Categoria: Calcio in TV

  • Nazionale, da eroe ad antieroe: l’ipocrisia dietro le prestazioni di Donnarumma

    Una delle cose che caratterizza di più il tifo italiano è sicuramente l’ipocrisia. Specifichiamo che questo non vuole essere un insulto verso tutti coloro che prima esaltano e poi offendono ma soltanto un modo per riflettere. Sì perchè è importante capire che se un calciatore sbaglia qualche partita non vuol dire che sia scarso, a maggior ragione se in passato si è dimostrato più che all’altezza dei palcoscenici che ha calcato. In questo articolo si farà riferimento ad un ragazzo in particolare ovvero Donnarumma. Il portiere del PSG, dopo l’errore sul gol di Bardhi, si è ritrovato sotto i riflettori di quel giornalismo ipocrita che prima ti descrive come un eroe e poi ti taglia fuori al primo errore.

    La cosa migliore da fare è quella di misurare le parole, non si può eroicizzare un calciatore, definendolo il migliore del suo ruolo per poi far passare l’idea che sia un bidone. Bisogna guardare alle prestazioni. Le qualità a Gigio non mancano ma anche i difetti e quindi c’è bisogno sempre di equilibrio. Ad esempio, in uscita alta non è perfetto, sbaglia spesso i tempi di lettura e manca il pallone. Stessa cosa per quanto riguarda il piazzamento. Ma che si vuole di più da un ragazzo così giovane? Il tempo è dalla sua parte e riuscirà a migliorare gli aspetti che non vanno.

    Glorificarlo per poi cestinarlo è tipico di chi guarda il calcio soltanto con gli occhi del tifoso fuori campo, senza comprendere il meccanismo mentale che regola il cervello di un giocatore durante una partita. L’ansia che ti avvolge, la pressione di dover vincere a tutti i costi. Chi non è stato su un terreno di gioco non può capirlo e l’ipocrisia scaturisce proprio da questo. Si vuole dagli altri ciò che spesso non possono dare, per tanti motivi. Nel caso di Donnarumma per via del periodo buio che sta attraversando soprattutto a Parigi, luogo in cui non si è mai sentito a casa.

    Speriamo che questo tiro al piccione continuo, dopo ogni passo falso della Nazionale, non diventi una cosa abituale fatta per dare mazzate a ragazzi che vivono sulla loro pelle la pressione di indossare una maglia importante e pesante. Spalletti avrà l’arduo compito di capire se continuare a credere sul numero uno ex Milan, oppure se dare una possibilità a chi in questo momento si è preso la scena a suon di parate straordinarie, come Vicario.

  • Qualificazioni Europei, la situazione nel gruppo B: dilaga la Grecia, vince di misura l’Olanda

    Questo weekend di partite valide per le qualificazioni ai prossimi europei, si è concluso. Ponendo gli occhi sul gruppo B, si registrano le vittorie di Olanda e Grecia. Rispettivamente contro Irlanda e Gilbiterra. Gli Orange passano di misura, vincendo 1-2, contro una squadra veramente difficile d’affrontare, capace di tenere bene il campo e anche di far spesso male su calcio piazzato. Nonostante ciò a vincere è la qualità tecnica superiore dell’Olanda, con il solito Werghost pronto a sentenziare.

    La Grecia invece dilaga contro Gibilterra, segnando 5 gol. Doppietta del talentuoso difensore centrale Mavropanos, accasatosi quest’estate al West Ham.

    Ecco la classifica aggiornata del Girone:

    Francia 15 punti

    Olanda 9 punti

    Grecia 9 punti

    Irlanda 3 punti

    Gibilterra 0 punti

    Si preannuncia una lotta interessante tra Olanda e Grecia per il secondo posto che vale qualificazione, la Francia invece ha già chiuso la pratica.

  • Qualificazioni Europei, la situazione del girone H: vincono Kazakistan e Danimarca

    Qualificazioni Europei, la situazione del girone H: vincono Kazakistan e Danimarca

    Nella giornata odierna, nel gruppo H, delle qualificazioni ai prossimi europei, vincono Danimarca e Kazakistan. Rispettivamente contro Finlandia e Irlanda Del Nord. Vittoria importante quella dei danesi che si portano così al primo posto nel girone, superando i finlandesi che adesso rischiano, aspettando la partita che si giocherà alle 20.45 tra San Marino e Slovenia, ferma a 10 punti e che con una vittoria arriverebbe a 13 punti contro i 12 della Finlandia. Inutile invece la vittoria del Kazakistan.

    Questa è la situazione all’interno del gruppo H.

