Autore: Redazione TCM24

  • Juventus, rinnovo Vlahovic: fissato l’appuntamento con l’agente Ristic

    La Juventus avanza per il rinnovo di Vlahovic. I bianconeri hanno fissato l’appuntamento con l’agente del calciatore, Ristic. In autunno, presumibilmente già a fine Ottobre, ci sarà quest’incontro che con molta probabilità farà giungere le due parti ad un accordo. Un prolungamento soltanto annuale. Mossa giusta da parte di Giuntoli e Manna, che in questo modo avranno modo di spalmare quest’ingaggio pesante su più. Ricordiamo che l’attaccante serbo non può usufruire del decreto crescita e questi 7 milioni più bonus pesano come un macigno sul bilancio della Vecchia Signora. In più, rinnovando il contratto per un ulteriore stagione, Vlahovic potrà andare via per una cifra comunque importante senza essere svalutato dal fatto che il suo accordo con la Juventus sia in scadenza.

  • Juventus, filtra ottimismo per Chiesa: l’esterno potrebbe esserci contro la Lazio

    Le condizioni di Chiesa sembrano migliorare giorno dopo giorno. L’esterno, dopo aver lasciato Coverciano, è tornato alla Continassa dove ha svolto tutti gli accertamenti del caso. Lo staff medico della Juventus non ha riscontrato particolari problematiche muscolari, tra cui lesioni o stiramenti. Si tratta solo di un affaticamento all’adduttore, niente di più.

    Tra gli addetti ai lavori filtra ottimismo per la presenza dell’ex Fiorentina contro la Lazio il prossimo weekend. Agire con cautela però è fondamentale perchè anche un semplice affaticamento può comportare danni più gravi se ci si gioca sopra senza aver svolto le dovute terapie e senza aver riposato abbastanza. Soltanto il tempo dirà se Chiesa potrà essere della ciurma di Allegri per la prossima giornata di Serie A.

  • Ultim’ora Empoli, stop per Baldanzi: il trequartista classe 2003 si ferma in Nazionale

    Quello della sosta nazionali è da sempre un problema per i club, che devono fare i conti con numerosi infortuni. Abbiamo visto come negli ultimi giorni siano stati tanti i giocatori a lasciare i rispettivi ritiri. Da Chiesa a Pellegrini, per arrivare a Politano e Mancini. Le cose non sembrano andar meglio neanche nell’under 21 azzurra, in cui si registra lo stop di Baldanzi. Il trequartista dell’Empoli lasciato fuori, in via precauzionale, contro la Lettonia rischia di saltare anche il prossimo match contro la Turchia.

    Per lui si tratta di un problema muscolare. Da capire se ora l’Empoli lo richiamerà alla base o se il ragazzo continuerà con l’Under 21 sino alla fine della sosta nonostante le condizioni non ottimali.

  • Nazionale, la vittoria resta un miraggio: a Skopje finisce 1-1

    Nazionale, la vittoria resta un miraggio: a Skopje finisce 1-1

    Ci si aspettava e si desiderava una serata migliore, fatta di esultanze e di abbracci. Ma non è stato così. A Skopje, l’Italia non va oltre l’uno a uno contro la Macedonia e l’europeo sembra sempre più lontano. Spalletti sperava sicuramente in un esordio migliore e così non è stato, anche se i ragazzi c’hanno provato fino all’ultimo. Quello del campo impraticabile non dev’essere un alibi ma allo stesso tempo bisogna sottolineare come per via di quest’ultimo, la partita è diventata ingiocabile. La palla rotolava male e rimbalzava appena e ad ogni passo di qualsiasi giocatore si alzava una zolla.

    Ribadiamo che ciò non giustifica una prestazione che poteva e doveva essere migliore, nonostante il poco tempo che Spalletti ha avuto a disposizione, essendo stato ufficializzato soltanto a fine Agosto. La squadra è apparsa poco lucida e anche abbastanza scarica psicologicamente. La cosa che manca di più sembra essere la mentalità che ha contraddistinto questo gruppo durante l’ultimo europeo. Manca la voglia di vincere, la voglia di lottare, la voglia di sudare per la maglia importante che si indossa. Questi calciatori dovrebbero ricordare quanto siano privilegiati a vestire la casacca azzurra e forse le lacrime di Immobile a fine match dimostrano che qualcuno l’ha capito.

    La Nazionale è al momento spenta e non sappiamo quando arriverà la scintilla che farà riaccendere l’animo di calciatori come Donnarumma, che anche stasera non ha giocato una partita all’altezza delle sue qualità, sbagliando anche sul gol del pareggio. L’unica speranza che rimane è una vittoria contro l’Ucraina, solo quella potrà tenere in piedi la qualificazione al prossimo europeo. Oggi sull’unico tiro in porta subito, si è preso gol e la reazione non è arrivata. Contro Zinchenko e Company servirà tutt’altro atteggiamento.

