Categoria: Editoriale

  • ZHANG E I SUOI DUE ANNI DI INTER!!!

    Sembra ieri, ed invece il tempo passa molto velocemente, oggi infatti il giovane presidente Steven Zhang festeggia i suoi primi due anni da Presidente dell’Inter.
    Due anni fa infatti, il papà di Steven, Mr. Jindong, rilevò la società neroazzurra da Erick Thoir, e ne mise alla presidenza il figlio appunto, che nonostante la giovane età, ha dimostrato fin da subito grande dedizione, impegno, grande attaccamento al club e ottime doti manageriali. Sotto la sua presidenza il club neroazzurro è tornato a disputare, dopo un lungo periodo, una competizione importante come la Champions League, come dimenticare le lacrime di gioia del giovane Presidente mentre calpestava il prato dello Stadio Olimpico in quel rocambolesco Lazio Inter terminato 2 a 3 per i neroazzurri.
    Steven Zhang fin da subito ha dimostrato di amare l’Inter e di volere il “meglio” per la propria società, il Dottor Marotta, Antonio Conte, Romelu Lukaku e tanti altri ne sono l’esempio, ha grandi valori e crede nel lavoro, grandi basi per un grande futuro, quindi buon anniversario Presidente e buon lavoro.

  • INTER, UN CALCIO ALLE “CHIACCHIERE”

    Sempre detto e pensato, che le “chiacchiere” sono lo sport preferito dalla gente di ogni tipo, figuriamoci nel calcio.
    “Quante ne abbiamo sentite in questi giorni sull’Inter? Tante, troppe, improvvisamente è diventata una squadra scarsa, un centrocampo fantasma, un modulo orrendo, se non ci fosse Lukaku sarebbe un caos, Conte non ha più la grinta di prima, ma dai, per favore, criticare è legittimo, essere distruttivi così tanto per, no.”
    Personalmente io vedo una squadra che come tante altre, sta incontrando delle difficoltà, vuoi purtroppo per le defezioni importanti a causa del Covid, vuoi i carichi di lavoro atletici diversi viste le tempistiche di ripresa di campionato e coppa, eppure nonostante tutto la squadra sta giocando bene e sta facendo le sue oneste partite. La gara di ieri sera, Genoa contro Inter, ne è stato l’esempio, Antonio Conte ha fatto le sue scelte tecniche per far scendere in campo la squadra migliore, ricco turnover in vista anche del prossimo impegno europeo, ma il risultato è stato comunque positivo, vista la vittoria per 2 a 0 senza correre nessun rischio.
    La gara ha fornito ottime notizie e tante conferme al tecnico neroazzurro Antonio Conte, su tutte ovviamente quelle di Romelu Lukaku, sempre più uomo Inter, ieri sera quinto gol in campionato in 6 partite, dopo la doppietta realizzata mercoledì scorso in Champions, non male davvero. Ottima la prova di Matteo Darmian, che ha dimostrato il suo valore e quanto può essere importante la sua versatilità, destra o sinistra senza mai andare in affanno, gara precisa di gran sacrificio e personalità, un ottimo D’Ambrosio, suo il gol che ha chiuso la gara, poi, se ce ne fosse ancora bisogno, si è capita anche ieri l’importanza di avere sempre in campo un giocatore insostituibile come Nicolò Barella. Ma secondo me ieri, chi merita veramente grandi elogi, fatti anche dal tecnico neroazzurro a fine gara, è Andrea Ranocchia, il ragazzo dato per partente, ieri è sceso in campo giocando una partita perfetta, mai banale, cose semplici e precise, il tutto sempre con quella grande voglia e amore che ha per i colori neroazzurri.
    La verità è solo una, ci vuole pazienza, bisogna saper aspettare, il bello del calcio è proprio questo, vive di quegli episodi che sono in grado di ribaltare le stagioni intere, quindi faccio i complimenti a mister Conte, per come sta gestendo la squadra, ai giocatori e all’Inter, per l’impegno e il lavoro che stanno facendo, il campo poi dirà la verità su tutto.

  • EUROPA LEAGUE, MILAN CORSARO IN TERRA SCOZZESE

    Il Milan parte con una vittoria nel girone di Europa League. Ieri sera i rossoneri hanno archiviato la pratica Celtic con un 3 a 1 e l’ennesima prova, nel complesso, convincente. Qualche cambio doveroso di formazione, con l’esordio di Dalot in difesa, Tonali dal primo minuto al fianco di Kessie, Brahim Diaz al posto dell’infortunato Calhanoglu e il duo Krunic-Castillejo a completare il reparto in appoggio a Ibrahimovic. Il percorso di crescita della formazione di mister Pioli prosegue anche in terra scozzese, contro una squadra ferita e arrabbiata, ma domata da una prestazione autorevole. I rossoneri chiudono il primo tempo sul 2 a 0 grazie alle reti di Krunic e B. Diaz. Nella ripresa cresce il Celtic, che riapre la gara con un colpo di testa da corner di Elyounoussi, prima che il norvegese Hauge chiuda definitivamente il match al 92simo, calando il tris. La marcia del diavolo continua a non avere soste. Chi ben comincia…