  • Manchester United, problema Antony: dopo le accuse di violenza non si allenerà fino a nuovo avviso

    Sembra una coincidenza ma entrambi i club di Manchester in tempi recenti hanno dovuto far i conti con calciatori accusati di violenza domestica. Mendy ai tempi del City, mentre Greenwood ai tempi dello United. Adesso è arrivato il turno di Antony, ala brasiliana, ex Ajax. La sua compagna l’ha denunciato e adesso sono in corso le doverose indagini per capire se condannarlo o se scagionarlo. Il ragazzo in accordo con i Red Devils, non si allenerà fino a nuovo avviso, per evitare che tutta questa situazione possa portare distrazioni ai compagni e polemiche al club.

    Speriamo per lui che la sua carriera non venga rovinata inutilmente nel caso in cui dovesse risultare innocente, è già successo a Mendy e non è accettabile che un altro talento come Antony, venga bruciato per via di delle accuse infondate. Alle forze dell’ordine l’arduo compito di indagare e capire come stanno le cose.

  • Juventus, rinnovo Vlahovic: fissato l’appuntamento con l’agente Ristic

    La Juventus avanza per il rinnovo di Vlahovic. I bianconeri hanno fissato l’appuntamento con l’agente del calciatore, Ristic. In autunno, presumibilmente già a fine Ottobre, ci sarà quest’incontro che con molta probabilità farà giungere le due parti ad un accordo. Un prolungamento soltanto annuale. Mossa giusta da parte di Giuntoli e Manna, che in questo modo avranno modo di spalmare quest’ingaggio pesante su più. Ricordiamo che l’attaccante serbo non può usufruire del decreto crescita e questi 7 milioni più bonus pesano come un macigno sul bilancio della Vecchia Signora. In più, rinnovando il contratto per un ulteriore stagione, Vlahovic potrà andare via per una cifra comunque importante senza essere svalutato dal fatto che il suo accordo con la Juventus sia in scadenza.

  • Juventus, filtra ottimismo per Chiesa: l’esterno potrebbe esserci contro la Lazio

    Le condizioni di Chiesa sembrano migliorare giorno dopo giorno. L’esterno, dopo aver lasciato Coverciano, è tornato alla Continassa dove ha svolto tutti gli accertamenti del caso. Lo staff medico della Juventus non ha riscontrato particolari problematiche muscolari, tra cui lesioni o stiramenti. Si tratta solo di un affaticamento all’adduttore, niente di più.

    Tra gli addetti ai lavori filtra ottimismo per la presenza dell’ex Fiorentina contro la Lazio il prossimo weekend. Agire con cautela però è fondamentale perchè anche un semplice affaticamento può comportare danni più gravi se ci si gioca sopra senza aver svolto le dovute terapie e senza aver riposato abbastanza. Soltanto il tempo dirà se Chiesa potrà essere della ciurma di Allegri per la prossima giornata di Serie A.

  • Ultim’ora Empoli, stop per Baldanzi: il trequartista classe 2003 si ferma in Nazionale

    Quello della sosta nazionali è da sempre un problema per i club, che devono fare i conti con numerosi infortuni. Abbiamo visto come negli ultimi giorni siano stati tanti i giocatori a lasciare i rispettivi ritiri. Da Chiesa a Pellegrini, per arrivare a Politano e Mancini. Le cose non sembrano andar meglio neanche nell’under 21 azzurra, in cui si registra lo stop di Baldanzi. Il trequartista dell’Empoli lasciato fuori, in via precauzionale, contro la Lettonia rischia di saltare anche il prossimo match contro la Turchia.

    Per lui si tratta di un problema muscolare. Da capire se ora l’Empoli lo richiamerà alla base o se il ragazzo continuerà con l’Under 21 sino alla fine della sosta nonostante le condizioni non ottimali.

  • Nazionale, la vittoria resta un miraggio: a Skopje finisce 1-1

    Nazionale, la vittoria resta un miraggio: a Skopje finisce 1-1

    Ci si aspettava e si desiderava una serata migliore, fatta di esultanze e di abbracci. Ma non è stato così. A Skopje, l’Italia non va oltre l’uno a uno contro la Macedonia e l’europeo sembra sempre più lontano. Spalletti sperava sicuramente in un esordio migliore e così non è stato, anche se i ragazzi c’hanno provato fino all’ultimo. Quello del campo impraticabile non dev’essere un alibi ma allo stesso tempo bisogna sottolineare come per via di quest’ultimo, la partita è diventata ingiocabile. La palla rotolava male e rimbalzava appena e ad ogni passo di qualsiasi giocatore si alzava una zolla.

    Ribadiamo che ciò non giustifica una prestazione che poteva e doveva essere migliore, nonostante il poco tempo che Spalletti ha avuto a disposizione, essendo stato ufficializzato soltanto a fine Agosto. La squadra è apparsa poco lucida e anche abbastanza scarica psicologicamente. La cosa che manca di più sembra essere la mentalità che ha contraddistinto questo gruppo durante l’ultimo europeo. Manca la voglia di vincere, la voglia di lottare, la voglia di sudare per la maglia importante che si indossa. Questi calciatori dovrebbero ricordare quanto siano privilegiati a vestire la casacca azzurra e forse le lacrime di Immobile a fine match dimostrano che qualcuno l’ha capito.