    Dalle ceneri si può risorgere e Spalletti avrà l’arduo compito di provarci e di riuscirci, perchè saltare un altra competizione sarebbe una delusione troppo grande, visti anche i talenti di cui si può vantare la scuola calcio italiana. Da Barella a Tonali, passando per Chiesa e per Bastoni. I calciatori ci sono ma quando manca una grande mentalità, tutto diventa più difficile. Il buio non permane perchè per la luce arriverà sempre il momento giusto per splendere.

  • Nazionale, l’attesa è finita: tra poco l’esordio di Luciano Spalletti

    L’attesa è finita, alle 20.45 comincierà l’avventura di Luciano Spalletti sulla panchina della Nazionale. Tutti siamo curiosi di capire cosa uscirà fuori da questa partita, dagli spunti emotivi a quelli tattici. Non mancherà sicuramente la commozione, come anticipato dal CT. L’inno fa sempre scendere una lacrima, in qualsiasi momento perchè servire la propria Nazione è sempre un privilegio e una cosa per pochi.

    Tutti sono sicuri che Spalletti sia uno di quei pochi che si meritavano quel posto libero lasciato da Mancini. Parliamo di un allenatore tatticamente molto preparato, come dimostrato nei due anni al Napoli e in tante altre esperienze come quella allo Zenit San Pietroburgo. Ma sarebbe riduttivo parlare solo del campo perchè quando si fa riferimento all’allenatore toscano non si può che menzionare il suo essere motivatore e il suo saper dare fiducia a tutto il gruppo squadra, cosa alquanto fondamentale.

    Le aspettative sono positive e speriamo di vedere una Nazionale che dopo mesi possa dare l’anima in campo. Aldilà dell’avversario, stasera sarà importante portare i 3 punti a casa per respirare all’interno di un girone difficile. La prestazione sarà qualcosa da mettere in secondo piano perchè una vittoria vale più del calcio champagne che poi non ti porta ad ottenere il risultato sperato.

  • Arabia Saudita, esordio amaro per Mancini: il Costa Rica cala il tris

    Arabia Saudita, esordio amaro per Mancini: il Costa Rica cala il tris

    La vita, che sia quotidiana o professionale, è sempre una questione di scelte. Queste ultime possono essere giuste o sbagliate ma ciò si può capire soltanto con il passar del tempo. Mancini ha fatto la sua, decidendo di lasciare il ruolo da CT della Nazionale per accasarsi alla panchina dell’Arabia Saudita, arrivata con un secchio di soldi che hanno fatto gola all’ex stella della Sampdoria. La sua avventura in Medio-oriente però non è partita bene. Infatti, nonostante si trattasse di un amichevole, è arrivata subito la prima sconfitta contro il Costa Rica. I Sudamericani hanno calato il tris e cominciano ad aleggiarsi le prime ombre sulla figura del nuovo commissario tecnico dai Sauditi.

    Ci sarà tempo per recuperare e per dare un identità a questa squadra ma partire con il piede giusto fa sempre bene. Cosa lascia a Mancini questa partita? Sicuramente margine di pensiero, anche sulla scelta presa e attenzione che non si fa riferimento al fatto di lasciare il ruolo d’allenatore della Nazionale ma a quello di decidere di accettare come nuova avventura l’Arabia Saudita. Speriamo per lui che tutto vada per il verso giusto perchè, indipendemente da com’è andata a finire a Coverciano, è doveroso celebrare e ricordare i successi del duo Mancio-Vialli, non ultimo quello a Wembley contro l’Inghilterra.

    Si può discutere sul fatto che potesse anche decidere di non dare le dimissioni a qualificazioni in corso, sarebbe stato meglio se tutto ciò fosse avvenuto già dopo la sconfitta al Renzo Barbera contro la Macedonia. Eppure lo stesso Gravina ha preferito insistere, portando ad un crollo totale e ad una disunione. In bocca al lupo a Mancini per il proseguo di questa nuova avventura, una sconfitta non fa crollare una squadra ancora in piena costruzione.

  • Portogallo, qualificazione in tasca: decisiva la vittoria contro la Slovacchia

    Portogallo, qualificazione in tasca: decisiva la vittoria contro la Slovacchia

    Il nuovo Portogallo di Roberto Martinez, viaggia spedito verso la qualificazione ai prossimi europei. Sicuramente la squadra non ha entusiasmato, come dimostrato anche stasera contro la Slovacchia. Vittoria di misura e pratica chiusa con massima resa e minima spesa. Non brilla CR7 che viene anche graziato dall’arbitro dopo un brutto fallo su Dubravka, che si prende 7 in pagella con delle ottime parate. Guardando ai voti dei portoghesi, brilla Bruno Fernandes autore del gol che ha deciso la partita e inciampa Palhinha, con una prestazione al di sotto delle sue qualità. In difesa Ruben Dias e Silva si comportano alla grande, con Cancelo e Dalot che fanno altrettanto anche a livello offensivo.

