Autore: Redazione TCM24

  • Juventus: la probabile formazione contro l’Empoli, tornano Kostic e Gatti

    Un altra giornata di Serie A ci attende, con la Juventus che chiuderà i battenti questa Domenica affrontando l’Empoli. Agli uomini di Allegri servono i 3 punti ma al Castellani non sarà per nulla semplice.

    Ecco la probabile formazione della Vecchia Signora: Perin, Danilo, Bremer, Gatti, Locatelli, Miretti, Rabiot, Mckennie, Kostic, Chiesa, Vlahovic.

    Prima da titolare per Gatti, Mckennie e Kostic, che potrebbe tornare dopo le polemiche delle ultime settimane riguardanti il suo non impiego nelle prime due uscite stagionali contro Udinese e Bologna. Confermati invece Chiesa e Vlahovic in zona offensiva, con Miretti e Rabiot pronti ad aiutare con i loro inserimenti e con Locatelli che sarà ancora in cabina di regia. Non il suo il ruolo e lo si afferma da tempo ma Max insiste.

  • Monza: Colpani, il gioiello da tenersi stretto

    Monza: Colpani, il gioiello da tenersi stretto

    Quella del Monza è una parabola romantica e quasi commovente. Da Berlusconi che comprò la società in Serie D per poi arrivare alla Serie A, con lo storico amico Galliani al suo fianco fino alla salvezza dello scorso anno, con Raffaele Palladino seduto in panchina. Tanti sono i giocatori passati e mai tornati e tanti quelli arrivati ma uno è rimasto e si chiama Andrea Colpani. Di lui si parla troppo poco, complice anche la disonestà intellettuale che affligge la cultura calcistica italiana, dato che a contare sono sempre le stesse squadre e si parla anche troppo delle loro rose e dei loro giocatori.

    Forse a volte sarebbe meglio guardare anche più a fondo e andare oltre a ciò di cui quotidianamente si discute e se lo si facesse allora Colpani sarebbe uno tra i calciatori più chiaccherati. Tecnica, resistenza, capacità di tiro, forza fisica. Queste sono le caratteristiche che fanno di lui uno degli elementi più cristallini della rosa di Palladino. I gol all’Empoli alla seconda giornata di campionato sono la vera dimostrazione. Vederlo giocare farebbe brillare gli occhi a qualsiasi appassionato di calcio e se lo si conoscesse di più non si rimarrebbe di certo sorpresi.

    L’anno scorso è stato autore di un ottima stagione e quest’anno vuole replicare facendo ancora meglio e portando la sua squadra alla salvezza già a metà campionato. Lui è uno di quei giocatori che ti servono sempre all’interno di una rosa, perchè possiede una capacità di difendere e di attaccare veramente importante. La sua conformazione fisica è particolare perchè a vederlo chiunque penserebbe ad un mediano ma parliamo di una mezz’ala.

    Colpani ha degli ottimi tempi d’inserimento ed una discreta intelligenza a livello tattico, tutte cose che lo vanno a completare. Speriamo di vederlo giocare con costanza per far sì che in futuro anche il CT Spalletti si accorga di lui e lo convochi stabilmente in Nazionale. Il ragazzo è pronto.

  • Napoli-Lazio: Luis Alberto illumina, prima sconfitta per Rudi Garcia

    Napoli-Lazio: Luis Alberto illumina, prima sconfitta per Rudi Garcia

    Allo stadio Maradona le luci si sono spente e non senza qualche rimpianto. Napoli-Lazio si conclude 1-2, con Sarri che vince contro la sua ex squadra, dando una vera e propria lezione di calcio. Il lupo perde il pelo ma non il vizio e l’allenatore toscano c’ha abituati ad alternare partite obrobriose a partite stellari come quella di stasera, decisa da un eurogol di tacco di Luis Alberto.

    Il primo tempo si conclude 1-1, ad aprire le marcature è proprio il gol dello spagnolo che gela lo stadio intero con un colpo da biliardo. Pochi minuti dopo ci pensa Piotr Zielinski a rimettere in piedi il risultato, pareggiando e dando speranza agli Azzurri che comunque durante tutto il corso della partita hanno creato tanto, senza mai riuscire a capitalizzare.

    Il secondo tempo vede ancora due squadre affrontarsi a viso aperto, il risultato è in bilico e basta un gol per rimettere tutto in discussione. Allora ecco arrivato dal Giappone Daichi Kamada, che come nei migliori anime sul calcio realizza un gran gol su assist di Felipe Anderson. 1-2 e Lazio di nuovo avanti. Da qui in poi il Napoli ci prova ma senza successo, con i Biancocelesti che invece si vedono annullare due gol, prima quello di Zaccagni e successivamente quello di Guendozi, approfittando di un avversario con la squadra ormai slegata e molto lunga.

