Categoria: Champions League

  • Champions League, per il Napoli sconfitta indolore

    c’era da dare risposte anche stasera, quelle risposte sono arrivate. Se il Napoli doveva mandare un messaggio anche da Anfield, questo messaggio è arrivato. Dopo cinque vittorie di fila, il Napoli perde sul campo del Liverpool ma chiude comunque al primo posto il gruppo A perché ha perso 2-0, con due gol arrivati nei minuti finali. Primo posto fondamentale, perché vuol dire evitare nell’urna di lunedì squadre come Bayern Monaco, Manchester City, Chelsea e Porto. Il Napoli ad Anfield ha messo la parola fine alla striscia di vittorie consecutive (13). E anche all’imbattibilità stagionale. Ma la prestazione non è mancata, anzi. E i gol nel finale sono da relegare più agli episodi che al merito. Per possesso palla, per occasioni create, per personalità, il Napoli non ha mai dato l’impressione di ritrovarsi in balia di Salah e Firmino. Rispetto al solito, ha bloccato un po’ di più la sua linea difensiva ma non per questo ha rinunciato ad attaccare. Non è un caso, quindi, che il primo vero tiro in porto è stato un graffio di Ndombele e il primo gol un colpo di testa di un indomabile Leo Ostigard, anche se poi annullato per una millimetrica posizione di fuorigioco. Il Liverpool fa la sua partita all’85esimo e al 97esimo. Le reti che hanno deciso la partita sono arrivate da due calci d’angolo: un colpo di testa di Nunez che Meret non è riuscito a trattenere e su cui s’è fiondato Salah e poi un tap-in dello stesso Nunez. Due gol che permettono al Liverpool di agguantare il Napoli a 15 punti ma non di conquistare il primo posto in virtù del 4-1 dell’andata. Quel 4-1 che diede il via a una striscia di vittorie consecutive che s’è interrotta solo stasera, dopo due mesi

  • Champions League, spettacolare 3-3 tra Barcellona e Inter

    Champions League, spettacolare 3-3 tra Barcellona e Inter

    Al Camp Nou succede davvero di tutto, in una gara che è stata molto di più di una sfida della fase a gironi di Champions League. Barcellona-Inter finisce 3-3 al termine di un tourbillon di emozioni, di quelle che divertono gli spettatori neutrali fanno venire il crepacuore. Simone Inzaghi disegna una squadra ben più aggressiva delle attese, il primo tempo finisce 1-0 per il Barça grazie a Dembélé. Nella ripresa, si va sulle montagne russe: pari e vantaggio Inter, poi nuovo pari e nuovo vantaggio interista col ritorno al gol di Lautaro. Lewandowski firma il 3-3 e il recupero è un’altra partita in una serata infinita: Asllani si divora il gol del 4-3, il Barça protesta per un rigore che Marciniak spiega non esserci. A un passo dalla qualificazione agli ottavi di finale, l’Inter torna a casa con un’impresa soltanto sfiorata e assaporata, nel finale addirittura senza Inzaghi che si fa espellere per doppio giallo a tempo di record. Resta una serata memorabile e un ottimo risultato: dopo l’1-0 di San Siro, oltre a giocarsela alla pari col Barcellona, l’Inter è avanti ai catalani in classifica ed è padrona del proprio destino. Poteva andare meglio, ma poteva andare decisamente peggio. Rispetto alla gara di San Siro, una sola novità per i blaugrana, peraltro forzata: il “vecchio” Piqué prende il posto dell’infortunato Christensen. Confermato lo schieramento fluido con Sergi Roberto molto alto. Dzeko-Lautaro è l’attacco nerazzurro, con Dumfries a destra e Dimarco a sinistra. Calhanoglu regista, in difesa tornano Skriniar e De Vrij.