    La Selecao può e deve fare di meglio, bisogna anche dare tempo al nuovo allenatore, subentrato ad un istituzione della panchina del Portogallo, ovvero Santos. Non è mai facile subentrare a coloro che hanno scritto la storia di una nazionale. I risultati per adesso pagano ma bisognerà anche avere un identità migliore e ben definita se si vuole arrivare in fondo ad un europeo in cui i portoghesi sono una testa di serie.

     

  • Scozia, girone da sogno: I The Thisles comandano con 15 punti

    Tra le squadre più in vista durante queste partite di qualificazione ai prossimi europei, c’è sicuramente la Scozia. I The Thisles, con molta probabilità, si presenteranno in Germania a Luglio del 2024 e lo faranno da primi nel girone, avendo già raccolto 15 punti. Gli scozzesi torneranno quindi a calcare palcoscenici importanti e lo faranno con una rosa di tutto rispetto, un mix tra esperienza e sfacciataggine giovanile. I nomi non mancano, si va da Robertson a Tierney, per finire a Mcginn e Mctominay. Non bisogna però dimenticarsi anche dei giovani come Gilmour e Hickey. Il primo gioca nel Brighton sfavillante di Roberto De Zerbi, il secondo invece è un ex conoscenza della nostra Serie A.

    Il calcio proposto dagli uomini di Steve Clarke è abbastanza interessante e soprattutto molto offensivo. Lo capiamo subito dal modulo che è un 3 4 2 1. La difesa a 3 dimostra come ci si trovi davanti ad una squadra che vuole proporre un gioco offensivo, tenendo la difesa e schierando come braccetti due terzini, Tierney e Porteous. A centrocampo, sugli esterni, militano Robertson e Hickey abituati a macinare chilometri sulle fascie con la loro velocità. La parte più curiosa arriva sulla trequarti, qui Clarke osa con Mcginn che solitamente gioca da mezz’ala e con Mctominay che per caratteristiche è un mediano. L’idea di partenza è giusta, perchè se in mezzo al campo preferisci puntare più sulla qualità, con Gilmour e Mcgregor, hai necessariamente bisogno di un uomo di sostanza che possa essere in grado di aiutare i compagni anche giocando in una posizione più avanzata.

    La Scozia si preannuncia una delle sorprese dei prossimi europei, chissà se manterrà alte le aspettative.

  • Georgia-Spagna: Yamal diventa il marcatore più giovane nella storia della Roja

    Oggi alle 18.00 si è giocata Georgia-Spagna, partita valida per le qualificazioni agli Europei 2024 in Germania. Le Furie Rosse hanno travolto i georgiani segnando ben 7 gol. Tra i marcatori figura anche Yamine Lamal, stella sedicienne del Barcelona che dopo aver esordito in maglia blaugrana, diventando il giocatore più giovane a farlo nella storia dei Culers, si è preso anche i titoli di giornale di questa sera. Infatti Yamal, è anche il calciatore più giovane ad aver segnato nella storia della Roja.

    Il suo percorso prosegue a grandi passi e promette belle cose, sia per la nazionale che per il Barca.

     

  • Juventus: oggi si festeggia il compleanno dell’Allianz Stadium

    Quello del compleanno è un giorno importante per tutti ed oggi lo è ancora di più per la Juventus e i suoi tifosi. L’Allianz Stadium compie 11 anni. Quello messo in piedi da Andrea Agnelli nel 2012, è un gioiello. Uno stadio moderno da cui hanno preso spunto squadre italiane come Udinese e Frosinone, per costruire la loro “casa”. Per la Vecchia Signora questo è un luogo di successi, un fortino dove nessun avversario è rimasto illeso quando c’ha messo piede. 9 scudetti consecutivi festeggiati e altrettante vittorie importanti soprattutto nelle notti stellate della Champions League. Attualmente però questo stadio non è più quel posto dove gli avversari entravano senza sapere come ne sarebbero usciti ma solo un teatro privato anche della propria curva. Speriamo che ritorni a brillare come qualche anno fa, quando anche squadre come Barcelona e Bayern Monaco avevano paura di affrontare la Juventus a Torino. Al momento manca il dodicesimo uomo, ovvero il tifo.

    Nonostante ciò questo è un giorno da ricordare, per i bianconeri e anche per la Serie A poichè Agnelli fu il primo ad avere uno stadio di proprietà. Evento che ha contribuito a far crescere notevolmente l’immagine del calcio italiano e che ha portato alcune squadre a modernizzarsi, come citato sopra poco prima. Ciò che di buono è stato fatto non dev’essere dimenticato aldilà delle manovre losche per cui si è stati condannati da un tribunale.