  • ATALANTA: POKER AI DANESI DEL MIDTJYLLAND

    Dopo la brutta sconfitta in campionato contro il Napoli di Gattuso, la Dea è ritornata a splendere in Champions League ormai squadra di casa in Europa. Buona la prima! L’Atalanta ha letteralmente asfaltato i danesi del Midtjylland alla loro prima esperienza in questa competizione, gli uomini di Gasperini hanno infatti servito un poker in una partita a senso unico con un clima non dei migliori. Ma ieri sera si è rivista la solita Atalanta padrona del campo perché può capitare a tutti di cadere, l’importante è poi rialzarsi. Inizia quindi nella maniera migliore l’avventura della Dea in questa nuova edizione della Champions League con l’obiettivo di confermarsi anche quest’anno in Europa. La partita si è messa da subito bene con il goal di Duvan Zapata che ha sbloccato le marcature, nel primo tempo è arrivato il raddoppio di Gomez con uno splendido tiro da fuori area e il goal di Muriel che ha chiuso la partita. Nella ripresa spazio anche per il nuovo arrivato Miranchuk che non ha perso tempo nel far capire a tutti che giocatore sia, infatti il trequartista russo ha saputo da subito mettersi in mostra con una fantastica rete dai giri contanti.

  • MILAN-EUROPA LEAGUE, PAROLA D’ORDINE: VINCERE

    Questa sera alle 21:00, il Milan sarà di scena in Scozia contro il Celtic, gara valevole la prima giornata della fase a gironi dell’Europa League. Al Celtic Park i rossoneri affronteranno una squadra ferita e arrabbiata dopo la sconfitta per 2 a 0, nel derby contro i rivali del Glasgow Rangers. La sfida tra le due formazioni si ripete per l’undicesima volta; i 10 incontri precedenti vedono la formazione milanista protagonista di un trand piuttosto positivo, con 6 vittorie, 3 pareggi e una sola sconfitta. Contrariamente ai padroni di casa, il Milan si presenta in terra scozzese in fiducia e forte delle 20 partite ufficiali consecutive senza sconfitta. Inoltre, la vittoria nel derby della Madonnina contro l’Inter ha di certo rafforzato le certezze e il morale della formazione di Pioli che questa sera vorrà iniziare la fase a gironi con una vittoria. Vittoria tutt’altro che scontata.  Non ci sarà la solita atmosfera in quel del Celtic Park, sempre protagonista di cornici spettacolari, ma il Celtic è sempre stata una formazione difficile da affrontare, soprattutto tra le mura amiche. Il Milan però ha le idee molto chiare, così come mister Pioli che ha più volte sottolineato l’importanza dell’Europa League e l’obiettivo di arrivare il più lontano possibile nella competizione. Partire con il piede giusto è di fondamentale importanza e questa sera i rossoneri hanno in testa un solo pensiero: vincere!
     
    Probabile Formazione Milan (4-2-3-1): G. Donnarumma; Dalot, Kjaer, Romagnoli, T. Hernandez; Tonali, Kessie; Castillejo, B. Diaz, Krunic, Ibrahimovic. All. Pioli
     
    Canali TV per vedere la partita:
    Sky Sport 252, Sky Sport 1 HD, TV8

  • INTER: LUKAKU RIMEDIA ALLE INCERTEZZE DIFENSIVE

    È terminata con un pareggio la prima uscita in Champions League dei neroazzurri. Finisce 2-2 lo scontro contro i tedeschi del ‘Gladbach, in un primo tempo povero di emozioni con solo Lukaku vicino al gol che calcia la palla vicino al palo. Nel secondo tempo l’ Inter parte forte trovando subito il vantaggio con il solito Romelu, salvo poi farsi recuperare su rigore con un ingenuità di Vidal. I neroazzurri provano a portarsi nuovamente in vantaggio ma Lautaro si ferma al palo e i tedeschi passano nuovamente avanti grazie ad una nuova disattenzione di Vidal. L’ Inter non ci sta e Lukaku la riacciuffa proprio al 90 minuto. Prestazione dell’ Inter positiva, con ottime prove di Darmian e il solito Lukaku, continuano le incertezze difensive con gli errori di Vidal. La delusione per la mancata vittoria resta, ma c’è fiducia che la situazione possa solo migliorare, le prestazioni negli ultimi tempi i neroazzurri la stanno mettendo in campo, manca un po’ di serenità difensiva durante le partite. Ricordiamo anche che Conte a poche ore dalla partita ha dovuto rinunciare ad un elemento importante come Hakimi, per causa covid. Nuovo appuntamento sabato in campionato contro il Genoa dove i neroazzurri vogliono la vittoria per ricominciare a marciare per i posti che la competono.