    La palla ce l’hanno i catalani, sin da subito. L’Inter però parte bene: rischia sì, al 9′ Mkhitaryan deve salvare sulla linea il tiro di Lewandowski. Però difende in modo proattivo e va pure vicina alla rete: al 16′ l’occasionassima di Dzeko, a cui la traversa dice di no. Lautaro e Skriniar non riescono correggere oltre la riga di fondo, il momento in cui la gara cambia il suo andamento arriva di lì a poco. Appena prima della mezz’ora, una chance a testa. Onana – fischiato dal pubblico che l’ha visto solo ragazzino per le continue perdite di tempo – vola su Dembèlé, mentre Dumfries spara centrale l’assist di Barella. Dal 30′ in poi l’Inter si abbassa e cala anche sulle seconde palle, il Barça sale di ritmo e di occasioni. È un climax ascendente che, al 40′, porta al vantaggio blaugrana: Dimarco perde palla sull’aggresione di Pedri, Raphinha ringrazia e serve un cioccolatino. Dembélé lo scarta a porta sguarnita, è l’1-0 che il Camp Nou aspettava per esplodere di gioia e arriva poco prima dell’intervallo. Ad aprire la ripresa e calmare i bollenti spiriti dello stadio di casa, ci pensa Barella. Il lancio di Bastoni è delizioso o un cross sbagliato, sta di fatto che al 51′ pesca il centrocampista tutto solo davanti a Ter Stegen. 1-1 e per qualche istante il Camp Nou ammutolisce. Trovato il pari, l’Inter continua a rischiare più di quanto non abbia fatto a San Siro una settimana fa ma anche a trovare spazi. Calhanoglu da fuori, Skriniar di testa: entrambi costringono il portiere tedesco di casa a super parate per tenere a galla il Barça. È un altro Barça, è un’altra Inter e dopo il pari arriva il gol che tutto il mondo nerazzurro aspetta: al 63′ Calhaoglu recupera palla e vede Lautaro sul secondo palo. Il Toro salta Eric Garcia e tira. La palla, che da otto gare non gli vuole entrare in porta, bacia entrambi i pali prima di farlo. È 2-1 e il Barça è sotto: i tamburi continuano a suonare, le facce del Camp Nou cambiano espressione. Trovato il clamoroso vantaggio, Inzaghi passa al 5-4-1 con Bellanova e Gosens esterni di centrocampo. Una scelta che premia sino a un certo punto: all’82’, sugli sviluppi di un angolo, Lewandowski svetta. De Vrij respinge male, il polacco perdona una volta ma due no: è 2-2 e il Camp Nou s’infuoca per il finale. Non è finita, anzi: a tempo quasi scaduto, Gosens trova la rete del 3-2 su assist di Lautaro. Sembra impresa, sfuma a un soffio dalla fine: ancora Lewandowski, è 3-3.

    BARCELLONA-INTER 3-3
    (40′ Dembélé, 82′ e 90′ Lewandowski; 51′ Barella, 63′ Lautaro, 89′ Gosens)

  • Champions League, 4-2 del Bayern Monaco al Plzen

    Champions League, 4-2 del Bayern Monaco al Plzen

    Il Bayern Monaco vince per 4-2 contro il Plzen. Gol per i bavaresi di Mane al 10′, Muller al 14′ e doppietta Goretzka al 25′ e 35′. Nella ripresa i gol del Plzen con Vlakanova al 62′ e Kliment al 75′. Il Bayern Monaco è saldamente in testa al girone con 12 punti, poi Inter 7, Barcellona 4, Plzen 0

  • Le formazioni ufficiali di Barcellona-Inter

    Le formazioni ufficiali di Barcellona-Inter

    Ecco le formazioni ufficiali di Barcellona-Inter

    BARCELLONA (4-3-3): Ter Stegen; Sergi Roberto, Eric Garcia, Piqué, Alonso; Gavi, Busquets, Pedri; Dembélé, Lewandowski, Raphinha. Allenatore: Xavi.

    INTER (3-5-2): Onana; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Çalhanoğlu, Mkhitaryan, Dimarco; Dzeko, Lautaro.
    Allenatore: Simone Inzaghi.

