Il Pisa di Alberto Aquilani viene rimontato al ’85 dal Bari, dopo una partita molto equilibrata. Al ’12 minuti sugli sviluppi di un corner Barutto trova l’angolo giusto per battere il portiere brasiliano Brenno. Dopo una partita a rincorrere i pugliesi, i toscani riescono a trovare il pareggio quasi al termine, con il diciottenne belga, attaccante subentrato Akpa-Chukwu all”85.
Categoria: Calcio in TV
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Ascoli-Palermo: Mancuso regala i 3 punti a Corini
Allo stadio Cino e Lulla del Duca di Ascoli Piceno, il Palermo si porta a casa 3 punti soffertissimi. I Rosanero, dopo aver giocato una partita non all’altezza della rosa messa in campo, vincono al minuto 92 con un gol di Mancuso. L’Ascoli c’ha provato ma senza successo, in un match sporco e povero tecnicamente. Corini dovrà lavorare tanto, il tempo scorre e la sua squadra pur essendo una delle più forti del campionato, gioca un bruttissimo calcio. Oggi i palermitani si prendono solo il risultato, adesso testa al Cosenza che sarà il prossimo avversario al Renzo Barbera, il 22 Settembre.
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Consigli Fantacalcio 4° Giornata
Oggi inizia la 4° giornata di Serie A, amici fantallenatori preparatevi a schierare le vostre formazioni, ecco alcuni consigli per voi tra giocatori Top consigliati:
Consigliati:
Portieri: Silvestri, Rui Patricio, Di Gregorio, Meret
Difensori: , Dumfries, Bremer, Mazzocchi, Di Lorenzo
Centrocampisti: Candreva, Colpani, Kvaratskhelia, Samardzic
Attaccanti: Lautaro, Osimhen, Chiesa, Lukaku
Sorprese: Zapata, Colombo, Laurienté, Nzola
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Inter-Milan, atto 238: un rivalità senza fine
Era il lontanissimo 1909, quando in quel di Milano, si affrontano per la prima volta Inter e Milan. Questa data segna l’inizio di una rivalità che continua ancora oggi, 2023. Il derby della Madonnina, ribattezzato così dai milanesi, per via della reliquia della madonna che spicca sopra al Duomo della città, è uno dei più importanti nella storia del calcio italiano. Tante sono state le stelle passate per il terreno di gioco di San Siro in questa partita, da Van Basten a Gullit continuando a Ronaldo il fenomeno e Zanetti. Calciatori che hanno fatto la storia dei rispettivi club.
Lo scorsa stagione ha visto affrontarsi Inter e Milan 5 volte, anche in Champions League, cosa che non succedeva da tanti anni. Una semifinale tutta italiana, finalmente. A trionfare è stata la squadra di Simone Inzaghi, in entrambi i match, staccando il pass per la finale di Istanbul. Un emozione che gli interisti non provavano dal lontano 2010. Per quanto riguarda gli altri 3 scontri, si registrano altre 2 vittorie dei Nerazzurri e un pareggio. Zero gioie quindi per i Rossoneri di Pioli.
Le partite della scorsa stagione hanno dimostrano come tra le due squadre, il Biscione fosse nettamente la più forte, dominando in lungo e in largo. Il Diavolo invece si è dovuto arrendere alla ferocia dell’aversario, complici anche gli errori dell’allenatore nel preparare i match. Adesso però i Rossoneri vogliono prendersi una rivincita, con la possibilità di farlo domani alla quarta giornata di Serie A.
Le due squadre arrivano a questo primo derby della stagione 23/24, in ottime condizioni. L‘Inter come il Milan, ha vinto le prime tre partite, dominando e convincendo ma mantenendo sempre la porta inviolata a differenza dei cugini. Si preannuncia quindi un match alquanto equilibrato, guardando le statistiche. Il campo poi dirà come sempre la sua, perchè in queste serate può accadere qualsiasi cosa. La pressione si fa sentire e il gran giorno sta per arrivare. Speriamo di vedere in campo quanti più top possibili, vista la sosta nazionali che costringe alcuni, come Lautaro e Pulisic, a tornare nei rispettivi centri sportivi solo oggi per la rifinitura. Tra gli assenti certi ci sono Kalulu e Tomori. Acerbi da monitorare.
Tutto pronto per l’atto 238 del Derby di Milano.
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Juventus, bella notizia: contro la Lazio tornerà a cantare la Curva
La Juventus negli ultimi mesi, ha dovuto far i conti con tante vicende negative soprattutto nell’extracampo. Dal processo plusvalenze, all’inchiesta Prisma per arrivare all’accusa di Doping nei confronti di Paul Pogba. Insomma non è un momento facile per la Vecchia Signora, che dopo 11 anni di successi non riesce a tirarsi fuori da questa calvario che la vede protagonista sulle prime pagine dei giornali, quasi quotidianamente. Seppur nascoste, le belle notizie escono fuori quando c’è più bisogno e quella di oggi riguarda la Curva Bianconera. Gli ultras torneranno allo stadio in occasione di Juventus–Lazio, presenza confermata da un comunicato pubblicato sui le loro pagine social. Lo faranno sempre senza bandiere, megafoni e tamburi dopo quanto successo sotto la gestione Agnelli.