    La Nazionale è al momento spenta e non sappiamo quando arriverà la scintilla che farà riaccendere l’animo di calciatori come Donnarumma, che anche stasera non ha giocato una partita all’altezza delle sue qualità, sbagliando anche sul gol del pareggio. L’unica speranza che rimane è una vittoria contro l’Ucraina, solo quella potrà tenere in piedi la qualificazione al prossimo europeo. Oggi sull’unico tiro in porta subito, si è preso gol e la reazione non è arrivata. Contro Zinchenko e Company servirà tutt’altro atteggiamento.

    Dalle ceneri si può risorgere e Spalletti avrà l’arduo compito di provarci e di riuscirci, perchè saltare un altra competizione sarebbe una delusione troppo grande, visti anche i talenti di cui si può vantare la scuola calcio italiana. Da Barella a Tonali, passando per Chiesa e per Bastoni. I calciatori ci sono ma quando manca una grande mentalità, tutto diventa più difficile. Il buio non permane perchè per la luce arriverà sempre il momento giusto per splendere.

  • Nazionale, l’attesa è finita: tra poco l’esordio di Luciano Spalletti

    L’attesa è finita, alle 20.45 comincierà l’avventura di Luciano Spalletti sulla panchina della Nazionale. Tutti siamo curiosi di capire cosa uscirà fuori da questa partita, dagli spunti emotivi a quelli tattici. Non mancherà sicuramente la commozione, come anticipato dal CT. L’inno fa sempre scendere una lacrima, in qualsiasi momento perchè servire la propria Nazione è sempre un privilegio e una cosa per pochi.

    Tutti sono sicuri che Spalletti sia uno di quei pochi che si meritavano quel posto libero lasciato da Mancini. Parliamo di un allenatore tatticamente molto preparato, come dimostrato nei due anni al Napoli e in tante altre esperienze come quella allo Zenit San Pietroburgo. Ma sarebbe riduttivo parlare solo del campo perchè quando si fa riferimento all’allenatore toscano non si può che menzionare il suo essere motivatore e il suo saper dare fiducia a tutto il gruppo squadra, cosa alquanto fondamentale.

    Le aspettative sono positive e speriamo di vedere una Nazionale che dopo mesi possa dare l’anima in campo. Aldilà dell’avversario, stasera sarà importante portare i 3 punti a casa per respirare all’interno di un girone difficile. La prestazione sarà qualcosa da mettere in secondo piano perchè una vittoria vale più del calcio champagne che poi non ti porta ad ottenere il risultato sperato.

  • Arabia Saudita, esordio amaro per Mancini: il Costa Rica cala il tris

    Arabia Saudita, esordio amaro per Mancini: il Costa Rica cala il tris

    La vita, che sia quotidiana o professionale, è sempre una questione di scelte. Queste ultime possono essere giuste o sbagliate ma ciò si può capire soltanto con il passar del tempo. Mancini ha fatto la sua, decidendo di lasciare il ruolo da CT della Nazionale per accasarsi alla panchina dell’Arabia Saudita, arrivata con un secchio di soldi che hanno fatto gola all’ex stella della Sampdoria. La sua avventura in Medio-oriente però non è partita bene. Infatti, nonostante si trattasse di un amichevole, è arrivata subito la prima sconfitta contro il Costa Rica. I Sudamericani hanno calato il tris e cominciano ad aleggiarsi le prime ombre sulla figura del nuovo commissario tecnico dai Sauditi.

    Ci sarà tempo per recuperare e per dare un identità a questa squadra ma partire con il piede giusto fa sempre bene. Cosa lascia a Mancini questa partita? Sicuramente margine di pensiero, anche sulla scelta presa e attenzione che non si fa riferimento al fatto di lasciare il ruolo d’allenatore della Nazionale ma a quello di decidere di accettare come nuova avventura l’Arabia Saudita. Speriamo per lui che tutto vada per il verso giusto perchè, indipendemente da com’è andata a finire a Coverciano, è doveroso celebrare e ricordare i successi del duo Mancio-Vialli, non ultimo quello a Wembley contro l’Inghilterra.

    Si può discutere sul fatto che potesse anche decidere di non dare le dimissioni a qualificazioni in corso, sarebbe stato meglio se tutto ciò fosse avvenuto già dopo la sconfitta al Renzo Barbera contro la Macedonia. Eppure lo stesso Gravina ha preferito insistere, portando ad un crollo totale e ad una disunione. In bocca al lupo a Mancini per il proseguo di questa nuova avventura, una sconfitta non fa crollare una squadra ancora in piena costruzione.