Bologna, Thiago Motta: “Non dobbiamo avere cali di concentrazione”

Il tecnico del Bologna Thiago Motta parla in conferenza dalla sala stampa del Centro Tecnico Nicolò Galli della sfida di domani con il Verona. Ecco le sue dichiarazioni.

Più di 3000 bolognesi a Verona, in una stagione in cui il tifoso sogna qualcosa di grande
“Uno stimolo in più per continuare sulla nostra responsabilità e sul nostro obbligo. Vogliamo rappresentare in campo i nostri tifosi, che verranno con grande entusiasmo.. è una bella responsabilità, i ragazzi sono molto coscienti del momento e della squadra che affronteremo venerdì sera”.

Che Verona sarà?
“Una partita difficile come tutte le partite in Serie A, l’importante siamo noi. Con grande rispetto e umiltà, loro sono una squadra buona e molto agguerrita in questo momento. Per avere il risultato dalla nostra parte dovremo continuare ad avere i piedi per terra, continuare a fare il nostro meglio”.

Cosa vorrebbe rivedere rispetto alla gara con il Milan e cosa no?
“Il sacrificio, essere squadra nel momento della difficoltà. Migliorare poi nella nostra fase di possesso, anche perchè abbiamo giocatori con queste caratteristiche”.

Zirkzee può partire dal1′? Preferisce a volte fare la bella giocata rispetto a fare gol?
“Tutti possono farlo, faremo la scelta migliore in base a quello che ho visto in settimana e nell’ultima partita. Affrontiamo una buonissima squadra, dovremo dare il massimo. È vero, spesso ha questo aspetto, lo dico molte volte, ha tutte le qualità che può avere un giocatore di calcio per arrivare, ogni tanto però preferisce la bella giocata rispetto all’essere efficace, deve crescere su questo. Deve andare in area e fare gol, deve diventare un Osimhen o un Giroud: aiutano la squadra ma poi arrivano in area e fanno gol. Joshua può arrivare a farlo, dipende tanto da lui, dalla sua ambizione dai suoi obiettivi.. ha tutto in mano. Sta lavorando bene, è un ragazzo fantastico ed è entrato bene nel gruppo, poi c’è il rendimento sul campo che può fare meglio”.

Orsolini torna dalla squalifica, Ferguson può essere un equilibratore sull’altra corsia?
“L’equilibrio può essere in attacco ma non solo, anche in altre zone del campo. Soriano ci manca, sta lavorando come il grande professionista che è per recuperare. Possiamo giocare in modo diverso, anche con 3 o 4 attaccanti.. a sinistra abbiamo anche Kyriakopoulos che ha fatto molto bene quando ha giocato lì. L’Hellas sarà un avversario molto complicato. Noi sul tema atteggiamento sappiamo tutti quello che vogliamo. È una cosa importante ma non è l’unico aspetto che conta, dobbiamo fare bene anche in altro”.

La squadra come ha preso il pareggio con il Milan?
“Molto bene, dopo un giorno di recupero anche. Il Milan poi ora fa parte del passato, ci stiamo concentrando sull’Hellas Verona, rispetto anche a come abbiamo giocato contro il Milan. Gli ingredienti sappiamo quali sono e quali dobbiamo mettere per arrivare a competere contro una squadra di Serie A”.

Pioli ha parlato meno di arbitri ieri, le è passata la rabbia di sabato?
“Non ero arrabbiato perchè avevo la ragione dalla mia parte, poi ho passato pagina e penso all’Hellas Verona”.

Avete affrontato l’Hellas a dicembre in amichevole, può ancora essere un insegnamento quella gara?
“Non te lo so dire, vedo una squadra difficile da affrontare, è una squadra aggressiva. Hanno cambiato nelle ultime partite con un giocatore in più dietro.. ma restano aggressivi. Contro il Napoli hanno trovato dei contropiedi importanti. Noi siamo pronti, dipenderà tanto da quello che facciamo noi, da quello che sappiamo fare bene”.

Con il Milan è stata la prima partita in cui vi hanno impedito di costruire?
“Merito di Pioli, il Milan riesce a difendere bene si è visto anche contro il Napoli e contro di noi. Abbiamo sofferto anche perchè nella fase di possesso che è il nostro forte abbiamo avuto difficoltà”.

Sansone vive un ottimo momento di forma. come lo vede?
“Sono contentissimo per lui, è tutto merito suo. Quando va in campo è disponibile, le sue forze riesce a metterle in pratica per aiutare il gruppo questo è molto importante, lo sta facendo molto bene. Quando subentra pure riesce molto bene a dare una mano al collettivo, sono contento per lui, fa alzare il livello del gruppo, anche il livello di Joshua”.

Arna e Cambiaso quando rientreranno?
“Oggi Marko ha festeggiato il suo compleanno con la squadra e insieme al collaboratore Prandelli che anche lui compie gli anni oggi, non so quando rientreranno in gruppo”.

Come sta vivendo la sua famiglia questo momento?
“Mi piace dimostrare quello che siamo a livello professionale, ma il lato personale chiedo di lasciarlo da parte”.

Il rigore al giorno d’oggi sta un po’ diventando di troppo semplice assegnazione svalutando il senso del gioco?
“Prima era un gioco dove si permetteva di più, era diverso. Vent’anni fa c’erano entrate molto pericolose, ora però siamo sull’altro estremo, dobbiamo secondo me trovare un equilibrio, una via di mezzo. Per me dobbiamo prendere il calcio inglese, fatto di bel gioco ma non solo, anche di interventi, ogni tanto si arriva in ritardo sul pallone ma non è per cattiveria e per far male. Oggi siamo all’altro estremo, se io tocco un avversario, se pesto l’unghia ad un avversario è rigore… non è lo spirito del nostro gioco, deve esserci il contatto. La responsabilità non è solo dell’arbitro, però è anche mia come allenatore, di allenare i giocatori nel modo giusto. Inizia dal settore giovanile, si guarda troppo al risultato, perchè si è disposti ad ogni cosa. Dobbiamo tornare indietro per capire il perchè, io per primo come allenatore, ma tutti: la squadra gli arbitri e anche voi giornalisti. Bisogna vedere le cose come stanno. Voglio vincere, voglio competere ma sono onesto. I rigorini, i mezzi rigori.. si discute ma dobbiamo andare oltre. Tornare indietro per capire il perchè stiamo andando verso questo estremo”.