Sorpresi ma non troppo, ma alla fine è andata proprio così, Federico Chiesa è un nuovo calciatore della Juventus.
“Perché non troppo sorpresi?” Beh, per una squadra che punta a ringiovanire ma mantenendo sempre alta la qualità, quale acquisto migliore se non Chiesa?
Finale col botto quindi per i bianconeri, che una volta liberatasi di alcuni ingaggi pesanti per le proprie casse, ha potuto sferrare il colpo decisivo e garantirsi le prestazioni della promessa del calcio italiano, un prestito biennale con 2 milioni di euro ora, 8 il prossimo anno e 40 milioni finali per il riscatto.
Federico Chiesa, nato a Genova il 25 ottobre del 1997, è un attaccante esterno, considerato il giovane più promettente della sua generazione, abile nel ruolo di ala, sia a destra che a sinistra in quanto bravo ad accentrarsi e a calciare con il piede destro, può svolgere anche il ruolo di seconda punta. Un mix dunque di talento, qualità, velocità e vista la giovane età anche di miglioramento, un vero e proprio gioiello dunque per la Juventus da custodire e far crescere accanto a giocatori del calibro di Bonucci, Ronaldo, Dybala.
Una Juventus che dopo gli acquisti di altri giovani di qualità come Arthur e Kulusevski, ne porta a casa un altro di valore, esploso calcisticamente in una città d’arte come Firenze, è pronto a crescere e collaborare con altri grandi artisti, sotto la guida attenta del “maestro” Andrea Pirlo, che adesso avrà a disposizione una rosa, si giovane, ma di grandissimo e altissimo valore.
“Non so voi, ma a me un ipotetico 4-2-3-1 con davanti Chiesa, Dybala, Ronaldo e Morata di punta non dispiacerebbe, povere difese!”
Intanto in bocca al lupo per la tua nuova grande avventura Federico, siamo tutti curiosi di vederti in campo.
Categoria: Editoriale
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“UN NUOVO ARTISTA PER IL MAESTRO….”
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CHAMPIONS LEAGUE: LIVERPOOL, AJAX E MIDTJYLLAND LE AVVERSARIE DELL’ATALANTA
L’Atalanta di Gian Piero Gasperini è stata sorteggiata nel girone D insieme al Liverpool, Ajax e Midtjylland.
Un girone dove regna il bel gioco, la Dea dopo aver affrontato nella scorsa stagione il Manchester City sfiderà infatti la squadra di Klopp, i campioni in carica della Premier League. Nella strada dell’Atalanta anche l’Ajax semifinalista di Champions nel 2019 e la squadra rivelazione degli ultimi preliminari, i danesi del Midtjylland che hanno eliminato in rimonta lo Slavia Praga e quindi non da sottovalutare.
Si gioca la Champions League, mai nessuna squadra è facile da battere ma all’Atalanta poteva andare sicuramente peggio, affronterà tutti a viso aperto in un girone che vivrà da protagonista, consapevole della sua forza e forte dell’esperienza acquisita nella scorsa stagione. Affrontare il Liverpool sarà un altro banco di prova molto importante ma come anche detto da Gasperini è bene sfidare queste tipo di squadre in Europa per crescere e diventare sempre più forti.
Probabilmente passare il turno significa giocarsela con il gruppo di Erik Ten Hag ma conoscendo la Dea farà della sua intensità il punto di forza. L’unicità che accomuna il Gruppo D è il gioco di queste squadre molto simile tra loro e sicuramente non ci annoieremo.
Certamente trovare l’Atalanta nell’urna non è stata una fortuna per gli altri club perché ormai tutti sanno della forza della Dea. -
ATALANTA, “HAI IL DIRITTO DI LOTTARE PER LO SCUDETTO”
Non è più una favola, non è più una sorpresa ma una realtà consolidata già da diversi anni……
Nessuno più si stupisce dell’Atalanta e questo rappresenta il successo più grande, aver trasmesso a ogni tifoso italiano, europeo e del mondo la consapevolezza che stiamo parlando di una Big con la B maiuscola del nostro calcio, anche a livello internazionale.
L’Atalanta è stata fondata nel 1907, fin dalle sue origini è stata nominata la Dea……a tutti gli effetti è ormai considerata come la Dea di questo sport “Bella, Veloce e Letale”, una vita quella del club bergamasco che parte fin dalla mitologia e che solo ora, circa un secolo dopo dalla sua nascita tocca il punto più alto della sua storia con l’obiettivo di raggiungere il vertice.
