Inter! Così la difesa non funziona, ormai è chiaro che tutti quanti si sono accorti dei problemi in fase difensiva della squadra nerazzurra ma allora perché non provare a cambiare modulo, soprattutto in situazioni di simile emergenza quando hai due dei difensori titolari fuori uso? Partiamo fin dall’inizio, sia chiaro, non mi permetto di giudicare il mercato dell’Inter negativo considerando gli arrivi di giocatori importanti che hanno sicuramente rinforzato la rosa però mi verrebbe da dire “solo dalla linea di centrocampo all’insù”, infatti c’è un reparto in cui l’Inter sta avendo maggiori difficoltà rispetto all’anno scorso e quel reparto è la difesa!
La cessione di Godin non può passare inosservata specialmente quando non si va a comprare nessuno per sostituirlo, dico nessuno perché gli acquisti di Darmian e Kolarov sono due terzini! L’Inter aveva bisogno dell’acquisto di almeno un difensore di ruolo, perché in un momento del genere tra infortuni e l’argomento Covid-19 non si può pensare di avere sempre a disposizione i titolari ma allora le riserve devono essere delle valide alternative di ruolo ai titolari e non dei terzini adattati alla difesa tre!
L’accanimento su Kolarov è normale, ma già ai tempi della Roma il giocatore ha giocato in quella posizione dimostrando di non sapersi adattare, quindi non c’è da stupirsi. D’Ambrosio è un altro terzino che ha gli stessi problemi in adattamento, ma allora Inter, perché non provare a passare alla difesa a quattro vedendo quanti terzini hai a disposizione? Un 4-4-2 classico potrebbe essere la soluzione.
Skriniar che ieri non era a disposizione a causa del Covid-19, è sicuramente più affidabile rispetto ai terzini adattati ma anche il centrale slovacco in passato ha dimostrato di avere delle difficoltà evidenti in questo ruolo e allora perché non tornare a una difesa composta da Skriniar e De Vrij centrali difensivi come ai tempi di Spalletti. Il tempo per gli adattamenti è finito, è bastata la prima gara contro la Fiorentina per mettere in evidenze le problematiche, a Gennaio molto probabilmente il primo obiettivo sarà comprare quindi un nuovo difensore da aggiungere al reparto ma che sia di ruolo.
Categoria: Editoriale
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INTER, COSÌ LA DIFESA NON VA!
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JUVENTUS: MORATA, ADESSO È IL TUO MOMENTO!
L’indisponibilità di Cristiano Ronaldo causata dalla sua positività al Covid-19 è sicuramente un problema per la Juventus perché perdere un giocatore del genere anche solo per quindici giorni, danneggia l’attacco bianconero, il fuoriclasse portoghese salterà, infatti, almeno due partite tra la sfida di campionato con il Crotone e la prima giornata in Champions League in casa della Dinamo Kiev, il suo possibile rientro è datato il 25 di Ottobre per Juventus-Verona. In questo momento la Juventus non vive un periodo facile in zona offensiva considerando anche i problemi fisici di Dybala che ancora non è al meglio della condizione e poi l’attaccante argentino non ha ancora minuti sulle gambe, nelle prime partite del campionato è sempre restato in panchina ma anche in nazionale non ha giocato. Si è vero, la Juventus non avrà a disposizione il suo miglior giocatore ma comunque può sempre contare su gli altri uomini in attacco facendo uso di un palco attaccanti veramente ricchissimo di forza e talento per superare le prossime sfide, molto probabilmente Dejan Kulusevski verrà riportato in avanti come contro la Sampdoria dove ha fatto vedere tutta la sua classe, ma soprattutto è arrivato il momento di Alvaro Morata! Sarà il centravanti spagnolo a guidare il reparto offensivo in queste partite, infatti, per Morata è ora di riprendersi la Juventus perché l’uomo di riferimento in attacco sarà lui. La versione di Morata nella sfida giocata contro la Roma non ha lasciato il segno, ecco perché ora la squadra bianconera avrà bisogno delle sue importanti prestazioni e lui dovrà sfruttare il momento dove potrà ritagliarsi molto spazio.
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“IL TUO TALENTO, NEL DERBY DELLA SCALA”
“Si sa! Lo si è sempre saputo, è così punto e basta! Cosa? Semplice! Ci sono le partite di calcio, quelle facili, difficili, insidiose, e poi ci sono i derby, quella gara attesa per tutta la stagione, quella partita che i tifosi vivono con tanta passione e con quei sani sfottò sportivi che fanno bene al calcio.
