Categoria: Editoriale

  • Inter-Milan oggi è il giorno del verdetto

    Milioni di tifosi in tutto il mondo, trofei di ogni peso nelle loro bacheche, una città in fibrillazione, un ansia perenne che accompagna l’attesa, Milano che si spacca in due divisa da quelle crepe storiche causate dalla scissione del “Milan Cricket and Football Club” (società antenata di Milan e Inter), un unica anima che si scinde per dar vita a due anime portatrici di ideali contrapposti, da li nasceranno le due società cugine destinate ad essere eterne rivali unite dagli stessi sogni, che competeranno negli anni sotto lo stesso cielo e dentro le stesse mura per obiettivi comuni e per ottenere la gloria perenne , destinate a portare per sempre sull’olimpo del calcio la città di Milano.
    Il rosso fuoco e l’azzurro del cielo che sgorgano in quelle crepe insanabili, la scala del calcio che si spartirà gioia e dispiacere, lacrime e sorrisi di una città intera. Il papà che con la sciarpa della propria squadra porta allo stadio il proprio figlio tramandandogli passione e raccontandogli di campioni che hanno scritto pagine importanti, raccontandogli di capitan Zanetti e di capitan Maldini, campioni che oggi si troveranno nelle tribune del Meazza in vesti di dirigenti, quel Meazza che riporterà alle loro menti ricordi di serate leggendarie.
    Oggi è il giorno del Derby il giorno in cui ancora una volta  Milano riscriverà la sua pagina calcistica facendo pendere l’ago della bilancia da una parte o dall’altra, e se poi a condire questa fantastica partita  ci si mette la gloriosa sinfonia della Champions League che da anni non riecheggiava cosi prepotentemente per le strade e sull’intera città ,si capisce che oggi è un evento raro, un evento che segnerà un intera generazione , una partita da un peso troppo importante, che passa dai piedi di uomini pronti a consacrarsi come leggende, oggi è il giorno… Il giorno di Inter contro Milan.
    Da una parte l’azzurro del cielo stellato e il buio della notte dall’altra le fiamme dell’inferno e il buio delle tenebre, i nerazzurri partono forti dello 0-2 dell’andata, e che adesso li porta ad un passo dalla finale di Istanbul .
    Toccherà ai rossoneri inseguire e provare l’impresa.

    Anime… obiettivi… Sogni comuni
    Destini differenti…

    16 maggio 2023 oggi a Milano è il giorno del verdetto

    Buon Derby a tutti.

  • Leicester-Liverpool Monday Night di Premier League dai 3 punti pesanti.

    Dal quartiere di “Filbert Way” di Leicester va in scena Leicester City – Liverpool partita che chiude il trentaseiesimo turno di Premier League .
    La squadra di Dean Smith in cerca di disperati punti salvezza fronteggia il Liverpool di Jürgen Klopp che punta a portare a casa i 3 punti che permetterebbero ai Reds di sperare ancora in un piazzamento Champions.
    Ma al King Power Stadium nella sfida dei colossi Vardy-Salah a prendersi la scena è l’uomo che non ti aspetti, infatti in questa serata piovosa al minuto 33′ sarà un fulmine di nome Curtis Jones ad abbattersi sul King Power Stadium e rompere l’equilibrio, il giovane centrocampista inglese del Liverpool che apre le danze trasformando un cross vincente di Salah, e dopo soli tre minuti al minuto 36′ si ripeterà con un tiro da fuori area che batterà Iversen.
    Il primo tempo si concluderà con il risultato di 0-2 per i Reds.
    Nella ripresa al minuto 71 ‘il Liverpool renderà ancora più ampio il margine fra le due squadre, grazie ad una splendida azione della catena di destra con un Uno-due micidiale tra Mohamed Salah e Trent Alexander-Arnold , con quest’ultimo che chiude il triangolo calciando magnificamente in rete nel sette di destra portando il risultato sullo 0-3 e con l’egiziano che timbrerà il suo terzo assist nella gara.
    La partita si concluderà con tale risultato, tenendo ancora vive le speranze Champions del Liverpool quinto che si porta ad un solo punto dal Manchester United che però ha giocato una partita in meno dei Reds, ed evidenziando ancora una volta i problemi dell’Leicester City in piena crisi e che occupa la penultima posizione con l’incubo retrocessione che inizia a bussare alla porta dei Foxes.

