Il Tottenham ha ufficialmente il suo nuovo centravanti. Si tratta di Dominic Solanke che arriva dal Bournemouth per 75 milioni di euro bonus inclusi, mentre il giocatore ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2030. Ad annunciare il tutto è stato il club inglese attraverso i propri canali social.
Categoria: Euro 2024
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Euro 2024, le formazioni ufficiali di Spagna-Inghilterra
Le formazioni ufficiali di Spagna-Inghilterra per la finale di Euro 2024:
SPAGNA (4-2-3-1): Simon; Carvajal, Le Normand, Laporte, Cucurella; Ruiz, Rodri; Yamal, Olmo, Williams; Morata. CT De La Fuente
INGHILTERRA (3-4-2-1): Pickford; Walker, Stones, Guehi; Saka, Mainoo, Rice, Shaw; Foden, Bellingham; Kane. CT Southgate
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L’Inghilterra raggiunge la Spagna in finale, Olanda sorpassata nel recupero
L’Inghilterra raggiunge la Spagna nella finale in programma domenica sera di Euro24, dopo aver battuto per 2-1 l’Olanda. La squadra di Southgate giocherà così la seconda finale di seguito degli Europei, dopo quella di Wembley persa contro l’Italia nel 2021. Grande delusione invece per gli Orange, che è stata rimontata nel finale di partita.
I ragazzi di Koeman infatti approcciano bene al match e passano subito in vantaggio. Infatti dopo appena sette minuti Xavi Simons recupera il pallone a Rice, si invola verso l’area di rigore e calciatore di sinistro dal limite. Gol bellissimo da parte del giovane talento olandese, che sblocca così l’incontro. Dopo dieci minuti però c’è un contatto in area di rigore tra Kane e Dumfries. L’arbitro giudica lo scontro da rigore, sul dischetto va proprio il bomber in maglia nove, che pareggia i conti. La partita vede per il resto dei minuti l’Inghilterra dominare il possesso palla in lungo ed in largo; l’Olanda invece si difende molto bassa e cerca di ripartire con i tre velocisti davanti. Il match arriva al 90esimo con solo due minuti di recupero e i supplementari sembrano ormai ad un passo. Invece Palmer serve in profondità Watkins, l’attaccante inglese, subentrato a Kane, controlla e tira in porta. Il pallone passa sotto le gambe di De Vrij, supera Verbruggen e si deposita in rete. È così l’Inghilterra a vincere la partita e volare in finale.
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Francia non del tutto convincente contro l’Austria, tra il naso rotto di Mbappé e la quantità qualitativa di Kantè
La Francia ieri ha fatto il suo esordio ad Euro2024 nel match di Dusseldorf contro l’Austria. A vincere è stata proprio la selezione di Deschamps, che però lo ha fatto di misura, grazie ad un autogol di Wober. In più ci sono anche da ricordare due patate importantissime di Mike Maignan, che hanno tenuto il risultato al sicuro. La cosa abbastanza evidente ieri sera è che la selezione transalpina dipenda eccessivamente dal talento dei suoi uomini di maggior risalto. Infatti la Francia è un po’ per tutti, insieme all’Inghilterra, la candidata favorita alla vittoria finale dell’Europeo. Questo sicuramente per la grande abbondanza di talento in giro per il campo, ma anche perché nell’undici titolare è presente il calciatore più forte del pianeta.
Ieri però le occasioni migliori sono arrivate grazie ai contropiedi, con i velocisti offensivi che si esaltavano nella corsa verso il forte avversario. Kylian Mbappé si è reso protagonista nel primo tempo di un tiro sul primo palo parato molto bene dal portiere austriaco. Dopodiché non si è visto più tanto spesso, ma si è reso protagonista di uno scontro di gioco sugli sviluppi di un calcio d’angolo con Danso. Ad avere la peggio è stato proprio il fenomeno del PSG, che molto probabilmente si è rotto il setto nasale. Infatti Mbappé ha colpito praticamente con la faccia la parte alta del corpo del difensore del Lens. Come annunciato però dai medici francesi, Mbappé non si sottoporrà ad alcun intervento chirurgico e sarà a disposizione già dalla prossima partita.
Ad illuminare invece in mezzo al campo, ad emanare luce positiva ed a stupire tutti è stato N’Golo Kantè. Sia chiaro, non perché si mettono in dubbio le qualità del piccolo centrocampista francese, ma perché l’idea comune era che l’esperienza saudita avesse potuto condizionare la sua forma atletica. Ieri invece Kantè ha fatto ricredere tutti, era dovunque, in ogni zona del campo disposto a dare soccorso al compagno, pronto a cercare il passaggio migliore per lo sviluppo del gioco. A fine match i numeri parlano di 73 tocchi, 6 recuperi della palla, 5 duelli vinti, 3 scivolate e 2 intercetti. Ecco forse cosa intendevano al Chelsea quando dicevano: “Il Mondo è costituito dal 70% d’acqua e dal 30% di Kantè”. I cammelli del deserto non hanno cambiato questa sua attitudine in mezzo al campo, tant’è che ieri è stato premiato come migliore in campo.
