Categoria: Calcio in TV

  • Inter, Marotta: “Lautaro leader assoluto, merita la fascia da capitano”

    Presente alla cerimonia del premio Gentlemen, Giuseppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter, ha parlato ai microfoni dei giornalisti. Tanti sono stati gli argomenti, tra questi anche il nuovo ruolo da Capitano assegnato a Lautaro Martinez:

    “A Lautaro abbiamo affidato la fascia di capitano e questa gli dà una responsabilità meritata dopo la crescita di questi anni. Ha un’età giovane, potrà dimostrare coi fatti di migliorare sulla scorta del suo valore oggettivo, da campione.”

    Inaspettatamente l’AD si è anche concesso a delle dichiarazioni sulla situazione di Paul Pogba, risultato positivo al testosterone e sospeso in via precauzionale dal tribunale anti-doping. Marotta non è solito commentare quello che succede ai giocatori di altre squadre. Il Polpo però è una persona che lui ricorda bene e con cui ha un ottimo rapporto di amicizia, fondato sul volersi bene. Ecco cos’ha detto:

    “Con Pogba mi lega un rapporto di grande affetto, lo prendemmo a parametro a 0 dal Manchester per poi rivenderlo a più di 100 mln, un qualcosa di straordinario. Posso dire che è un ragazzo serio, ma non voglio addentrarmi perché non è compito mio: c’è sicuramente tristezza. Poi dico anche che c’è leggerezza da parte di giocatori, spero che questa cosa sia di monito a tanti ragazzi. Gli auguro di risolvere, posso garantire sul fatto che sia un professionista serio”.

    Crediamo nella buonafede delle parole dell’ex AD della Juventus, a cui ha sempre lanciato frecciatine a distanza dopo l’addio nel 2018.

  • Inter, Marotta: “A breve il rinnovo di Dimarco, Frattesi ha spinto per venire da noi”

    Presente alla cerimonia del premio Gentlemen, l’AD dell’Inter Marotta si è concesso ai microfoni, parlando di tanti argomenti e in primis di questo avvio di stagione dei Nerazzurri, con un occhio al derby della Madonnina che si giocherà questo Sabato alle 18.00:

    Il derby col Milan ha un fascino particolare al di là dell’inserimento in un campionato altrettanto affascinante. E’ un dualismo storico, piacevole. Speriamo in uno spot positivo per il calcio e in una bella partita. Noi favoriti? No, siamo all’inizio del campionato e il calendario condiziona. Abbiamo autorevolezza come squadra e un blocco di giocatori esperti e di giovani,il lavoro di Inzaghi dà i suoi frutti e possiamo recitare un ruolo autorevole. Credo che la griglia delle pretendenti allo scudetto sia la stessa degli ultimi anni. C’è un forte equilibrio, non dimentichiamo Juventus, Napoli, Lazio, Roma e anche l’Atalanta che ormai si è consolidata tra le squadre di testa”.

    Non poteva mancare qualche parola anche sulla partita tra Italia e Ucraina, con un Frattesi che ha siglato la doppietta decisiva per la vittoria finale della Nazionale:

    C’è soddisfazione nell’essere italiano e aver visto la nazionale vincere meritatamente. Nell’11 iniziale azzurro ieri c’erano 4 interisti, il che vuol dire che stiamo andando verso un modello diverso, uno zoccolo duro propedeutico per raggiungere certi obiettivi. Vogliamo rinforzare questa idea, siamo molto contenti. Inzaghi sta dimostrando di essere un bravo allenatore in questi anni, sta avendo ottimi risultati: il futuro non può che essere migliore”. 

    L’AD è apparso entusiasta della prestazione dei Nerazzurri presenti in campo ieri e non poteva essere altrimenti visto l’avvio di stagione dell’Inter, unica squadra a non aver ancora subito gol in questa Serie A. Tra i giocatori che sono partiti titolari c’era anche Dimarco, menzionato da Marotta in merito al suo rinnovo di contratto:

    Per Federico posso solo dire che un prolungamento è doveroso quando i giocatori manifestano concretamente un senso d’appartenenza. È giusto recepire questa volontà e quindi quanto prima ci metteremo attorno a un tavolo”.