  • La cavalcata di Mauricio Pochettino il nuovo allenatore del Chelsea

    LA CAVALCATA DI POCHETTINO DA ALLENATORE:

    Ottiene il patentino di allenatore nel 2008 e inizia facendo pratica come vice allenatore dell’Espanyol. Il 20 gennaio 2009 l’allenatore Josè Manuel Esnal viene esonerato, permettendo a Pochettino di sedersi sulla panchina della prima squadra, in quel momento ultima in classifica. Alla fine della stagione l’Espanyol riesce a salvarsi, grazie a una vittoria all’ultima giornata sul campo dell’Almerià. Alla luce della salvezza, ottiene un rinnovo di contratto per tre anni.

    Nelle successive due stagioni arrivano altre due salvezze tranquille che portano a un nuovo rinnovo, questa volta fino al 2014. Il 25 febbraio 2012 diventa inoltre il quarto allenatore della storia del club come numero di presenze in panchina.

    Il 6 gennaio 2013, dopo tredici giornate di campionato con due sole vittorie, viene esonerato dal club.

    Il 18 gennaio 2013 diventa il nuovo allenatore del Southampton.

    Debutta pareggiando per 0-0 contro l’Everton e gradualmente riesce a risollevare le sorti dei Saints, portandoli alla salvezza. Nella stagione successiva disputa una buona stagione, concludendo il campionato all’8º posto.

    Il 27 maggio 2014 diventa il nuovo allenatore del Tottenham, firmando un contratto quinquennale col club londinese.Il primo anno ottiene un 5º posto in campionato e raggiunge la finale di League Cup, poi persa contro il Chelsea

    Nella stagione successiva termina al 3º posto in campionato alle spalle del Leicester City e dell’Arsenal.

    La stagione 2016-2017 è una delle migliori dell’esperienza al Tottenham: chiude infatti il campionato al 2º posto dietro al Chelsea, ma delude ancora in Champions League.

    Alla sua quarta stagione  alla guida degli Spurs, Pochettino chiude ancora al 3º posto in campionato e raggiunge gli ottavi di Champions League.

    La stagione2018-2019, conclusa al 4º posto in campionato, è ricordata soprattutto per il percorso in Champions League: dopo aver superato il girone da secondi, sopravanzando l’Inter solo all’ultima giornata, i londinesi superano agli ottavi il Borussia Dortmond e ai quarti i connazionali del Manchester City. In semifinale trovano il sorprendente Ajax, uscendo sconfitti all’andata per 0-1. Nella gara di ritorno il Tottenham si impone per 3-2 con un gol all’ultimo secondo di recupero, accedendo così alla finale. Pochettino diventa così il sesto allenatore argentino a raggiungere la finale della massima competizione continentale, dopo Luis Carniglia, Helenio Herrera, Juan Carlos Lorenzo, Héctor Cúper e Diego Simeone Nell’ultimo atto della competizione europea arriva però la sconfitta per 0-2 contro il Liverpool

     

    L’anno successivo la squadra vive un inizio di stagione difficile, per cui viene esonerato.

