Fonseca, ha vissuto dei clamorosi up and down, nei quali diventava da anti-Juve a delusione, dalla semifinale di Champions alla mancata qualificazione in Europa League. Tutto questo disagio e mancanza di chiarezza è dimostrata anche dalle gestioni di Totti e De Rossi, due bandiere romane e romaniste trattati da ultimi della lista. Inoltre i continui tira e molla societari con cambiamenti continui di direttori sportivi e la ricerca di nuovi investitori a cui vendere la società. Ultimo in ordine cronologico è l’imprenditore americano Dan Friedkin.
Questo però può essere un anno decisivo per la società giallorossa, perché ha per le mani oro e deve saperlo gestire bene prima di tutto fissando la linea e gli obiettivi da perseguire e capendo chi tenere e chi dare via senza trasmettere false speranze ai tifosi. Cerchiamo di analizzare cosa può succedere nel prossimo futuro della squadra capitolina.
L’oro di cui parliamo ha nome e cognome, Nicoló Zaniolo, Lorenzo Pellegrini, Gianluca Mancini, Edin Dzeko ed altre risorse giovani ed interessanti. Zaniolo su tutti in queste settimane è stato criticato in pubblico sia da un suo compagno di squadra come Mancini e sia da mister Fonseca. Ieri però con la convocazione, il gol pazzesco e la foto social con il difensore italiano sembra tutto rientrato. Apparentemente… Ma il futuro di Zaniolo sembra molto lontano da Roma. A confermarlo è anche un maestro del calciomercato italiano vicino all’ambiente giallorosso , Dario Canovi, che in un’intervista in settimana ha detto che il talento della Roma rimarrà in giallorosso al 10%, percentuali abbastanza basse quindi per la permanenza di Nicoló. Possiamo dire che quindi per Zaniolo bisogna vedere chi sia il migliore offerente, Real e Totthenam sono pronte a fare follie, ma anche la Juventus resta alla porta, e ricordiamo che c’è una percentuale del 15% sulla rivendita del talento per l’Inter che osserva interessata. L’apparente pace fatta ieri con gol, foto e dichiarazioni di Fonseca sembra quindi una forzatura, infatti come mai Zaniolo inizialmente non vien tenuto a casa per affaticamento, poi viene convocato solo dopo l’infortunio di Under, subentra e fa quel gol con il quale non appare esserci alcun problema fisico?
Stesso discorso possiamo farlo per Dzeko e Pau Lopez. Il primo come vi abbiamo riportato potrebbe essere uno dei partenti. Infatti nonostante la frase di ieri “la maglia giallorossa ti rimane tatuata”, l’anno scorso il bosniaco stava per partire direzione Milano, fu poi la moglie che non aveva voglia di fare le valigie, chissà se quest’anno ne avrà… Il secondo invece ha deluso in questa prima stagione in Serie A e potrebbe essere un modo per fare cassa e puntare o su un prodotto made in Italy come Cragno, che vuole mettersi in luce in vista dell’Europeo, o come Skorupski, prodotto del settore giovanile che ha fatto molto bene al Bologna quest’anno.
Discorso diverso quello di Pellegrini, che nonostante le tanti voci di mercato, insieme agli imminenti riscatti di Smalling e Mkhitaryan, sembra essere uno dei punti fissi di questa squadra per il prossimo anno ed il prossimo capitano della squadra. Ci potrebbero essere altre uscite onerose come Under e Kluivert, con cui la Roma da una parte potrebbe risanare i bilanci e poi puntare su giovani calciatori come Ibañez, o su vecchie conoscenze, come Bruno Peres.
Quello che però è sicuramente da stabilire è chi sarà il presidente del club, quale il piano strategico per il mercato, quale l’obiettivo per la prossima stagione, questa piazza è questi tifosi meritano finalmente chiarezza e determinazione e non illusioni e false aspettative.
Autore: Federico Lasdica
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ROMA: FALSE CONFERME E SCOMODE VERITÀ
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UFFICIALE: CHRISTIANSEN NUOVO ALLENATORE DEL PANAMA
L’ex allenatore di Leeds ed Apoel Nicosia Thomas Christiansen è il nuovo ct del Panama. Il danese ex calciatore di Hannover e Barcellona avrà il compito di portare la nazionale dell’America Centrale ai Mondiali del 2022, come già successe, prima volta nella storia del Panama, nel 2018.
