Categoria: Editoriale

  • UFFICIALE: SCHURRLE SI RITIRA A SOLI 29 ANNI.

    André Schurrle dopo pochi giorni della rescissione del suo contratto con il Borussia Dortmund, prende una decisione sorprendente: si ritira dal calcio giocato. L’ annuncio è stato dato proprio dal giocatore spiegando che era un idea già maturata da tempo in quanto i momenti difficili per lui stavano aumentando, adesso per lui inizieranno nuove sfide.

  • L’ATALANTA LA RANA CHE DIVENTO’ DEA…

    L’Atalanta è una squadra indescrivibile, perché non è solo bella da vedere ma anche una squadra di sacrificio, perché non è solo vincente ma anche e sempre convincente, non è solo sogno e incredulità, ma anche tanto reale e concreta. Dopo anni di ricerca e di costruzione da parte del Presidente Percassi e della dirigenza si è arrivati finalmente ad un risultato perfetto, un mix di esperienza, gioventù, sacrificio e bellezza.

    Il mago che ha agitato la bacchetta e ha reso possibile la trasformazione di questa squadra da rana a Dea è stato Gianpiero Gasperini. L’allenatore ex Genoa e Inter, dopo anni romantici e pieni di alti e bassi a Genova e di soli bassi a Milano, dove però in tutta onestà forse non gli è stato permesso di lavorare al meglio, è arrivato in un momento decisivo e delicato della sua carriera alla Dea e si è voluto togliere qualche sassolino dalla scarpa, qualche… parecchi. Infatti il tecnico di Grugliasco ha reso col tempo la sua Atalanta una macchina perfetta che sta lasciando a bocca aperta tutto il movimento calcistico.
    La prima Atalanta di Gasperini era una squadra efficace e che aveva come principale caratteristica la fisicità dei suoi uomini abbinata alla sola tecnica del Papu Gomez. Pian piano nel tempo la Dea si è trasformata, non è più quella squadra cattiva, attenta, fisica, dedita al pressing (la rana), o meglio non è più solo quella. Oggi la squadra di Bergamo è una bella principessa che però non bada solo a guardarsi allo specchio e vantarsi, ma una squadra che si migliora ogni giorno per essere sempre più bella assistita da un’ottima dama di compagnia, Gasperini.
    Aldilà del paragone fiabesco, è la squadra del futuro. Anni fa Pep Guardiola rivoluzionò il calcio con il suo Barcellona con la dottrina del Tiki Taka, oggi l’Atalanta non solo ha questa caratteristica di palleggio, di uscita bassa, di quasi mai spreco del possesso, ma aggiunge a tutto ciò un elemento fondamentale del calcio moderno, il sacrificio, la corsa mai a vuoto, il pressing ben organizzato e una condizione fisica indefinibile. A giocatori come il Papu Gomez, che fa il regista di centrocampo, la punta, l’esterno, Ilicic, Muriel, Malinovskyi, abbina guerrieri come i due esterni, De Roon, Zapata e i tre centrali che seguono gli attaccanti avversari per tutto il campo e poi un talento italiano tutto da coccolare tra i pali come Gollini.
    Adesso arriva il bello, terzo posto raggiunto, pochi punti dal secondo e oggi in questa 32esima giornata di Campionato c’è la Juventus e un discorso Scudetto da poter riaprire con un po’ di sogno e fantasia. E poi ad Agosto quella Champions che dopo la prima partita sembrava ormai solo un’esperienza da fare, una bella gita fuori porta, ma che adesso può diventare realtà perché pare che per i nerazzurri di Bergamo nulla sia impossibile neanche battere il Psg, che nonostante Neymar & Co. arriva da quattro mesi di totale inattività.
    Quella rana del 2016 che imparava a fare i primi salti adesso è diventata una bellissima Dea tutta da ammirare e di cui innamorarsi.

  • CONTE E MAROTTA VIA??? NON LEGGETE CHI NON SA COSA SIA UN PALLONE…

    Non leggete falsità messe in giro per destabilizzare l’ambiente nerazzurro. Marotta, Conte, Ausilio, Zhang, cercheranno di costruire una squadra che possa vincere. Hakimi lo dimostra, uno dei più forti laterali al Mondo.
    Non leggete o ascoltate tutto ciò che i “maestri” dei media dicono altrimenti l’Inter dovrebbe aver già acquistato:
    Radu, Musso, De Gea, Kumbulla, Alaba, Marcos Alonso, Cuadrado, Bonucci, Chiesa, Bellerin, Aubameyang, Cavani, Fares, Messi, Suarez, Cunha e una serie di nomi sconosciuti a tutto il panorama calcistico.