    Il 2 gennaio 2021 viene annunciato come nuovo allenatore del Paris Saint-Germain ,in sostituzione dell’esoneratoThomas Tuchel; firma un contratto valido fino al 2022 più un’opzione per un altro anno, che verrà esercitata il 23 luglio dello stesso anno. Esordisce nella partita di campionato del 6 gennaio contro il Saint-Étienne, terminata con il risultato di 1-1.Il 13 gennaio vince per la prima volta un trofeo da allenatore, superando per 2-1 l’Olympique Marsiglia nella Supercoppa francese.Dopo vari risultati positivi in campionato, la sua squadra, il 16 febbraio, ottiene una grande vittoria negli ottavi di UEFA Champions League contro il Barcellona al Camp Nou, imponendosi per 4-1 con tripletta di Kylian Mbappé. Dopo aver eliminato il Bayern Monaco ai quarti, il PSG viene eliminato in semifinale dal Manchester City. Il 19 maggio vince la Coppa di Francia battendo il Monaco per 2-0. In campionato termina al secondo posto, a un punto dal Lilla.

    La stagione successiva inizia con la sconfitta nella Supercoppa francese (0-1 contro il Lilla). In Ligue 1 arriva il successo finale, il primo per Pochettino e il decimo per il club parigino, mentre è deludente l’andamento nelle coppe: in Coppa di Francia la squadra viene eliminata agli ottavi di finale dal Nizza,mentre in UEFA Champions League esce agli ottavi di finale per mano del Real Madrid. Alla luce di questi risultati, il 5 luglio 2022 il club francese annuncia il suo esonero.

    Mauricio Pochettino sarà il nuovo allenatore del Chelsea a partire dalla prossima stagione e adesso Pochettino è pronto a scrivere un nuovo paragrafo della sua carriera alla guida dei Blues.

  • Ascoli – Cosenza si  giocano play-off e play-out

    Ascoli – Cosenza si giocano play-off e play-out

    Allo stadio Del Duca si tiene un match di seconda metà classifica tra Ascoli e Cosenza, con i padroni di casa che vogliono sperare ancora in un piazzamento play-off e con il Cosenza che punta ad evitare i play-out e consolidare la propria permanenza in serie B.
    Partita che inizia con i botti infatti basteranno solamente due minuti al Cosenza per sbloccare il risultato e portarsi in vantaggio con un colpo di testa di Tommaso D’Orazio.
    Al minuto 22 Nasti verrà ammonito per fallo su Marcel Buchel uno dei migliori dei sui.
    Al minuto 30 il Cosenza colleziona il suo secondo ammonito della partita il Finlandese Sauli Vaisanen.
    Al minuto 33 il Cosenza subira la terza pesante ammonizione con Idriz Voca.
    Il Cosenza è stretto alle corde e al minuto 36 Marcel Buchel ne approfitterà per segnare il gol del pareggio.
    Durante i minuti di recupero anche Eric Botteghin si iscriverà agli ammoniti della gara per un fallo ai danni di Marco Nasti,le squadre andranno negli spogliatoi sul risultato di 1-1.
    Nel secondo tempo da segnalare solamente l’ammonizione di Marras e il rosso di Vaisanen per doppia ammonizione. La partita si concludera quindi sul risultato di 1-1 che fa guadagnare un punto a testa che lascia invariata la classifica del Cosenza e permette all’Ascoli di agganciare la Reggina al decimo posto