  • LAZIO: GLI UOMINI DI INZAGHI SFIDANO IL BORUSSIA DORTMUND

    Sono passati tredici lunghi anni dall’ultima partecipazione della Lazio in Champions League, era il 2007 quando la squadra biancoceleste allenata da Delio Rossi veniva eliminata durante la fase a gironi al Bernabeu dal Real Madrid. Da allora la Lazio non riuscì più a centrare la qualificazione venendo eliminata ai preliminari nel 2015 dal Bayer Leverkusen, una competizione a lungo inseguita prima da Pioli e poi da Simone Inzaghi a un passo dal raggiungere la Champions League nel 2018 sfuggita proprio all’ultima giornata a favore dell’Inter di Spalletti. Ora, due anni dopo, la Lazio è presente e stasera i biancocelesti sfideranno il Borussia Dortmund di Haaland e compagni, un test già molto importante che metterà a dura prova i ragazzi di S.Inzaghi in una sfida di altissimo livello con Ciro Immobile che dovrà guidare l’attacco. Non sarà ovviamente una partita facile, il club tedesco oltre ad avere maggiore esperienza in campo europeo è molto pericoloso con tanti giocatori giovani e tecnici dalla velocità importante ma che sicuramente potrà concedere parecchio in fase difensiva, per questo motivo la Lazio dovrà essere brava a sfruttare gli spazi che saranno concessi in contropiede perché si sa che il Borussia Dortmund è una squadra offensiva che gioca prevalentemente in attacco a volte anche in maniera troppo rischiosa. La qualità dei calciatori biancocelesti può fare la differenza, inoltre la Lazio va in cerca di riscatto dopo l’ultima brutta sconfitta in campionato contro la Sampdoria.
    La sfida andrà in scena alle 21.00 e verrà trasmessa in esclusiva su Sky solo per gli abbonati e sulle piattaforme streaming Sky Go e Now Tv, ecco le probabili formazioni di Lazio-Borussia Dortmund:
    LAZIO (3-5-2) probabile formazione: Strakosha; Patric, Luiz Felipe, Acerbi; Marusic, Milinkovic-Savic, Leiva, Luis Alberto, Fares; Immobile, Correa. All. Inzaghi.
    BORUSSIA DORTMUND (3-4-1-2) probabile formazione: Bürki; Piszczek, Hummels, Delaney; Meunier, Bellingham, Witsel, Guerreiro; Reus; Sancho, Haaland. All. Favre.

  • JUVENTUS: È L’ ORA DELLA CHAMPIONS

    Alle ore 18:55 nello stadio NC OLIMPIYSKIY STADIUM di Kiev, prenderà il via la nuova avventura in Champions League della Juventus. Sarà la prima in Europa di Andrea Pirlo, chiamato a riscattare la prova deludente contro il Crotone. Non sarà una partita affatto semplice, mancheranno Alex Sandro, McKennie, De Ligt e sopratutto Cristiano Ronaldo causa covid. Le ultime indiscrezioni parlano di un Dybala che partirà ancora dalla panchina, mentre Chiesa avrà l’ occasione di riscattarsi dopo l’ espulsione di sabato. Nella Dinamo Kiev di Lucescu occhio a Supryaga, centravanti che nelle settimane scorse è stato vicino all’ arrivo in Italia. Le probabili formazioni: DINAMO KIEV (4-5-1): Bushchan; Kedziora, Popov, Zabarnyi, Mykolenko; Tsygankov, Sydorchuk, Buyalskyi, Shaparenko, De Pena; Supryaga. Allenatore: Lucescu. JUVENTUS (3-4-1-2): Szczesny; Danilo, Bonucci, Chiellini; Chiesa, Arthur, Rabiot, Cuadrado; Ramsey; Morata, Kulusevski. Allenatore: Pirlo