    Da queste parole capiamo come si avvicini, a grandi passi, il rinnovo dell’esterno sinistro. Un prolungamento a dir poco meritato per quanto ha fatto vedere da quando è tornato ad Appiano Gentile dopo l’avventura all’Hellas Verona, dove è esploso grazie ad Ivan Juric.

  • Nazionale: cosa lascia la vittoria contro l’Ucraina?

    Il buongiorno si vede dal mattino e dopo la vittoria di ieri per l’Italia è così. La domanda è, cosa lascia la vittoria contro l’Ucraina? Sicuramente acquisizione di fiducia e consapevolezza dei propri mezzi perchè ieri la Nazionale ha giocato un grandissimo primo tempo, apparendo una copia del Napoli dello scorso anno. Tanti smarcamenti, tanti scambi ravvicinati, aggressione sul portatore di palla avversario e ottime verticalizzazioni. La seconda cosa che questa partita  lascia è il dover essere più cinici in tante situazioni. Ieri potevano arrivare almeno 4 gol eppure per via dell’imprecisione, in particolare di Raspadori, il risultato non è stato veritiero con quanto creato dagli Azzurri.

    La terza cosa che lascia riguarda noi tifosi, perchè anche ieri abbiamo assistito ad un vero e proprio coro di fischi contro Gigio Donnarumma. Basta! Non si può fischiare un calciatore della propria Nazionale, solo per via di un sentimento di rancore verso una scelta di tipo del tutto professionale. Bisogna ricordare che i giocatori sono anche dei lavoratori e di fronte ad un offerta più importante e redditizia non si tirano indietro. Giuste le denunce di Vicario e Frattesi che come dei fratelli hanno difeso il proprio compagno, beccato continuamente durante la partita.

    I fischi fanno parte del gioco e su questo siamo tutti d’accordo ma dietro devono avere una motivazione valida. Mentre in questo caso non esiste, il rancore non deve far parte di questo sport. Speriamo che per Donnarumma arrivino tempi migliori, è pesante dover sopportare tutto questo. Nonostante ciò può contare sull’appoggio dei compagni di squadra, consapevoli del fatto che il gesto da parte dei tifosi sia indegno e senza fondamento. A fine girone, gli stessi che ieri hanno fischiato, saliranno sul carro di una Nazionale che avrà ottenuto l’accesso ad Euro 2024. Ipocrisia calcistica.

     

  • Brighton, Dunk mania: tutto merito di De Zerbi

    Quella di Dunk è una bella storia, una di quelle che fanno capire quanto l’impegno e la dedizione siano fondamentali per diventare un giocatore di livello. Il difensore inglese non ha mai avuto allenatori che avessero creduto tanto nelle sua qualità, a tal punto da migliorarlo e renderlo uno dei titolari della sua Nazionale. Eppure con l’arrivo di De Zerbi, Dunk sembra aver voltato pagina. L’allenatore italiano ha puntato su di lui, sin dal primo istante e non senza qualche difficoltà i primi tempi. Il centrale non era abituato ad interpretare il calcio in un determinato modo e con il tempo ha imparato a farlo, migliorando di gran lunga le sue qualità tecniche e la sua visione di gioco palla al piede.

    Ad oggi è il punto fermo del Brighton e a breve lo sarà anche della sua Inghilterra. Ieri ha giocato una partita a dir poco maestosa seppure si trattasse di un amichevole contro i rivali della Scozia. Forse neanche nei suoi sogni più profondi avrebbe immaginato di trovarsi a questo punto a 29 anni. All’apice della sua carriera Dunk ha fatto il gran salto e ora è pronto a continuare su questa strada, finchè il fisico e il cervello glielo permetteranno.

    Piccola menzione per quanto fatto da De Zerbi, capace di far rinascere un giocatore che aveva perso consapevolezza delle sue qualità, sia da leader che da difensore. A volte non si danno mai i meriti necessari agli allenatori, capaci, attraverso il rapporto umano, di trasformare gli elementi delle proprie squadre. Dunk ne è l’esempio più lampante e da quest’anno potremmo ammirarlo anche in Europa League, dove il Brighton si preannuncia una delle tante sorprese.

  • Fiorentina, tegola Mina: il colombiano si ferma in nazionale

    Arrivano brutte notizie per la Fiorentina e per Vincenzo Italiano. Yerri Mina ha subito un pesante infortunio muscolare con la Colombia ed è stato costretto ad abbandonare il campo in barella. In attesa delle visite mediche di rito che saranno svolte in casa Viola, escono già le prime ipotesi su quanto potrebbe star fermo l’Ex Everton. Si parla di uno stop di almeno un mese.