  • Venezia -Perugia  partita da brividi allo Stadio Pier Luigi Penzo

    Venezia -Perugia partita da brividi allo Stadio Pier Luigi Penzo

    Il Venezia si gioca buona parte delle sue speranze di agguantare i playoff contro il Perugia. Partita molto delicata anche per la formazione umbra, che ha bisogno di punti per allontanare la zona retrocessione e play-out.
    Partita fin da subito statica e combattuta con il Perugia che al terzo minuto perderà Angella per infortunio, le due squadre accennano solo qualche timida conclusione con Pohjanpalo e Lisi per tutti i primi 20 minuti. Ma al minuto 26 il Venezia trova il guizzo vincente con la giovane meteora Nicholas Pierini giovane attaccante scuola Sassuolo che con un tiro di destro da fuori sotto la traversa trova il vantaggio (su assist di Ellertsson).
    Il Venezia inizia ad ingranare e a prendere il pallino del gioco, e al minuto 42 trova il raddoppio con un colpo di testa di Andrea Carboni, nel finire del secondo tempo verrà anche ammonito Curado del Perugia per fallo su Pohjanpalo, il primo tempo si concluderà con Casasola che sfiorerà il gol ma la palla si spegnerà al lato, il primo tempo si concluderà con il risultato di 2-0 per i padroni di casa
    Nella ripresa il Venezia troverà il gol del 3-0 con Ellertsson.
    Al minuto 64 il Perugia rientrerà in partita con un sinistro di Luperini.
    Al minuto 75 Hristov atterra Francesco Lisi causando rigore e procurandosi il cartellino giallo, dagli undici metri si presenta Casasola e non sbaglia, il Perugia riapre tutto a quindici minuti dalla fine, ma sarà troppo tardi per provare a pareggiare la partita che si concluderà sul risultato di 3-2 per il Venezia che balza in settima posizione approfittando del passo falso del Palermo in casa del Cagliari, mentre il Perugia adesso si trova ad un solo punto da ultima e penultima, e adesso ad una partita dal termine del campionato rischia seriamente la retrocessione.

  • Real Sociedad-Girona infiamma il pomeriggio di Liga

    Grande spettacolo oggi a San Sebastián dove è andata in scena Real Sociedad-Girona, due squadre in salute che venivano da uno strepitoso periodo di forma e che si sono guadagnate la nomina di mattatori delle grandi nell’ultimo turno di Liga, ne sanno qualcosa il Real Madrid che si è schiantato sul muro bianco-azzurro del Real Sociedad e il Sevilla che si è visto espugnare in casa  lo “Stadio Ramón” da un guerrigliero Girona.
    Ma passiamo alla partita di oggi, basteranno solamente 5 minuti al Sociedad per trovare il vantaggio grazie ad un rigore trasformato da Oyarzabal.
    Al minuto 24 il real Sociedad raddoppia grazie ad un sinistro di David Silva che sfrutta al meglio un assist di Kubo.
    Ma il Girona non ci sta e al minuto 37 riapre la partita con il gol del terzino Yan Couto che sfrutta un assist di Tsygankov per battere Remiro.
    Sul finire del primo tempo però il Girona al minuto 48 troverà il gol del pareggio con un destro ravvicinato di Stuani.
    La gara si concluderà sul risultato di 2-2 con le squadre che si dividono un punto a testa che permette al Girona di allungare momentaneamente di un punto sull’Atletic Bilbao che deve ancora giocare, e di portarsi in settima posizione in zona Conference League mentre per il Sociedad la classifica rimane invariata .
    Da seganalare 4 cartellini gialli (Martinez, Oyarzabal, Barrenetxea, Zubimendi) e un cartellino rosso ai danni di Oriol Romeu

  • West Ham – AZ Alkmaar a referto il primo round delle semifinali di Conference League

    Partita al cardiopalma quella andata in scena all’Olympic Stadium di Londra, 90 minuti dai tanti volti, una partita dalle mille emozioni.
    La squadra di Moyes prova più volte a sbloccarla con Benrahma ad inizio gara ma soffre per tutto il primo tempo la tenacia dell’AZ Alkmaar e va all’intervallo gelata da un gol da cineteca di Reijnders regista arretrato dell’AZ Alkmaar che al minuto 41 batte Areola con un destro scagliato dall’limite dell’area che rimbalza davanti al portiere francese e si insacca. Ma negli spogliatoi l’allenatore tocca le corde giuste e i giocatori si rifanno con gli interessi nella seconda frazione di gioco. I The Hammers entrano in campo con un altra fame e un altro spirito , costruendo pericoli soprattutto sull’asse di sinistra, e al minuto 67 trova il meritato pareggio grazie al rigore trasformato dal migliore in campo Benrahma, rigore causato da una goffa uscita del portiere Ryan che colpisce sul volto Bowen obbligando l’arbitro a concedere il calcio di rigore.
    Ma l’eroe dei londinesi è Michail Antonio, il centravanti giamaicano che al 76’ firma il gol del ribaltone sugli sviluppi di calcio d’angolo grazie al settimo goal nella competizione .
    Moyes e la sua squadra sfruttando la spinta dell’Olympic Stadium e si aggiudicano il primo round mettendo a referto un preziosissimo 2-1, Inglesi adesso più vicini alla finale di Conference League.