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Eriksen fa gol all’Europeo con la sua Danimarca 1100 giorni dopo il malore
Quando si dice che il calcio non è solo uno sport, ma qualcosa che va un po’ oltre, che si spinge più in là dell’agonismo, della prestazione atletica, del gioco in campo, ci credete veramente? Se ieri hai visto Slovenia-Danimarca forse te ne sei effettivamente convinto. Se invece non sai cosa è successo in un semplice match dei gironi di Euro24, tra due squadre, non tra le favorite del torneo, allora cerco di raccontartelo io.
Prima di iniziare a parlare di quello che è successo ieri bisogna fare un piccolo passo indietro. Devi tornare per qualche secondo con la testa a quello che è successo esattamente il 12 giugno del 2021. In quel periodo si giocava l’Europeo del 2020, che venne posticipato all’estate successiva a causa del Covid. Quel giorno che ho ricordato poco sopra, risalente a tre anni fa, era il giorno di Danimarca-Finlandia, si giocava a Copenaghen ed era la partita d’esordio delle due nazionali. Nel corso del primo tempo c’è Christian Eriksen in possesso di palla, nella metà campo avversaria, sul lato sinistro, con il corpo rivolto verso l’area di rigore avversaria. L’allora trequartista dell’Inter si accascia a terra e non si muove più. Arriva di corsa il suo compagno di nazionale, ma soprattutto il suo grande amico, Simon Kjaer, che lo gira su un lato e gli presta il primo soccorso. Molto probabilmente senza quel gesto così lucido del difensore rossonero, adesso forse staremo raccontando tutta un’altra storia. Eriksen è in campo che non respira, il cuore si è fermato non batte più. Eriksen potrebbe essere definito a tutti gli effetti morto. I compagni di squadra lo circondano per proteggerlo, per stargli vicino e per cercare di non far assistere a tutti a quello che sta succedendo. Quasi tutti sono girati di spalle, non ce la fanno a guardare, quasi però, perché lì che guarda c’è ancora una volta l’amico Kjaer. Lui ha fiducia, lui non può pensare che durante una competizione sportiva ad un certo punto un atleta come il suo amico in maglia dieci possa aver perso la vita. No, è impossibile, non Eriksen. Dopo alcuni minuti di fiato sospeso, Eriksen si riprende, respira, apre gli occhi, è ancora vivo. Esce trasportato dai medici in ospedale tra gli applausi dell’intero stadio e le lacrime, che da disperate si sono trasformate in speranzose, dei suoi compagni di squadra.
Ecco adesso possiamo passare a ciò che invece è successo ieri. La vedete questa foto? Lui è sempre Christian Eriksen, non è senza vita a terra, non è disteso su un letto, non è davanti alla tv a guardare la sua Danimarca. No, nulla di tutto questo, è in mezzo al campo a guidare ed ad esultare con il suo popolo. Il mese è lo stesso, giugno, la competizione è la stessa, Europei, questa volta 2024, la partita è la gara d’esordio come tre anni fa, e la maglia è sempre la stessa, la sua numero dieci. Eriksen ieri non solo è tornato in campo per giocare gli Europei per la sua Nazione dopo esattamente 1100 giorni dal fattaccio di Copenaghen, ma ha segnato il gol del momentaneo vantaggio, che alla fine è valso il pareggio della sua Danimarca contro la Slovenia.
Adesso tu che stai leggendo a cosa stai pensando? Pensi veramente che quando accendi la tv e guardi una partita siano solamente ventidue uomini che corrono appresso ad un pallone in un campo verde? Quel manto verde per Christian Eriksen è stato il sogno da realizzare quando era bambino, ma tre anni fa è stato il posto in cui per qualche minuto ha perso la vita. Ieri è tornato ad essere il luogo magico, in cui Eriksen ha segnato e gioito insieme alla sua gente. Quel posto magico che ha la forza di unire migliaia di anime per novanta minuti ed in cui tutto può succedere, proprio tutto. Mai come questa volta il malore in campo di tre anni fa ed il gol di ieri di Eriksen hanno dimostrato che il calcio è una questione di vita o di morte. Si, in questo caso prima di morte e poi di vita… E ora ti sei convinto? W il calcio!
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Euro 2024: l’Olanda vince in rimonta contro la Polonia
Buona la prima per l‘Olanda che batte in rimonta 2-1 la Polonia. Un match molto intenso che ha visto i polacchi passare in vantaggio grazie alla rete di Buska, reazione olandese che porta il pareggio con Gakpo e nel finale arrivano i primi tre punti con Weghorst.
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Euro 2024, tris della Spagna contro la Croazia
Buona la prima per la Spagna che nel proprio girone degli Europei batte la Croazia 3-0. Succede tutto nel primo tempo con gli spagnoli che fanno propria la partita grazie alle reti di Morata, Fabian Ruiz e Carvajal. Nella ripresa la Croazia fallisce un calcio di rigore con Petkovic.