    Discutibile la decisione del Var sul gol non convalidato al centrocampista francese, ex Marsiglia e Arsenal, a quanto pare per un fuorigioco passivo di Zaccagni. Nonostante ciò la Lazio riesce a portare a casa un risultato che da respiro, dopo gli 0 punti in due giornate. Superata la Roma, rivale cittadina, che rimane invece ferma ad un punto dopo la sconfitta subita ieri contro il Milan. Per Rudi Garcia arriva invece il primo passo falso sulla panchina del Napoli, ci sarà tanto lavoro da fare per sistemare gli errori alquanto palesi.

  • Manchester City-Fulham: dilagano i Citizens con un super Haaland

    All’Etihad Stadium il Manchester City dilaga contro il Fulham. I Citizens rifilano una manita ai Cottagers, con il solito Haaland che va ad occupare la copertina del match. Il primo tempo inizia con i padroni di casa che gestiscono bene il pallone e dominano sotto l’aspetto del possesso palla, con gli ospiti che però riescono a chiudere bene le imbucate delle stelle di Guardiola. La svolta arriva dopo il minuto 20, con Rodri che si sveglia dal letargo e prende in mano le redini del gioco.

    Il gol che apre le marcature, arriva al minuto 31 con Julian Alvarez che mette in rete dopo un cross rasoterra di Haaland, pescato in verticale da un filtrante di Walker. Il City però si addormenta di nuovo e subisce, soltanto dopo un minuto, il pareggio su calcio pazziato. Ederson respinge la volè di Jimenez ma Ream si fa trovare pronto per mettere dentro sotto porta. I Citizens però non si fermano e provano a rispondere al pareggio, così arriva il gol del 2-1, targato Akè su assist di Foden, uno dei più attivi del primo tempo.

    Guardiola chiude in vantaggio i primi 45 minuti. Il secondo tempo inizia e finisce con un City che affonda e che assedia l’area avversaria e con un Haaland totalmente scatenato. Il Fulham non riesce a contenere questa furia e ne prende altri 3. Tutti gol segnati dal Cyborg norvegese che si porta a casa l’ennesimo pallone e rifila l’ennesima tripletta della sua avventura in Premier League. La partita finisce 5-1 e i Citizens si confermano nell’alta classifca, aspettando Arsenal e Liverpool.

  • Real-Madrid-Getafe: i Blancos vincono soffrendo ancora, decide il solito Bellingham

    Real Madrid quest’anno vuol dire solo una cosa, Jude Bellingham. Il calciatore, eletto giocatore del mese della Liga, si riconferma anche contro il Getafe. I Blancos partono subito malissimo con un errore in fase d’impostazione che regala palla a Mayoral. L’attaccante ex Roma supera Kepa e realizza il gol dello 0-1. Nei minuti successivi il Real ci prova, a tratti anche con convizione, trascinato dalla prestazione tuttocampo di Bellingham.

    Nel primo tempo arrivano tre parate decisive di Soria, tra tutte quella sul colpo di testa di Modric su cross di Fran Garcia. Poi ne arriva un altra su Joselu che comunque nel secondo tempo riesce a timbrare il gol del pareggio. La seconda parte di gara vede un Real Madrid volere a tutti i costi la vittoria, la squadra di Ancelotti ci prova in tutti i modi.

    I Blancos  raccolgono i frutti di un buon secondo tempo soltano al minuto 95, quando Bellingham segna un gol da attaccante rapace. Questo ragazzo si sta prendendo a suon di prestazioni al di sopra dei limiti, il miglior club della storia del calcio.

    Un calciatore che sta diventando un fenomeno generazionale e che non sembra sentire il peso del numero di maglia che porta. Quello dell’amato Zinedine Zidane che al Bernabeu ha fatto la storia. Bellingham da Birmingham vuole provare a replicare e vedremo se continuerà a farlo a suon di partite stellari. Per adesso il bottino recita 5 gol e 1 assist. L’uomo in più di Carletto Ancelotti.

  • Italia: ecco le prime parole di Luciano Spalletti

    Italia: ecco le prime parole di Luciano Spalletti

    Oggi 2 Settembre si è tenuta la conferenza stampa del nuovo CT della Nazionale, Luciano Spalletti. L’allenatore toscano ha parlato delle emozioni che lo hanno travolto al primo arrivo a Coverciano, un sogno che si avvera e che spera possa continuare per tanto tempo. Ecco le sue parole:

    Grazie a tutti per essere qua e per avermi dato l’incarico. Sono stati giorni intensi, mi dovevano dare tutte quelle cose per mettermi nelle condizioni di poter sviluppare bene il mio lavoro e lo hanno fatto in maniera completa. Ho passato molto tempo in questo luogo che si può definire l’università del calcio. Ho imparato tantissime cose che ho riportato nel mio lavoro. Essere qui, alla conferenza stampa della mia presentazione come ct della Nazionale è veramente un’emozione indescrivibile – aggiunge – Un sogno che parte da lontano, avevo 11 anni, nel 1970, ai Mondiali del Messico, le mamme cucivano in casa e andai a chiedere alla mia di fare una bandiera dell’Italia più grande possibile per festeggiare quel fantastico 4-3 contro la Germania. E poi ora questa bandiera la riporterò in campo quando vado in panchina e spero di far rinascere quel sogno, tutti insieme, di poter portare questa bandiera a tutti i bambini, quella favola che è successa a me

    Successivamente non poteva non menzionare l’avventura biennale al Napoli, una piazza difficile che lui ha portato in cima alla vetta del calcio italiano. Lì uno scudetto è per sempre e Spalletti verrà ricordato anche tra 20 o 30 anni:

    Il presidente l’ha anticipato, ha visto in me la determinazione di assumere l’incarico. Sono stato felicissimo dalla prima telefonata. Per quanto riguarda il Napoli, è stata un’esperienza bellissima. Napoli, i napoletani, la squadra, qualcosa di travolgente, forse più di quello che uno si possa aspettare. E naturalmente è un ricordo bellissimo. La clausola non mi farà retrocedere dal pensiero di aver deciso la cosa corretta da fare. In questo senso ci sono delle cose che dobbiamo mettere a posto, dove stanno lavorando gli avvocati. E spero si possa arrivare prima possibile alla miglior soluzione per tutte e due le parti“.

    Queste le prime dichiarazioni del Neotecnico dell’Italia che proprio ieri ha reso noti anche i calciatori che faranno parte della sua rosa per questi primi impegni.

  • Juventus: perchè non si è fatto calciomercato?

    Il calciomercato si è chiuso ieri 1 Settembre alle ore 20.00, con tanti innesti anche interessanti in tante squadre di Serie A. Tra queste non c’è la Juventus, totalmente immobile in questi ultimi tre mesi. Alla Continassa è arrivato solo un nuovo calciatore, Timothy Weah, sostituto naturale di Juan Cuadrado che ha lasciato da parametro zero i Bianconeri. Per il resto il buio. La Vecchia Signora ha sicuramente dalla sua delle attenuanti, come la situazione economica e il fatto che il nuovo direttore sportivo sia arrivato in pieno Luglio.

    Giuntoli infatti ha avuto veramente poco tempo per prendere decisioni e per essere attivo sul mercato, dovendo convivere anche con la consapevolezza che prima avrebbe dovuto cedere per far cassa e poi avrebbe potuto acquistare, non senza qualche problema. La Juventus infatti anche con le entrate dovute alle cessioni tra tutti di Kulusevski e Zakaria, si è ritrovata comunque bloccata da una situazione economica abbastanza sanguinosa. Sarebbe bastato un passo falso per affondare.

    Il DS toscano è infatti stato bravo a muoversi con cautela e ad evitare il peggio perchè soltanto una cessione pesante, tra tutte quella di Vlahovic, avrebbe consentito ai Bianconeri di muoversi con più libertà sul mercato. Nonostante ciò, la Vecchia Signora ha piantato ulteriori semi nel settore giovanile. Lì poteva permettersi di fare acquisti ed un giorno questi ragazzi risulteranno utili alla causa come ad oggi lo sono Yildiz e Hujsen, due fenomeni che meritano spazio nelle file della rose allenata da Max Allegri.

    Molti si chiederanno il perchè. Ebbene chi guarda le partite della Juventus lo sa. In campo molto spesso scendono calciatori non più all’altezza, come Alex Sandro e Locatelli, quindi perchè non dare più spazio a questi giovani? Ovviamente con tutte le valutazioni del caso. Loro non sentono troppo la pressione e giocano liberi da qualsiasi vincolo. In sintesi quello della Vecchia Signora è un calciomercato ingiudicabile dal punto di vista delle entrate ma se guardiamo a quello che si doveva necessariamente fare allora si merita un 6.5.

    Le uscite ci sono state e i giocatori più importanti della rosa sono stati trattenuti quindi nel complesso l’ossatura della squadra è rimasta e adesso Max dovrà essere bravo a dare un identità, cosa che non ha fatto nei due anni passati. Stavolta però con un aiuto in più, quello di Magnanelli arrivato dallo staff tecnico del Sassuolo quest’estate.

     

  • Napoli-Lazio: il passato che incontra il presente

    Domani alle ore 20.45 allo stadio Maradona, si giocherà NapoliLazio. Big Match valido per la terza giornata di Serie A. Due squadre che sono partite in maniera differente il Napoli con due vittore e la Lazio con due sconfitte. La squadra allenata da Rudi Garcia ha mostrato cose abbastanza positive, sia contro il Frosinone che contro il Sassuolo con il solito Osimhen di cui ormai è anche riduttivo fare menzione.