  • Juventus-Sevilla chi andrà in finale?

    Due match per un solo biglietto in palio per raggiungere la finalissima del 31 maggio alla Puskas Arena di Bucarest.
    Due battaglie, una trasferta durissima contro i temibili ‘Los Palanganas’di Sevilla squadra regina della competizione che vanta 5 Europa League e una Coppa UEFA.
    Ma la Juventus di Massimiliano Allegri sa bene che sarà una semifinale di vitale importanza per la società, una coppa che sicuramente non rispecchia il valore della rosa della Juventus, società abituata a competere in palcoscenici più importanti e di maggiore prestigio, ma che date le vicende giudiziarie che rischiano di minare una probabile qualificazione alle coppe europee, alle prestazioni altalenanti in campionato e con un eliminazione ai gironi di Champions che brucia ancora, oggi diventa di vitale importanza per i torinesi, perché permetterebbe alla società di portare a casa un bottino di 30 milioni di euro di entrate nette che fungerebbero da ossigeno per il bilancio della Juventus.
    Ma la strada per Budapest anche se breve è molto impervia, con il Sevilla di José Luis Mendilibar che pregusta la seconda vittima illustre dopo aver eliminato il Manchester United ai quarti di finale.
    Gli andalusi si affidano alle parate di Bono per blindare la porta, e alle giocate dei recuperati Lucas Ocampos e Lamela a supporto del finalizzatore della squadra El-Nesyri, ma saranno sicuramente orfani dell’infortunato Suso nel match di andata. Mentre Massimiliano Allegri punta tutto su un ritrovato Vlahovic che ha ripreso confidenza con il gol, sugli strappi di Kostic e Chiesa ma sopratutto si affida ancora una volta al suo
    direttore d’orchestra ” El Fideo” Ángel Di Maria giocatore che con le sue invenzioni può dirottare le sorti di questa semifinale in favore dei bianconeri.

  • Ieri è stata la serata dei bomber: dai più giovani ai più esperti, dai record agli esordi

    Ieri è stata la serata dei bomber: dai più giovani ai più esperti, dai record agli esordi

    La serata di ieri di qualificazioni agli Europei del 2024 è stata ricca di eventi da raccontare, soprattutto per una categoria: quella dei bomber.

    Infatti, seppur non sia arrivata la vittoria ma una sconfitta amara per la nostra Nazionale, ieri sera allo Stadio Maradona è andato a segno la scommessa italo-argentina del Ct Roberto Mancini. Quel Mateo Retegui, che abbiamo cercato di raccontarvi ieri (https://tuttocalciomercato24.com/lattacco-azzurro-nelle-mani-del-nuovo-vieri-che-piace-a-mezza-italia) ed a cui si chiedevano garra e gol. Dopo un primo tempo sotto tono e sempre anticipato nella lettura e nei movimenti da Maguire, il classe ’99 nella seconda frazione, su un assist fantascientifico di Pellegrini, ha trovato la rete che ha cercato di riaprire il match, ma soprattutto il primo gol con la maglia azzurra dopo un’ora di gioco e tre giorni di Italia.

    Dall’altra parte del campo poi è arrivata si la vittoria degli inglesi, cosa che in Italia mancava dal 1961, ma è stato battuto anche un record. Harry Kane, con il rigore trasformato nel primo tempo è diventato il miglior marcatore della storia della nazionale inglese, superando Rooney e siglando la sua 54esima realizzazione con la maglia dei Tre Leoni.