La cosa importante è che però la squadra potrà contare sull’apporto di chi dal primo al novantesimo minuto, canta a squarciagola anche senza avere mezzi a disposizione per farsi sentire a dovere. La Vecchia Signora potrà quindi tornare ad avere il suo dodicesimo uomo in campo, come tutte le altre squadre. In occasione della partita di domani si preannuncia anche una coreografia spettacolare, con la Curva che darà di nuovo supporto anche in casa. I tifosi fanno il 70% di questo sport, senza loro tutto gli sforzi sono vani.
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Milan, assenza pesante: Kalulu salterà il Derby
Brutte notizie in casa Milan, con un occhio al Derby di domani. Non ci sarà Kalulu. Gli esami svolti stamane dal terzino francese, non hanno dato il risultato sperato. I Rossoneri, dopo Tomori, dovranno quindi far a meno di un altro difensore. Il posto da titolare verosimilmente sarà di Kjaer, pronto a far coppia con Thiaw. I due si ritroveranno ad affrontare uno degli attacchi più prolifici di queste prime tre giornate di Serie A, formato da Lautaro Martinez e Marcus Thuram.
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Juventus-Lazio, Allegri contro Sarri: lo scontro tra due filosofie totalmente differenti
Domani alle 15.00, in quel dell’Allianz Stadium, si giocherà Juventus–Lazio, partita valida per la quarta giornata di Serie A. Le due squadre arrivano a questo match in condizioni più o meno simili, i Biancocelesti rivitalizzati dopo la vittoria contro il Napoli e i Bianconeri che hanno guadagnato 3 punti fondamentali contro l’Empoli. Questa partita sarà uno scontro tra calcio moderno e calcio non moderno, tra Sarri e Allegri. Il primo porta avanti una filosofia di gioco che vede nel possesso palla e negli scambi stretti due punti cardine, con triangolazioni continue e ricerca estenuante del gol. Il secondo invece propone un idea molto diversa, basata più sulle ripartenze. Una difesa più rintanata che chiude gli spazi per poi recuperare palla e lanciare i velocisti d’attacco.
Vedremo chi sarà il vincitore, per adesso l’ultimo Juventus–Lazio, vede la vittoria della Vecchia Signora per 3-0. Ottime premesse per i tifosi Bianconeri che, ogni settimana, sperano di poter vedere una squadra diversa, meno passiva e più propositiva. I Biancocelesti invece dovranno far i conti con quello che li mette sempre molto in difficoltà, le difese schierate. Sarri soffre le squadre attendiste e che alla lunga ti stremano psicologicamente. Queste però sono solo delle ipotesi, basate su quanto visto nelle stagioni precedenti. Come sempre sarà il campo a dare il verdetto finale, conterà solo il risultato.
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Inter, presente e passato: la favola di Samir Handanovic
Quello del ritiro è forse il passo più importante nella vita di un calciatore. Quando si chiude il sipario, si viene avvolti dalla malinconia e dalla nostalgia, quella dei bei momenti passati insieme ai compagni tra campo e spogliatoio. Eppure la fine di un percorso, fa parte della vita. Per Samir Handanovic oggi è così. Si chiude la sua storia d’amore con il campo da calcio e comincerà una nuova avventura, da capire se come allenatore o dirigente. I guantoni hanno da sempre fatto parte della sua vita, sin da piccolo. Nato in Slovenia, sbarca ad Udine giovanissimo, pieno di sogni e di speranze. Le qualità di certo non gli mancano e quindi non ci mette tanto a guadagnarsi la titolarità tra i pali dei Bianconeri. Samir, in Friuli, si rende autore di interventi mostruosi che dimostrano come ci si trovi davanti ad un portiere potenzialmente top.
Il grande salto arriva nel 2012, quando l’Inter bussa alla porta dell’Udinese e decide di acquistarlo. Handanovic ha il merito di aver vissuto alcuni tra i peggiori anni della storia dei Nerazzurri, l’addio di Moratti, l’arrivo di Tohir e l’abbandono di quest’ultimo per passare il testimone a Suning. Quelle sono state stagioni veramente dure ma Samir c’è sempre stato, decidendo di rimanere per amore anche di fronte all’interessamento di top club. Questa scelta l’ha ripagato, consentendogli di diventare uno dei leader della rosa. Un leader dal carattere silenzioso ma che soltanto con lo sguardo riusciva a far capire ciò che volesse.
Lui è stato il presente e il passato del Biscione e forse l’unica delusione è il non aver giocato la finale di Champions League ad Istanbul, anche se in mezzo ci sono uno Scudetto e una Coppa Italia, vinte da titolare. Purtroppo nell’ultima stagione è stato rimpiazzato da Onana, per via della sua età e del suo non essere più troppo in forma. Questo gli ha fatto capire che forse era arrivato il momento di dire addio, all’Inter e al calcio giocato. Sì perchè l’idea di accasarsi ad un altro club non ha mai attraversato la mente di Handanovic, per via del suo essere troppo legato ai Nerazzurri.