Perché questo preambolo? Perché ci siamo, qualche giorno e sarà derby di Milano, il derby della Scala, qualche giorno e sarà Inter contro Milan. Il derby è una gara a sé, una partita dove non conta la posizione in classifica, non conta quale delle due squadre è più in forma, è una partita dove il giocatore più atteso finalmente può emergere, esplodere e raggiungere finalmente quella consacrazione tanto attesa e meritata.
Chissà perché, penso a questa partita e mi torna in mente quella punizione magistrale al tuo esordio Christian, quando penso ad un grandissimo giocatore dotato di un gran talento come te che ancora non è venuto fuori per quello che è realmente, penso che mi piacerebbe che accadesse proprio in una gara come questa, non che tu debba dimostrare chissà che cosa, anche perché chi sa di calcio, conosce e apprezza le tue doti. Potrebbe essere dunque arrivata la grande chance di Christian Eriksen per affermarsi definitivamente con questa maglia? Io penso proprio di si, e come me, credo che i molti tifosi neroazzurri non aspettino altro caro Christian, di vederti finalmente lì dove meriti, titolare indiscusso di una grande squadra che ha bisogno del tuo immenso talento.
Mister Conte avrà le idee ben chiare come al solito, sa benissimo l’importanza che può avere una gara come questa, e proprio per questo sono certo che punterà sui giocatori che in quel momento reputerà essere al meglio, e avendoti visto giocare in nazionale credo proprio che abbia fatto più di un pensierino su di te, e poi si sa, in un derby c’è sempre bisogno di talento, di quel lampo, di quel pizzico di follia, di quella giocata che…decisiva!
Sarà un derby diverso, per tutto quello che stiamo vivendo purtroppo, ma è pur sempre un derby, quindi Eriksen, indossa il tuo smoking migliore e prenditi la scena, la Scala di Milano è tua.” -
SKRINIAR, “CONTENTI CHE SEI RIMASTO!”
Da possibile partente, a titolare con tanta voglia di riscatto, Milan Skriniar è rimasto all’Inter.
“Alla fine è andata proprio come volevi tu caro Milan, d’altronde non hai mai fatto mistero di voler rimanere in neroazzurro e così è stato. Mi sembra ieri quando dichiaravi di voler diventare il nuovo capitano dell’Inter, quando hai conquistato la platea neroazzurra con prestazioni monumentali, superlative, che ti hanno portato a ricevere il premio di miglior giocatore slovacco del 2019.
E poi?, Cosa è accaduto? Guardandoti direi nulla, hai avuto un calo, magari fisico, mentale, o come hanno detto molte persone, non sei un giocatore da difesa a tre! O peggio ancora, che la colpa fosse di Antonio Conte, che ti stava bruciando la carriera. Mi sono fatto grasse risate, credimi, giocare con degli schemi nuovi, un nuovo modulo, un sistema di gioco che ha messo perfino in crisi un pilastro come Godin, non poteva mettere in crisi te a soli 25 anni? Ma dai, non scherziamo!
Perché siamo contenti che sei rimasto? I motivi sono tanti, in primis perché sei da Inter e vuoi il bene della squadra, lo hai dimostrato dal primo momento che hai indossato quella maglia, sia in campo che quando ti sei seduto in panchina, giovane, forte, forte fisicamente, abilissimo nel gioco aereo, in marcatura devastante, duttile, bravissimo in fase d’impostazione e nonostante la stazza fisica molto veloce.”
Una cosa bella, che sicuramente avrà apprezzato il tecnico neroazzurro Conte, è stata la serietà e la professionalità con la quale il centrale slovacco si è allenato per farsi sempre trovare pronto, e nonostante la panchina, mai una parola fuori posto, anzi, in un’ultima intervista ha espresso tutta la sua gioia di poter lavorare ancora con il tecnico salentino, elogiandolo per come lavora e per le scelte difficili che deve prendere gestendo un gruppo di 30 giocatori, e soprattutto per la sincerità e la schiettezza che ha con i suoi calciatori.
Skriniar ha altri tre anni di contratto ed è molto felice, ha dimostrato che insieme a De Vrij possono essere una delle coppie migliori d’Europa, quindi, felice lui, felice l’Inter, felice il tecnico, direi che le basi sono ottime per continuare questa bella avventura insieme.