    Nelle altre gare delle qualificazioni ad Euro2024 poi c’è stato l’ennesimo record battuto da Cristiano Ronaldo. Il fenomeno di Madeira diventa il calciatore con più presenze nel Mondo con una nazionale maschile, sono 197 partite disputate con la selezione portoghese, battendo il record del kuwaitiano Bader Al Mutawa, fermo a quota 196. Questo nuovo primato è stato festeggiato poi da CR7, durante il match disputato contro il Liechtenstein, con una doppietta, arrivando così a 120 reti con la maglia della propria nazionale (numeri da capogiro).

    L’ultima storia da riportare è invece la favola di Rasmus Hojlund. Il bomber dell’Atalanta si dimostra tale anche con la maglia della Danimarca. Ieri sera all’esordio con la nazionale maggiore, il classe 2003 segna ben tre gol nel match contro la Finlandia, firmando e controfirmando la vittoria dei danesi. Anche se non ce n’era bisogno, Hojlund con la partita di ieri si è messo in mostra anche nella vetrina internazionale, ed ora il prezzo sale… (buon per l’Atalanta!).

     

  • L’attacco azzurro nelle mani del nuovo “Vieri” che piace a mezza Italia

    L’attacco azzurro nelle mani del nuovo “Vieri” che piace a mezza Italia

    Le ultime convocazioni del Ct Roberto Mancini hanno fatto scalpore sia per qualche esclusione “eccellente”, Zaccagni e Zaniolo su tutti, sia invece per alcune scelte particolari, Pafundi, fuori al momento dai progetti tattici dell’Udinese di Sottil, e soprattutto quella legata a Mateo Retegui.

     

    Quest’ultimo infatti è un giovane attaccante italo-argentino, scuola Boca Juniors ed attualmente titolare al Tigre. Viste le assenze per infortunio di Immobile e Raspadori, Belotti e Kean che stanno facendo fatica a trovare spazio rispettivamente alla Roma ed alla Juventus, il classe ’99 ha grosse possibilità già di esordire in maglia azzurra nella gara contro l’Inghilterra, al posto di Scamacca. Quello di questa sera allo Stadio Maradona è un match delicato per la qualificazione ad Euro2024, un test importante per ritrovare stimoli dopo la delusione Mondiale, e la presenza di un esordiente come Retegui evidenzia la fiducia di mister Mancini proprio nel giovane italo-argentino.

    Mateo Retegui è figlio di sportivi. Il papà, soprannominato “El Chapa” e sempre presente a Coverciano in questi giorni per seguire da vicino gli allenamenti del figlio, e la mamma sono entrambi ex giocatori di hockey su prato. Nonostante sia nato a San Fernando in Argentina, Mateo ha potuto ricevere il doppio passaporto per via di uno dei nonni, nonno Angelo, originario di Canicattì in Sicilia. Nelle ultime due stagioni con il Tigre, il bomber 23enne ha collezionato 48 partite arricchite da 28 gol e 4 assist.

    Numeri che hanno colpito, oltre che il nostro commissario tecnico, anche diverse squadre della nostra Serie A. Prima di tutte l’Udinese, che già da tempo lo segue come vi avevamo riportato (https://www.google.com/amp/s/tuttocalcio mercato24.com/udinese-interesse-per-il-giovane-argentino-retegui), ma negli ultimi mesi vanno registrati anche gli interessi di Inter, Milan e Roma, in cerca di giovani soluzioni offensive e va ricordato che il centravanti è entrato nella scuderia di Francesco Totti.

    Vedremo già da stasera se Retegui, che ha come sua fonte di ispirazione Bobo Vieri, possa ripercorre la formidabile carriera del suo idolo sia in Nazionale che a livello di club e se riesca a regalare oltre ai gol anche quella garra, tipica dell’indole sudamericana che anima il suo spirito guerriero.