Si stiamo parlando di vertice, con questo termine è chiaro quale sia il suo riferimento….ora, il suo scopo è di puntare allo scudetto perché l’Atalanta insieme alla filosofia del suo allenatore Gian Piero Gasperini non si pone limiti, non è capace di porsi limiti. Ed è questo il segreto di questa meraviglia, non avere paura di niente e nessuno affrontando tutti a testa alta con lo spirito di essere un gruppo ancora prima di una squadra di calcio senza dimenticare di essere umili, perché l’umiltà è la base da cui partire per scrivere la storia che è parte dalla famiglia Percassi. Il tutto accompagnato dalla determinazione che gli uomini di Gasperini sono capaci di trasmettere in campo sempre con massimo rispetto per gli avversari.
Guardare l’Atalanta alla stadio, in televisione significa prima di tutto divertirsi facendo innamorare anche a coloro cui magari il calcio non interessa particolarmente. Tutti guardano l’Atalanta, è una squadra che ha saputo far unire le tifoserie trasmettendo un sentimento simile a quando gioca la Nazionale.
L’Atalanta non deve dimostrare più nulla a nessuno, la partita di ieri vinta per 1-4 in casa della Lazio è un’altra conferma che questa squadra ha tutto il diritto di puntare allo scudetto perché capace di guadagnarsi il merito e la credibilità di tutti. Già l’anno scorso la Dea ha saputo dar l’impressione di poter vincere il titolo, quest’anno è partita ancora meglio e allora per quale motivo non crederci. Di fatto ogni stagione che passa l’Atalanta è stata in grado di alzare l’asticella. -
INTER, CHE FORZA LE NEW ENTRY!
E’ un’Inter che piace, si piace e si diverte. La squadra di Conte che ha superato ieri, nel recupero della prima giornata, il Benevento di Filippo Inzaghi con il risultato di 5 a 2, ha dimostrato ottime cose sul piano del gioco, soprattutto centrocampo e attacco, 9 gol in due partite, meno bene la fase difensiva, 5 gol subiti in due gare.
Il tecnico neroazzurro è apparso molto soddisfatto della prova dei suoi ragazzi, soprattutto per l’idea di calcio e gioco espressa, dove i nuovi giocatori sono entrati alla perfezione, integrati perfettamente nel progetto Inter. La gara di ieri ha evidenziato l’ottimo momento di forma del reparto offensivo neroazzurro, Lukaku, ieri doppietta, è andato in rete dopo appena 28 secondi ,su assist neanche a dirlo di un sempre più decisivo Hakimi, è apparso in ottimo momento di forma, per il belga infatti sono già 3 marcature in campionato, mentre il collega di reparto Lautaro Martinez, in gol anch’egli, è a quota 2.
Il centrocampo, come detto, è stato il reparto che ha registrato le cose migliori, con un ottimo Gagliardini, che ha siglato un grandissimo gol, di un buon Sensi, ma de incorniciare su tutti sono le prestazioni di Arturo Vidal, sempre nel vivo della manovra, il cileno ha sorpreso tutti per come si è calato benissimo in questa nuova realtà, tanto da sembrare un veterano che gioca da molti anni con questa squadra, e Hakimi.
“Cosa dire del marocchino? La prima cosa che risalta all’occhio è la sua incredibile velocità, progressione pazzesca, dribbling, tecnica, grande classe e soprattutto la sua qualità migliore, gli assist, 2 assist in due partite hanno regalato due reti al compagno di squadra Lukaku. La prestazione di ieri del fortissimo laterale neroazzurro è stata impreziosita ulteriormente dalla sua prima marcatura nel campionato italiano.”
E’ un‘Inter dunque che si diverte, che è sicura dei propri mezzi, lo dimostrano sia i protagonisti che sono in campo, che quelli che entrano dalla panchina, cambiando l’ordine degli interpreti, il risultato non cambia, ne è consapevole il tecnico Antonio Conte, che sta come sempre facendo benissimo, tirando fuori il meglio dai propri ragazzi, soprattutto dai nuovi, che stanno dimostrando il loro grande valore.
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“BENTORNATO ALVARO…”
“Dzeko o Suarez? Fra i due litiganti, il terzo gode….Bentornato Morata!!!”
“Ve lo aspettavate? Inizialmente la nostra redazione ne aveva parlato dello spagnolo, che è sempre stato un calciatore stimato dal tecnico Pirlo, già dai tempi in cui erano compagni, però come vi dicevo, non ci pensavo proprio più a lui, ma nemmeno Suarez, Dzeko era, e magari sarà, perché questo mercato è davvero pazzo, quello più accreditato per tanti motivi, caratteristiche tecniche, esperienza, ed invece eccolo qui, trattativa lampo, in tarda serata l’arrivo, l’indomani le visite mediche, poco dopo l’ufficialità e Alvaro Morata è il nuovo numero “9” bianconero.”
“Perché proprio Morata?”
