Conquistato lo scudetto per l’Inter è tempo di pensare al futuro. La nuova linea sarà valorizzare e puntare sui giovani. Un giocatore su cui punta molto la società neroazzurra e Lucièn Agoumè attualmente in prestito allo Spezia. Nonostante non abbia giocato molto, il centrocampista classe 2002 ha dimostrato le sue qualità e l’Inter è pronta a blindarlo fino al 30 giugno 204. Nei prossimi giorni si attende l’annuncio ufficiale.
Autore: GiuseppeCurrado
-
Primavera1: la Lazio stravince contro la Fiorentina, finisce 5-0
E’ terminato con un netto 5-0 l’incontro tra Lazio e Fiorentina nel match valevole per la 21esima giornata di campionato primavera. Partita senza storia che portano tre punti preziosi nella lotta salvezza per la Lazio. Già nel primo tempo i biancocelesti chiudono la partita grazie alle reti di Castigliani, Novella e Shehu, nella ripresa arrotondano il risultato Marino e Nimmermeer. Con questa vittoria la Lazio sale al 14esimo posto con 19 punti, mentre la Fiorentina resta 12esima con 24 punti.
-
Primavera1: l’Atalanta batte 4-1 il Bologna
E’ terminato con un netto 4-1 il match tra Atalanta e Bologna valevole per la 21esima giornata di campionato di primavera. Bergamaschi molto più in partita che chiudono il primo tempo avanti 2-1 grazie alle reti di Rosa e Cortinovis, mentre per il Bologna è andato in gol Vergani. Nella ripresa i padroni di casa arrotondano il risultato con i gol di Olivieri e Scalvini. Tre punti che portano l’Atalanta al sesto posto in classifica con 31 punti, mentre il Bologna resta 13esimo con 22 punti.
-
Ajax campione d’Olanda, l’arte dei Lancieri non smette mai di insegnare e soprattutto di essere vincente
Nella stagione 1916/17 l’Amsterdamsche Football Club, meglio noto come Ajax, vince il suo primo titolo nazionale e da quel momento la squadra della capitale d’Olanda diventerà il laboratorio europeo dell’evoluzione calcistica. E così ieri, con la vittoria per 4-0 contro l’Emmen, i Lancieri hanno conquistato il 35esimo titolo di Eredivisie della loro storia con ben tre giornate di anticipo e con 14 punti di vantaggio dai rivali del Psv Eindhoven. La squadra di Ten Hag, che in settimana ha firmato il rinnovo del contratto zittendo le varie voci di mercato, non solo vince e convince sul campo, ma continua a proseguire dritta nella filosofia che contraddistingue da anni questa squadra così vincente. I successi vengono conseguiti perché è l’espressione calcistica originaria che non viene mai tradita dai più esperti e dai giovanissimi in campo.
Negli anni che partono dal primo titolo raggiunto fino ad oggi, questa società ha sposato una filosofia tattica, che di conseguenza ha influenzato anche la formazione del club, le scelte dirigenziali ed in panchina, fino alla valorizzazione dei settori giovanili. Filosofia che non viene mai messa da parte e tralasciata, ma che è invece il motore ed il fil rouge che lega tutto ciò ai successi nazionali ed europei. Una bottega cara, così è definito questo club, perché, con una grande ricerca minuziosa e capillare, riesce a scovare talenti in tutto il mondo, a valorizzarli ed a farli diventare i protagonisti del panorama calcistico del nostro Continente. Dopo l’ultimo Ajax delle meraviglie con De Jong, De Ligt e Van de Beek su tutti, oggi si parla del simbolo di questa squadra Tadic sì, ma anche dei vari Antony, Neres, Kudus, Alvarez, già contesi dalle big europee.
Insomma i successi di questa fabbrica calcistica, che continua ogni anno a rifocillare le fornaci del football europeo, non smette mai di insegnare, tracciare la strada da percorrere ed essere un esempio di virtuosismo in campo e fuori, e così le vittorie raggiunte sul prato verde non arrivano per caso ma a coronamento di un’idea di fondo rivelatasi vincente.
-
Ufficiale: Il talento Wirtz rinnova con il Bayer Leverkusen fino al 2026
Attraverso un comunicato sul proprio sito il Bayer Leverkusen ha annunciato il rinnovo del talentuoso centrocampista tedesco classe 2003 Florian Wirtz fino al 2026.