Buona fortuna ragazzo, siamo con te!
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ROMA: SI RIPARTE DALLE CERTEZZE DZEKO E SMALLING
Sono stati mesi movimentati in casa Roma, dal nuovo cambio di proprietà, ad un mercato che non è stato certo facile per i giallorossi. I veri rinforzi in casa Roma sono state le conferme di Dzeko che è stato vicinissimo alla Juve ed il ritorno di Smalling negli ultimi minuti del mercato. La filosofia della nuova società è stata quella di liberarsi degli ingaggi più pesanti e di giocatori oramai fuori dal nuovo progetto, sono partiti Olsen, kluivert, Florenzi, Schick, Cetin, Under, Nzonzi e Kolarov. In sostituzione sono arrivate delle giovani scommesse in cerca di conferme come Kumbulla e Borja Mayoral, infine è arrivato a costo zero il veterano Pedro che porta tanta esperienza e qualità. Sono stati respinti gli assalti a Zaniolo e Pellegrini che sono considerati il futuro di questa squadra. Tocca adesso a Fonseca mettere in campo le giuste idee per tornare ad ottenere risultati migliori degli ultimi anni e dimostrare alla piazza romana che è il tecnico giusto per questa nuova Roma.
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LAZIO, DEVE ESSERE LA STAGIONE DELLA RICONFERMA!
Alla fine non è arrivato il nome da Champions che tutti i tifosi si aspettavano, poteva essere l’acquisto di David Silva scappato via proprio sul più bello quando ormai sembrava essere arrivato il momento delle visite mediche e della firma sul contratto che lo avrebbe legato ai biancocelesti fino al 2023, all’ultimo il ripensamento clamoroso dello spagnolo che ha scatenato l’ira di tutta la dirigenza e la delusione dei tifosi dopo che il giocatore aveva espressamente dato la sua parola!
Niente grande nome insomma ma un mercato comunque soddisfacente, infatti, anche quest’anno la Lazio ha saputo blindare i suoi gioielli da Correa a Immobile, da Luis Alberto a Milinkovic-Savic, tutti elementi fondamentali di una rosa che negli anni ha imparato bene a conoscersi, la sintonia creatasi con il tempo tra tutti i giocatori è sicuramente il punto forte della squadra. Trattenere questo mix esplosivo è quindi già il primo successo del calciomercato biancoceleste, in vista anche della prossima Champions League che la Lazio ritornerà a disputare dopo tredici anni dall’ultima volta.
Nell’ultima finestra di calciomercato, il principale obiettivo della Lazio cui tutti puntavano era quello di allargare la rosa perché troppo spesso negli anni passati ma soprattutto nel finale della scorsa stagione questo motivo ha rappresentato il maggiore problema di una squadra forte ma senza valide alternative che fossero più vicine al livello dei titolari. Infatti, si è mirato a puntellare con acquisti mirati che andassero a rinforzare ogni reparto, partendo dall’arrivo dell’esperto portiere spagnolo Reina che potrà alternarsi con Strakosha anche in Champions League e poi considerato un uomo di spogliatoio, in difesa dopo una lunga ricerca è infine tornato in prestito dal Southampton l’olandese Wesley Hoedt, a centrocampo sono arrivati Escalante e Akpa-Akpro. Un rinforzo importante è stato il trequartista brasiliano Andreas Pereira dal Manchester United, una validissima alternativa a Luis Alberto mentre per la fascia sinistra il colpo è stato Fares che si ritaglierà il suo spazio nella formazione di Inzaghi. In attacco dopo aver trattato vari nomi ed essere stati vicinissimi a Mayoral, la società biancoceleste ha deciso di puntare sul kosovaro Vedat Muriqi.