“Beh, sicuramente il tecnico Pirlo aveva ed ha le sue idee chiare in testa, probabilmente il profilo ideale era quello del gigante bosniaco giallorosso, ma visti tutti i ripensamenti dei club interessati e le altre trattative incerte, che andavano a rilento, società e tecnico hanno deciso di puntare sullo spagnolo per tanti motivi, la convenienza dell’operazione, prestito con diritto di riscatto con proroga anche per la prossima stagione, e poi perché il tecnico bianconero conosce benissimo l’attaccante, sotto tutti i punti di vista, sa benissimo che è un giocatore giovane che ha una gran voglia di riscattare le ultime stagioni, senza dimenticare che il ragazzo ha espresso il suo miglior calcio proprio nella Juventus. Lo spagnolo è un calciatore molto fisico e forte tecnicamente, abile nel gioco aereo, ottimo realizzatore e molto bravo nel dribblare l’avversario, un giocatore di 27 anni completo in tutto e per tutto.”
“Altro da aggiungere non c’è, Morata è tornato a casa, con tutte le motivazioni di chi sa che ha molto da dare e le aspettative sono alte, soprattutto quando si parla di Juventus, ma il ragazzo lo sa e si farà trovare pronto, bentornato a casa Alvaro.” -
“INTER, LA DUTTILITA’ DEL TUO GUERRIERO”
“Una trattiva lunga una vita, credo che molti sostenitori vista la stranezza di questo mercato e le numerose difficoltà economiche, avessero quasi perso le speranze ed invece è notizia di qualche minuto fa, l’Inter ha ufficializzato il suo “guerriero” Arturo Vidal.”
Antonio Conte e Arturo Vidal, un binomio quasi perfetto e i perché sono tanti, in primis per la somiglianza in campo, tanto cuore, grinta, cattiveria agonistica, la bravura negli inserimenti e quella voglia di non mollare mai nulla. Il cileno sotto la guida bianconera di Conte ha vissuto la parte migliore della sua carriera, la sua consacrazione, arrivando a realizzare 35 reti fra campionato e coppe.
Il tecnico neroazzurro sa dell’importanza di avere in squadra uno come Arturo Vidal, soprattutto per la sua grandissima duttilità, il giocatore infatti porterebbe energia ed equilibrio nel 3-5-2 , agendo come mezz’ala al fianco di Barella, garantendo pressing a tutto campo, inserimenti di cui è maestro e copertura al regista Brozovic, o Sensi che ha già provato molto spesso quel ruolo in nazionale con il ct azzurro Mancini. Vidal garantirebbe un doppia opzione anche nel 3-4-1-2, agendo sia da trequartista, e questo porterebbe un pressing ancora più alto sui portatori di palla avversari, più inserimenti da parte sua e la possibilità di esibire un’altra sua dote che è quella di calciare in porta con più facilità, oppure nella versione “diga” del 3-4-2-1, ovvero con il cileno e Barella a fare scudo al trequartista di ruolo Christian Eriksen, che sarebbe libero di spaziare nel settore offensivo senza ricoprire grossi compiti difensivi.
“L’Inter lo ha voluto fortemente, il tecnico Conte che ne conosce le qualità ancora di più, ora non resta che far parlare il campo, intanto bentornato e buon lavoro Arturo.” -
JUVE-PIRLO: “BUONA LA PRIMA, KULUSEVSKI GIA’ TOP!!!”
Non poteva esserci esordio migliore in campionato per la nuova Juventus targata Andrea Pirlo. I bianconeri hanno infatti superato all’Allianz Stadium la Sampdoria di Claudio Ranieri con il punteggio di 3 reti a zero, dimostrando gran brillantezza tattica e ottima condizione atletica.
Si è vista subito la mano del “maestro”, una squadra che cerca molto i cambi di gioco, ottimi fraseggi centrali, una squadra che vuole attaccare in più modi grazie al gran lavoro fatto dalle punte. Una grande gara l’ha fatta Leonardo Bonucci, determinante in fase di impostazione, con notevolissimi campi di gioco, ben 10 utili riusciti, ottimo come sempre in difesa e bravissimo goleador, sua la rete del 2 a 0, buona anche la prova dei due mediani McKennie all’esordio nel nostro campionato e Rabiot, sia in fase di non possesso che di impostazione.
Le reti della gara sono state siglate dunque dal nuovo arrivato Kulusevski, Bonucci, come detto, e neanche a dirlo dal solito Cristiano Ronaldo, che ha creato numerose palle gol ed avrebbe già potuto incrementare il suo bottino personale.