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GERRARD DICE NO AL BRISTOL CITY
Dopo la corte durata mesi e mesi da parte del Bristol City per Steven Gerrard, l’ex leggenda Reds ha chiuso ogni possibilità di un suo approdo in Championship. Infatti Gerrard ha espresso il desiderio di continuare ancora sulla panchina dei Rangers in Scozia, dove ha concluso con un secondo posto in campionato ed ora si gioca l’Europa League. A riportarlo è The Mirror.
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UFFICIALE: NEGREDO FIRMA CON IL CADICE
Come vi avevamo raccontato settimana scorsa Negredo diventa ufficialmente un giocatore del Cadice. Ad annunciarlo era stato il presidente della squadra spagnola durante la festa per la promozione in Liga. Lo Squalo firmerà un contratto annuale con l’opzione per il secondo. Alvaro el Tiburon Negredo fa ritorno in Spagna dopo le ultime esperienze in Inghilterra al Middlesbrough, in Turchia al Besiktas ed a Dubai con l’Al-Nasr.
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UFFICIALE: FERALPISALO’ E’ PAVANEL IL NUOVO ALLENATORE
Massimo Pavanel è ufficialmente il nuovo allenatore della Feralpisalò. Ve lo avevamo raccontato già settimana scorsa ma oggi l’ex allenatore della Triestina ha firmato un contratto biennale con i Leoni del Garda che lo annunciano tramite il proprio profilo Twitter. Vi riportiamo qui di seguito l’annuncio.
“Feralpisalò Srl comunica di aver affidato la guida tecnica della Prima squadra, per la stagione 2020/2021, a Massimo #Pavanel. Sarà presentato domani, alle 10,30, nella sede dell’azienda partner #ForSteel.
Pavanel ha sottoscritto con i Leoni del Garda un accordo biennale.” -
SARRI, IL VINCITORE IN BILICO
La Juventus si prepara a vincere l’ennesimo scudetto, basta una vittoria stasera con l’Udinese e con tre giornate d’anticipo sarà il nono di fila, eppure Maurizio Sarri sembra vivere una situazione paradossale. Conte, Gattuso, Gasperini, Inzaghi, Fonseca, Pioli, dovrebbero essere tutti riconfermati, e lui che invece porta a casa la vetta della classifica è in dubbio. Ovviamente questo discorso fatto per assurdo poi deve essere contestualizzato e bisogna aggiungere che la scelta di Sarri era stata fatta dalla dirigenza bianconera un po’ forse per rispondere alle critiche che gli erano state mosse riguardo la mancanza di bel gioco, e un po’ per essere competitivi in Europa e puntare a vincere la Champions, considerando che CR7 è sempre decisivo ma la carta d’identità non mente mai.
Possiamo dire che il bel gioco, l’applicazione del Sarrismo, non si è vista così tanto o comunque molto a sprazzi e non in maniera costante come era stato per il passato. Allora la permanenza sulla panchina bianconera dell’allenatore ex Napoli ed Empoli sarà garantita solo dalla vittoria della Champions League questa estate? La risposta a questa domanda è forse… Sul piatto della bilancia vanno inseriti tanti fattori. Primo tra tutti il fatto che stiamo parlando di una stagione anomala e di una Champions ancora più strana, si giocherà in 10 giorni, finale a parte, partite secche e ad agosto con 30° dopo un campionato chiuso in forcing e in ritardo rispetto agli altri campionati europei. Quindi ci sarebbero moltissime attenuanti per giustificare la mancata vittoria della coppa più ambita e che sembra negli ultimi anni irraggiungibile per la Juve.