  • ECCO LA ROSA PER VINCERE!!!

    Non ci sono più scuse, altri punti gettati a mare come con Sassuolo e Bologna. Un quarto posto allucinante, dietro l’Atalanta, e meno male che il quarto posto è praticamente salvo!
    La rosa per vincere? Un consiglio da giornalista, addetto ai lavori e interista. Fatta con il cervello non inserendo Messi, Mbappè ecc ecc:
    Conte deve cambiare modulo o la società vendere Eriksen, questo il primo punto. Il danese deve fare i trequartista in un centrocampo a 4, libero alla Sneijder di fare quello che vuole. I trequartisti sono “geni” non devono avere compiti difensivi, solo dare una mano, quello lo devono fare tutti, impegnandosi al 100% sempre. Il modulo? 4-3-1-2 a rombo, il modulo che fu di Roberto Mancini e successivamente per la stagione 2008/09 di Mourinho.
    PORTIERI: Handanovic, con alle spalle un secondo portiere che potrebbe essere Radu ed un terzo che porta il nome di Stankovic.
    DIFESA: Preso Hakimi per la fascia destra, vanno benissimo Alaba, Marcos Alonso o Palmieri per la quella sinistra, mentre De Vrij (intoccabile) e Skriniar (quest’anno non bene) a comporre i 4 di difesa. In panchina ok il jolly D’Ambrosio, Bastoni, Young e un altro centrale degno di indossare la nostra casacca. Non avere Alaba capace di o D’Ambrosio capace di…..abbiamo bisogno un centrale e non Ranocchia. E forse siamo ancora corti…
    CENTROCAMPO: Barella (senza di lui il centrocampo vale la metà, Tonali, Brozovic e Vidal. Abbiamo bisogno di un vero martello in mezzo al campo. Se non va bene per età, si pensi a Kantè, si cerchi Sabitzer e poi un big ovvero Pogba, De Bruyne o Milinkovic. Sensi riscattato? Se deve fare panca ed essere sempre rotto ci penserei, mentre ovviamente il trequartista Eriksen coperto da 3 uomini.
    ATTACCO: Lukaku, Son, Cavani (Belotti, Aubameyang, Lacazette…un nome che quando entri spacchi) e Sanchez che si merita la riconferma per come sta sudando e giocando.
    In breve: 4-3-1-2 – Handanovic, Hakimi, Skriniar, De Vrij, Alaba (Alonso o Palmieri); Brozovic, Barella, Kantè; Eriksen; Lukaku e Son.
    Panchina: Radu (Stankovic) D’Ambrosio, Bastoni, ? (Kumbulla), Young; Tonali, Vidal, Sensi; Sabitzer; Cavani e Sanchez
    Forse e dico forse si potrebbe puntare a vincere partite già vinte……E “cattiveria calcistica”

  • TONALI, INTER-MILAN. FILM GIA’ VISTO…

    Tonali all’Inter? No si intromette il Milan. Un film già visto 12 mesi fa. Il soggetto della scorsa estate era Barella. La Roma si intromette, anzi la Juventus. L’Inter perde Barella, Giulini lo lascia alla Roma, Petrachi strappa il centrocampista del Cagliari all’Inter. Tutto questo con i giochi praticamente già fatti.
    Si legge che al Milan verrà dato un budget di mercato pari a 75 milioni, in breve gli rimarrebbero spiccioli per fare la squadra se dovesse acquistare Tonali. Il centrocampista del Brescia andrà a Milano, ma sponda nerazzurra. Il Presidente del Brescia, Cellino, lo avrebbe già promesso a Marotta e la situazione non sarebbe assolutamente cambiata.
    Un film già visto …… diciamo che questa sarebbe il “remake” ma la fine sarà la stessa!
     