“Ma per una volta mettiamo da parte il monumentale CR7,non credo si offenderà, per parlare dell’altro marcatore, per parlare della new entry, Dejan Kulusevski. Il giovane svedese non lo scopriamo di certo oggi, anzi, forse oggi abbiamo ben chiaro il perché la Juventus lo abbia voluto ad ogni costo, qualcuno pensava potesse subire un po’ di timore, imbarazzo iniziale, niente di tutto ciò! Dejan pronti via ha deliziato tutti con giocate qualità, il gol molto bello che ha sbloccato la gara ne è la dimostrazione, e cercando molto spesso il fraseggio con i compagni. Il ragazzo ha portato quella vivacità e velocità nel ribaltare nell’azione che non si vedeva da tempo nella squadra bianconera, un’arma preziosa in più che il tecnico Pirlo saprà valorizzare al meglio.”
Buona la prima dunque, possiamo tranquillamente affermare che la prima Juventus ufficiale del “maestro” è stata promossa a pieni voti. -
BENTORNATA SERIE A!
Dopo un mese e mezzo dalla chiusura dello scorso campionato, oggi è il giorno di un nuovo inizio perché ricomincia la Serie A. Tutti hanno voglia di ripartire, l’obiettivo sarà farlo anche con la presenza dei tifosi allo stadio perché è inevitabile che la loro spinta possa dare molto di più ad ogni squadra che lotti per raggiungere il suo traguardo stagionale, il supporto diretto è necessario, anche questo significa poter “ricominciare”. Nella giornata di ieri sono arrivate delle novità molto importanti anche su questo fronte, infatti già dalla prima giornata di campionato potranno arrivare 1000 tifosi in Emilia per le partite di Parma-Napoli e Sassuolo-Cagliari. Si riparte alle 18.00 a Firenze con Fiorentina-Torino e il posticipo serale che vedrà impegnata la Roma di Dzeko in casa del Verona, il centravanti bosniaco partirà dalla panchina pronto a subentrare a gara in corso per salutare il club dove è arrivato cinque anni fa, il suo futuro sarà alla Juventus al fianco di Cristiano Ronaldo e Dybala pronti a formare un tridente da paura con il polacco Milik che andrà a sostituire il bosniaco nella capitale. L’inizio di questa Serie A è quindi pronto a incrociarsi anche con il calciomercato che chiuderà le sue porte il 5 Ottobre, tutte le squadre sono ancora in fase di costruzione e tutte aspettano di capire quale sarà la rosa definitiva tra cessioni e acquisti. L’impressione, è che sarà un campionato ancora più competitivo rispetto agli anni scorsi, sia in zona retrocessione con le neopromosse che stanno rivoluzionando le loro rose anche con acquisti di livello ma soprattutto i club che lotteranno per la zona europea ci faranno divertire parecchio quest’anno. La lotta al vertice sarà tra l’Inter di Conte, ancora molto attiva nel mercato, infatti a breve arriverà il cileno Vidal tanto atteso dai tifosi e dal tecnico salentino, in più dopo aver fatto cassa con qualche cessione potranno arrivare anche altri importanti rinforzi e poi c’è la nuova Juventus di Pirlo fonte di curiosità, una sfida tutta da ammirare con i nerazzurri più determinati che mai a far saltare il trono dei bianconeri.
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“HAKIMI FA’ CONTE..NTA L’INTER!!!”
L’Inter, la dirigenza, e Antonio Conte possono sorridere, si perché l’acquisto di Achraf Hakimi, è stato “l’acquisto!!!”.
“Qualcuno aveva dubbi? Forse chi non conosceva bene questo calciatore marocchino nato a Madrid nel 1998, forse chi non seguiva particolarmente la Bundesliga, o semplicemente i non amanti del calcio, beh! Dispiace parecchio per loro. Arrivato all’Inter in una trattativa lampo, una trattativa veloce quasi quanto le sue progressioni, Hakimi è un calciatore immenso, si è messo subito a disposizione della società, del mister e dei compagni, e i risultati si stanno vedendo.
“Conte ha trovato il suo giocatore? Direi di si, e che giocatore!” Nato come terzino destro, ma impiegato spessissimo come esterno di centrocampo a destra o sinistra, molto versatile e questo grazie alla sua grande velocità e abilità nel possesso palla, fortissimo in fase offensiva ed ottimo nelle rifiniture, come lo si è potuto ammirare nell’amichevole di ieri, molto pericoloso negli inserimenti e bravo in fase difensiva, insomma un calciatore completo.
Il mister ha trovato dunque il suo “Jolly”, il giocatore ideale per il suo 3-5-2 e per qualsiasi altro modulo, un calciatore in grado di giocare e correre 95 minuti con la stessa costanza e lucidità per tutta la gara, dotato di quella generosità e allo stesso tempo cattiveria agonistica che piace tanto al tecnico leccese. Ci sarà dunque da divertirsi, intanto benvenuto Hakimi, la serie A aveva bisogno di un calciatore come te!!”