L’obiettivo stagionale con questa campagna acquisti sarà di riconfermarsi in campionato centrando di nuovo la qualificazione alla Champions League e cercare di andare avanti il più lontano possibile in Europa, la Lazio quest’anno avrà una rosa più ampia e per affrontare al meglio le due competizioni questo è fondamentale. -
IL MILAN SI CANDIDA PER UNA STAGIONE DA PROTAGONISTA
Nove colpi di mercato e il rinnovo di Ibrahimovic hanno caratterizzato l’ultima sessione di mercato del Milan. La linea seguita è stata chiara: acquistare giovani di talento, pronti a rappresentare il Milan del presente e soprattutto del futuro. Tra queste operazioni vi sono i tre riscatti di Saelemaekers (21 anni), Kjaer (31 anni) e Rebic (26 anni) che si sono guadagnati a suon di ottime prestazioni la conferma in rossonero. Oltre a loro sono arrivati altri sei giocatori pronti a lottare per una maglia da titolare e che rappresentano per mister Pioli valide opzioni, visti i tanti impegni che la squadra dovrà affrontare. Il primo acquisto è stato Pierre Kalulu (20 anni), arrivato a parametro zero dal Lione. Difensore duttile, in quanto può giocare sia da terzino che da centrale. Brahim Diaz (21 anni), corteggiato a lungo, è arrivato alla corte del diavolo dal Real Madrid. Operazione in prestito con la promessa tra i due club di valutarne l’eventuale riscatto, con possibile recompra degli spagnoli, al termine della stagione. Il trequartista si è già messo in luce in queste prime uscite stagionali, siglando anche la sua prima rete in rossonero contro il Crotone. Con la partenza di Reina, il ruolo di secondo portiere è stato affidato all’ex Fiorentina, Ciprian Tatarasanu (34 anni). Il portiere rumeno è arrivato a titolo definitivo dal Lione. Il colpo finito però sotto i riflettori vede come protagonista Sandro Tonali (20 anni). Il centrocampista, ex Brescia, sembrava essere a un passo dall’Inter, ma lo stallo nella trattativa con i nerazzurri ha spinto i rossoneri a bruciarne la concorrenza e a portarlo a Milanello. Con il suo acquisto, il Milan si è assicurato uno dei giovani centrocampisti più forti in circolazione. Gli ultimi due arrivi sono stati quelli di Hauge (20 anni) e Dalot (21 anni). Il primo, arrivato dai norvegesi del Bodo/Glimt, può giocare in tutti e tre i ruoli in appoggio al centravanti. Già seguito da diversi mesi dagli scout rossoneri, Hauge ha confermato il rapporto positivo degli stessi in occasione dei preliminari di Europa League, in cui proprio contro il Milan ha disputato un’ottima prestazione fornendo un assist e segnando un gol. Il secondo è arrivato nelle ultime ore di mercato dal Manchester United in un’operazione simile a quella di B. Diaz: prestito con l’impegno di valutarne a stagione in corso il riscatto. Diogo Dalot può rappresentare una valida alternativa sia come terzino destro che come terzino sinistro. Inoltre, fino all’ultimo il duo Maldini/Massara ha provato a portare a casa un difensore centrale ma tutti gli obiettivi sono sfumati. Probabilmente la caccia riprenderà a Gennaio. Oltre agli arrivi però, i rossoneri hanno anche lavorato in uscita e a lasciare Milanello a titolo definitivo sono stati Suso (Siviglia), Reina (Lazio), André Silva (Eintracht Francoforte), Paqueta (Lione), Ricardo Rodriguez (Torino) e Halilovic (rescissione del contratto). Partiti invece in prestito Plizzari (Reggina), Pobega (Spezia) e Laxalt (Celtic). Ora, a mercato chiuso, i prossimi impegni segnati sull’agenda dei dirigenti rossoneri saranno i rinnovi di Gigio Donnarumma e Calhaloglu. Con questo mercato il Milan ha sicuramente ridotto il gap con le concorrenti per il quarto posto, ma rimane comunque del lavoro da fare per avvicinare squadre come Inter e Juventus che a loro volta si sono notevolmente rinforzate. L’operato svolto dalla dirigenza è stato ottimo con un attivo sul mercato secondo solo al Napoli. L’investimento è stato di circa 23 milioni di euro con un ricavo di 58 milioni di euro per un attivo di 35 milioni di euro. Il calciomercato è ufficialmente finito e rimandato a gennaio. Ora la parola passa al campo.