     

  • IL FUTURO DI ALLEGRI

    Stamattina Massimiliano Allegri ha rilasciato un’intervista al quotidiano spagnolo Marca. Il tecnico livornese ha passato questo ultimo anno a riposo dopo i 5 anni pieni di emozioni con la Juventus.
     “Cerco un club che voglia vincere, non importa dove”
    Queste le parole di Allegri che dopo l’anno sabbatico è pronto a ributtarsi in una nuova avventura, a suo dire, in qualunque squadra abbia la volontà di lottare per grandi traguardi. Un allenatore come il toscano non ha bisogno di presentazioni e potrebbe essere il desiderio di tante big europee. Le grandi panchine della Serie A sembrano tutte confermate, tranne forse il Milan che però dovrebbe puntare su altro. Idem il Bayern in Bundesliga, Flick dopo la vittoria in campionato e in coppa, sarà confermato e il Borussia Dortmund non sembra convincere il toscano. Ma vediamo ora quali possono essere le opzioni.
    La Premier League è un campionato che potrebbe fare al suo caso, grandi squadre, calcio fisico e tanta competitività. Il problema è che al momento non sembrano esserci panchine libere o a rischio. Klopp confermatissimo dopo la vittoria convincente del campionato; Guardiola idem, nonostante il secondo posto al momento e c’è ancora la Champions da giocare e l’andata ha regalato la vittoria in casa del Real; Lampard, cuore Blues ha la piena fiducia del patron Abramovich, tutto confermato dai grandi colpi di mercato; Mourinho ha appena iniziato la sua avventura agli Spurs. Al momento la sola panchina che potrebbe cambiare è quella dello United, ma secondo i media inglesi anche Solskjær dovrebbe essere confermato a fine stagione.
    La Ligue 1 non è certamente un campionato paragonabile per competitività alla Premier, ma a chi non piacerebbe allenare una squadra dove giocano Neymar, Mbappé, Icardi, Di Maria, Verratti & Co. ? E Tuchel non sembra essere così sicuro del posto in panchina, Al-Khelaïfi vuole puntare alto e Allegri dalla dichiarazione rilasciata sembra avere la stessa intenzione. Attenzione a questa pista!
    Non resta che analizzare la situazione nella Liga. Il Real Madrid, che ha rimontato la situazione in campionato e ha staccato il Barça di 7 punti, nonostante la sconfitta nell’andata degli ottavi di Champions, ha ritrovato certezze nella guida tecnica di Zidane che non è a rischio. Ma attenzione al Barcellona! I catalani hanno cambiato allenatore in corsa, infatti Setén ha dato il cambio all’ex Athletic Bilbao Ernesto Valverde. L’attuale tecnico non sembra tanto sicuro del posto, gli alti e bassi in Liga, la perdita del primo posto e le varie discussioni con i big dello spogliatoio sembrano non dare tante speranze alla conferma della panchina di Setién per la prossima stagione ed ecco che l’idea potrebbe essere Massimiliano Allegri.

  • Il “BALLO” DEL CALCIO

    Il valzer non è tipicamente un ballo estivo, eppure è il ballo tipico del calciomercato estivo. Infatti sta per iniziare un movimento di difensori che coinvolgerà molte squadre dei vari campionati europei. Cerchiamo di ricostruire questi spostamenti in giro per l’Europa. Ci sono tre big club che sono in cerca di un difensore centrale e che sono pronte a sfidarsi a suon di milioni, Liverpool, Atletico Madrid e Manchester United. I Reds devono affiancare qualcuno a Van Dijk e sostituire Lovren in uscita, probabilmente verso la Lazio, l’Atletico deve aggiungere una pedina al fianco di Giménez e i Red Devils che con Bailly in uscita devono trovare un perno al centro del reparto difensivo, ed ecco che tutti gli occhi ricadono su Kalidou Koulibaly. L’alternativa al senegalese del Napoli è Diego Carlos, difensore 27enne del Siviglia. Gli azzurri a loro volta sono pronti a sostituire Koulibaly con il difensore del Lille Gabriel Magalhaés, mentre il Siviglia punta forte Senesi, difensore del Feyenoord, conteso però anche dal Getafe. Il Lille invece per sostituire il difensore brasiliano cerca in Olanda e cerca di farsi largo tra le pretendenti per Botman, giovane e promettente difensore paragonato in patria a De Ligt, conteso però anche dall’Atalanta del Gasp. Il calciomercato deve ancora iniziare ma qui già si balla…