    Per i Biancocelesti invece è il buio più totale a far da padrone. La squadra di Sarri nei primi due match contro Lecce e Genoa ha mostrato tante debolezze soprattutto a centrocampo dove patisce l’assenza di Milinkovic Savic. In settimana è arrivato Guendozi che però non andrà a risolvere tutti i problemi strutturali di questa squadra, anche se c’è ancora tanto tempo per cercare di far meglio.

    Di contro la Lazio quest’anno dovrà anche affrontare il lungo e tortuoso cammino dei gironi di Champions League e si sa che le coppe non sono il pane quotidiano di Sarri. Le sue squadre soffrono i doppi impegni settimanali e lui dovrà essere bravo a non perdere terreno in campionato anche se la rosa è ancora troppo corta.

    Questo big match sarà anche motivo di nostalgia da ambe le parti, perchè tutti e due gli allenatori hanno un passato con le due squadre. Il condottiero Toscano a Napoli ha lasciato un grandissimo ricordo, con lo scudetto sfiorato l’anno in cui Koulibaly segnò quel gol allo scadere allo Juventus Stadium. Per Garcia invece riaffiorano i ricordi dei Derby della Capitale.

    L’allenatore francese ne ha vissuti un bel po’ alla guida della Roma, partite sempre calde e mai banali. Adesso ritroverà sul suo cammino la Lazio e la voglia di far un regalo al suo ex club è tanta. Ci attende quindi una partita scoppiettante, una lotta tra realtà e nostaglia. Tra presente e passato. Tra ricordi e certezze. Questa sarà Napoli-Lazio.

  • Milan, è fatta per il Vice Giroud arriva Jovic

    Il Milan chiude per il Vice-Giroud ed è Jovic il nome che i Rossoneri hanno scelto per questo ruolo. Da stamattina si racconta di un Diavolo molto attivo sul fronte prima punta. Inizialmente Furlani ha deciso di andar dritto su Patson Daka del Leicester, poi per via di problemi a livello di tempistiche ha virato su Rafa Mir del Siviglia. Quella per l’attaccante spagnolo era però un operazione complicata da mettere in piedi in tempi brevi e quindi si va sull’usato sicuro.

    Di certo Jovic non è più un calciatore così tanto ambito sul mercato ma in un Milan in cui ogni giocatore riesce ad esprimersi al meglio, l’attaccante serbo troverà terreno fertile per tornare ad essere quello ai tempi dell’Eintracht Francoforte.

  • Roma-Milan, oggi è il giorno

    Stasera riparte la Serie A e lo farà subito con un big match. Allo stadio Olimpico di Roma, si giocherà Roma-Milan, uno dei grandi classici del calcio italiano. Analizzando la situazione delle due squadre sicuramente il Milan sta meglio, sia fisicamente che mentalmente. Per i Rossoneri sono arrivate due vittorie nelle prime due giornata, contro Bologna e Torino e tanti spunti positivi soprattutto dai nuovi innesti, uno tra tutti Pulisic che con due gol e un assist si conferma l’uomo di inizio stagione del Diavolo.

    La Roma invece si ritrova sul piatto un pareggio e una sconfitta, rispettivamente contro Salernitana e Hellas Verona. Troppo poco per una squadra che ambisce al posto in Champions League. I risultati però non sorridono ai dati. Infatti le statistiche dicono che la squadra di Mourinho sia stata una delle migliori in queste prime due giornate. Nonostante ciò, un solo dato va a sfavore dei Giallorossi ed è quello sui tiri subiti. Infatti in due partite la squadra ha subito 4 gol su 5 tiri in porta da parte degli avversari. Un po’ di sfortuna questo è certo ma anche mancanza di attenzione a livello difensivo.

    Stasera non sarà un match da dentro o fuori e sicuramente vedremo due squadre che se la giocheranno alla pari, nonostante gli avvii totalmente differenti. La Roma dalla sua ha anche l’entusiasmo di un intera tifoseria che, in settimana, ha visto arrivare  un vero Top Player e non accadeva dai tempi di Salah, Dzeko e Dybala. Romelu Lukaku è pronto a giocare ma probabilmente partirà dalla panchina.

    Nel Milan invece scaldano i motori Leao e Pulisic, con Chukwueze e Okafor pronti a subentrare per spaccare la partita. A centrocampo comanderà il solito Rejnders insieme a Rade Krunic. In difesa Tomori è pronto a dare una svolta dopo prestazioni al di sotto delle sue qualità. In porta invece ci sarà il solito Maignan, pronto a dare ordini anche in impostazione come un generale.

    Queste sono le partite che ci piacciono e speriamo di assistere ad una grande spettacolo.