-
El Trenza Palacio un esempio per tutti, è il calciatore più anziano a firmare una tripletta in Serie A
Rodrigo Palacio è da sempre un modello da seguire per tutti, dai ragazzini della scuola calcio al grande attaccante delle massime serie. Nella sua carriera él Trenza ha sempre abbinato alla grande tecnica, al talento naturale, un grande spirito di sacrificio e di aiuto, tramite il sudore e la sua esperienza, a vantaggio del gruppo squadra. L’attaccante argentino ha vestito maglie di grande prestigio e tradizione come quella del Boca Juniors, dell’Inter e del Genoa, ed oggi quella del Bologna. Nonostante l’età Palacio continua a nutrire la sua bellissima favola. Ieri durante il match contro la Fiorentina, il veterano in maglia 24 ha rubato la scena al giovane bomber serbo della Viola, Vlahović autore di due reti, perché Rodrigo ha messo a segno la tripletta personale, portandosi il pallone a casa e permettendo alla sua squadra di pareggiare l’incontro. Con questa nuova impresa Palacio è il calciatore più “anziano” a mettere a segno una tripletta in Serie A. Come dice il proverbio: “Botte vecchia fa buon vino…”
-
Comunicato Real Madrid: “Varane salta il ritorno con il Chelsea”
Durante la partita di Liga tra Real Madrid ed Osasuna, vinta dai Blancos per 2-0, al 46esimo minuto di gioco nel corso della ripresa, il difensore francese Raphael Varane ha dovuto abbandonare il campo per un infortunio muscolare. Poco fa è apparso sul sito ufficiale del club madrileno l’annuncio che il centrale in maglia 5 ha subito un infortunio al muscolo adduttore destro. Brutta notizia per Zidane, che molto probabilmente dovrà fare a meno del suo difensore per il ritorno della semifinale di Champions contro il Chelsea mercoledì.
-
I M Scudetto Inter19
Era il 6 giugno 2016 quando avvenne il passaggio di consegne, Erick Thohir cedeva il 68,55 % delle azioni del club a Suning, 270 milioni di euro per rilevare la maggioranza del club. La famiglia Zhang fin dall’inizio mostrò la volontà di voler scrivere la storia dell’Inter legata da un forte affetto a questi colori, una passione accesa e incondizionata quella dei cinesi verso questa squadra che negli anni post-Triplete ha vissuto momenti di grande difficoltà, l’intenzione della nuova proprietà è sempre stata quella di riportare l’Inter al vertice, prima in Italia e poi in Europa.
Il 2 maggio 2021 l’Inter vince lo scudetto N.19 della sua storia dopo undici anni da quello storico Triplete, questo può già significare come l’incoronamento di un progetto partito da lontano, un sogno che in cinque anni è divenuto realtà, nato prima con l’arrivo di Spalletti nel 2017 successore di Roberto Mancini e poi completatosi insieme ad Antonio Conte, dietro ai grandi meriti di una società che in questi anni ha lavorato in maniera egregia guidata dalla presidenza di Steven Zhang.
Il 26 ottobre 2018 Steven viene nominato Presidente dell’Inter a soli 26 anni diventando così il più giovane a ricoprire tale carica nella storia del club nerazzurro, così fresco ma con la maturità di un veterano. L’intera società ha messo insieme una squadra fortissima sapendo risollevare il club economicamente dopo i tanti problemi legati al Fair play finanziario imposti dalla UEFA.
Molti giocatori attuali arrivati negli anni bui dell’Inter sono passati a vedere la luce, lottando ogni giorno fino a trionfare con questa maglia, un momento che tutto il mondo nerazzurro aspettava da tempo è arrivato e questo grazie ai sacrifici e al costante lavoro. L’Inter è tornata a vincere meritamente ma per gradi, prima il ritorno in Champions League nel 2018 in quella serata di Maggio quando la squadra guidata da Spalletti andò a vincere all’Olimpico contro la Lazio diretta concorrente per la Champions ottenendo la qualificazione all’ultimo respiro, un anno dopo la storia si ripete ma questa volta a San Siro con l’Inter che batte l’Empoli 2-1 e si piazza per il secondo anno di fila al quarto posto. L’Inter torna ad avere continuità rivedendo le stelle con Spalletti, l’allenatore che ha saputo invertire la rotta.
Arriviamo a Maggio del 2019 quando Antonio Conte viene scelto dalla società per riportare il club a vincere, è arrivato il momento per l’Inter di fare un ulteriore passo in avanti, scardinare dal trono la Juventus per spezzare via l’egemonia bianconera e con quale uomo migliore, colui che iniziò il ciclo vincente della Juventus è lo stesso ad averlo interrotto, una grande sfida quella del tecnico salentino, compiuta due anni dopo. Alla sua prima stagione una finale di Europa League e un secondo posto a -1 dai bianconeri, poi uno scudetto ampiamente dominato, ora è l’Inter ad avere stabilito un gap con le altre ma questo è solo l’inizio.
L’obiettivo di tutti è iniziare un ciclo vincente e duraturo in Italia con la voglia di tornare a essere competitivi in Champions perché nelle intenzioni della società c’è la volontà di riportare il club al vertice anche in Europa.
-
Ufficiale: Il Valencia esonera Javi Gracia, al suo posto Voro
Attraverso un comunicato sul proprio sito il Valencia ha deciso di esonerare a quattro giornata dalla fine il tecnico Javi Gracia, al suo posto arriva momentaneamente Voro che allenerà il club fino al termine della stagione.