  • HAKIMI-TONALI: ECCO IL NUOVO 3-5-2

    Due colpi non ancora ufficializzati ma in dirittura d’arrivo. Due colpi che piacciono tanto alla proprietà Suning, disposta, come sempre vi abbiamo detto, ad investire “soldi veri” per giocatori forti e soprattutto giovani (Barella, Hakimi, Tonali). Meno convinta quando si tratta di campioni over 30, che cercano sempre di prendere con prestiti o costo del cartellino e ingaggi “bassi”. Tonali-Hakimi, il cervello e la freccia. Come cambia ad oggi il 3-5-2 di Antonio Conte?
    Handanovic, Skriniar, De Vrij, Bastoni; Hakimi, Brozovic (Tonali), Barella (Tonali), Eriksen, Young; Lautaro, Lukaku.
    Hakimi sarà il nuovo esterno, mettendo Candreva in panchina, ma sempre pronto a dare una mano, e di fatto chiude la carriera di Moses in nerazzurro. Tonali sarà il “jolly”, colui che potrà giocare titolare da play o da mezzala (come fa in nazionale), o pronto ad entrare dalla panchina per far respirare i compagni. I nerazzurri hanno capito che i “ricambi” sono importantissimi per poter cancellare il “gap” con la Juventus.
     

  • NON E’ UNA ROSA DA INTER!!!

    Sassuolo bestia nera dell’Inter? Gli anni scorsi avremmo perso? Possibile, ma non si possono buttare via 2 punti in questa maniera. Lasciamo stare gli episodi, perchè il rigore non dato per tocco con la mano di Young (bah!), perchè lo stesso inglese ingenuo sul penalty poi concesso agli emiliani, perchè Gagliardini e Candreva si divorano due gol da vittoria sicura, perchè avrebbero chiuso la gara, ma…
    Purtroppo se lotti per lo scudetto, anche in un momento così difficile per la nostra nazione quindi giusto, devi cambiare, ma non abbiamo una rosa in grado di poter fare sostituzioni così numerose da inizio gara. Accetto che a centrocampo non esistevano uomini visto le assenze di Brozovic, Sensi e Vecino, ma si sono viste cose che hanno riportato alla mente dei tifosi, partite di qualche anno fa.
    Non si è buttato via nulla, Conte lotterà fino all’ultimo minuto per arrivare più in alto possibile in campionato per poi dedicarsi alle gare in Europa. Però ieri sera, in fase COVID, ovvero quando i cambi servono, cambiamo modulo, mettiamo due terzini e due centrali in difesa per fare in modo che il centrocampo possa essere, vista l’emergenza, ovvero non con tre centrocampisti ma solo con Eriksen (gli si dice di sacrificarsi un tempo) e Barella, rimasto in panca quando tutti sappiamo che senza di lui il centrocampo scricchiola.
    Insomma si poteva ragionare di più per portare a casa con i denti 3 punti che sarebbero stati d’oro. E anche vero che a 3 minuti dalla fine si vinceva. Come avrei giocato?
    Handanovic D’Ambrosio, Godin, Bastoni, Young; Candreva, Eriksen, Barella, Biraghi; Lautaro, Lukaku
    Un 4-4-2 con molti cambi, ma con Danilo si poteva in fase di possesso difendere a 3 e accentrare uno dei due esterni illuminando Eriksen. Certo non sono il mister non vedo gli allenamenti, non so chi più in forma, ma per il sottoscritto se sei in panca, puoi giocare!!!
    Per la prossima stagione, i nomi che si leggono servono e tanto, ma immaginatevi una squadra così:
    Handanovic, Skriniar, De Vrij, Bastoni; Bellerin, Brozovic, Barella, Eriksen, Marcos Alonso, Lautaro, Lukaku e in panchina gente come D’Ambrosio Umtiti o Kumbulla, Young, Sabitzer, Tonali, Sensi o Vidal, Sanchez, Aubameyang o Morata o Cavani o Lacazette………Puoi fare i cambi che vuoi, non spendendo 300 milioni, come ora fa la Juve. Il GAP è lontano e così rimarrà....

  • IL CALCIO PIANGE PIERINO PRATI

    Altro lutto nel mondo del calcio a pochi giorni dalla scomparsa di Mario Corso. Oggi se ne è andato Pierino Prati, all’età di 73 anni, ex attaccante di Milan e Roma. Con i rossoneri è stato protagonista di storiche vittorie tra cui la Coppa delle Coppe, la Coppa dei Campioni e la Coppa Intercontinentale, prima di passare successivamente alla Roma nel 1973.