Un altro fattore da prendere in considerazione è anche il possibile sostituto del tecnico toscano. La lista degli allenatori su cui puntare per la prossima stagione si restringe sempre di più, ed inoltre c’è sicuramente la panchina del Barcellona da dover ricoprire e forse, a seconda di quello che succederà in Champions, anche quella del Psg. Il nome che sicuramente potrebbe interessare è quello di Mauricio Pochettino, svincolato e con una buona esperienza a livello europeo, ricordiamo la finale raggiunta nel 2019 con il Totthenam. Occhio al Barça che però oltre all’argentino valuta anche Laurent Blanc e più di tutti Max Allegri, che in Catalogna ritroverebbe il suo pupillo Pjanic. A seguito di questa stagione in Serie A della Lazio, Simone Inzaghi potrebbe essere un nome per la panchina bianconera, tenendo presente che il tecnico biancoceleste era stato accostato alla Juventus già nello scorso giugno, quando poi si scelse Maurizio Sarri. Da monitorare è anche la situazione del Real Madrid, infatti fanno preoccupare delle dichiarazioni dei giorni scorsi di Zinedine Zidane, nelle quali il tecnico francese era stato molto vago circa il suo futuro, e quindi un ritorno, da allenatore, in caso di divorzio con i Blancos, non è da escludere; ma resta comunque molto difficile. Il sogno poi sarebbe quell’allenatore che tante volte è stato accostato ai bianconeri e che tanto fa gola ad Agnelli, Pep Guardiola, ma che dopo la sentenza Uefa sembra blindato al Manchester City. Nel caso in cui però il City vincesse la Champions e quindi Guardiola raggiungesse il suo obiettivo con la squadra inglese cosa potrebbe succedere?
Il destino di Sarri sembra comunque ancora tutto da scrivere, fatto sta che il solo campionato non sembra bastare più alla dirigenza juventina. Quindi il nono scudetto consecutivo potrebbe non essere sufficiente ad assicurare e mettere al riparo la panchina del tecnico toscano. Resta ancora tutto da vedere… -
FORMAZIONI UFFICIALI: PARMA-NAPOLI
PARMA (4-3-3): Sepe; Darmian, Bruno Alves, Dermaku, Pezzella; Kurtic, Brugman, Grassi; Siligardi, Caprari, Karamoh. Allenatore: Roberto D’Aversa.
NAPOLI (4-3-3): Meret, Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui, Fabian, Demme, Allan, Politano, Lozano, Insigne. Allenatore: Gennaro Gattuso. -
EL MONO BURGOS PRONTO A METTERSI IN PROPRIO
Il mese scorso tramite i propri profili social l’Atletico Madrid aveva annunciato che nella prossima stagione Germàn Burgos avrebbe abbandonato il club per una nuova sfida da protagonista in panchina. Infatti El Mono è dai tempi del Catania, poi al Racing e dal 2011 all’Atletico Madrid, il vice del Cholo Simeone. Sulla panchina dei Colchoneros insieme al Cholo ha contribuito alla vittoria di un campionato spagnolo, di una coppa e di una supercoppa spagnola, di due Europa League e due Supercoppe Europee, e alla partecipazione di due finali di Champions. Adesso è pronto a sedere su una panchina da allenatore e si parla di un interesse molto forte dell’Alavés, squadra che si è salvata in questa stagione e che quindi giocherà in Liga anche l’anno prossimo. Un buon punto di partenza per El Mono.
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SPINELLI VICINO ALLA CESSIONE DEL LIVORNO
Lo storico presidente del Livorno Aldo Spinelli è in trattativa per la cessione del club toscano. Ogni anno c’era questa voce che girava della vendita del Livorno, ma le trattative finivano sempre per non concludersi in questo senso. Questo sembra l’anno buono e la squadra amaranto potrebbe passare ad un imprenditore svizzero rappresentato dall’ex Boca Juniors Cristian Traverso, e così la presidenza di Spinelli finirebbe dopo 21 anni, infatti diventò presidente del Livorno nel 1999. Il tutto è stato confermato dallo stesso Spinelli che ha rilasciato queste dichiarazioni al quotidiano Tuttosport.
“Siamo in piena trattativa, a breve ci saranno novità. Lo svizzero rappresentato dagli argentini è quello più avanti di tutti: vuole comprare il Livorno, ci aveva già chiamati per Murilo, ma ora punta alla società. Le altre? Ce ne sono due o tre, ma la più credibile è quella con lo svizzero: c’è già un contratto precompilato, la prossima settimana dovremmo chiudere”.