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NAPOLI: OSIMHEN IL COLPO PIÙ IMPORTANTE
Il Napoli è una delle squadre che detta maggiore curiosità in vista di questa nuova stagione. Gattuso cerca importanti conferme dai suoi giocatori,aggiungendosi ai nuovi rinforzi che sono arrivati. Il colpo più importante è sicuramente Victor Osimhen, arrivato dal Lille per più di 70 milioni di euro. Il mercato del Napoli è stato molto inteliggente sopratutto visti i problemi economici dovuti al covid. Sono stati aggiunti al gruppo di Gattuso anche gli arrivi di Rrahmani, Petagna è nell’ ultimo giorno di mercato anche Bakayoko. Sono andati a sopperire alle cessioni di Allan, Karnezis, Younes e Callejon. Nonostante gli assalti di mercato sono rimasti anche Koulibaly e Fabian Ruiz. Rispetto alla scorsa stagione il club di De Laurentis ne è uscito sicuramente più forte, adesso si aspettano sia società e sopratutto tifosi risultati importanti sopratutto in campionato. C’è tanta curiosità in questo nuovo Napoli e le prime due partite di campionato ne hanno dato conferma, mettendo in campo tanta forza è tanta qualità.
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FIORENTINA: SI RIPARTE SENZA CHIESA, MA CON TANTA QUALITÀ
Anche per la Fiorentina è il momento di tirare le somme dopo questa sessione di mercato particolare dovuta al covid. La squadra di Iachini nelle ultime ore di mercato a perso un giocatore importante come Chiesa, ma allo stesso tempo si è cautelata con l’ arrivo di Callejon. Sono andati via molti giocatori: GHEZZAL, BADELJ, SOTTIL, CHIESA, BOATENG, CECCHERINI, DABO, AGUDELO, DALBERT. Ma allo stesso tempo sono arrivati giovani scommesse e giocatori con tanta esperienza è qualità: BONAVENTURA, AMRABAT, BORJA VALERO, MARTINEZ QUARTA, CALLEJON, BIRAGHI. Starà adesso a mister Iachini integrare bene il gruppo e ripartire nel migliore dei modi, i presupposti per un campionato di un buon livello ci sono tutti e la pressione del presidente Commisso si fa sentire che chiede sicuramente una stagione diversa dall’ anno scorso,soprattutto con i grandi investimenti che sta facendo. Siamo tutti curiosi di questa nuova Fiorentina.
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ATALANTA, IL SUO……. “UN MERCATO INTELLIGENTE”
Un mercato intelligente quello dell’Atalanta fatto di acquisti e cessioni, la Dea ha saputo, infatti, realizzare delle importanti plusvalenze economiche in entrata dalle uscite di Timothy Castagne al Leicester per 25 milioni di euro e dall’operazione che proprio nell’ultimo giorno di mercato ha portato il gioiellino Amad Traoré al Manchester United per 40 milioni di euro senza dimenticare la cessione a titolo definitivo di Dejan Kulusevski alla Juventus nel Gennaio scorso per altri 40 milioni.
Insomma……. tantissimi soldi sono entrati nelle casse dell’Atalanta che la società ha saputo poi reinvestire brillantemente andando a compiere delle operazioni mirate che hanno permesso di rinforzare ulteriormente la rosa ma soprattutto di allagarla in tutti i reparti.
Acquisti giovani e di talento come la punta olandese Sam Lammers arrivato come vice Zapata a titolo definitivo dal Psv per 9 milioni di euro che ha già saputo mettersi in mostra nell’ultima partita di campionato giocata in casa contro il Cagliari firmando il suo primo goal in Serie A. Un altro affare molto di rilievo è stato l’arrivo del trequartista russo Aleksej Mirančuk dalla Lokomotiv Mosca per 14,5 milioni di euro già conosciuto nella scorsa edizione della Champions League contro la Juventus, oltre al riscatto importantissimo da 15 milioni di Mario Pasalic dal Chelsea, infatti, a Bergamo il centrocampista croato ha trovato il suo ambiente ideale. Fondamentale anche l’arrivo del difensore Cristian Romero in prestito con diritto di riscatto dalla Juventus, il nazionale Argentino va così a migliorare un reparto in cui la Dea prende parecchi goal ovviamente anche per il tipo di gioco di Gasperini, e poi i tre rinforzi sulle fasce con gli arrivi in prestito di Piccini, Mojica e Depaoli che vanno a consolidare un ruolo fondamentale per lo sviluppo dell’azione, tre giocatori pronti a essere delle valide alternative anche a partita in corso ai titolarissimi Hateboer da una parte e Gosens dall’altra. Gasperini con una rosa del genere non rischia certamente di essere a corto con dei nuovi giovani che insieme al loro tecnico potranno crescere molto.