  • Nazionale, amazing Frattesi: Simone Inzaghi è avvisato

    Spesso non abbiamo creduto alle favole, pensando che fossero soltanto un prodotto della fantasia di chi le ha scritte. Eppure quella di Davide Frattesi è reale e lui la sta arricchendo giorno dopo giorno, a suon di prestazioni altisonanti. Il calciatore dell’Inter, si è reso autore di una doppietta nell’ultima partita della Nazionale giocatasi contro l’Ucraina a San Siro. Aldilà dei due gol è importante sottolineare il come ha giocato l’ex Sassuolo. Corsa, quantità, qualità negli inserimenti, voglia di rendersi protagonista. Ora Simone Inzaghi è avvisato, perchè il centrocampista ha fatto capire di non temere la concorrenza.

    Vedere un giovane spingere così tanto e non sentire troppo la pressione, fa ben sperare per il futuro della nostra Nazionale. L’impegno e la volontà giornaliera ripagano sempre e per Frattesi è stato coì. Quest’estate ha bussato alla porta il tanto sperato top club ed è arrivata anche la convocazione fissa con la maglia Azzurra. Traguardi importanti a cui sono destinati ad esserne aggiunti altrettanti perchè la parabola ascendente di questo giocatore non si fermerà di certo qui.

  • Nazionale, una serata tutta azzurra: Spalletti vince e convince con un super Frattesi

    Nella cornice come sempre favolosa di San Siro, l’Italia vince contro l’Ucraina, guadagnando 3 punti fondamentali per inseguire la qualificazione ad Euro 2024. Una Nazionale che questa sera ha giocato un primo tempo a dir poco perfetto, tanto calcio, tanta tecnica e tanta sicurezza tra i piedi. Tra i calciatori più in vista dei primi 45 minuti c’è Davide Frattesi, autore di una doppietta che mette in difficoltà anche Simone Inzaghi in vista delle scelte da fare per il Derby della Madonnina, che si giocherà questo Sabato. Guardando al resto della squadra tutti, nessuno escluso, hanno giocato una prima parte di gara straordinaria, sbagliando poco. Dall’altra parte però c’era l’Ucraina, che ha provato fino all’ultimo a riprendere la partita, terminata sul risultato di 1-2.

    Per quanto riguarda il secondo tempo, cosa dire? L’Italia ha sofferto abbastanza, abbassandosi troppo sulla linea difensiva e lasciando tanto spazio centralmente e in verticale, preoccupata forse anche dalla presenza di Mudryk entrato dalla panchina, situatosi sulla fascia sinistra. Quello che è mancato è il colpo di grazia, paradossalmente questo è un risultato bugiardo per quanto creato dalla nostra Nazionale, troppo sprecona in tante situazioni. Bisognerà migliorare proprio nell’essere più cinici, perchè match così importanti non possono rimanere in bilico fino all’ultimo a maggior ragione se potevi realizzare almeno 4 gol.

    Detto ciò, Spalletti si tiene la vittoria, allentando così le pressioni con cui ha dovuto fare i conti in questi giorni. Vincere aiuta a vincere e questa sera era obbligatorio farlo. Alla prossima sosta ci aspetta l’Inghilterra e bisognerà presentarsi a questo match nel migliore dei modi, vista la qualità dell’avversario. Il cielo stanotte si tinge d’azzurro e ci va più che bene così.

  • Nazionale, la probabile formazione contro l’Ucraina: fuori Barella e Tonali

    Nazionale, la probabile formazione contro l’Ucraina: fuori Barella e Tonali

    Il fatidico giorno si avvicina, domani si giocherà Italia-Ucraina. Una partita che sarà a dir poco decisiva per la qualificazione della Nazionale al prossimo europeo. Serviranno 6 punti tra andata e ritorno, per sperare di concludere almeno al secondo posto. Gli ucraini però ci credono e lo fanno con una squadra molto interessante, in cui brilla Zinchenko, calciatore dell’Arsenal. Per Spalletti si preannunciano dei cambi rispetto alla partita contro la Macedonia del Nord. Ecco la probabile formazione: Donnarumma, Di Lorenzo, Scalvini, Bastoni, Dimarco, Locatelli, Frattesi, Pessina, Raspadori, Immobile, Zaccagni