  • Le formazioni ufficiali di Napoli-Ajax

    Le formazioni ufficiali di Napoli-Ajax

    NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Kim, Juan Jesus, Olivera; Zambo Anguissa, Lobotka, Zielinski; Lozano, Raspadori, Kvaratskhelia. A disp. Idasiak, Sirigu, Mario Rui, Elmas, Osimhen, Simeone, Politano, Zerbin, Ostigard, Zanoli, Gaetano, Ndombele. All. Spalletti.
    AJAX (4-3-3): Pasveer; Sanchez, Timber, Blind, Bassey; Klaassen, Alvarez, Taylor; Berghuis, Kudus, Bergwijn. A disp. Stekelenburg, Gorter, Wijndal, Brobbey, Ocampos, Lucca, Grillitsch, Baas, Regeer, Magallan, Conceiçao. All. Schreuder.
    ARBITRO: Zwayer (Germania)
    ASSISTENTI: Lupp e Achmuller (Germania)
    IV UOMO: Jablonski (Germania)
    VAR: Osmers (Germania)
    AVAR: Fritz (Germania)

  • Champions League, Milan sconfitto 2-0 in casa dal Chelsea

    Dopo il ko della settimana scorsa a Londra, il Milan cade un’altra volta contro il Chelsea, questa volta per 2 a 0 a San Siro. Il match si apre con buone idee da parte dei rossoneri, poi il discutibile rosso a Tomori con relativo rigore per i Blues al 18’ sventolato forse con troppa fretta dall’arbitro Siebert indirizza la partita. Di Jorginho il primo gol appunto su calcio di rigore, di Aubameyang il gol del definitivo 2-0. Il Milan parte bene, con voglia di indirizzare subito la partita nel binario giusto. Ma al 18’ arriva l’episodio che cambia faccia alla partita: Tomori si perde Mount che sguscia in area e cade dopo una lieve doppia trattenuta del difensore rossonero. Per l’arbitro Siebert è rosso diretto e calcio di rigore. Ingenuità di Tomori, fiscalità da parte del fischietto tedesco che di fatto condiziona il resto della partita: sul dischetto va Jorginho che al 21’ fa 0-1. Il Milan reagisce, ma il colpo di testa di Giroud al 27’ è fuori di poco. E allora il Chelsea trova un altro sbocco: Kovacic ricama bene, Mount è visionario nell’immaginare e nel trovare il corridoio per Pierre-Emerick Aubameyang che con freddezza spara alle spalle di Tatarusanu anche lo 0-2. A inizio ripresa i rossoneri entrano convinti e volenterosi in campo, pur consapevoli delle difficoltà per l’inferiorità numerica e per il doppio svantaggio. Tonali prova qualche inserimento in più rispetto al primo tempo, ma al 60’ è Sergino Dest ad avere l’occasione forse più nitida per i suoi, sprecata però malamente con un destro sballato da ottima posizione. Il Milan c’è, anche se il Chelsea controlla con tranquillità e prova a fare male con i soliti inserimenti dei suoi talenti offensivi. Nonostante i cambi di Pioli, che butta dentro nella mischia Rebic, Pobega, Origi e Ballo-Touré, il Milan accusa la stanchezza. Nonostante tutto i rossoneri provano a gettare il cuore oltre l’ostacolo per regalare almeno un gol ai 75mila di San Siro e un brivido finale alla partita. Ma il Chelsea pur senza strafare riesce a gestire e a portare a casa un 2-0 in trasferta importantissimo nell’economia del suo girone Champions.

  • Champions League, disastro Juve! Sconfitto anche dal Maccabi Haifa, Allegri a forte rischio

    Altro che cuore, compattezza e tante belle parole al vento: la Juventus che crollaclamorosamente 2-0 in Israele contro il Maccabi Haifa, che vede allontanarsi nettamente gli ottavi Champions e che ora mette anche a rischio un’eventuale passaggio in Europa League, è un disastro. E ci sarà da stupirsi e da sorprendersi se la società non decidesse di mettere in discussione o di prendere decisioni drastiche su Massimiliano Allegri e il suo futuro. Blindato da un contratto fino al 2025: questa, al netto delle tante dichiarazioni di facciata, come il boomerang del pregara di Maurizio Arrivabene, la motivazione per cui il club finora è andata avanti con l’allenatore bianconero. Però la sconfitta col Maccabi, dove falliscono tutti, allenatore per primo ma a seguire ogni singolo giocatore, è il punto più basso di questa disgraziata della Juventus. Atzili ha fatto il primo e il secondo gol. Bravo l’israeliano, ça va sans dire, ma è la Juventus ad avergli steso un tappeto rosso per entrambe le reti. La prima: Danilo è distante da Cornud che crossa. Rabiot non chiude, Alex Sandro sbaglia la posizione, l’esterno segna. La seconda: palla persa a centrocampo, è cinque contro tre. Pierrot allarga, Alex Sandro è spettatore e Atzili tira forte sul primo palo. Due a zero. In mezzo a questo disastro, a questo pianto israeliano, si fa pure male Di Maria. La Juventus non corre, non gioca, non ha idee, sbaglia tutto e lo fa continuamente a prescindere dalle sostituzioni. Allegri prova a cambiare qualche addendo ma l’impatto sulla gara è nullo. Rabiot alla vigilia parla da trascinatore e poi in campo scompare. Bonucci suona la carica sui social ma poi è tutt’altro che la guida sul terreno di gioco dei suoi. Il risultato è la summa di tutto quel che è stata finora questa stagione. Un disastro. Saranno ore di rivoluzioni o quest’agonia bianconera durerà a lungo?