  • ANCHE LA DEA HA IL SUO LATO UMANO

    “La perfezione non appartiene a questo Mondo”, così si dice quando ti trovi davanti a qualcosa di inaspettato. Perché sia chiaro non è incredibile che l’Atalanta abbia perso, soprattutto contro un avversario di livello altissimo come il Napoli, ma ciò che lascia sorpresi è il modo in cui ha perso la squadra di Gasperini. Infatti quello che ha colpito di più è che i nerazzurri di Bergamo nella gara del San Paolo abbiano deluso, più che per il risultato in sé, dal punto di vista del gioco e per una certa arrendevolezza tattica, sia degli uomini in campo, non ci sono state azioni degne di nota, sia del suo allenatore, nelle scelte iniziali e nel corso del match. La Dea ha fatto vedere così una sua debolezza, una sua imperfezione che fino a sabato scorso aveva sempre dimostrato di non possedere.
    La sconfitta di Napoli ovviamente non deve essere presa come un segnale di crisi, ma come sicuramente un passo indietro dal punto di vista del gioco. Il gruppo guidato da Gasperini anche nelle sconfitte ha dimostrato di essere una squadra solida, compatta, che nel momento di difficoltà tende ad esaltarsi o comunque a continuare a perseverare nella proposta di gioco e nella fase d’attacco, cosa che a Napoli, oltre al gol dell’ispiratissimo talento Lammers, non si è vista. Ed inoltre il risultato pesante contro gli azzurri di Gattuso, deve essere un campanello d’allarme per l’intera stagione, perché quest’anno il campionato sembra più competitivo che mai, e le squadre che combattono per le prime posizioni sono certamente di più nel numero ma anche più complete e consapevoli rispetto alle scorse annate.
    Ora però, prima di reimmergersi nella prossima gara di Campionato contro la Sampdoria, c’è l’appuntamento europeo. La Dea mercoledì alle 21 avrà di fronte i danesi del Midtjylland, un esordio tutto sommato alla portata della banda capitanata dal Papu Gomez e che deve essere vinta per non mettere poi a rischio il proseguo della Champions League. La squadra di Gasperini, con quanto fatto l’anno scorso nel cammino europeo, ha dimostrato ai top club in giro per il Continente di meritare quel palcoscenico e di saperci stare molto bene. Infatti all’esordio nella massima competizione europea, il club di Percassi ha raggiunto, quasi senza problemi, i quarti di finale, dove poi si è arresa ad una delle due finaliste del torneo, il Psg di Neymar e Mbappé.
    Mercoledì sarà tutta un’altra storia, l’Atalanta dovrà iniziare un nuovo cammino in Champions, non più da “Cenerentola” del torneo, ma come realtà affermata anche in Europa e come squadra da temere per tutti, a partire dal Liverpool, testa di serie del girone. La Dea, è vero, ha mostrato il suo lato umano, ma l’impegno contro i danesi in settimana è il primo passo per tornare a far gustare la propria “divinità”.
     

  • “INTER, ORA TESTA ALLA CHAMPIONS”

    “Un derby perso è perso, quindi brucia la sconfitta, fa male, da fastidio, e l’indomani si parte sempre con la sagra della critica: “Quello è scarso!”, “Come si fa a giocare così?”, “Ma un cambio di modulo?”, “Io avrei fatto giocare questo al posto di quell’altro”, e via dicendo, ci sta, fa parte del gioco del tifoso e della critica.
    A me personalmente l’Inter non è dispiaciuta, è chiaro che ha incontrato enormi difficoltà, soprattutto dietro, d’altronde quando ti trovi davanti un fenomeno come Ibra, con una difesa buona si, ma non la titolare, ci sta che soffri enormemente e puoi perdere, come è accaduto, la partita. Non a caso infatti anche un milanista ‘doc’ come il Dottor Galliani, che ha espresso ovviamente e giustamente la sua gioia per la vittoria in un derby, ha riconosciuto sportivamente, come alcune assenze per i neroazzurri abbiamo gravato e non poco sul risultato finale della gara.”
    E’ tempo dunque di lasciarsi alla spalle questa partita, perché c’è subito la possibilità del riscatto, si perché ritorna la Champions League, mercoledì sera sarà Inter contro i tedeschi del Borussia M’Gladbach. Il tecnico neroazzurro Antonio Conte, potrà contare di nuovo sui recuperati Bastoni, che potrà riprendere il suo ruolo in difesa, e Radja Nainggolan, pronto a ritagliarsi un ruolo da protagonista in mezzo al campo, e Stefano Sensi, assente nel derby a causa della squalifica rimediata nella gara di campionato contro la Lazio.
    L’Inter e mister Conte tornano quindi in Europa, in una gara tutt’altro che facile, ma con la voglia e la determinazione di fare bene in questa competizione, con la voglia di continuare quel percorso di crescita con la grinta e l’entusiasmo di sempre, ripartendo appunto da quei punti di forza che l’hanno contraddistinta nella scorsa stagione, il tecnico, la forza dei due attaccanti, il centrocampo arricchito dalla qualità e intensità di due mastini come Vidal e Nainggolan, la brillantezza e classe infinita di Hakimi e in quel bunker difensivo che ha fatto la differenza lo scorso anno.
    Inter metti da parte il campionato, c’è un mercoledì da leoni ad attenderti, cuore, grinta, voglia e testa per onorare al meglio la Champions.
     
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