    Alcune titolarità sono quasi obbligate, come quella di Scalvini e di Raspadori. Viste le assenze di Politano e Mancini che hanno lasciato il ritiro Domenica, per via di problemi muscolari. Fanno rumore invece le presenze di Pessina e Frattesi a discapito di Barella e Tonali. Ci sta far giocare l’ex Sassuolo, anche se con lui ci guadagni in qualità negli inserimenti ma molto meno nella fantasia. Incapibile sarebbe invece la scelta riguardo il centrocampista del Newcastle. Forse sarebbe meglio farlo giocare da play al posto di Locatelli, perchè lasciarlo fuori sarebbe una mossa troppo azzardata.

    Vedremo solo domani quali saranno state le scelte del CT, sperando di esultare a fine partita per credere fino all’ultimo nella qualificazione ad Euro 2024.

  • Juventus, je suis Pogba: la possibile verità dietro al gesto del Polpo

    Il mondo Juventus in questi ultimi due giorni è stato scosso da due notizie pesanti. La prima riguarda la cessione della società, smentita direttamente da Exor. La seconda riguarda Pogba, risultato positivo al test antidoping dopo la partita di Udine. Premetto che quest’articolo non vuole giustificare il gesto della stella francese, che ha infranto le regole dell’etica sportiva ed è giusto che venga punito ma vuole solo cercare di capire le ragioni dietro a questa scelta. Partiamo con il dire che il Polpo la scorsa stagione non ha praticamente giocato, dovendo fare i conti con continui infortuni e con una condizione fisica non ottimale per via della sua struttura.

    Questi ultimi mesi hanno portato il calciatore a lavorare molto per riacquistare anche quella massa muscolare persa per via degli stati di fermo con cui ha dovuto fare i conti. Il bisogno di rinforzarsi era enorme e forse per questo è arrivata la decisione di assumere Testosterone. Non siamo dei farmacisti ma di certo molti sanno che questa sostanza gonfia i muscoli e li rende forti ma allo stesso temo non inficia troppo positivamente sulle prestazioni. Infatti Pogba in queste prime uscite stagionali è apparso spossato e appesantito, forse una conseguenza dell’aver assunto il farmaco.

    Come già confermato da alcuni esperti in materia il testosterone non aumenta più di tanto le prestazioni di un calciatore ed è molto più utile ai culturisti che hanno bisogno di avere un fisico scolpito per poter gareggiare. Quindi la domanda è, perchè nel calcio è considerato doping se altera pochissimo le performance di chi ne fa uso? Il concetto del doparsi forse è troppo generalizzato e dovrebbe essere distinto da sport a sport, perchè ogni farmaco ha un effetto diverso in base all’attività fisica che svolgi, che tu sia un calciatore o un pallavolista, oppure un nuotatore o un bodybuilder.

    Ciò comunque non giustifica il gesto, è giusto che Pogba sia condannato per aver infranto le regole anche se forse rivederle, per dare un po’ più di credibilità, sarebbe ottimale. Adesso si attendono le controanalisi, perchè non è detto che il Polpo l’abbia assunto. Il motivo? Tutte le pomate di cui in questi mesi ha dovuto usufruire, anche quelle contengono tracce di testosterone. Quanto scritto sono solo delle ipotesi, sia il perchè l’avrebbe assunto, sia il capitolo riguardante le pomate. Soltanto il francese sa la verità che presto verrà fuori.

     

  • Germania, Rangnick conferma: “non sarò il prossimo ct”

    Dopo lo scossone dovuto all’esonero di Flick, per via della sconfitta contro il Giappone, la Germania è alla ricerca di un nuovo CT. I nomi non mancano, da Nagelsmann sino ad arrivare alla vecchia conoscenza Low. Tra questi spunta anche Rangnick, attuale allenatore dell’Austria, che smentisce le voci su un suo possibile arrivo sulla panchina della nazionale tedesca. Ecco le sue parole, riportate da ORF:

    Niente possibilità. 14 mesi fa ho deciso di lavorare come allenatore dell’Austria, preparando la squadra per la qualificazione agli europei e qui gioco un ruolo importante. Qualsiasi altra cosa non mi interessa.

    Queste le parole dell’ex manager, tra le altre anche del Manchester United.