-
Moratti: “Finalmente lo scudetto, che emozione! Zhang umile, Conte straordinario, squadra da Champions…”
L’ex presidente dell’Inter Massimo Moratti è stato intervistato ieri pomeriggio, subito dopo il pareggio dell’Atalanta contro il Sassuolo e la conseguente notizia della vittoria dello scudetto nerazzurro, da alcune delle maggiori testate italiane, La Repubblica e Corriere della Sera. Vi riportiamo di seguito alcune delle dichiarazioni dell’ex patron interista.
Presidente si aspettava una vittoria così immediata?
“Non così presto. C’era l’idea, nel senso dell’idea molto solida che avremmo vinto il campionato, in relazione sia alla tenuta della squadra sia al vantaggio su chi ci inseguiva. Ma non così presto. Quantomeno non oggi. Pensavo che l’Atalanta avrebbe vinto contro il Sassuolo e avremmo rimandato le celebrazioni alla prossima settimana, mettendo il sigillo nella partita con la Sampdoria, sabato. Ma scudetto è stato e naturalmente meglio chiudere prima il discorso”.
E che valore assume questa vittoria?
“Grandissimo. Perché l’ultimo campionato l’avevamo vinto udici anni fa e l’ultima coppa Italia dieci anni fa. Perché questi sono stati mesi tragici, complicati, estenuanti, e non intendo certo, o non soltanto, il mondo del calcio. Ho visto le immagini dei festeggiamenti in piazza è purtroppo si commentano da sole”.
Chi è il protagonista di questa vittoria?
“Antonio Conte ha fatto un lavoro eccezionale. La dirigenza lo ha supportato. I giocatori vorrei citarli tutti, ma dovendo scegliere dico Lukaku, Barella e Hakimi, che al primo anno ha fatto cose incredibili. Eriksen è stata la bella sorpresa di questa seconda parte di campionato. Ed è stato bravissimo Handanovic, a cui i tifosi dovrebbero perdonare i pochi piccoli errori che ha fatto, compensati da prestazioni eccezionali nelle partite che contano”.
Cosa si aspetta dalla prossima stagione? Avanti con Conte?
“Io credo che l’anno prossimo sarà — anzi diciamo che potrebbe essere — un’altra stagione interessante. Ho fiducia in Conte e nei calciatori anche per la Champions League. Forse non vincerla, ma, insomma, chi lo sa… Il lavoro di Conte insieme a quello della società, è stato straordinario. Mai farla facile, non si vince da soli. Ciò premesso i meriti dei singoli vanno riconosciuti e di conseguenza questo scudetto è parecchio di Conte”.
Ha sentito Steven Zhang? Cosa pensa di lui?
“Con lui ci siamo mandati diversi messaggi, gli ho fatto i complimenti per il lavoro che sta facendo. Mi ha scritto che vuole incontrarmi nei prossimi giorni e lo farò molto volentieri. A me lui piace moltissimo, così come mi piace suo padre. Spero davvero che l’Inter resti alla loro famiglia ancora a lungo. Ovviamente, con Conte in panchina. Steven Un ragazzo preparato, perbene e parecchio umile. L’umiltà di chi sa dove si trova e vuole imparare. Al giorno d’oggi, una qualità rara. Ci sono le premesse per aprire un ciclo”.
Come festeggerà questo diciannovesimo scudetto? Parteciperà ai caroselli?
“Mi metterò addosso una maglia dell’Inter. Ne ho parecchie, ho solo da scegliere. A fine carriera molti dei miei giocatori me ne hanno regalate di bellissime e importanti. Ma quale sceglierò non lo dico, non voglio scontentare nessuno. Per i caroselli vediamo, rientrerò in città a sera, magari un giretto lo faccio. Di sicuro, aprirò una bottiglia di champagne con chi ho vicino. E finalmente richiamerò tutti gli interisti che mi hanno cercato negli ultimi giorni, a cui mi sono guardato bene dal rispondere”.
Questa squadra va bene così o ha bisogno di qualche innesto di sostanza?
Questa squadra mi piace. E sono fiducioso che possa fare bene anche l’anno prossimo. Al momento, ma poi c’è l’estate di mezzo con la possibilità di rinforzarsi grazie al calcio-mercato, vedo sinceramente una certa distanza delle altre che può benissimo essere mantenuta se non addirittura ulteriormente incrementata. Forse a centrocampo si potrebbe aggiungere qualcuno, anche se la progressione di Eriksen, la sua evoluzione all’interno della stagione, rimarrà significativa. In una prima fase veniva giudicato senza che di fatto lo avessimo mai visto giocare. Nella seconda parte del campionato ci ha mostrato i suoi numeri, la sua classe. Dopodiché, d’accordo che siamo l’Inter però godiamoci questo momento evitando di pensare troppo al futuro”.