  • Champions League, le formazioni ufficiali di Milan-Chelsea

    Champions League, le formazioni ufficiali di Milan-Chelsea

    Ecco di seguito le formazioni ufficiali della sfida tra Milan e Chelsea, in programma a San Siro alle ore 21 e valida per la quarta giornata della fase a gironi di Champions League.

    MILAN (4-3-2-1): Tatarusanu; Kalulu, Gabbia, Tomori, Theo Hernandez; Krunic, Bennacer, Tonali; Diaz, Leao; Giroud. Allenatore: Stefano Pioli.

    CHELSEA (3-4-2-1): Kepa; Chalobah, Thiago Silva, Koulibaly; James, Jorginho, Kovacic, Chilwell; Sterling, Mount; Aubameyang. Allenatore: Graham Potter.

  • Champions League, le formazioni ufficiali di Maccabi Haifa-Juventus

    Sono ufficiali le formazioni della gara delle 18.45 in Israele tra Maccabi Haifa e Juventus, valevole per la quarta giornata della fase a gironi di Champions League.

    Maccabi Haifa (4-3-3) – Cohen; Sundgren, Batubinsika, Goldberg, Cornud; Mohamed, Lavi, Chery; Atzili, Pierrot, David. All: Bakhar.
    Juventus (4-3-3) – Szczesny; Danilo, Bonucci, Rugani, Alex Sandro; McKennie, Paredes, Rabiot; Cuadrado, Vlahovic, Di Maria.

  • Champions League, i risultati della serata

    Primo successo nella Champions League 2022/23 per la Juventus che, dopo due sconfitte consecutive, regola il Maccabi Haifa all’Allianz Stadium. Prima sconfitta invece per il Milan, che si arrende nettamente al Chelsea a Stamford Bridge. Dopo i sei gol rifilati al Manchester United, il Manchester City continua a segnare goleade e sommerge di reti anche il malcapitato Copenaghen: finisce 5-0, con doppietta del solito Haaland, tolto dopo i primi 45′ da Guardiola.
    Più complicate le sfide di Paris Saint-Germain e Real Madrid: i francesi pareggiano a Lisbona, i campioni d’Europa in carica battono 2-1 lo Shakhtar. Il Borussia Dortmund vince a Siviglia, in quella che sarà l’ultima partita di Lopetegui alla guida degli andalusi.

    Chelsea-Milan 3-0: 24′ Fofana, 56′ Aubameyang, 62′ James

    Juventus-Maccabi Haifa 3-1: 36′ e 83′ Rabiot, 50′ Vlahovic, 75′ David

    Benfica-PSG 1-1: 22′ Messi, 41′ aut. Danilo (B)

    Manchester City-Copenaghen 5-0: 7′ e 32′ Haaland, 39′ aut. Khocholava, 55′ rig. Mahrez, 76′ Alvarez

    Real Madrid-Shakhtar 2-1: 13′ Rodrygo, 28′ Vinicius, 39′ Zubkov (S)

    Siviglia-Borussia Dortmund 1-4: 6′ Guerreiro, 41′ Bellingham, 43′ Adeyemi, 51′ En Nesyri (S), 75′ Brandt

    Giocate alle 18.45
    Lipsia-Celtic 3-1: 27′ Nkunku, 47′ Jota (C), 64′ e 77′ André Silva

    Salisburgo-Dinamo Zagabria 1-0: 70′ rig. Okafor