Le storie d’amore esistono anche nel calcio e quella tra il portiere sloveno e il Biscione ne è la dimostrazione, la sofferenza e la tristezza del separarsi e la forza di non riuscirci. Quando scegli lo stemma a discapito dei trofei che avresti potuto vincere con altri club, dimostri affetto e riconoscenza. Quella che, ad oggi, nessun calciatore riesce più ad avere in un calcio in cui vincono solo i soldi e mai i sentimenti. Per chiudere, è doveroso ringraziare Handanovic, per quello che ha dato alla Serie A e per quello che ha dato ai ragazzini che si sono affacciati al mondo del calcio con i guantoni tra le mani. Sipario chiuso, arrivederci Samir.
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Inter, Marotta: “Lautaro leader assoluto, merita la fascia da capitano”
Presente alla cerimonia del premio Gentlemen, Giuseppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter, ha parlato ai microfoni dei giornalisti. Tanti sono stati gli argomenti, tra questi anche il nuovo ruolo da Capitano assegnato a Lautaro Martinez:
“A Lautaro abbiamo affidato la fascia di capitano e questa gli dà una responsabilità meritata dopo la crescita di questi anni. Ha un’età giovane, potrà dimostrare coi fatti di migliorare sulla scorta del suo valore oggettivo, da campione.”
Inaspettatamente l’AD si è anche concesso a delle dichiarazioni sulla situazione di Paul Pogba, risultato positivo al testosterone e sospeso in via precauzionale dal tribunale anti-doping. Marotta non è solito commentare quello che succede ai giocatori di altre squadre. Il Polpo però è una persona che lui ricorda bene e con cui ha un ottimo rapporto di amicizia, fondato sul volersi bene. Ecco cos’ha detto:
“Con Pogba mi lega un rapporto di grande affetto, lo prendemmo a parametro a 0 dal Manchester per poi rivenderlo a più di 100 mln, un qualcosa di straordinario. Posso dire che è un ragazzo serio, ma non voglio addentrarmi perché non è compito mio: c’è sicuramente tristezza. Poi dico anche che c’è leggerezza da parte di giocatori, spero che questa cosa sia di monito a tanti ragazzi. Gli auguro di risolvere, posso garantire sul fatto che sia un professionista serio”.
Crediamo nella buonafede delle parole dell’ex AD della Juventus, a cui ha sempre lanciato frecciatine a distanza dopo l’addio nel 2018.
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Inter, Marotta: “A breve il rinnovo di Dimarco, Frattesi ha spinto per venire da noi”
Presente alla cerimonia del premio Gentlemen, l’AD dell’Inter Marotta si è concesso ai microfoni, parlando di tanti argomenti e in primis di questo avvio di stagione dei Nerazzurri, con un occhio al derby della Madonnina che si giocherà questo Sabato alle 18.00:
“Il derby col Milan ha un fascino particolare al di là dell’inserimento in un campionato altrettanto affascinante. E’ un dualismo storico, piacevole. Speriamo in uno spot positivo per il calcio e in una bella partita. Noi favoriti? No, siamo all’inizio del campionato e il calendario condiziona. Abbiamo autorevolezza come squadra e un blocco di giocatori esperti e di giovani,il lavoro di Inzaghi dà i suoi frutti e possiamo recitare un ruolo autorevole. Credo che la griglia delle pretendenti allo scudetto sia la stessa degli ultimi anni. C’è un forte equilibrio, non dimentichiamo Juventus, Napoli, Lazio, Roma e anche l’Atalanta che ormai si è consolidata tra le squadre di testa”.
Non poteva mancare qualche parola anche sulla partita tra Italia e Ucraina, con un Frattesi che ha siglato la doppietta decisiva per la vittoria finale della Nazionale:
“C’è soddisfazione nell’essere italiano e aver visto la nazionale vincere meritatamente. Nell’11 iniziale azzurro ieri c’erano 4 interisti, il che vuol dire che stiamo andando verso un modello diverso, uno zoccolo duro propedeutico per raggiungere certi obiettivi. Vogliamo rinforzare questa idea, siamo molto contenti. Inzaghi sta dimostrando di essere un bravo allenatore in questi anni, sta avendo ottimi risultati: il futuro non può che essere migliore”.
L’AD è apparso entusiasta della prestazione dei Nerazzurri presenti in campo ieri e non poteva essere altrimenti visto l’avvio di stagione dell’Inter, unica squadra a non aver ancora subito gol in questa Serie A. Tra i giocatori che sono partiti titolari c’era anche Dimarco, menzionato da Marotta in merito al suo rinnovo di contratto:
“Per Federico posso solo dire che un prolungamento è doveroso quando i giocatori manifestano concretamente un senso d’appartenenza. È giusto recepire questa volontà e quindi quanto prima ci metteremo attorno a un tavolo”.
Da queste parole capiamo come si avvicini, a grandi passi, il rinnovo dell’esterno sinistro. Un prolungamento a dir poco meritato per quanto ha fatto vedere da quando è tornato ad Appiano Gentile dopo l’avventura all’Hellas Verona, dove è esploso grazie ad Ivan Juric.